domenica 22 giugno 2014

il pagellone - maggio

Graziano Romani - Yes I'm Mister NO: 7,5



A modern way to die - Pulse and treatment: 6,5



Eli Cook - Primitive son: 7



Majakovich - Il primo disco era meglio: 7



Cardosanto - Pneuma: 6,5



Johnny Two Bags - Salvation town: 7



Chat Noir - Elec3cities: 6



Iggy Pop - Gimme Some Skin: 6,5



Lee Bains III And the Glory Fires - Dereconstructed: 7







martedì 10 giugno 2014

Just a Nice Rock - Semplicemente Giustenice!



Che bella serata sabato, nella suggestiva piazza san michele di giustenice, val maremola, la vallata di là rispetto alla "mia" tovo san giacomo!!!
Una ricetta semplice, forse persino banale, che proprio per questo ti stupisce per qualità e ti fa esclamare "perchè non ci si è pensato prima?".
Ricetta semplicissima, metti una piazza, una serata di inizio estate, una cucina da sagra, tavoli e panche. 
Poi prendi un palchetto, alcuni tecnici fidati e riempi il palchetto di musica, di giovani, di rock.
Risultato: 3 ore e passa di divertimento, per tutti i gusti, dal tributo ai clash dei radioclash alle atmosfere da west coast degli amici 4sixtyfive; dall'entusiasmo della scuola di musica dello yepp, che si trasforma in live-evil, una rock band scatenata quanto giovanissima, alle atmosfere gotiche dei Keeper of Time, freschi vincitori del contest "Up'n'coming".
Punta di diamante della serata, mi perdoneranno gli altri partecipanti, a mio avviso sono stati gli Audiograffiti, band strepitosa che miscela funk, rock e soul grazie alla bravura dei 4 componenti ed al carisma del cantante albert. Conosco questi ragazzi dalle selezioni per Su la Testa e raramente ho visto un tale abbinamento di bravura ed umiltà. Grazie alla loro gentilezza li abbiamo avuti ospiti a "Perchè Bardino è Bardino", dove hanno stravinto il premio della giuria. Il loro set è dinamite pura, marvin gaye, bob marley e zach de la rocha sono apparsi anche contemporaneamente sul piccolo palco immerso nel verde, mentre la band jammava come al solito in bilico tra i vari stili di cui sopra, tra Parliament, Funkadelic ed i primi red Hot Chilli Peppers.
Due parole vanno spese sull'organizzazione, che come detto sopra ha creato un evento magnifico andando a modificare l'idea di "sagra paesana" togliendo liscio, polke e bachata dell'amor a favore di musica giovane, per i giovani. O per chi come me grazie ad essa finge ancora di esserlo.
Non si può non applaudire Julian e la sua banda, non si può non provare a creare con loro una sinergia che mantenga viva anche d'inverno la magia di questa ricetta.
Non si può, infatti ho attaccato su un puntello da nobel a Julian, per gettare le basi di una collaborazione con il Mulino degli Artisti.
Perchè, non mi stancherò mai di ripeterlo, non ci sono nè ci saranno mai TROPPI spazi per la musica dal vivo, nè TROPPI palchi dove un ragazzo possa salire e provare a dire e dare qualcosa di suo grazie alle note.

Keep on rockin' in the free world