tag:blogger.com,1999:blog-41204087178899110382024-03-13T06:39:03.606+01:00CALA LANDlibera logorrea in libero statoil Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.comBlogger2336125tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-60075779254267131012023-04-05T18:08:00.006+02:002023-04-05T18:08:54.716+02:00La fortissima voce sottile di Irene Buselli<p> </p><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/6Fb7HSDY80c" title="YouTube video player" width="560"></iframe>
<div><br /></div><div><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><b>Irene Buselli</b> mi
ha conquistato in un pomeriggio di fine estate, quando aprì da sola
con la sua chitarra una manifestazione musicale nel centro storico
della mia città, Albenga, organizzata dall'<b>Associazione Culturale
Zoo</b>.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Fu la prima di tanti
artisti a suonare nel bellissimo centro storico ligure e io che non
l'avevo mai sentita nominare rimasi incantato davanti alla sua
bellezza e soprattutto alla sua bravura; una voce (non a caso)
sottile, un'ironia delicata e una manciata di canzoni fatte con
passione ed una leggerezza solo apparente.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Tutte caratteristiche che
ho ritrovato seguendola sui social, nei suoi progetti solisti e
collettivi, come <b>Canta fino a dieci</b>, insieme virtuoso e
talentuoso tutto al femminile con il quale esibirsi in piccoli locali
o davanti a monumenti romani in puro stile buskers.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">È quindi con enorme
piacere che ho appreso dell'uscita del suo singolo e di conseguenza
dell'arrivo in un futuro prossimo del suo primo album. Piacere
aumentato insieme alla curiosità quando ho letto che al suo fianco
in questo lavoro ci saranno <b>FiloQ e Raffaele Rebaudengo</b>,
storico membro degli <b>Gnu Quartet</b>, entrambi già in cabina di
regia di <b>Maqroll</b>, capolavoro di <b>Federico Sirianni</b>,
finalista al <b>Premo Tenco 2022.</b></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">L'attesa è stata
ampiamente ripagata, perchè <b>Così sottile</b> è un brano meraviglioso,
che racconta molto bene la cifra artistica di Irene e la sua capacità
come autrice.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Pubblicato da <b>Pioggia
Rossa Dischi</b> il 10 marzo, <b>Così sottile</b> riesce in 4 minuti scarsi a
raccontare una crescita, una evoluzione, una emancipazione; viene
automatico leggere questo brano dal punto di vista femminile, il che
lo rende un manifesto della volontà delle donne di non farsi
schiacciare, anche se l'importanza del suo messaggio va ben oltre le
differenze di genere.</p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDM5NfT6NSzc_iTA_9WnNM3AzIbcYd-fafKj-4M1j269ZDHH43N4BvxnSvSFc12TlMAyLWCJMPlo4or6u2yXEgfWVCCDagtkbMYB7t5tJuvlIrd2CDi0yJeaaUYOAmzqGayMOlqiAmTs85DebWidE5E0EccLISY01C3Krk6MlOB6fp0WkXdiUnPrmP/s3402/promo1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2127" data-original-width="3402" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDM5NfT6NSzc_iTA_9WnNM3AzIbcYd-fafKj-4M1j269ZDHH43N4BvxnSvSFc12TlMAyLWCJMPlo4or6u2yXEgfWVCCDagtkbMYB7t5tJuvlIrd2CDi0yJeaaUYOAmzqGayMOlqiAmTs85DebWidE5E0EccLISY01C3Krk6MlOB6fp0WkXdiUnPrmP/s320/promo1.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Involontariamente
autobiografico, come lo definisce lei che afferma di averlo iniziato
a scrivere pensando ad altri e di essersi accorta di aver parlato di
sé stessa come mai in passato, il pezzo ha uno sviluppo che
coinvolge non solo il testo, ma anche la parte strumentale e
soprattutto quella vocale.</span></div>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Giocato sui vari
significati possibili del termine sottile, il singolo inizia con un
filo di voce, quasi come se timidamente chiedesse attenzione, al
pubblico, ma anche ad un “altro” che è il destinatario delle sue
parole.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Dici che sono troppo
sottile</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Con questi polsi
troppo sottili</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>E questa pelle troppo
sottile</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>E questa voce così
sottile</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Che non urla mai</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>E vado troppo per il
sottile</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Con questa bocca
troppo sottile</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Faccio pensieri troppo
sottili</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>E ho un umorismo
troppo sottile</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Che non rido mai</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Troppo sottile non
lascio solchi </i>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Non lascio traccia
dentro di te</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Sottile scivolo tra le
dita</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Come la sabbia, come
la vita</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Una situazione di quasi
invisibilità, probabilmente imposta da altri, dentro la quale la
protagonista sembra quasi adagiarsi, rassegnata.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihYJkHV1wuQY9QiSs0__VKenoPpTZP2QtZNQwTWgrsCud26lfbC5W618Vta3Dp6kN7eGJ-l6k2Sykqj8rrrIDdoseihiaRdrSyFfKi4nHUacArb8raEoAoMhZYxUxd8-ma_KR2ZwXT3IsS9P70bjuxpEZYEIQFOcDKnRTp9mPtbuvwXrgbYTX58q0I/s3480/promo2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3480" data-original-width="2508" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihYJkHV1wuQY9QiSs0__VKenoPpTZP2QtZNQwTWgrsCud26lfbC5W618Vta3Dp6kN7eGJ-l6k2Sykqj8rrrIDdoseihiaRdrSyFfKi4nHUacArb8raEoAoMhZYxUxd8-ma_KR2ZwXT3IsS9P70bjuxpEZYEIQFOcDKnRTp9mPtbuvwXrgbYTX58q0I/s320/promo2.jpg" width="231" /></a></div><br /><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i style="text-align: left;">Ma com’è che ci si
diventa</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Spessi abbastanza da
non sentire</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Le tue unghie nella
mia carne</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>La mia carne così
sottile</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Perché io sono troppo
sottile</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Per farmi spazio tra i
tuoi pensieri</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Eppure sono spessa
abbastanza</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Anche stanotte contro
il tuo corpo</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Nella tua stanza</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Dall'invisibilità al
dolore, mentre si ipotizza nemmeno in modo troppo velato un abuso,
una violenza, mentale e fisica, da parte di chi sottovaluta,
sminuisce, svalorizza e si approfitta della presunta debolezza
altrui, considerandola alla stregua di un oggetto, un mero possesso;
ma lei inizia a realizzare che le cose non vadano bene e quindi
prende coscienza ed inizia a reagire.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoQDuykP7Q-bl2kcBUOTOp6q0IqC5Szdxwr1_KouKmATRJWKvO_WKzN_sFY1alyMPILsN967_1KHBPn-2HkEKMWBtSUH9G3sCVO5aycYuwZukNr0eQI01Qwg-Lz_YvyWnjM20YKtwcks7LP0c4nRlpNR_6G0VJu84IKtz-1Cotz9aNjzKbNOGu4BlN/s3960/Irene%20Buselli-promo3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2640" data-original-width="3960" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoQDuykP7Q-bl2kcBUOTOp6q0IqC5Szdxwr1_KouKmATRJWKvO_WKzN_sFY1alyMPILsN967_1KHBPn-2HkEKMWBtSUH9G3sCVO5aycYuwZukNr0eQI01Qwg-Lz_YvyWnjM20YKtwcks7LP0c4nRlpNR_6G0VJu84IKtz-1Cotz9aNjzKbNOGu4BlN/s320/Irene%20Buselli-promo3.jpg" width="320" /></a></div><br /><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br /></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Dici che sono troppo
sottile</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>E forse è vero,
perché mentire</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Ma il mio entusiasmo
così sottile</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>E i miei sorrisi così
sottili</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Parlano di te</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Di quel tuo sguardo
pronto a sminuire</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Ogni mio slancio come
infantile</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Le tue parole pronte a
zittire</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Questa mia voce così
sottile</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Che forse non lo è
più</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Starti vicino mi ha
assottigliata</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Sono una lama, sono
affilata</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>E come la mina di una
matita</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Più che sottile sono
appuntita</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Ed è così che ci si
diventa </i>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Spessi abbastanza da
non sentire</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Le tue unghie nella
mia mente</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>La mia mente troppo
sottile</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Perché tu non sei
così sottile </i>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Da infilarti nelle mie
crepe</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>E non sei neanche
spesso abbastanza</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Da trattenermi mentre
sottile</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Scivolo fuori da
questa stanza</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">La voce di Irene da
“sottile” e quasi sussurrata diventa via via più forte, più
chiara, spalleggiata dagli strumenti che crescono come la
consapevolezza del proprio valore, come la grinta e la voglia di
uscire da questa stanza e da questa relazione tossica e velenosa.
Questo modo di utilizzare la voce rende perfettamente l'atmosfera
della canzone, creando un climax emotivo che coinvolge chi ascolta,
al punto che è decisamente impossibile non sostenerla in questo
percorso.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Da sottile, inteso come
debole, la protagonista diventa appuntita, tagliente, consapevole;
pronta a scrivere una storia nuova.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>E ora mi guardi senza
capire</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Tu mi credevi così
sottile</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Eppure vedi non mi hai
spezzata</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Né la mia voce né la
risata</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>E adesso penso quanto
è sottile </i>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>La luce che filtra
dalle fessure</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Ripenso al buio della
tua stanza</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>Io che volevo essere
più spessa</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i>E invece ero e sono
abbastanza</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Mentre la musica ed il
cantato salgono ancora, la protagonista ha anche la forza di guardare
in faccia chi la voleva assottigliare e sbattergli in faccia la
differenza tra luce e buio, tra riso e sopraffazione e prima di tutto
tra essere sottile ed essere debole.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><b>Ero e sono abbastanza:</b>
un manifesto di autodeterminazione e consapevolezza in 4 parole,
senza il bisogno di urlare, uno slogan cantato con voce sottile ma
indelebile.</p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcDz594R8TGFPG8VvMmg0JixumVcXQxHRaf0njLcHVHqJ5D6KrLMwAfg3MEIMPbgpmijd36k99euI6YPf_uHuUy40KYYsUy3ev9zt9iFjeeusFHuGHOhc6wId1lopIO3V-Wx4JPU6twc4V5k6wZi-gs8cr5yJGIO-5xfQe5_GazcPXcHDweG6zAG33/s3000/Cos%C3%AC%20sottile%20-%20Cover%20-%20Irene%20Buselli%20.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcDz594R8TGFPG8VvMmg0JixumVcXQxHRaf0njLcHVHqJ5D6KrLMwAfg3MEIMPbgpmijd36k99euI6YPf_uHuUy40KYYsUy3ev9zt9iFjeeusFHuGHOhc6wId1lopIO3V-Wx4JPU6twc4V5k6wZi-gs8cr5yJGIO-5xfQe5_GazcPXcHDweG6zAG33/s320/Cos%C3%AC%20sottile%20-%20Cover%20-%20Irene%20Buselli%20.jpg" width="320" /></a></div><br /><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br /></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><b>Irene Buselli ha 26
anni e vive a Genova. </b>Ha sempre sognato di fare la scrittrice e
infatti, con granitica coerenza, ha finito per laurearsi in
Matematica. Così, forse per redimersi o forse per schizofrenia,
mentre di giorno si occupa di intelligenza artificiale, di notte
indaga quella umana scrivendo canzoni.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Nel 2019 ha pubblicato il
suo primo singolo <b>Dai amore voglio un cane</b>.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Nel 2023 uscirà il suo
primo album per <b>Pioggia Rossa Dischi</b></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p><br /></div>il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-55163512388850232292022-07-30T08:00:00.008+02:002022-07-30T08:00:00.223+02:00Sogni di vita e mondi distanti (20 anni di The Rising)<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrKIouO45tarZKpiEYqxHpX9oDFIuIuHktiOfCRxlIHOjxdiTIYnNkxrEcmEspBSQb0MeRD3z6k_1fD67D4aqNJmKP8-dvzVUgoAM-GCA-Ven3fq1TC0ZcAJr2J741kYE-5-50qAJ9UnqnfEiSEK_IIieK7VzcDgrm1O2DtdbOktC9-0s_Us9RUBh1/s500/51BY64AUI3L._SL500_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrKIouO45tarZKpiEYqxHpX9oDFIuIuHktiOfCRxlIHOjxdiTIYnNkxrEcmEspBSQb0MeRD3z6k_1fD67D4aqNJmKP8-dvzVUgoAM-GCA-Ven3fq1TC0ZcAJr2J741kYE-5-50qAJ9UnqnfEiSEK_IIieK7VzcDgrm1O2DtdbOktC9-0s_Us9RUBh1/s320/51BY64AUI3L._SL500_.jpg" width="320" /></a></div><br /><p></p>
<iframe frameborder="0" height="400" src="https://www.mixcloud.com/widget/iframe/?feed=%2Falberto-calandriello%2Fsogni-di-vita-e-mondi-distanti-20-anni-di-the-rising%2F" width="100%"></iframe><div><br /></div><div><br /></div><div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/mn91L9goKfQ" title="YouTube video player" width="560"></iframe> <div><br /></div><div style="text-align: justify;"> WE NEED YOU NOW! Abbiamo bisogno di te, ORA. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Queste parole urlate da un anonimo finestrino di una macchina americana hanno, a suo dire, dato il via al processo di composizione che ha portato Bruce Springsteen alla pubblicazione, il 30 luglio 2002, di The Rising. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Parole urlate da un fan pochi giorni dopo l'11 settembre 2001, il giorno in cui l’America si è scoperta fragile, debole e spaventata. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sul momento non ci pensai, ma anche io, lontano e al sicuro, avevo bisogno delle sue parole, delle sue canzoni, delle sue riflessioni. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Io, che quel giorno impiegai parecchio a capire cosa stava succedendo, al punto che quando il mio collega me lo venne a dire mentre stavo facendo diversi colloqui con i miei utenti, gli chiesi: ma ci sono dei morti? </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ricordo che la portata dell'evento mi fu chiara guardando mia nonna, ottantotto anni e due guerre mondiali vissute, con gli occhi spalancati dal terrore davanti a quelle immagini che tutti ricordiamo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Molti sono gli artisti che da quel giorno hanno tratto ispirazione per i loro lavori, ma uno solo si è preoccupato non tanto di giudicare, di condannare, di polemizzare, bensì di raccontare, raccontare la gente, le sue paure, i suoi pensieri, anche quelli meno confessabili. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">The Rising, a mio avviso, NON è un album sull'11 settembre, ma un album sul POST 11 settembre. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È un album sull'America, le sue contraddizioni, la sua forza, la sua debolezza, ma soprattutto la sua GENTE; è un disco pieno di gente: pompieri, vedove, amici di vedove e vedovi, uomini oscuri, uomini e donne anonime, amanti, figli. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È un disco, tra l'altro, che contiene diverse canzoni scritte PRIMA dell'11 settembre, ma che si adattano terribilmente bene all'atmosfera del disco. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’America, la gente americana che aveva bisogno IN QUEL MOMENTO di Bruce e della sua musica, fanno da filo conduttore, seduti su un fantomatico lettino a confidarsi, a sfogarsi ad aprire il loro cuore a Bruce, che come forse nessun altro trasforma le emozioni popolari in poesia ed arte, rendendole universali. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si chiama empatia e nessuno nel mondo della musica l'ha resa arte come lui
</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Solitudine come sentimento condiviso e comune in quei giorni negli states. </div><div><br /></div><div>Questo lungo, lunghissimo 12 settembre è quindi un giorno solitario.</div><div><br /></div><div>Come accadrà spesso nel corso dell'album, pur non schierandosi mai su posizioni “politiche” o di critica\analisi politica degli attentati, Bruce lascia che i protagonisti delle sue canzoni abbiano reazioni impulsive, emotive, non filtrate dalla razionalità o dalla riflessione, ma se mai stimolati dalla rabbia e dal dolore:</div><div><br /></div><div><i><b>L'inferno sta mescolando il buio, il sole sta sorgendo</b></i></div><div><i><b>Questa tempesta infurierà da un momento all'altro</b></i></div><div><i><b>la casa è in fiamme la vipera è nel prato</b></i></div><div><i><b>Una piccola vendetta e anche questo passerà </b></i></div><div><br /></div><div>La rabbia, lo sgomento, la tv accesa e ovunque le torri in fiamme, ma anche incredulità, dubbi, difficoltà ad accettare (perché ci odiano così tanto? Si chiedeva la gente americana in quei giorni). </div><div><br /></div><div>Seme di tradimento, frutto amaro, la ferita è aperta e il sangue sgorga dolorosamente, ma, e anche questo è una caratteristica comune di tutto il disco, per ogni pensiero c'è una riflessione opposta o comunque lontana, quindi se viene spontaneo aspettarsi “una piccola vendetta”, pochi istanti dopo ci viene ricordato che sia “Meglio fare domande prima che tu spari”</div><div><br /></div><div>Alti e bassi, rabbia e comprensione, riflessioni e autocritica, tante sono le carte sul tavolo, un turbinio di emozioni anche contrapposte.</div><div><br /></div><div>Buon ascolto</div><div><br /></div><div><br /></div></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/VuBRgq6nT7s" title="YouTube video player" width="560"></iframe><div><br /></div><div><div><br /></div><div>Il sacrificio viene riconosciuto ed innalzato giustamente ad eroismo. Ma chi era a casa sapendo che un suo caro entrava là dentro, chiede la forza per capire, la speranza per continuare, chiede ancora un po' di quell'amore troncato.</div><div><br /></div><div><b><i>Il cielo stava cadendo ed era striato di sangue </i></b></div><div><b><i>Ho sentito che mi chiamavi, ma sei scomparso nella polvere </i></b></div><div><b><i>Su per le scale, dentro il fuoco Su per le scale, dentro il fuoco </i></b></div><div><b><i>Ho bisogno del tuo bacio, ma l'amore e il dovere ti hanno chiamato in qualche posto più alto </i></b></div><div><b><i>Da qualche parte su per le scale, dentro il fuoco </i></b></div><div><br /></div><div>Il protagonista di un gesto così definitivo lascia a chi lo piange fede, fiducia, forza, speranza e amore, anche in un momento dove è difficile, per chi ne aspettava il ritorno, per chi ne desidera il bacio, capire il perché di tutto questo. Il buio non avvolge solo il protagonista, ma anche la vita di chi lo aspettava a casa</div><div><br /></div><div><b><i>Era buio, troppo buio per vedere, mi hai tenuto nella luce che davi </i></b></div><div><b><i>Hai teso le tue mani verso di me </i></b></div><div><b><i>E sei entrato nell'oscurità della tua tomba fumante </i></b></div></div><div><br /></div><div><br /></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/ylt1ZqPZYOc" title="YouTube video player" width="560"></iframe><div><br /></div><div><div><i>Ho trovato la foto del corpo che cadeva. </i></div><div><i>Era papà? Forse. Chiunque fosse, era qualcuno.</i></div><div><i>Ho strappato le pagine del libro, le ho rimesse in ordine al contrario in modo che l'ultima fosse la prima e la prima fosse l'ultima.</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Le ho sfogliate velocemente, e sembrava che l'uomo stesse alzandosi in cielo.</i></div><div><i>E se avessi avuto altre fotografie sarebbe volato dentro una finestra, e dentro la torre, e il fumo sarebbe stato aspirato nel buco da cui l'aereo stava per uscire.</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Papà avrebbe lasciato i suoi messaggi a rovescio finché la segreteria sarebbe stata vuota, e l'aereo sarebbe volato all'indietro, fino a Boston.</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Papà avrebbe preso l'ascensore per scendere in strada e schiacciato il bottone per l'ultimo piano. Avrebbe camminato all'indietro fino alla Metro, e la Metro sarebbe andata indietro nel tunnel fino alla nostra fermata.</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Papà avrebbe superato il tornello all'indietro, e poi fatto sfilare al contrario la sua tessera della metropolitana, e sarebbe tornato a casa camminando all'indietro mentre leggeva il New York Times da destra a sinistra.</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Avrebbe sputato il caffè nella tazza, si sarebbe sporcato i denti e si sarebbe messo i peli in faccia con il rasoio. Sarebbe tornato a letto, la sveglia avrebbe suonato al contrario e lui avrebbe fatto i sogni al contrario.</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Poi si sarebbe alzato, alla fine della sera prima del giorno più brutto. Sarebbe indietreggiato in camera mia fischiettando al contrario I am the Walrus. </i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Sarebbe stato nel letto con me. Avremmo guardato le stelle sul soffitto che avrebbero allontanato la loro luce dai nostri occhi. </i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Io avrei detto "Niente" alla rovescia. </i></div><div><i>Lui avrebbe detto "Sì, pulce?" alla rovescia. Io avrei detto "papà" alla rovescia, che non è così diverso da "papà" detto normalmente. </i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Mi avrebbe raccontato la storia del sesto distretto, dalla voce nel barattolo fino all'inizio, da "Ti amo" a "Una volta, ma tanto tempo fa". </i></div><div><i><br /></i></div><div><i>E saremmo stati salvi.</i></div><div><b><br /></b></div><div><b>(Jonathan Safran Foer: Molto forte, incredibilmente vicino)</b></div></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/OAxm_GSM7L4" title="YouTube video player" width="560"></iframe> <div><br /></div><div><div>Chi è sopravvissuto a cose del genere si chiede spesso, spessissimo perché? perché io si e gli altri no? </div><div><b><i><br /></i></b></div><div><b><i>Non ricordo come mi sentivo </i></b></div><div><b><i>Non avrei mai pensato di sopravvivere </i></b></div><div><b><i>Per leggere di me sul giornale della mia città </i></b></div><div><b><i>Come la mia giovane e coraggiosa vita fosse cambiata per sempre </i></b></div><div><b><i>in una nebbiosa nuvola di vapor roseo </i></b></div><div><br /></div><div>Vi mostrerò qualcosa che sia alla portata di tutti, perché quello che è successo non posso condividerlo. </div><div><b><i><br /></i></b></div><div><b><i>Cara dammi il tuo bacio</i></b></div><div><b><i>Vieni e prendi la mia mano</i></b></div><div><b><i>Io sono l'uomo da niente </i></b></div><div><br /></div><div>Mentre in Into the fire si reclama il bacio di chi non c'è più, chi sopravvive chiede di poterlo dare ancora, per dimostrare soprattutto a se stesso di essere vivo e magari trovare una risposta diversa alla domanda “chi sono io per essere ancora qui?” soprattutto ora che le cose sembrano tornate nella loro normalità, che la gente si sforza di tornare alla normalità e il blu del cielo non è più coperto dal fumo</div><div><br /></div><div><b><i>Cara, con questo bacio dimmi che capisci, Io sono, l'uomo da niente </i></b></div><div><br /></div><div>Oppure, come sostengono alcuni, l'uomo da niente semplicemente non riesce a sostenere il peso di tutto questo, <b>pearl and silver</b> indica una pistola con il manico di madreperla (o una lama), il protagonista pensa al suicidio perché non è solo la condivisione, ma la stessa sopravvivenza ad essergli impossibile e come nella scena de il Cacciatore, il coraggio che riesce a sfoggiare è quello di chi gioca alla roulette russa con la propria vita</div><div><br /></div><div><b><i>Puoi chiamarmi Joe Offrirmi da bere e stringermi la mano</i></b></div><div><b><i>Tu vuoi coraggio Ti mostrerò il coraggio che puoi capire</i></b></div><div><b><i>perla e argento sul mio comodino</i></b></div><div><b><i>Sono solo io Signore, prego di esserne capace </i></b></div></div><div><b><i><br /></i></b></div><div><b><i><br /></i></b></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/nKic3f4bLtA" title="YouTube video player" width="560"></iframe>
<div><br /></div><div><div style="text-align: justify;">Sbalzi di umore, sindrome maniaco-depressiva. Capita a tutti, figurarsi a chi ha vissuto tali tragedie. Un giorno aspetti il sole, l'altro pensi che non ci sarà nessun lieto fine, anzi nessuna favola. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ma la canzone invita a credere, in sè stessi e nell'altro, nel nostro prossimo, nei nostri cari. Anche se non ci sono più, se mancano i baci, i contatti, le labbra e soprattutto, comprensibile sconforto, la fede. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutto quello che in Into the fire veniva lasciato da chi era scomparso, qui è di nuovo appiglio, ultima ancora di salvezza, unico indizio che forse un miracolo possa avvenire, ma il dubbio che sia solo una favola come la bella addormentata e che non ci sia spazio per un “e vissero felici e contenti” si insinua perfido ed ambiguo</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><b><i>E' una favola così tragica</i></b></div><div><b><i>Non c'è alcun principe che rompa l'incantesimo</i></b></div><div><b><i>Io non credo nella magia</i></b></div><div><b><i>Ma per te ci crederò, per te ci crederò</i></b></div><div><b><i>Se sono uno stupido, sarò uno stupido</i></b></div><div><b><i>Per te dolcezza </i></b></div></div><div><b><i><br /></i></b></div><div><b><i><br /></i></b></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/384lSOHiyyo" title="YouTube video player" width="560"></iframe>
<div><br /></div><div><div>Ecco la prova che ogni giorno ci ricorda cosa è successo. Il buco. Non solo Ground Zero, con le sue macerie, ma un buco magari meno concreto ma altrettanto doloroso, che ci fa incazzare al punto da voler vendetta, che resta lì sospeso, a farci combattere tra il bene ed il male. Un cielo anche intimo, come quello che ognuno di noi ha dentro e dal quale eventi drammatici fanno scomparire pezzi anche grandi.</div><div><br /></div><div><b><i>Mi sono svegliato questa mattina</i></b></div><div><b><i>Riuscivo a malapena respirare</i></b></div><div><b><i>Solo un cielo vuoto</i></b></div><div><b><i>Nel letto dove eri solita stare</i></b></div><div><b><i>Voglio un bacio dalle tue labbra</i></b></div><div><b><i>Voglio un occhio per occhio</i></b></div><div><br /></div><div>ritorna forte, impulsivo, il desiderio di vendetta, con il riferimento biblico all'occhio per occhio, dente per dente (<b>libro del Levitico cap. 24</b>) che però va affiancato alla strofa conclusiva </div><div><b><i><br /></i></b></div><div><b><i>Sulle pianure del Giordano</i></b></div><div><b><i>Ho tagliato il mio nodo dal legno</i></b></div><div><br /></div><div>Il riferimento al fiume Giordano, dove venne battezzato Gesù rappresenta la speranza del passaggio dal vecchio al nuovo testamento, alla buona novella, per dirla con <b>De Andrè</b>, che Gesù portò nel mondo.</div><div><br /></div><div><br /></div></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/9b-zxmuhfS8" title="YouTube video player" width="560"></iframe>
<div><br /></div><div><div><b><br /></b></div><div><b>Down in the hole</b>, traccia di <b>High Hopes</b> inizialmente prevista per The Rising riporta la mente ed il cuore degli ascoltatori ai tanti drammi collegati all'11 settembre. </div><div><br /></div><div>Le tante, troppe famiglie che non hanno nemmeno avuto un corpo su cui piangere e grazie al quale provare ad elaborare il lutto.</div><div><br /></div><div>The Rising fu un album, tra gli altri pregi, molto intelligente e delicato, che andò a parlare delle persone, non di massimi sistemi, di politica, di guerre, ma di persone, il pompiere, il sopravvissuto, la vedova, il terrorista; in questo senso, Down in the Hole rientra perfettamente nell'atmosfera di quell'album, da cui è stata esclusa forse perchè sembra una via di mezzo tra Into the fire e You're missing. </div><div><br /></div><div>La normalità della vita spezzata da un dramma più grande di noi, un dramma che rende tutto diverso, anche le cose quotidiane.</div><div><br /></div><div><b><i>Il sole arriva ogni mattina ma non è per niente amico, mi vesto e ci torno di nuovo. </i></b></div><div><b><i>La pioggia continua a cadere rovesciando ossa e sporcizia, </i></b></div><div><b><i>ho sepolto il mio cuore qui in questo male, </i></b></div><div><b><i>il fuoco continua a bruciare ma tu aspetti nel freddo. </i></b></div><div><b><i>Giù nel buco</i></b></div><div><br /></div><div>Il buco, il cratere, il simbolo di una ferita così difficile da rimarginare, dentro al quale giacciono ossa e sporcizia, resti umani e brandelli di quello che fino a ieri era, tra le altre cose, un posto di lavoro per migliaia di persone. Un buco vero, fisico, che il protagonista vede come l'ostacolo per raggiungere chi non c'è più.</div><div><br /></div><div><b><i>L’autunno scuro e sanguinante trafigge il mio cuore, </i></b></div><div><b><i>il ricordo del tuo bacio mi fa lacrimare. </i></b></div><div><b><i>Il cielo sopra si sta trasformando, il mondo sotto è diventato grigio, </i></b></div><div><b><i>ho pensato che avrei potuto girarmi e andare via, ma il fuoco continua a bruciare, </i></b></div><div><b><i>e io sto lavorando nel freddo, giù nel buco.</i></b></div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">L'autunno che stava arrivando nel settembre 2001 magari non era così freddo come poi, intimamente, è diventato dopo; impossibile dimenticare, impossibile voltarsi e fingere che nulla sia accaduto, impossibile un ritorno alla normalità: quel buco è lì a ricordarci chi manca, a ricordarci cosa è successo, a spingerci a volerlo sfidare, per trovarci dentro chissà che consolazione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><i>C’è il brusio nella radio mentre passa i titoli e il vento nelle linee telefoniche, </i></b></div><div style="text-align: justify;"><b><i>il sole sulle spalle, il profilo di una città vuota, </i></b></div><div style="text-align: justify;"><b><i>il giorno lacera uno scuro e sanguinante cuore trafitto. </i></b></div><div style="text-align: justify;"><b><i>Non ho null’altro che il cuore e il cielo e il sole, </i></b></div><div style="text-align: justify;"><b><i>le cose che hai lasciato dietro, mi sveglio e trovo che la mia città è diventata nera. </i></b></div><div style="text-align: justify;"><b><i>I giorni continuano a susseguirsi e la tua voce continua a chiamare. </i></b></div><div style="text-align: justify;"><b><i>Scaverò finché non ti avrò trovata. </i></b></div><div style="text-align: justify;"><b><i>I fuochi continuano a bruciare e io sono qui con te nel freddo, giù nel buco.</i></b></div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">Il dramma non è più episodio, ma diventa esistenza, la normalità è il dolore, il fuoco che mi brucia dentro è veleno, ma anche ossigeno per respirare; l'unica cosa che sembra avere senso è una cosa palesemente insensata, il tuo ritorno, da quel buco dove sei morto probabilmente sepolto vivo o magari sciolto, liquefatto, bruciato anche tu, dallo stesso fuoco che lentamente sta uccidendomi adesso. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Solo questo mi dà la possibilità di sentirti vivo, solo questo mi fa sentire vivo, sapermi con te, nel freddo, dentro al buco.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La bellezza del testo è unita agli effetti della voce che pian piano si schiarisce, quasi come se il protagonista lentamente tornasse all'aperto dopo essersi immerso nella fredda oscurità del "buco".</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non a caso, a mio avviso, una canzone del genere, con un testo del genere, basata sul dolore di una famiglia, vede per la prima volta ai cori l'intera famiglia Springsteen, oltre a Patti cantano infatti anche i loro tre figli, quasi a sottolineare come certe tragedie rafforzino il legame di chi resta e come sia la famiglia lo strumento principale per farsi forza.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/CSoFSaNz1W8" title="YouTube video player" width="560"></iframe>
<div><br /></div><div><div>Qui si inizia a ragionare sul dopo, sul “cosa possiamo fare ora?”. Sull'inevitabile avvicinamento di diversi dolori, spesso contrapposti. Qui sta la chiave del vero pacifismo, non di quello di facciata e da utilizzare a piacimento, no. Quello vero, che parte dal cuore e dal cervello, che prende coscienza delle distanze ma ritiene impossibile non provare ad annullarle. O la vita ci unisce o la morte continuerà a dividerci.</div><div><br /></div><div><b><i>A volte la verità non è abbastanza</i></b></div><div><b><i>O è troppo in momenti come questo</i></b></div><div><b><i>Gettiamo via la verità, la troveremo in</i></b></div><div><b><i>questo bacio</i></b></div><div><b><i>Nella tua pelle sulla mia pelle,</i></b></div><div><b><i>nel battito dei nostri cuori</i></b></div><div><b><i>Che la vita ci dia un'altra possibilità,</i></b></div><div><b><i>prima che la morte ci separi </i></b></div>
</div><div><b><i><br /></i></b></div><div><b><i><br /></i></b></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/4EJ44GOa_lY" title="YouTube video player" width="560"></iframe>
</div><div><br /></div><div><br /></div><div>A chi è rimasto disgustato da questa canzone leggerina dico: vai a vedere dove è collocata, tra Worlds Apart e Further On. </div><div><br /></div><div>Tra il tentativo di far riflettere gli americani sull'integrazione in QUEL PRECISO periodo storico e la storia di un uomo che si allontana dicendo che "noi risorgeremo, lo so", ma indossa stivali da cimitero e non sai se sia vivo o morto. </div><div><br /></div><div>Due pezzi da 90, due colossi, ai quali serve tempo per essere metabolizzati. </div><div><br /></div><div><b>Let's be friends</b> è la pausa caffè, la boccata d'aria, la risata quasi isterica che ci prende per una battuta stupidissima, quando abbiamo appena finito di piangere; è splendidamente funzionale lì, in quel preciso momento.</div><div><br /></div><div><br /></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/hEPtmU5okkk" title="YouTube video player" width="560"></iframe>
<div><br /></div><div><div><b><i>La notte è buia ma noi risorgeremo in una mattinata di sole.</i></b> </div><div><br /></div><div>Testo da un lato carico di tensione in avanti, dall'altro ambiguo con diversi riferimenti alla morte ed appunto al buio.</div><div><br /></div><div><b><i>Sono stato nel deserto passando il mio tempo</i></b></div><div><b><i>cercando nella polvere in cerca di un segno</i></b></div><div><b><i>se c'è una luce più avanti beh, amico, non lo so</i></b></div><div><b><i>ma ho questa febbre che mi brucia nell'anima</i></b></div><div><b><i>quindi prendiamo i tempi migliori cosi come vengono</i></b></div><div><b><i>e ti incontrerò più avanti sulla strada</i></b></div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">Canzone precedente al 2001, che parla di fare i conti con la propria mortalità, con le difficoltà anche durissime che si incontrano sulla strada, sapendo però che la strada va sempre e solo in avanti. Ennesimo riferimento biblico (il deserto come luogo fisico e mentale di riflessione e fatica) per un brano che non è ottimista ma che all'ottimismo tende con disperata fiducia</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><i>«Ce la caveremo, vero, papà?</i></div><div><i>Sí. Ce la caveremo.</i></div><div><i>E non ci succederà niente di male.</i></div><div><i>Esatto.</i></div><div><i>Perché noi portiamo il fuoco.</i></div><div><i>Sí. Perché noi portiamo il fuoco».</i></div></div><div><i><br /></i></div><div>(La strada - Cormac McCarthy)</div><div><br /></div><div><br /></div>
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<div><br /></div><div>L'uomo e la donna, la morte ed il sesso, il lutto e la passione. </div><div><br /></div><div>Tutto rappresentato da una miccia che prepara ad un'esplosione, senza che si capisca se sarà un bene od un male. </div><div><br /></div><div>Io e te, qui ed ora, nonostante tutto. </div><div>Ci siamo ancora, l'uno per l'altra, il funerale rappresentato dalla lunga fila di macchine nere, la cenere, la luna insanguinata non devono più condizionarci, non ora, spogliamoci e lasciamo che la miccia si consumi.</div><div><br /></div><div><br /></div>
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<div><br /></div><div><div style="text-align: justify;">Si prende coscienza del lutto, lo si elabora a fatica, specialmente i moltissimi che non hanno avuto un cadavere su cui piangere e si va avanti, tenendo fede alle tradizioni.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A casa di Mary (nome più che presente nella discografia springsteeniana, nome comune adatto ad ogni donna, in modo che ogni donna ci si possa identificare) c'è la Veglia funebre, che in America è un rinfresco, dove si mangia insieme e si cerca di guardare avanti; la gente mi strappa un sorriso, balliamo amore, anche se non ci sei più, la folla che urla è la vita, che mi chiama, che vuole che torni a lei, sempre più forte, piangiamo, piangiamo pioggia, piangiamo tutta la pioggia, alza il volume, io sono viva.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
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<div><br /></div><div><div><i>Ho sognato mio padre, era il 1982</i></div><div><i>Paolo Rossi 3, Brasile 2</i></div><div><i>mi sollevava, urlando di gioia</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Ho sognato mio padre, eravamo in macchina</i></div><div><i>guidavo io e litigavamo</i></div><div><i>come sempre, quando guidavo io</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Ho sognato mio padre, partiti alle 4 da casa</i></div><div><i>per un esame che non avevo studiato</i></div><div><i>dormiva nel parcheggio, mentre io fallivo ancora</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Ho sognato mio padre, il giorno del mio matrimonio</i></div><div><i>sorriso felice e giorno di festa</i></div><div><i>soddisfatto del mio vestito, comprato insieme a lui</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Ho sognato mio padre, il giorno del suo funerale</i></div><div><i>respiro a fatica, groppo alla gola</i></div><div><i>io, mia sorella e la sua preghiera preferita</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Ho sognato mio padre, fare il nonno con le mie figlie</i></div><div><i>guardarmi mentre mi fanno arrabbiare</i></div><div><i>e ridendo dirmi “te l'avevo detto che era un casino”</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Sogno spesso mio padre</i></div><div><i>ci parliamo poco, come sempre</i></div><div><i>ma non ha mai fatto il nonno</i></div><div><i>e questo è il sogno che mi fa più male</i></div></div><div><i><br /></i></div><div>(Alberto Calandriello)</div><div><br /></div><div><br /></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/9Z8-9WwjeqM" title="YouTube video player" width="560"></iframe>
<div><br /></div><div><div style="text-align: justify;">Per <b>Padre Antonio Spadaro</b>, <i>“Già vari teologi sia cattolici sia protestanti hanno notato come l’opera di Springsteen abbia una qualità ‘redentiva’: essa gioca i suoi simboli e i suoi temi principali (strada, macchina, oscurità, amore …) in una dialettica di perdizione e speranza, adoperando di frequente immagini e termini della tradizione biblica”. “The Boss”</i>, ricorda Spadaro, <i>“viene da una famiglia cattolica di radici italo-irlandesi, tuttavia il suo rapporto con la religione non è mai stato idilliaco. Egli ha fatto risalire il suo rifiuto della fede a un’esperienza negativa avuta da bambino”. </i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ma, nota il critico, la sua ispirazione è “<i>ricca di figure, termini e simboli di valore religioso”</i>. Per il suo ultimo album ispirato agli eventi drammatici dell’11 settembre 2001, Springsteen ha scelto un titolo di per sé già evocativo, “The Rising”, “La Resurrezione”. Nel brano che dà il titolo alla raccolta, che vede come protagonista un pompiere che sta salendo per le scale di una delle torri gemelle, <i>“il cammino dell’uomo sembra avvenire come sulla spinta di una vocazione e i pesi che ha sulle spalle diventano una vera e propria croce”,</i> osserva Spadaro. “The Rising”, conclude <i> “non è l’espressione di un semplice riscatto, un’ascesa, un ‘sollevarsi’, né unicamente un termine religioso. Si tratta di qualcosa di più complesso: qui, a nostro avviso, è la pratica dell’immaginario religioso a offrire linguaggio e simboli per dire l’esperienza universale del dolore della morte e dell’attesa di una risurrezione”.</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sepolta a fine disco perché forse per sollevarsi o risorgere prima bisogna passare da tutto quello che abbiamo ascoltato e di cui abbiamo parlato fino ad ora. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Adesso non è più solo la gente che parla, ma nel coro è Bruce che da la prima risposta al fan: avete bisogno di me? Datemi le vostre mani! UNITED WE STAND! </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si è sempre sballottati tra il cielo che porta oscurità e morte ed il sogno di una vita che va avanti, comunque. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Facciamolo per il protagonista delle strofe, che vede la sua Mary a casa, che porta con se il peso dell'armatura e la croce di chi va al sacrificio, facciamolo per loro.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/EjPU_SGOqCM" title="YouTube video player" width="560"></iframe>
<div><br /></div><div><div style="text-align: justify;">Bruce qui racconta due storie, due protagonisti: il kamikaze nel mercato, che cerca un volto amato nella folla a cui sta per portare morte e la vedova della Virginia che giorno dopo giorno vive per sognare l'amore scomparso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Entrambi anelano a un paradiso forse più mentale che religioso, specialmente la vedova, che lo aspetta per ricongiungersi a chi ha perduto.</div><div style="text-align: justify;">Entrambi sembrano svegliarsi all'improvviso, chissà se in tempo per non farsi esplodere.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ora possiamo anche parlare dell'altro, di chi è, cosa prova, cosa gli o le passa per la testa nella piazza affollata del mercato, mentre sta per raggiungere il paradiso. Canzone capolavoro perché fa in modo che l'ascoltatore entri in un punto di vista così difficile da capire senza minimamente parteggiare o schierarsi. Bruce ce lo fa fare perché vuole che tutto sia sul tavolo in questa partita, anche chi sceglie di dare e darsi la morte. Solo conoscendo possiamo capire e cambiare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Secondo <b>Alessandro Portelli</b> nell'album l'enfasi è sul dolore della perdita, sul confronto con la morte e la tragedia. Non sventola la bandiera, non parla di eroismo. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Springsteen è l'unico a essersi fatto delle domande </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ha fatto qualcosa di analogo anche il country-rocker Steve Earle, pagandola molto cara. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Earle ha scritto John Walker's blues, dedicata all'americano che si era arruolato con i talebani, interrogandosi sui motivi che avevano portato questo ventenne a unirsi a dei fondamentalisti islamici contro il suo Paese. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La canzone è stata boicottata da tutte le radio e lui ha ricevuto forti critiche e anche minacce.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/ISFNTRaXRiI" title="YouTube video player" width="560"></iframe><div><br /></div><div><br /></div><div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/rcWF7se6EfA" title="YouTube video player" width="560"></iframe></div><div><br /></div><div><div>Bruce chiude con un gospel, una preghiera, un'invocazione. </div><div><br /></div><div>Non è la congregazione sparita, non sono le finestre sbarrate, non è il cerchio rosso sangue il punto focale della canzone. </div><div><br /></div><div>Il punto focale è che la città in rovine, dice Bruce, è MIA, io ci sono dentro, io vedo le puttane e gli sbandati, vedo le rovine, vedo le anime perse. </div><div><br /></div><div>Ma tutto questo lo sento MIO e non lo lascio.</div><div><br /></div><div>Avanti alziamoci, tutti quanti, <b>COME ON RISE UP!</b></div></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/RnkJa6HdgJw" title="YouTube video player" width="560"></iframe>
<div><br /></div><div><div><b>My City of Ruins: Bruce Springsteen e l’utopia fra le rovine</b></div><div>di Enrico Botta </div><div>(https://riviste.unimi.it/index.php/AMonline/article/view/1305)</div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">L’obiettivo di questo saggio è considerare come nel brano di Bruce Springsteen My City of Ruins la riflessione sulla New York post-11/09 si declini attraverso l’interazione tra il tema delle rovine e quello dell’utopia. In particolare, cerca di mettere in luce come, nel descrivere le conseguenze dell’11 settembre, il brano non descriva più le rovine simboliche di un passato straniero cui ispirarsi – come nei numerosi testi statunitensi ottocenteschi e novecenteschi sul Grand Tour – ma i segni autoctoni e irremovibili di un sogno americano ormai collassato che, secondo l’artista, può rivivere solo in una Promised Land utopica e spirituale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se l’obiettivo principale di The Rising è raccontare ed esprimere le emozioni dei sopravvissuti agli attacchi terroristici, con la sua apprezzabile caratura musicale e lirica, e con il suo raffinato coinvolgimento emotivo e religioso, My City of Ruins chiude significativamente l’album e lo riassume. Divisi in due parti ben distinte, sia da un punto di vista lirico sia musicale, i cinque minuti di cui si compone il brano – spiega Antonella D’Amore (2002: 16) – sono costruiti secondo un modello blues-gospel che bilancia emozioni e sentimenti contrastanti: paura, dolore e solitudine delle vittime nel </div><div style="text-align: justify;">rock-blues della prima sezione; fede, volontà di non arrendersi e speranza di risollevarsi nel gospel della seconda.7 In particolare, la prima parte della canzone consta di tre strofe – ognuna delle quali si conclude con la ripresa del titolo – e di un ritornello costituito dalle parole: “Come on, rise up”. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La seconda parte è una preghiera – “questa è una preghiera per le nostre sorelle e per i nostri fratelli caduti”, spiega Springsteen prima della sua performance per il Telethon –; un canto gospel in cui la voce ufficiante ripete per ben diciotto volte l’espressione “With these hands” e la proposizione “I pray Lord”, prima di terminare con la ripresa del ritornello “Come on, rise up”</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dopo una soffocata rullata di batteria, i sommessi accordi delle chitarre acustiche e le malinconiche note dell’organo sembrano introdurre immediatamente l’ascoltatore nell’intimo universo del brano. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le coordinate spazio-temporali sono vaghe e generiche, liricamente cupe e desolate, e l’immagine di un cerchio rosso sangue sul suolo freddo e scuro battuto dalla pioggia è imperscrutabile</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nel quinto verso, l’io lirico compare in prima persona mentre ascolta le note dell’organo fuoriuscire da una chiesa. La potenzialità uditiva del verso si scontra con l’impossibilità visiva del verso successivo poiché il protagonista non riesce a scorgere i partecipanti alla sacra funzione</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dopo un ritornello in cui i vari “Come on, rise up!” sembrano rivolgersi ai personaggi appena incontrati, la terza strofa riprende musicalmente le prime due, ma vi si discosta da un punto di vista più specificatamente narrativo:</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><i>Now's there's tears on the pillow </i></b></div><div style="text-align: justify;"><b><i>Darlin' where we slept</i></b></div><div style="text-align: justify;"><b><i>And you took my heart when you left</i></b></div><div style="text-align: justify;"><b><i>Without your sweet kiss</i></b></div><div style="text-align: justify;"><b><i>My soul is lost, my friend</i></b></div><div style="text-align: justify;"><b><i>Tell me how do I begin again</i></b>? </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La scena non è più urbana e il narratore non vaga più per la sua città a “filmare” eventi e personaggi. </div><div style="text-align: justify;">Il tono diventa più intimo, la voce di Springsteen sembra affievolirsi, soprattutto dopo l’ondata di speranza sprigionata dal primo ritornello. Con un riferimento al tempo presente (“now”), ci si sposta nella camera del protagonista, mentre invoca la sua donna scomparsa. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il lamento dell’innamorato è tragico e doloroso e la potenza retorica della domanda – <b>“Come faccio a ricominciare?”</b> – sembra legarlo non solo ai personaggi incontrati per strada ma a un’intera città che </div><div style="text-align: justify;">cerca di risollevarsi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dopo aver descritto uomini persi tra voci e suoni misteriosi, in luoghi tetri e abbandonati, il brano cambia rotta e diventa una preghiera affinché Dio possa concedere a tutti la forza di reagire</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il cambio di registro non avviene solo a livello testuale, ma anche musicale: se nella prima parte del pezzo, infatti, la voce soffocata e calda di Springsteen in primo piano, delinea il clima angosciato e tragico della New York post-11/09, la seconda parte diventa un gospel carico di pathos e di speranza, in un continuo sovrapporsi di voci. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Con un andamento cadenzato e simmetrico, i versi legano la richiesta di aiuto al Signore – <b><i>“I pray Lord”</i></b>– alla necessità del contatto umano per reagire – <b><i>“With these hands”</i></b>. L’ultimo ritornello – <b><i>“Come on, rise up” </i></b>– sembra suggellare la definitiva volontà di rinascita fisica e spirituale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Pur concludendo e condensando l’intero The Rising My City of Ruins fu scritta prima degli attentati terroristici dell’11/09/2001. Il pezzo, infatti, fu eseguito da Springsteen per la prima volta in occasione di un concerto a scopo benefico tenutosi il 18/12/2000 ad Asbury Park (nei pressi di Freehold, sua città natale), come una sorta di preghiera per la cittadina del New Jersey duramente provata da una profonda crisi sociale ed economica.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La mancanza di un qualsiasi riferimento di carattere spazio-temporale a New York City e agli attacchi terroristici, o ad Asbury Park e alla sua crisi, non solo fa coincidere i due scenari ma mostra come quelle tratteggiate da Springsteen per descrivere la distruzione e le rovine delle due città siano essenzialmente delle immagini topiche, declinate e adattate ai differenti contesti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La musica rock ha sempre fornito un messaggio di solidarietà e di speranza durante i periodi di crisi, e Springsteen, come sostiene Simone Fortunato, ne è sempre stato uno degli interpreti principali:</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In quasi trent’anni di carriera, Springsteen è diventato il cantore principe dell’America popolare, non solo degli oppressi e degli emarginati [...], ma anche della classe media, di quella normalità d’America che di solito non ha voce in capitolo. Di più, Bruce canta dell’uomo e all’uomo, in modo realistico e pieno. </div><div style="text-align: justify;">Non gli risparmia le mancanze, le miserie e le povertà, ma nemmeno lo riduce a questo, svolgendo inni al suo infinito desiderio di verità, di bellezza e di gioia.</div><div style="text-align: justify;">(Fortunato, 2002).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In fondo, prima di qualsiasi intento ideologico, culturale o politico, il rock di Springsteen si è sempre focalizzato e continua a focalizzarsi sulle persone, e se The Rising racconta una tragedia in cui “la devastazione resta sullo sfondo, mentre il dolore entra nella vita degli esseri umani” (Di Carlo, 2002), My City of Ruins, in particolare, “spinge gli ascoltatori a raccogliere il coraggio e la fede per andare avanti e per risollevarsi” (French, 2002).</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>The Rising è il dodicesimo album in studio di Bruce Springsteen, pubblicato il 30 luglio 2002 dalla Columbia Records.</div><div><br /></div><div>È il primo album pubblicato dall'artista in sette anni, nonché il primo inciso con la E Street Band dopo diciotto anni. Produttore<span style="white-space: pre;"> </span>Brendan O'Brien</div><div><br /></div><div>Sono stati pubblicati 3 singoli:</div><div><br /></div><div>- The Rising</div><div>Pubblicato: 24 giugno 2002</div><div>- Lonesome Day</div><div>Pubblicato: 2 dicembre 2002</div><div>- Waitin' on a Sunny Day</div><div>Pubblicato: 22 aprile 2003</div><div><br /></div><div>Il tour di supporto è durato dal 7 agosto 2002 al 4 ottobre 2003 per un totale di 120 concerti</div><div>hanno suonato nel disco:</div><div><br /></div><div>Bruce Springsteen - voce, chitarra, armonica a bocca, </div><div>Roy Bittan - organo, pianoforte, tastiere</div><div>Clarence Clemons - sassofono, cori</div><div>Danny Federici - organo, fisarmonica</div><div>Nils Lofgren - banjo, chitarra, dobro, cori</div><div>Patti Scialfa – cori</div><div>Garry Tallent – basso</div><div>Steven Van Zandt - mandolino, chitarra, cori</div><div>Max Weinberg - batteria</div><div>Tiffany Andrews - cori</div><div>David Angell - violino</div><div>Larry Antonio - cori</div><div>David Davidson - violino</div><div>Connie Ellisor - violino</div><div>Jere Flint - violoncello</div><div>Lee Larrison - violino</div><div>Edward Manion - sassofono</div><div>Brendan O'Brien - Glockenspiel</div><div>Lynn Peithman - violoncello</div><div>Mark Pender - tromba</div><div>Carl Rabinowitz - violoncello</div><div>Richie Rosenberg - trombone</div><div>Jane Scarpantoni - violoncello</div><div>Pamela Sixfin - violino</div><div>Michael Spengler - tromba</div><div>Julie Tanner - violoncello</div><div>Soozie Tyrell - violino, cori</div><div>Alan Umstead - violino</div><div>Mary Kathryn Vanosdale - violino</div><div>Jerry Vivino - sassofono</div><div>Kris Wilkinson - violoncello</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-54508096636183874932022-07-01T07:00:00.004+02:002022-07-01T11:26:54.480+02:00RE, MUSICASSETTE E COMPITI DI INGLESE<p></p><div style="text-align: justify;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO-fxCWVXF1IHW444f43iuCpR1TxshEIzw6_5P5DzPXCD8bGk0vNEqvn7nvZ_BrfBwp7b5KdIQFfaQB_NJGXngV5kOdBfEWAxMaIphrEAltlJQIzfm9YxtuCSqJyeYDvyoeysEfo3bHy3fsRMrZ4LqsVqv11C6n5rSiTUgV0iMZ_J-LjRnPDHl3AAy/s1500/elvis-poster.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="1012" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO-fxCWVXF1IHW444f43iuCpR1TxshEIzw6_5P5DzPXCD8bGk0vNEqvn7nvZ_BrfBwp7b5KdIQFfaQB_NJGXngV5kOdBfEWAxMaIphrEAltlJQIzfm9YxtuCSqJyeYDvyoeysEfo3bHy3fsRMrZ4LqsVqv11C6n5rSiTUgV0iMZ_J-LjRnPDHl3AAy/w270-h400/elvis-poster.webp" width="270" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><p></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Quando ero bambino, il mio primo ricordo di Elvis sono un paio di cassette dei miei, di cui una si intitola GI Blues, che mia mamma ascoltava ogni tanto, con entusiasmo e facendomi capire che il cantante fosse uno bravo davvero.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Quando Ludovica era in seconda media, un pomeriggio mentre faceva i compiti di inglese mi portò il libro tutta contenta perchè "papà parlano di musica!" e mi fece vedere la pagina dove una foto di Elvis in tenuta e posa da jailhouse rock era corredata dalla didascalia "Elvis: a king of rock and roll!". Come "A king" esclamai, Elvis è THE KING!!</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Tra un aneddoto e l'altro io sono cresciuto, invecchiato e diventato straordinariamente insofferente e polemico, ma soprattutto ho ascoltato quintali di musica e quella di Elvis, da GI Blues in poi, c'è sempre stata.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Come molti fans di Elvis quindi, l'annuncio del film di <span>Baz Luhrmann mi aveva più preoccupato che incuriosito, temendo l'ennesimo scempio, memore delle versioni dance e di un tot di altre cose.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Nemmeno la presenza di Tom Hanks mi aveva tranquillizzato più di tanto, però ahimè, son cose che succedono, pazienza.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">L'uscita del primo trailer invece mi colpì in positivo: la scena della funzione religiosa dove Elvis bambino viene rapito dal gospel era proprio forte ed ehi! ehi! ehi! il momento in cui attacca a cantare davanti ad una platea muta che lo fissa come un alieno mi piaceva ancora di più! </span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span>Ma non tanto per l'attore e le sue mosse, ma perché era fatta in modo da amplificare le reazioni del pubblico, in special modo femminile. Mi venne subito in mente il libro di Guralnick "L'ultimo treno per Memphis", che racconta quel momento in un modo talmente realistico che leggendo ti sembra di essere lì sotto a quel tendone, assordato dalle urla isteriche di ragazzine che stavano provando qualcosa mai provato prima, che intuivano non essere da ragazze per bene, ma che trovavano irresistibile. </span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span>Leggendo quelle righe potevi sentire le mutandine di quelle spettatrici bagnarsi, ecco, l'ho detto, modo migliore non l'ho trovato.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Niente, sto film iniziava ad interessarmi, Tom Hanks era finalmente un valore aggiunto, l'attesa cresceva.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Non ultimo, il fatto che la storia fosse narrata dal punto di vista del Colonnello Parker era ulteriore benzina sul fuoco.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Sono andato a vederlo con mia figlia Ludovica, che ricorda benissimo quel libro di inglese così "sbagliato" e ne siamo usciti entusiasti.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">La prima parte della carriera, fino al servizio militare, mantiene le promesse del trailer, è rumorosa, enfatica, esagerata come del resto è stata la vita di Elvis, poi si trasforma quasi in un blues, come quello che Elvis stesso suona alla chitarra mentre tutta la famiglia è davanti al caminetto nei giorni precedenti alla partenza per la Germania.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span>L'idea di dare a Parker il compito di narratore è felice e paracula il giusto, perché consente salti, tagli e giravolte temporali che in questo modo non mi hanno infastidito, ma hanno assunto significati precisi, come del resto il modo sottile in cui al "narratore" Parker pian piano vengono attribuite molte se non tutte le colpe del finale della storia, a partire dalla stessa chiamata alle armi, che sembra quasi una punizione per avergli disobbedito.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Dalla morte della madre poi appare chiaro come più che narratore, Parker sia il burattinaio che convince tutti, a partire da Elvis e Vernon (odiosissima la scena post-funerale dove in pratica si fa chiedere di occuparsi di tutto) di fare come dice lui e basta.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span>La fobia della sicurezza diventa la scusa per evitare quel tour all'estero che lo avrebbe allontanato da Las Vegas quando invece lo aveva già venduto e che portò Elvis ad esasperazioni folli e così via fino al discorso finale in cui Parker dà la colpa della morte del Re al "troppo amore per il pubblico" e nessuno può credergli, né tantomeno assolverlo.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Due momenti a mio avviso superlativi sono le esibizioni live da Las Vegas (il debutto all'International Hotel) e Indianapolis 77.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span>Nella scena di Las Vegas Butler si supera, ricreando con espressioni e mosse una situazione assolutamente realistica e trasmettendo in modo chiaro quella che era l'emozione e la voglia di Elvis in quella che pensava fosse un'anteprima della tournée in Europa e Giappone; allo stesso modo l'episodio della (presunta?) aggressione sempre all'Hotel è molto molto veritiera.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Non ho potuto non fare il paragone con un altro film a tema musicale dove l'attore protagonista ha vinto (a mio avviso immeritatamente) l'Oscar: Bohemian Rhapsody.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Lasciamo stare i due personaggi, pensiamo agli attori: Butler entra dentro ad Elvis, gli sguardi, la grinta, l'entusiasmo durante le prove sono tangibili, i video d'epoca ci rimandano un Elvis molto simile a quello di Butler e alla fine della lunga sequenza ci sembra di essere stati davvero ad un suo concerto.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Rami Malek fa salire Freddie Mercury sul palco del Live Aid con gli occhi spalancati e la bocca semi aperta, ma chiunque abbia visto qualche spezzone live dei Queen (in special modo di quel concerto) sa bene che Freddie saliva sul palco con una sfrontatezza devastante e guardava il pubblico con la presunzione di averlo in pugno ed una espressione che significava "adesso vi spacco in due!", Malek nel film dedicato più ai denti di Freddie che alla sua carriera, mi rimanda l'immagine di un adolescente cresciuto negli anni 80 a cui viene mostrato per la prima volta YouPorn (può contenere tracce autobiografiche): più che sfrontatezza è un costante "Oddioddioddiodioddio" che a me sembra decisamente stonato, parlando di chi teneva stadi interi per i coglioni e faceva cantare gorgheggi senza senso a 60\70mila persone.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Indianapolis 77 poi.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Giuro che se mi avessero chiesto come avrei fatto finire un film del genere, avrei scelto quella scena: Unchained melody, 26 giugno 77, ultimo concerto.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Elvis è grasso, sfatto e fatto, sudato, arranca e ansima, lo staff attorno a lui è pronto ad intervenire e la gente in sala forse è lì per vedere il Re che muore sul palco.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Ma lui nonostante tutto, a sprazzi, ma riesce ad entrare nella canzone a suo modo e quando lo fa è lui il primo a gioirne e guarda il tizio che gli regge il microfono con l'espressione che vuol dire "cazzo, ce la faccio ancora, sono ancora il Re!"</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">C'è tutta la seconda parte della sua carriera in quei momenti, il suo enorme talento, che emerge nonostante da anni fosse sepolto da droghe, abusi, allucinazioni e fissazioni assurde (che il film suggerisce essere state "indotte") e l'emozione, vera, fortissima, di chi per pochi secondi riesce a sentirsi nuovamente quello di un tempo.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span>Momenti gloriosi e drammatici, estremi, perché estremo è stato lui per primo; Elvis, l'alfa e l'omega dello show business, il Re, colui che ha preso una musica da "peccatori" e l'ha regalata al mondo intero, lui che cantava con estasi divina e erotismo a bomba, contemporaneamente, lui che come dice Springsteen "fece capire all'America che esistesse vita, dal bacino in giù".</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Seduto al pianoforte, fasciato in un vestito ogni sera più stretto, il Re prova a non abdicare, almeno per la durata di un singolo pezzo.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">"Aspettami, aspettami, tornerò a casa, aspettami" canta mentre Capitan Marvel corre alternandosi tra una messa gospel ed un buco dove si balla avvinghiati, alternandosi tra il sacro e il profano, essendo lui stesso un continuo alternarsi di sacro e profano.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Ho pianto durante questa scena, prima ancora che le immagini si fondessero con i filmati dell'epoca, riportandoci alla dura realtà che si, il nostro supereroe se ne fosse andato.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Ho amato questo film, molto, spero di rivederlo e accorgermi di cose che potrebbero essermi sfuggite.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span>C'è una frase di John Lennon che cito spesso: "Prima di Elvis non c'era nulla"; ecco, io con tutto il rispetto per Lennon, sta frase la capovolgerei: "Dopo Elvis non c'è stato più nulla", perché nel bene e nel male poco se non nulla è stato inventato dopo di lui, poco se non nulla è stato fatto senza che lui lo facesse per primo.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Ultima cosa: se andate a vedere il film per sentire i Maneskin dovrete aspettare tutti, ma proprio tutti i titoli di coda, se non andate a vedere il film per non sentire i Maneskin, peggio per voi.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Tornando a casa mia figlia mi ha detto che se fosse nata a quei tempi sarebbe stata sicuramente una sua grande fan e soprattutto ha detto una cosa che combacia perfettamente col mio pensiero di poche righe fa: sti ragazzetti di oggi che si toccano il pacco non sanno mica come si balla in modo provocante.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">Peccato solo non avere più quel libro di inglese.</span></span></div>il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-10705277502581188672021-08-13T08:05:00.000+02:002021-08-13T08:05:04.628+02:00Tredici per il weekend<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6xDFnAL_p8Y5qzJW6P7ae53qbc-P_3EiQLMTZ_RBgWVaR5k4T1S9UapbqLe192UEvKmg0nSa5wrYJClNVtET5EkjynWIXGzYPrhaEB1eU3PUpmx6wAfELUqqUeGVnJQo7uQw3hJO11Aw/s640/numero-13.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6xDFnAL_p8Y5qzJW6P7ae53qbc-P_3EiQLMTZ_RBgWVaR5k4T1S9UapbqLe192UEvKmg0nSa5wrYJClNVtET5EkjynWIXGzYPrhaEB1eU3PUpmx6wAfELUqqUeGVnJQo7uQw3hJO11Aw/w400-h300/numero-13.jpg" width="400" /></a></div><br /> <p></p><p><span style="font-family: helvetica;"><b>Tredici canzoni nuove per il fine settimana:</b></span></p><p></p><ol style="text-align: left;"><li><span style="font-family: helvetica;"><i>Willie Nile - The day the earth stood still</i></span></li><li><span style="font-family: helvetica;"><i>Bryson Cyrus & Steve Earle - Black water</i></span></li><li><span style="font-family: helvetica;"><i>The Picturebooks & Elin Larsson - Too soft to live and too hard to die</i></span></li><li><span style="font-family: helvetica;"><i>Samantha Fish - Crowd control</i></span></li><li><span style="font-family: helvetica;"><i>Chris Stapleton - Nothing else matters</i></span></li><li><span style="font-family: helvetica;"><i>The Cold Stares - Strange Light </i></span></li><li><span style="font-family: helvetica;"><i>War & Pierce - Mercy</i></span></li><li><span style="font-family: helvetica;"><i>Tommy Castro - Somewhere</i></span></li><li><span style="font-family: helvetica;"><i>Billy Bragg - Ten mysterious photos that can't be explained</i></span></li><li><span style="font-family: helvetica;"><i>The Jaded Hearts Club - Do I love you (Indeed I do)</i></span></li><li><span style="font-family: helvetica;"><i>The RT's - Need you right now</i></span></li><li><span style="font-family: helvetica;"><i>Sean Rowe - Little death</i></span></li><li><span style="font-family: helvetica;"><i>Ronnie Wood, Mick Taylor & Paul Weller - Shame shame shame</i></span></li></ol><p></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: helvetica;"><b><br /></b></span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: helvetica;"><b>Buon ascolto!</b></span></p><p><br /></p>
<iframe allow="encrypted-media" allowtransparency="true" frameborder="0" height="380" src="https://open.spotify.com/embed/playlist/4BFcF4YVcbNFZKh1qOqVSs" width="100%"></iframe>il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-7632657239813904862021-08-11T12:19:00.001+02:002021-08-11T12:19:28.090+02:00La casa al di là del fiume<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: helvetica;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEZNocKVb3nOG3jjnmndZGRAMCj3hLMDn4Kq2k-J9rOGJ0JSXQEqvtgG8EnFAVH5oI5uCYniVV2YgKtKMaBgAxxwb_6i4qVcx8fEW47Ft-v6PCzibIzDqRE1wGuzqQhETxeTxCmz2kOJM/s1599/eba47970-3308-4b4b-80e2-9c161d117c30.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="789" data-original-width="1599" height="198" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEZNocKVb3nOG3jjnmndZGRAMCj3hLMDn4Kq2k-J9rOGJ0JSXQEqvtgG8EnFAVH5oI5uCYniVV2YgKtKMaBgAxxwb_6i4qVcx8fEW47Ft-v6PCzibIzDqRE1wGuzqQhETxeTxCmz2kOJM/w400-h198/eba47970-3308-4b4b-80e2-9c161d117c30.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: helvetica;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Dall'altra parte del fiume, rispetto a casa dei miei suoceri, c'è una casa bianca, proprio di fronte.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">La conosco da quando ho iniziato a frequentare mia moglie, prima ancora di salire a casa dei suoi, quando passavamo da lì per andare a casa sua.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">All'inizio non ci avevo fatto caso, poi mi accorsi che sul terrazzo della casa al di là del fiume c'era qualcuno, c'era sempre qualcuno quando arrivavo; dopo un po' compresi che non erano tanto i due signori che ci vivevano a stare di vedetta, ma i figli e soprattutto i nipoti, che avevano intuito qualcosa su quel tizio con la macchina grigia che veniva sempre più di frequente.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Coi mesi e gli anni, ovviamente, la casa al di là del fiume divenne "la casa di Nonno Giacomo e Nonna Gianna", i genitori di mio cognato, che come quelli di mia moglie avevano questa posizione strategica sul paese.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Di vedetta c'erano i miei cognati e i due figli, curiosi di sapere chi fosse il nuovo ragazzo di Zia Simona, con cui feci la conoscenza "ufficiale" dopo qualche tempo. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Alla fine capivo distintamente i movimenti sul terrazzo, di chi si sporgeva per vedere e poi faceva finta di nulla.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Per anni, la casa al di là del fiume era la prima cosa che guardavo appena arrivato dalla mia fidanzata, appena sceso dalla macchina, appena tornato dal lavoro quando casa di Simona divenne anche casa mia. Chiunque fosse quell'ombra distante, ci scambiavamo sempre un saluto, un nipote, un cognato, un nonno, che importa, la casa al di là del fiume era sempre abitata, sempre aperta, sempre piena d'amore, come toccai con mano quando ci entrai.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Su quel terrazzo mangiai le lumache più buone che abbia mai assaggiato, offerte dalla Nonna Gianna, che per prepararle lavorava almeno due giorni.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Nonno Giacomo era la memoria storica della vallata, ogni volta che passava a trovare i consuoceri era come leggere un'enciclopedia, un libro di storia, come avere Piero e Alberto Angela in giardino che raccontano dei tesori della memoria, come solo i paesi dell'entroterra sanno custodire e tramandare. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Intanto che lui raccontava, Nonna Gianna e mia suocera parlavano di cucina, si scambiavano ricette, e Nonna Gianna sorrideva, io non penso di averla mai vista senza il suo sorriso, dolce, affettuoso, un vero "sorriso da nonna" che lei regalava non solo ai suoi nipoti, generosa di cuore nella vita come ai fornelli.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Da un mese circa, la casa al di là del fiume è chiusa, Nonno Giacomo se n'è andato qualche anno fa, Nonna Gianna lo ha raggiunto da poco, spegnendosi lentamente, forse dal momento in cui era rimasta vedova. Li immagino sereni che "ratellano" come si dice in ligure, con lei che lo rimprovera, ma sempre col suo dolcissimo sorriso.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Non c'è occasione in cui, andando dai miei suoceri, io non alzi lo sguardo per vedere la casa al di là del fiume.</span></div><p></p><div></div><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Si, è chiusa, ma se faccio attenzione sento il vociare e le risate di bambini curiosi e soprattutto ho nel naso l'odore di lumache e dell'amore che l'ha riempita per tanti tanti anni.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/nccjJ3GUI5U" title="YouTube video player" width="560"></iframe>il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-10602711991705099502021-05-01T11:11:00.000+02:002021-05-01T11:11:23.383+02:001 Maggio: Parlando di lavoro, parlando del mio lavoro<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMaMdsWBGO7MRXje6ECxjJp2XOdxh_dIw1Kc2KNVCG14excvAshl7gxjV9JJ1FJxx5GRRrqaVBON33e7grOURZf9vebncTNSqScOtPrflpgjdOhKZg6k1JzJNFDAnA-4dCabh4F8oIM5E/s2048/Manicomio-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1360" data-original-width="2048" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMaMdsWBGO7MRXje6ECxjJp2XOdxh_dIw1Kc2KNVCG14excvAshl7gxjV9JJ1FJxx5GRRrqaVBON33e7grOURZf9vebncTNSqScOtPrflpgjdOhKZg6k1JzJNFDAnA-4dCabh4F8oIM5E/w400-h265/Manicomio-1.jpg" width="400" /></a></div><br /><span style="font-family: verdana;"><br /></span><p></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Nel mese di febbraio 1994
avevo appena iniziato il mio primo anno di tirocinio professionale,
presso un Servizio di Salute Mentale di Genova.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Mi ero recato presso l'ex ospedale psichiatrico di Genova Quarto, dove con cadenza mensile
tutti gli assistenti sociali dei Servizi di Salute Mentale genovesi
si riunivano per un incontro di coordinamento.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Non avevo ancora imparato
uno dei cardini della professione, cioè che l'assistente sociale è
sempre in ritardo, né ancora conoscevo bene la città, quindi ero
arrivato con un certo anticipo e per ingannare l'attesa avevo cercato
all'interno della struttura un bar per un caffè.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">Trovai un bar gestito
e frequentato praticamente solo da ex utenti dell'ex ospedale
psichiatrico. Bevvi il mio caffè più rapidamente possibile e uscii, con negli occhi e nel cuore delle immagini che ancora
adesso non mi hanno abbandonato. Si può essere morti pur vivendo? Si
può guardare senza vedere? Si può rappresentare il vuoto dell'anima
e del cuore? In quei 5 minuti passati in compagnia di quelle (ex?)
persone ho trovato purtroppo le risposte a queste domande.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Persone abbandonate,
svuotate, appoggiate su una sedia, ecco il mio impatto con gli utenti
della Salute Mentale, ecco il “manicomio”, ecco uno spaccato del
disagio che stavo studiando come affrontare, che avevo scelto come
oggetto della mia futura vita lavorativa.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Nessuna differenza tra
chi stava da una parte o dall'altra del bancone, a parte la (minima)
capacità di fare un (pessimo) caffè. Chissà, forse quella era la
caratteristica che faceva del barista un qualcuno, qualcuno che
spiccava tra gli altri compagni.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">Al di là delle battute
sull'arrivare in ritardo, quel giorno ho imparato due cose, che
ancora oggi mi sforzo di avere sempre a mente, soprattutto al lavoro.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">La prima è che comunque
vada la mia vita, difficilmente e raramente avrò il diritto di
lamentarmene, soprattutto per motivi futili e banali.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">La seconda è che nessuna
malattia, fisica, psichica o, perché no, sociale deve ridurre un
uomo e la sua dignità in uno stato come quello degli avventori di
quel maledetto bar.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">Nell'ottobre 2003, nel
Comune dove stavo lavorando, viene ricoverato G.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">G è quello che in
passato era definito “il matto del paese”, persona con evidente
ritardo mentale (ha 48 anni e ne dimostra 10), ma amata da tutti, da
tutti aiutata e rispettata. G viene da una vita di insulti, minacce e
botte, che se non lo hanno ridotto così da sole, forse ne sono una
delle principali concause.
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">L'ufficio servizi sociali
è per G la sua seconda casa, qui lavorano le due assistenti
domiciliari che lo vanno a trovare ogni giorno, qui ci siamo io ed il
mio collega a cui puntualmente ogni lunedì G viene a raccontare il
Gran Premio di Formula 1 del giorno prima.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Io e G siamo andati
insieme a comprargli le scarpe da ginnastica, siamo andati insieme a
comprargli l'orologio nuovo, il televisore.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Io e G quando lo avevano
dimesso dopo un breve ricovero avevamo fatto il giro del paese
suonando il clacson perché tutti sapessero che era tornato.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">G sta male e viene
ricoverato; mentre aspettiamo l'ambulanza, sdraiato sul pavimento
dove ha dormito tutta la notte perché non riusciva né ad alzarsi,
né a chiedere aiuto, G piange e mi tiene la mano (spesso penso a lui
anche oggi come il figlio maschio che non ho ancora avuto).</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">Cerco di consolarlo e
quando lo caricano sull'ambulanza lui, rasserenato, mi dice che si,
ho ragione, tornerà a casa meglio di prima </span><i style="text-align: left;"><span style="font-family: verdana;">“perché ormai ho
una certa età e mi devo trovare una moglie ed un lavoro”.</span></i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Una moglie ed un lavoro.
Per farsi forza, G sognava queste due cose, una famiglia e qualcosa
da fare durante il giorno.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">G, che purtroppo a casa
non ci è più tornato, nella sua mente ingenua aveva comunque chiaro
cosa voleva dire “essere adulti”. Il lavoro è “una cosa da
grandi”, il lavoro ti rende adulto. E normale.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">Nel mese di marzo 2009
sono a Torino per una serata con gli amici; un gruppo di loro suona
le canzoni di Bruce Springsteen, in un circolo in centro.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">Il Caffè Basaglia lo
conosco così, grazie ai miei amici ed alla mia passione per la
musica.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Ma il Basaglia, scopro
quella sera, è molto di più. Circolo ARCI, nato e coordinato da uno
psichiatra, gestito unicamente da suoi ex pazienti.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Così tra una birra ed
una canzone li vedo all'opera, camerieri, baristi, cuochi.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">E subito penso al bar di
Genova Quarto, dove aleggiava la morte se non del corpo, sicuramente
dell'anima; mentre qui il barista oltre a fare un caffè migliore, ha
stampata in fronte la gioia di essere lì in quel preciso momento a
fare quelle precise cose.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Mentre uno dei camerieri
mi confessa in segreto di essere il figlio di Al Bano e che uno dei
cuochi in realtà è Osama Bin Laden, penso a G, alla sua voglia di
essere in mezzo alla gente, di parlare, raccontare, scherzare,
giocare.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">Come mai è così
importante lavorare? Certo, senza soldi non si va avanti, ma davvero
è solo questo il motivo?</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">Molto spesso parlo del
mio lavoro sotto due punti di vista.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Il primo è il fatto
lampante, che io sono un dipendente pubblico, il che mi porta ad
essere oggetto di battute e luoghi comuni sul fare poco e niente,
sull'aspettare il 27 del mese.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Però spesso sottolineo
maggiormente l'aspetto “morale” del mio lavoro e la fortuna che
ho nello svolgerlo. Fortuna, e non merito, perché il mio lavoro,
grazie alle situazioni che mi fa affrontare, alle persone che mi fa
conoscere, mi ricorda sempre quanto io sia comunque un privilegiato e
mi aiuta a capire quali siano le cose davvero importanti nella vita.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">Ma è così per tutti?</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Spesso, quando il lavoro
mi pesa, quando la giornata sembra non finire mai, cerco di ricordare
almeno un paio degli episodi che ho raccontato sopra, per capire
realmente chi sono e quanta fatica sto facendo.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">Il lavoro di per sé è
comunque uno status.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Tu sei in quanto lavori.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Tu sei in quanto fai.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Tu sei in quanto produci
(e spesso tu sei in quanto consumi).</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">Se queste regole sono
valide per tutti, a maggior ragione lo sono per chi deve lottare per
guadagnarsi quantomeno lo status di “normale”, male che vada di
“solo un po' strano”.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Se queste regole sono
vere, per loro valgono molto di più, perché il lavoro è uno
strumento con il quale cambiare la propria condizione, con il quale
cambiare il modo in cui si appare agli altri, il loro status, spesso
addirittura la loro vita.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">L'aspetto economico forse
ha un ruolo limitato in questo discorso, forse assume importanza solo
ad un livello più “alto”; fatto sta che “il lavoro” è una
patente che ci permette di entrare in posti ed in situazioni magari
sempre soltanto immaginati.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">Così come anni fa c'era
il mito del “posto fisso”, ora è forte la suggestione
dell'indipendenza, soprattutto economica. Tale suggestione non può
non riflettersi su ogni fascia di popolazione, anche le più deboli,
anche le più bisognose di protezione.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">Al giorno d'oggi, tanto è
forte il mito del lavoro, quanto lo è la crisi che attanaglia il suo
mondo.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">L'immobilismo in cui
sembra versare in modo irreversibile il nostro paese rende una sfida
difficilissima l'ottenimento di un lavoro che renda davvero autonomi
e che, parlando da un punto di vista “professionale”, metta in
grado la persona di autodeterminarsi.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">Così, lo stesso concetto
di “fasce protette”, sotto la cui ala si riparavano molte
categorie, tra cui i pazienti psichiatrici, sta perdendo non solo
importanza, ma urgenza, significato e priorità.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">In un mondo che non
assicura un lavoro a chi compie percorsi scolastici a volte
decennali, come si possono tutelare le fasce protette? Che spazi, che
mansioni possono essere dedicate a loro, senza sottrarle ad altri,
magari più titolati?</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">All'interno della
drammatica partita che generazioni intere stanno giocando per
ritagliarsi un ruolo lavorativo, si corre il rischio di considerare
automaticamente “in panchina” chi non è in grado di fare da
solo.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">L'importanza della
riabilitazione spinge dunque a chiedersi se e quanto il lavoro sia
utile, specie alle attuali condizioni. Credo sia doveroso affrontare
questi temi, con lo sguardo privilegiato di chi cerca di occuparsene,
insieme ai servizi specialistici.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;">Del resto, penso di
essere in debito, con G e con i baristi, camerieri e clienti, di
circoli o bar all'interno di ex ospedali psichiatrici.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;"><br />
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-32469425587028359112021-01-09T08:00:00.001+01:002021-01-09T08:00:00.185+01:00Nel 2020 la musica mi ha salvato la vita<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2lE1mG_8PcpuQu6bdaqiLmb5AXNgRLlDqa9uBK3T8RyC4i-WZxZF7rOIEUmI9TsdcaHOkc3wBK_jbiP-Qc7I8h8mL7bju4WDAVshgYMfIa2uh3wuQ3X-z10I3DCvscOeV1H6qUJO-6Z0/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="852" data-original-width="1092" height="312" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2lE1mG_8PcpuQu6bdaqiLmb5AXNgRLlDqa9uBK3T8RyC4i-WZxZF7rOIEUmI9TsdcaHOkc3wBK_jbiP-Qc7I8h8mL7bju4WDAVshgYMfIa2uh3wuQ3X-z10I3DCvscOeV1H6qUJO-6Z0/w400-h312/music+therapy.png" width="400" /></a></div><br /><p></p><p><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Ho passato ore a guardare il muro del mio ufficio, mentre fuori non si capiva che cosa stesse succedendo, i reparti erano blindati, le strutture, per le quali io dovevo occuparmi di inviare le richieste, chiuse; ho chiesto di potermi rendere utile, con mail alle quali ancora oggi non ho ricevuto una risposta, fosse pure negativa.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Nel frattempo ho visto rubare alle mie figlie due anni scolastici, l'inizio di un ciclo di studi che come ogni inizio era delicato e da vivere intensamente, ho visto rubare e rovinare esperienze importanti, le ho viste, come tutti i loro coetanei, chiuse in casa a non sapere cosa stesse succedendo, adattarsi, inventarsi nuovi modi di relazione, oltre che sentirsi accusati di essere i colpevoli di tutto sto delirio perchè qualcuno usciva.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">In tutto questo per fortuna c'era la musica, che mi ha salvato letteralmente le giornate, portandomi in posti migliori, dove gli abbracci e il contatto umano erano ancora consentiti.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Credo di non aver mai ascoltato tanta musica come in questi 10 mesi, forse nemmeno l'ossigeno mi era più necessario di lei.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">12 mesi, 12 playlist:</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
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src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuzmH3TAPC5AcQSDT5wbDQIiJkb3va3SFYzA0GFkOi_06Yu8S4M3LZCa7C0AmxDQtQpvlGFnEcLb__2LZm4TshyQmIyb8NmAVvOVD-dax-yPx2G_abg-JFaW2pNQ7UTSiS1I_Scq84BkY/w400-h231/ghost.jpg" width="400" /></a></div><div style="text-align: left;"><br /></div><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">È uscito ieri pomeriggio il secondo singolo dell'ormai imminente nuovo album di <b>Bruce Springsteen. </b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Si chiama <b>Ghosts</b> e aggiunge decisamente intensità emotiva a quella <b>Letter to you</b> a cui si riferisce il titolo del disco (e del precedente brano).</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Una canzone e un video che sintetizzano in poco più di 5 minuti una storia, una carriera, una vita.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">I fantasmi del titolo sono sicuramente le persone che Bruce ha perso nel corso degli anni, perché soprattutto dal 2000 in avanti, diversi sono stati i lutti che lo hanno colpito e che hanno segnato le sue scelte artistiche.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Ma come sempre, come nel tour del 2012, che celebrava "i grandi assenti" Danny e Clarence con quel minuto di urlo liberatorio da far arrivare più in alto possibile affinché lo sentissero (<i>se noi siamo qui e voi siete qui, anche loro sono qui</i>) la morte è protagonista, ma non vincitrice.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Certo, da diversi anni, l'autore di uno dei più bei dischi sulla voglia di vivere e di raggiungere i propri sogni (si è BORN TO RUN) sull'argomento ci torna spesso, inevitabile, visto appunto le occasioni in cui ci si è scontrato, ma non per questo lo fa in modo triste o meramente elegiaco.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Chi se ne è andato, ha lasciato qualcosa di grande, ha lasciato radici, memoria, strade tracciate da proseguire, ha lasciato giacche di pelle e vecchie chitarre, appuntamenti da rispettare e momenti da far rivivere.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><i>Non piangere perché è finito, sorridi perché è successo</i>, c'era scritto sul biglietto commemorativo di Clarence e sembra che sia questo lo spirito con cui Bruce abbia deciso di onorare la memoria dei suoi cari.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">La canzone è nuovamente rivolta a un YOU, che sia George Theiss, chitarrista dei Castiles scomparso 2 anni fa, che sia Big Man o Phantom Danny o Terry o suo padre.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Non importa, ognuno di loro è con Bruce nella canzone e sul palco, sempre.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><div><i>We are trav'ling in the footsteps</i></div><div><i>Of those who've gone before</i></div><div><br /></div><div>dice quel vecchio gospel che Bruce portò in tour nel 2006, niente di più vero e la carriera del figlio illegittimo di Elvis e Bob è lì a dimostrarcelo.</div><div><br /></div><div><i>Sento il suono della tua chitarra, che arriva da un posto mistico e lontano</i>, probabilmente dal paradiso dei musicisti, probabilmente dal profondo del cuore dello stesso Bruce.</div><div><br /></div><div>Assenza che si fa presenza, vera, concreta, che diventa stimolo e ragione per celebrare, nonostante si parli spesso di morte, la vita stessa.</div><div><i><br /></i></div><div><i>Sono vivo</i>, ripete più volte nel corso della canzone, vivo e felice di esserlo, perché il protagonista di <b>Western Stars</b>, quello che ogni mattina quasi non credeva alla fortuna di essere sopravvissuto ad un'altra notte, fa parte di Bruce, lo sente aleggiare su di lui come un avvoltoio affamato e allora la reazione è quella di urlare a pieni polmoni che non è ancora tempo.</div><div><br /></div><div><i>We are alive</i>, cantava nell'omonimo brano di <b>Wrecking ball</b>, perché siamo ancora, nonostante tutto <i>shoulder to shoulder and heart to heart</i></div><div><br /></div><div>Assenza che fa rumore, come stivali sul pavimento di legno, immagine che chiude la prima parte del brano, quella dove i ricordi si risvegliano, si fanno carne e non potendo riportare i fantasmi dal protagonista, portano lui da loro.</div><div><br /></div><div>Ecco allora che si riunisce la band, che siano i <b>Castiles</b>, gli <b>Steel Mill</b>, la <b>ESB</b>, non importa ora, perché lui è con loro, inforca la chitarra, alza il volume dell'ampli, conta il tempo e si ripete di nuovo la magia, quella della musica, quella del rock che ti salva la vita.</div><div><br /></div><div>Per chi nella vita si rese conto di non saper fare altro che suonare e stare sul palco, al punto da ammalarsi seriamente una volta sceso, l'esibizione è semplicemente vita, un tutto che ognuno di noi può declinare a piacimento.</div><div><br /></div><div><div>Se il testo sembra raccontare in modo specifico le gesta di una rock band, possiamo facilmente farlo nostro, perché ognuno di noi sente che la presenza di qualcuno lontano lo spinge a fare meglio, a fare di più, a vivere un po' anche per quelli che non possono più.</div></div><div><br /></div><div>Non faremo prigionieri, si dicono i membri della band per farsi forza e darsi coraggio, non lasciamo nessuno in grado di muovere un solo muscolo, come succede ogni volta che si riaccendono le luci e ci si guarda stravolti dopo un suo show.</div><div><br /></div><div>Sono vivo, me lo conferma il pulsare del sangue dentro il mio corpo, sono vivo e sebbene sappia che era solo un sogno, averti rivisto mi rende felice (quel <i>rejoice</i> è quasi religioso nel suo significato di riaccendere una fiamma che si stava spegnendo).</div><div><br /></div><div>Non serve essere musicisti per provare questa sensazione, ve lo possono confermare le mattine in cui mi sono svegliato con gli occhi bagnati e il cuore gonfio di emozione, per aver rivisto mio padre e le mie nonne, certe volte in modo così concreto da sentirli quasi ancora abbracciati a me, con la luce di cui sono composti i loro spiriti che mi accecava.</div><div><br /></div><div>Il video stesso racconta la sua storia, dai locali dove dovevano montarsi da soli l'impianto agli stadi (SAN SIRO!) pieni di gente in festa, dalle immagini sfocate di ballerini composti, a fans in estasi che suonano batterie immaginarie.</div><div><br /></div><div>Non è solo celebrazione, ma memoria, come dimostra la scelta di far apparire proprio Danny e Clarence (e il suo enorme sax) mentre il ritornello dice <i>è solo il tuo fantasma che si muove nella notte, spirito pieno di luce.</i></div><div><br /></div><div>Bruce non sembra aver paura della morte, non la sfida, ma trasforma il dolore che essa porta con sé in impegno, dedizione, energia e tanto, tanto rispetto per chi ci ha lasciato.</div><div><br /></div><div>Questo è il messaggio che mi arriva, dalla seconda lettera che Springsteen ci spedisce: noi che abbiamo ancora in mano la nostra vita, tra i tanti motivi per onorarla al meglio, ricordiamoci anche di tenere accesa la luce che altri ci hanno lasciato in consegna, lasciamoci illuminare da essa e ovunque noi siamo, ricordiamoci sempre <i>to kick into overdrive.</i></div><div><br /></div><div>Questo è sicuramente un momento della carriera e della vita di Bruce dove è più portato a fare sintesi, a tirare le fila e rendere più visibile il sentiero per chi volesse percorrerlo. </div><div><br /></div><div>Ritorna ancora l'idea del ritorno a casa, della chiusura del cerchio, di chi sa di aver fatto nel corso degli anni <i>"la nostra modesta versione del lavoro di Dio"</i>.</div><div><br /></div><div>E come disse lui stesso al funerale di Clarence:</div><div><br /></div><div><div><i>non saluterò il mio fratello, dirò semplicemente: arrivederci alla prossima vita, di nuovo per strada, dove riprenderemo un’altra volta quel lavoro, e lo finiremo.</i></div></div><div><i><br /></i></div><div><br /></div><div><br /></div></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/Lo5QNcFioZ4" width="560"></iframe></div>il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-77411940314224741932020-09-11T06:00:00.018+02:002020-09-11T07:25:27.484+02:00La lettera di Bruce Springsteen<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii9m-JNEDKpasQq7pQ4iH0-8WgbsMXjzTABV_6rDK0GLoww9MQ2pEfY0i1e0XAUvZzXplxLmKZ9I86rZJJtInWQhGH9xv3euEkzTTQSAJ0RPC0EFven2fgHj2JVpWueDy-2HwOUyONr2w/s966/letter+to+you.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="922" data-original-width="966" height="476" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii9m-JNEDKpasQq7pQ4iH0-8WgbsMXjzTABV_6rDK0GLoww9MQ2pEfY0i1e0XAUvZzXplxLmKZ9I86rZJJtInWQhGH9xv3euEkzTTQSAJ0RPC0EFven2fgHj2JVpWueDy-2HwOUyONr2w/w500-h476/letter+to+you.jpg" width="500" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Dopo mesi di voci sempre più insistenti, ieri in contemporanea <b>Bruce</b> ha annunciato l'uscita del suo nuovo album (<b>23 ottobre</b>) e lanciato il primo singolo dello stesso, <b>Letter to You</b>, brano che darà anche il titolo al disco.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Mentre già si è scatenata la solita competizione a chi la fa più lontano, tra assolutisti dal capolavoro facile e scettici per partito preso, in attesa di serate dove trasformarsi nuovamente in fan per salire sul palco, io mi godo questo nuovo capitolo senza volerlo per forza misurare o catalogare, ma cercando di capire cosa possa dirmi nei suo 4 minuti scarsi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Il pezzo già dal titolo profuma di intimismo e confidenze. Nell'epoca della condivisione con tutti e a tutti i costi, di cui sono sicuramente schiavo, l'idea di scrivere una lettera è così fuori moda da affascinarmi immediatamente. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">In più la copertina del disco è un primo piano di una foto scattata da <b>Danny Clinch</b> in una New York innevata e quasi spettrale.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFj4A6nituZioRaUA5oNTd-wgcdIQeLeHRInylc1i_B4JTt6TYsHB6kePoAgsWXXaex3QAQCriDsj6wplyYHE6HCMbbjByXL53fF2ErpgCICuTQk4t3vjPDqlQrxJIyGssUFytgg1O53A/s1500/bruce+clinch.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1500" height="333" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFj4A6nituZioRaUA5oNTd-wgcdIQeLeHRInylc1i_B4JTt6TYsHB6kePoAgsWXXaex3QAQCriDsj6wplyYHE6HCMbbjByXL53fF2ErpgCICuTQk4t3vjPDqlQrxJIyGssUFytgg1O53A/w500-h333/bruce+clinch.jpeg" width="500" /></a></div><br /><span style="font-family: helvetica;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Lo stesso video in bianco e nero e in presa diretta dallo studio di registrazione mi rimanda al passato, a momenti in cui la musica univa chi la suonava, come sembra confermare la scelta di Bruce di registrare tutto l'album "dal vivo" con la <b>E Street Band</b> in studio.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Sempre a proposito del video, ho notato come compaiano principalmente i membri storici della band, ad esclusione quindi degli innesti più recenti come Soozie Tyrell, Charlie Giordano (inquadrato fugacemente sullo sfondo) e Jake Clemons, quasi a significare che per l'anteprima del disco, Bruce abbia voluto ripartire dal nucleo storico del suo gruppo storico</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Accompagnato da un suono sicuramente riconducibile al marchio di fabbrica E Street, il testo racconta di una persona che si ferma e dedica spazio e tempo alla scrittura di un messaggio per un "you" vago, indefinito e dunque potenzialmente riferito a tutti noi.</span></p><div style="text-align: justify;"><i><b><span style="font-family: helvetica;">Sotto alberi selvatici<br />Ho tirato via quel filo fastidioso<br />Mi sono inginocchiato, ho preso la penna<br />E ho chinato la testa</span></b></i></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Togliere un filo, come fosse un sassolino dalla scarpa o un peso dallo stomaco, Bruce si decide a farlo e sceglie una ambientazione carica di solitudine, rappresentata da quei "mongrel trees" che vedo più selvatici (quasi desertici) che bastardi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Lo svolgimento della lettera è molto semplice, lineare e sincero, dentro Bruce vuole metterci, semplicemente, tutto: il bene ed l male, il buio e la luce, i tempi positivi e quelli negativi; nessuna bugia, nessun filtro</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">A prescindere da quando sia stata scritta, la canzone sembra rivolta ad una persona del 2020, sembra voler raggiungere qualcuno in questo periodo storico così assurdo, di isolamento e distanze e vuole farlo con un messaggio diretto, privato e quindi personale ed intimo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Nelle lunghe giornate della primavera scorsa, quanto avrei voluto ricevere messaggi del genere, mentre le ore scorrevano tutte uguali, senza farci capire se e quando qualcosa sarebbe cambiato.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Come al solito, di nuovo, Bruce si rivolge a tutti ma sembra farlo ad ognuno di noi singolarmente.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><b><i>Cose che ho trovato<br />Attraverso i tempi difficili e i buoni.<br />Le ho scritte tutte con inchiostro e sangue<br />Scavate nel profondo della mia anima<br />E firmate col mio nome vero<br />E l’ho inviate nella mia lettera a te. </i></b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><b><i><br /></i></b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Sottolineando con forza quanto di suo ci sia dentro le righe di questa lettera, Bruce mi fa immaginare che stia parlando del suo percorso artistico degli ultimi anni, la biografia dove si è messo a nudo sfuggendo alle facili (auto) celebrazioni, lo spettacolo di Broadway dove la sua nudità è emersa ancora più evidente, come le lacrime di chiunque lo abbia ascoltato raccontare del padre o di Clarence.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Un brano dunque che sembra voler "tirare le fila" di questa esperienza, riportandola nei binari di un rock classico, suo abituale vestito, dopo aver fatto lo scrittore, l'attore teatrale e dopo quella sinfonia orchestrale di riflessioni e malinconia che è stato Western Stars.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">Manca più di un mese all'uscita del disco, che conterrà anche brani risalenti a quasi 50 anni fa e l'impazienza inizia a farsi sentire, però sono tranquillo perché come dice lui stesso, so che le sue canzoni sono state scritte <b>"in ink and blood"</b> e tanto mi basta.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">P.S. oggi è l'11 settembre e ci sono molte persone che si aspettano un messaggio di vicinanza, forse dopo The Rising Bruce non ha più dimenticato quello che gli urlò il fan mentre era in macchina: WE NEED YOU.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;">(traduzione a cura di <a href="https://www.pinkcadillacmusic.it/" target="_blank">Pink Cadillac</a>)</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/AQyLEz0qy-g" width="560"></iframe></div>il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-31502610641679121222020-07-01T17:51:00.001+02:002020-07-01T18:50:32.805+02:00Blood Brothers<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-JBFPJ3MSUfUOb5ZDn_w7fd1gs1FkKLBUX5A30CTaLR-A4KQFixDoABUJWokZ0E0itMcdlOPUbvdeHAjUHTiuplpZ2Ow9m1QuFG8Zglm04CTrv-6tA5UM3hmqc8ehTQI4da-FSe_3or4/s480/blood+brothers.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="480" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-JBFPJ3MSUfUOb5ZDn_w7fd1gs1FkKLBUX5A30CTaLR-A4KQFixDoABUJWokZ0E0itMcdlOPUbvdeHAjUHTiuplpZ2Ow9m1QuFG8Zglm04CTrv-6tA5UM3hmqc8ehTQI4da-FSe_3or4/w400-h300/blood+brothers.jpg" width="400" /></a></div><font face="helvetica"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font face="helvetica"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font face="helvetica">Onestamente non credo a segni o messaggi del fato, ma stanotte ho sognato che il mio migliore amico si portava a letto la mia fidanzata.</font></div><div style="text-align: justify;"><font face="helvetica"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font face="helvetica">Ohibò, ci sono modi migliori per svegliarsi eh, tra l'altro la scena era ambientata più di 20 anni fa, lei era la mia fidanzata di allora, lui è tuttora un mio amico anche se ci vediamo molto poco.</font></div><div style="text-align: justify;"><font face="helvetica"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font face="helvetica">Sempre non credendo a quanto sopra, arrivato a casa dal lavoro ho incontrato sotto casa mia l'unica persona che nella mia vita abbia avuto un ruolo quasi paterno; abbiamo chiacchierato 5 minuti, le cose non gli vanno affatto bene, ma il piacere di rivedersi è stato grande e reciproco.</font></div><div style="text-align: justify;"><font face="helvetica"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font face="helvetica">20 anni fa oggi, al termine del Reunion Tour con la riformata E Street Band, Bruce Springsteen si esibiva per l'ultima sera al Madison Square Garden, dopo una decina di concerti consecutivi.</font></div><div style="text-align: justify;"><font face="helvetica"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font face="helvetica">Del concerto del 1 luglio 2000 è anche uscito il bootleg ufficiale.</font></div><div style="text-align: justify;"><font face="helvetica"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font face="helvetica">L'ultima canzone di quel concerto e quindi di quel tour fu Blood Brothers, inedito mai pubblicato ufficialmente fino al 1995 e ovviamente portatore di un grande messaggio simbolico, in un'occasione simile.</font></div><div style="text-align: justify;"><font face="helvetica"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font face="helvetica">Oggi, per l'ennesima volta, ho sentito nelle note e nelle parole di Bruce la mia stessa vita, le mie emozioni, il mio percorso.</font></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><font face="helvetica"><i>Ci sentivamo in cima al mondo fino all'ultimo</i></font></div><div><font face="helvetica"><i>momento</i></font></div><div><font face="helvetica"><i>Ma poi le amarezze del mondo arrivarono</i></font></div><div><font face="helvetica"><i>all'improvviso, ed eravamo donne e uomini</i></font></div><div><font face="helvetica"><i><br /></i></font></div><div><font face="helvetica"><i>Ora ci sono così tanti ricordi che svaniscono nel</i></font></div><div><font face="helvetica"><i>tempo e nella memoria</i></font></div><div><font face="helvetica"><i>Noi abbiamo le nostre strade da percorrere e</i></font></div><div><font face="helvetica"><i>possibilità che dobbiamo prendere al volo</i></font></div><div><font face="helvetica"><i><br /></i></font></div><div><font face="helvetica"><i>Stavamo fianco a fianco e ognuno lottava per</i></font></div><div><font face="helvetica"><i>l'altro</i></font></div><div><font face="helvetica"><i>Ci dicevamo che fino alla morte saremmo stati</i></font></div><div><font face="helvetica"><i>fratelli di sangue</i></font></div></div><div><font face="helvetica"><br /></font></div><div><font face="helvetica">Ecco quindi che questa canzone, oggi, mi riporta indietro, alle persone con cui ho condiviso tanta parte della mia vita e che così tanto hanno contato per me; ecco quindi che provo ancora quella sensazione di essere invincibile, un ragazzo pieno di sogni e speranze (hope and dreams canterà Bruce proprio in questo tour) convinto di avere il mondo in mano, fino al momento in cui la realtà mi si presentò davanti, qualche addio, tante perdite, lutti e lacrime ma quelle battaglie le sento ancora mie, quei passi fatti assieme fanno ancora parte del mio sentiero</font></div><div><font face="helvetica"><br /></font></div><div><font face="helvetica"><div><i>Ora la durezza di questo mondo lentamente fa a</i></div><div><i>pezzi i tuoi sogni</i></div><div><i>Trasformando in sciocchezze le promesse che ci</i></div><div><i>facciamo</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>E quello che una volta sembrava bianco o nero...</i></div><div><i>ora sfuma in così tante tonalità di grigio</i></div><div><i>Perdiamo noi stessi nel lavoro da fare e nei conti</i></div><div><i>da pagare</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>E' solo una corsa, una corsa, una corsa, senza</i></div><div><i>nessuno che ti protegga</i></div><div><i>Con nessuno che corra al tuo fianco, mio fratello</i></div><div><i>di sangue</i> </div><div><br /></div><div>Bianco o nero, certo, l'assolutismo giovanile, quell'estremismo del cuore che rivedo già in mia figlia, mentre tutto attorno a me le cose si sono trasformate in tantissimi grigi diversi. </div><div><br /></div><div>Lavoro da fare, bollette da pagare, la vita che va avanti e se ne frega dei tuoi sogni. </div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">Nelle scorse settimane dovevo fare una telefonata, volevo farla, volevo dimostrare a quella persona che anche da lontano ero vicino a lui, al suo dolore, volevo sapere come stava, ritrovare quella sensazione di poter dire tutto ed essere capito</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ho dovuto trovarmela sotto casa, quella persona, per potergli parlare, lavoro da fare, bollette da pagare, mille cazzate con cui perdere tempo, ma a volte la vita ti regala qualcosa e ti aiuta.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Bruce tornerà su questo concetto proprio nel suo recente Western Stars, nella canzone che chiude il disco, Moonlight Motel e fa calare una cappa drammatica sui personaggi delle sue canzoni.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Qui invece la canzone racconterà un finale diverso, ci saranno altre corse, altre battaglie, altri passi da fare e così è stato per me e così penso ancora sarà.</div><div><br /></div><div><i>Attraverso le cose sepolte dal passato... hanno</i></div><div><div><i>trovato le loro tracce</i></div><div><i>Sempre muovendosi avanti e mai guardando</i></div><div><i>indietro</i></div><div><i>Ora non so come mi sento, non so come mi sento</i></div><div><i>stanotte.</i></div><div><i>come se fossi finito sotto la ruota, come se avessi</i></div><div><i>perso o acquistato la vista.</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Non so ancora perché, non so perché ti ho</i></div><div><i>chiamato o se qualcosa di tutto questo abbia</i></div><div><i>ancora importanza dopo tutto</i></div><div><i>Ma le stelle stanno splendendo come un mistero</i></div><div><i>svelato</i></div><div><i>Continuerò il mio viaggio attraverso l'oscurità</i></div><div><i>con te nel mio cuore</i></div><div><i>Mio fratello di sangue</i></div></div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">La prima versione di questo brano si chiudeva così, in modo dolce amaro, con la continua ricerca di senso a tutto quello attraverso il quale si è passati, con la speranza che questo mistero svelato rafforzi dentro di noi la presenza delle persone care.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quante volte abbiamo guardato indietro, sperando di vedere quello che eravamo sicuri di aver vissuto, ma rendendoci conto di non aver vissuto affatto, per nulla?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ma quella sera a New York, le cose andarono diversamente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mentre la musica sfuma, Bruce chiama vicino a sé tutti i musicisti, tutta La Banda, tranne Max, Roy e Danny, che reggono il suono.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si danno la mano, si mettono in fila e inizia la nuova conclusione, di una storia che non si è ancora conclusa.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><i>Ora sono solo su questa strada, solo su questa strada stanotte</i></div><div><i>chiudo gli occhi e sento così tanti amici intorno a me</i></div><div><i>nelle prime luci della sera</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>e le miglia che abbiamo fatto, le battaglie vinte e perse</i></div><div><i>sono così tante strade percorse, così tanti fiumi attraversati</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>e chiedo a Dio la forza e la fiducia reciproca</i></div><div><i>perché è una notte buona per una corsa, fino a questo fiume</i></div><div><i>e dall'altra parte</i></div><div><i>miei fratelli di sangue</i></div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">Sono 20 anni che è successo tutto questo, le lacrime di Bruce ricacciate in gola a forza, quel "let's go" con cui chiama la ripresa della musica e quel modo di attaccarsi all'armonica per scacciare via quel magone, unito alla consapevolezza di aver creato un momento magico, di quelli che solo la Musica può creare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">20 anni dicevo, e da almeno 15 il video di quella canzone è disponibile; non c'è volta che io arrivi al let's go senza singhiozzare come un vitellino, non ce la faccio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non è solo la tua band preferita che sta facendo un brano emozionante, è qualcosa che ti scruta dentro, ti fa passare davanti agli occhi amori, amicizie, esperienze, delusioni, scazzi, lacrime e ti devasta l'anima.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Andiamo, let's go, dice, andiamo, e capisci che la strada continua, che ci sono ancora vincoli da rinforzare, telefonate da fare, legami da riallacciare, perchè quello che si è vissuto assieme a certi fratelli, conta ed è prezioso come il sangue che abbiamo fatto scorrere nelle nostre vene in tutti questi anni.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ho da sempre dei segnali ben precisi che mi fanno capire quando ho bisogno che Bruce venga di nuovo a stazionare pesantemente nella mia vita e di solito si manifestano con momenti di commozione fortissima, in situazioni che non sono commoventi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una volta lo avevo capito piangendo a dirotto durante "The E Street Shuffle", oggi, riascoltando il concerto del 01\07\2000 mi è successo durante Light of Day, maratona rock di un quarto d'ora, durante la quale è impossibile stare fermi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ci vedremo ancora, dice Bruce ala fine di quel tour, per me in questi 20 anni non se ne è mai andato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><br /></div></font></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/IYPFRQVau0g" width="560"></iframe>il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-23185491765249741862020-06-15T18:33:00.000+02:002020-06-15T18:33:20.504+02:00Noma - Il Manichino<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig2ZaScx1VAXwQnmNPEz3LygiXVHM74bcpflunFGqAEXVJJnA263dhujC3-4hb9u7GrjkpnObqqWIJVv-MYaLTvtuaR-Ef5wen0VpKqMuaIjqgueCtfvrTVRx-oZ0rlcyoXa944laUH90/s960/noma+1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig2ZaScx1VAXwQnmNPEz3LygiXVHM74bcpflunFGqAEXVJJnA263dhujC3-4hb9u7GrjkpnObqqWIJVv-MYaLTvtuaR-Ef5wen0VpKqMuaIjqgueCtfvrTVRx-oZ0rlcyoXa944laUH90/w400-h400/noma+1.jpg" width="400" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><font face="helvetica">Greta Dressino in arte Noma, talentuosa interprete di Finale Ligure, ha pubblicato pochi giorni fa il suo nuovo brano “Il Manichino”.</font></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><font face="helvetica"><br /></font></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><font face="helvetica">Noma, sostenuta da un team di autori e musicisti davvero valido, tra cui ricordiamo Gloria Bardi, Luca Felice e Massimo Trigona, sta portando avanti due progetti paralleli, che spero possano sfociare presto in un album, perché la qualità dei vari brani è sempre alta, lei dal vivo ha carisma e voce e soprattutto fascino.</font></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><font face="helvetica"><br /></font></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiteDUHkcUtre1iUElLaV36bICC2bI0TLHBJ6OpaDSxUBCb95M5TJcIIEZwP8-AKXEaJjdB0mvJ-ba6B1gdhYCuWRdswuhATCHCSGbXD5Fr6asG66vtHWr5KbvcEFuWOjicaDK7-DISHD4/s586/noma+2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="586" data-original-width="586" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiteDUHkcUtre1iUElLaV36bICC2bI0TLHBJ6OpaDSxUBCb95M5TJcIIEZwP8-AKXEaJjdB0mvJ-ba6B1gdhYCuWRdswuhATCHCSGbXD5Fr6asG66vtHWr5KbvcEFuWOjicaDK7-DISHD4/w400-h400/noma+2.jpg" width="400" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><font face="helvetica">Dopo Modì (dove la protagonista è l'amante di Modigliani, Jeanne Hébuterne) e le “porte scorrevoli” Noi torneremo presto (dedicato alle vittime del Ponte Morandi) e Parole di sabbia (per una donna persa nelle nebbie dell'alzheimer) sempre in quest'ultimo filone si va dunque a collocare “Il Manichino”, brano dall'andamento swing, scanzonato ma fino a un certo punto.</font></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><font face="helvetica"><br /></font></div><font face="helvetica"><br /></font></div></div>
<div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/gVUW5Q-YirY" width="560"></iframe></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><p style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><font face="Arial, sans-serif"><font size="3"><font color="#030303" face="helvetica"><span style="font-style: normal;">A
parlare è proprio il fantoccio sistemato nella vetrina di un negozio
di moda femminile, che racconta dal suo limitato orizzonte quello che
le accade intorno.</span></font></font></font></p>
<p style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><font face="Arial, sans-serif"><font size="3"><font color="#030303" face="helvetica"><span style="font-style: normal;">A
interagire, suo malgrado, con lei, uno spaccato di umanità non così
immaginaria, l'uomo che si innamora di un involucro, bello, ma vuoto,
la ragazza che sublima contro di lei le proprie paure e insicurezze,
l'anziana che forse è talmente abituata a parlare da sola da
apprezzare perfino una conversazione del genere.</span></font></font></font></p>
<p style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><font face="Arial, sans-serif"><font size="3"><font color="#030303" face="helvetica"><span style="font-style: normal;">Tutti
accomunati da una certa mancanza di senso di realtà e soprattutto
dalla solitudine, che percepiamo in ognuno dei loro atteggiamenti
bizzarri.</span></font></font></font></p>
<p style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><font face="Arial, sans-serif"><font size="3"><font color="#030303" face="helvetica"><span style="font-style: normal;">Nella
seconda parte del brano però, come sottolinea la musica che si fa
più calda, con i bassi in evidenza, davanti alla vetrina succedono
due cose opposte: un'aggressione ad una donna ed il passaggio di una
ragazza indifferente al nostro manichino.</span></font></font></font></p>
<p style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><font face="Arial, sans-serif"><font size="3"><font color="#030303" face="helvetica"><span style="font-style: normal;">Se
nel primo fatto, l'aggressore vede al di là del vetro specchiarsi
l'omertà della società odierna, specialmente quando si parla di
violenza sulle donne, guardando il manichino con complicità perché
sa che gli garantirà il silenzio, la ragazzina che passa è forse
simbolo di una generazione nuova, che non si ferma alle apparenze per
quanto eleganti delle vetrine, ma guarda avanti “nella fretta della
gioventù”.</span></font></font></font></p>
<p style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><font face="Arial, sans-serif"><font size="3"><font color="#030303" face="helvetica"><span style="font-style: normal;">Osservatrice
suo malgrado, la bambola in vetrina rappresenta anch'essa uno
spaccato di umanità, che ritiene che il mondo esista solo fino a
quando sia visibile dal vetro.</span></font></font></font></p>
<p style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><font face="Arial, sans-serif"><font size="3"><font color="#030303" face="helvetica"><span style="font-style: normal;">Brano
come detto prima dall'andamento scanzonato, che nasconde però uno
spaccato di società profondo, attuale e soprattutto molto realistico.</span></font></font></font></p><p align="JUSTIFY" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;"><font face="Arial, sans-serif"><font size="3"><font color="#030303"><span style="font-style: normal;"><br /></span></font></font></font></p><p align="JUSTIFY" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;"><font face="Arial, sans-serif"><font size="3"><font color="#030303"></font></font></font></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><font face="Arial, sans-serif"><font size="3"><font color="#030303"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS188Ciyqn671oWwQbWRHe6pIte6ZyuEB5TyC7qQ5QCsbuOU2OSj-D-UB90BH0RDH_-_LF0-xqRiPunquGKKks8X3jlrtimOsatuigTEday6ZGIOQjNh43WsC06b9adCHCD_fxxURb0b4/s715/noma+3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="715" data-original-width="715" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS188Ciyqn671oWwQbWRHe6pIte6ZyuEB5TyC7qQ5QCsbuOU2OSj-D-UB90BH0RDH_-_LF0-xqRiPunquGKKks8X3jlrtimOsatuigTEday6ZGIOQjNh43WsC06b9adCHCD_fxxURb0b4/w400-h400/noma+3.jpg" width="400" /></a></font></font></font></div><font face="Arial, sans-serif"><font size="3"><font color="#030303"><span style="font-style: normal;"><br /></span></font></font></font><p></p><br /></div>il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-71815773464858226152020-03-19T10:47:00.000+01:002020-03-27T09:36:57.391+01:00PASSATEMPI PER STARE IN CASA<div style="text-align: center;">
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</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://www.facebook.com/groups/590881615102407/">Quarantena Tour (Gruppo FB creato da Max Manfredi e Federico Sirianni, con musica dal vivo e video inediti)</a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://undeadartists.bandcamp.com/?fbclid=IwAR0UPFlkvIGez9nk9rvrGMUjuY7aYWKhgvn8cvG8A_6magKlSqmqZOw2uHI">Undead Artists Records: etichetta rock punk rockabilly, che mette tutta la sua produzione in digitale in vendita a 20 Euro</a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://www.facebook.com/valeriachiarapuppo">Valeria Chiara Puppo: lezioni di danza online con libera donazione (necessario account instagram)</a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://daily.bandcamp.com/features/bandcamp-covid-19-fundraiser">Bandcamp: giornata di vendite speciali per supportare gli artisti della piattaforma venerdì 20 marzo</a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://www.facebook.com/disclan/">Disclan Salerno: negozio di dischi indipendenti con vendita online</a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://www.facebook.com/Discoclub65/">Disco Club Genova: pagina con annesso gruppo FB per condivisione contenuti e possibilità prenotazione acquisti</a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://www.facebook.com/ilsemebianco/">Il Seme Bianco: casa editrice non a pagamento, catalogo ebook tutto a 0,99 €</a></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://www.facebook.com/isoladellamusicaitaliana/">L'Isola che non c'era: pagina FB del sito, da cui assistere a showcase casalinghi di artisti italiani emergenti</a></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://www.facebook.com/blackstarFerrara/">Circolo Blackstar Ferrara: concerti casalinghi in streaming</a></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://www.facebook.com/luca.rovini">Luca Rovini: concerti casalinghi in streaming</a><br />
<br />
<a href="https://www.facebook.com/circolobellami/">Circolo Letterario Bel Ami: incontri on-line di sceneggiatura</a><br />
<br />
<a href="https://www.facebook.com/beccogiallo.editore/">Beccogiallo Editore: fumetti in download gratuito</a><br />
<br />
<a href="https://www.keeponlive.com/blog/iniziative/stayon-perch-l-arte-non-pu-finire">Keep on Live: #StayON staffetta di eventi in streaming che consente di riunire su un unico palco virtuale il mondo della musica e non solo.</a><br />
<br />
<a href="https://www.facebook.com/cuordivinile/">Cuor di Vinile: negozio di dischi di Bra (CN) attivo anche su ebay e discogs</a><br />
<br />
<a href="https://www.facebook.com/golem.edizioni/">Golem Edizioni: ebook in omaggio e in sconto</a><br />
<br />
<a href="https://www.rockol.it/news-712183/iosuonodacasa-il-calendario-aggiornato-dei-concerti-via-social">Rockol: #iosuonodacasa elenco concerti streaming in continuo aggiornamento</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<a href="https://mahavishnujohnmclaughlin.bandcamp.com/album/john-mclaughlin-shankar-mahadevan-zakir-hussain">John McLaughling: album in download gratuito</a><br />
<br />
<a href="https://www.rumenta.com/i-live-del-coronavirus/">A rumenta: sito del locale genovese che trasmette showcase in streaming</a><br />
<br />
<a href="https://www.billboard.com/articles/columns/pop/9335531/coronavirus-quarantine-music-events-online-streams">Billboard ha creato un elenco di tutti i concerti in streaming e le dirette casalinghe di molti artisti</a><br />
<br />
<a href="http://sergiobonelli.it/">Sergio Bonelli Editore pubblica un fumetto gratis al giorno</a><br />
<br />
<a href="https://bspringsteen.lnk.to/LondonCallingConcert">Bruce Springsteen ha messo online il video del concerto ad Hyde Park del 2009</a><br />
<br />
<a href="http://www.storiedinote.com/index.php?option=com_content&task=view&id=731&Itemid=1">Storie di musica regala un album del suo catalogo di musica italiana al giorno in mp3 da richiedere via mail</a><br />
<br />
<a href="https://www.facebook.com/AltraAmericaWoodyGuthrie/videos/914816985644428/?v=914816985644428">Daniele Bianchessi mette a disposizione il documentario "L'altra America di Woody Guthrie"</a><br />
<br />
<a href="https://www.facebook.com/danielebiacchessi/videos/2731081983657740/?v=2731081983657740">Daniele Bianchessi mette a disposizione il documentario "Una generazione scomparsa"</a><br />
<br />
<a href="https://livesessions.npr.org/playlists/virtual-travel?fbclid=IwAR3jlmyglApo1nEfMCV7uJQeN9J5ONtpVqV0RXjcDCfaXmREI3sC8mOYlcQ">Live Sessions della NPR con questo virtual travel che parte da San Francisco e va a spasso per il mondo, una canzone per volta</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-8063524690898780652020-03-01T19:32:00.000+01:002020-03-01T19:32:50.771+01:00I miei ascolti di febbraio 2020<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Questi sono gli album che ho ascoltato a febbraio.</span><br />
<br />
<iframe allow="encrypted-media" allowtransparency="true" frameborder="0" height="380" src="https://open.spotify.com/embed/playlist/22c9jZpyrlk0yMrARerJCG" width="400"></iframe><br />
<div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<ul>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">black crowes<span style="white-space: pre;"> </span>southern harmony and musical companion</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Bonny Light Horseman<span style="white-space: pre;"> </span>Bonny Light Horseman</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">songhoy blues<span style="white-space: pre;"> </span>music in exile</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">songhoy blues<span style="white-space: pre;"> </span>meet me in the city</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">tinariwen<span style="white-space: pre;"> </span>amadjar</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">lu silver string band<span style="white-space: pre;"> </span>rock'n'roll is here to stay</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">grace cummings<span style="white-space: pre;"> </span>refuge cove</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">buffalo summer<span style="white-space: pre;"> </span>buffalo summer</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">black crowes<span style="white-space: pre;"> </span>shake your money maker</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">black lips<span style="white-space: pre;"> </span>Sing in a World That's Falling Apart</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">fabrizio de andrè<span style="white-space: pre;"> </span>creuza de mà</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">messer davil<span style="white-space: pre;"> </span>la sindrome di stoccolma</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">ivan graziani<span style="white-space: pre;"> </span>parla tu</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">lovesick duo<span style="white-space: pre;"> </span>la valigia di cartone</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">supersuckers<span style="white-space: pre;"> </span>play that rock and roll</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">timoria<span style="white-space: pre;"> </span>viaggio senza vento</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">pinegrove<span style="white-space: pre;"> </span>marigold</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Bywater Call<span style="white-space: pre;"> </span>bywater call</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">robert jon & the wreck<span style="white-space: pre;"> </span>take me higher</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">cadillac three<span style="white-space: pre;"> </span>country fuzz</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">black sabbath<span style="white-space: pre;"> </span>black sabbath</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">wood brothers<span style="white-space: pre;"> </span>kingdom in my mind</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">cadillac three<span style="white-space: pre;"> </span>tennessee mojo</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">frank get<span style="white-space: pre;"> </span>false flag</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">popa chubby<span style="white-space: pre;"> </span>it's a mighty hard road</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">wilko johnson<span style="white-space: pre;"> </span>going back home</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">giuda<span style="white-space: pre;"> </span>e.v.a.</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">the third mind<span style="white-space: pre;"> </span>the third mind</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">ex-otago<span style="white-space: pre;"> </span>tanti saluti</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">fabrizio de andrè<span style="white-space: pre;"> </span>anime salve</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">fabrizio de andrè & pfm<span style="white-space: pre;"> </span>in concerto</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">dr feelgood<span style="white-space: pre;"> </span>private practice</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">us rails<span style="white-space: pre;"> </span>take you home</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">guns'n'roses<span style="white-space: pre;"> </span>appetite for destructon</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">tijuana horror club<span style="white-space: pre;"> </span>naked truth</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">black crowes<span style="white-space: pre;"> </span>amorica</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">counting crows<span style="white-space: pre;"> </span>recovering the satellites</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">wallflowers<span style="white-space: pre;"> </span>bringing down the horse</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">bocephus king<span style="white-space: pre;"> </span>the infinite & the autogrill vol.1</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">white buffalo<span style="white-space: pre;"> </span>darkest darks, lightest lights</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">cut<span style="white-space: pre;"> </span>annihilation road</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">black rainbows<span style="white-space: pre;"> </span>pandaemounium</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">black snake moan<span style="white-space: pre;"> </span>phantasmagoria</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">bruce springsteen and the seeger session band<span style="white-space: pre;"> </span>live in dublin</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">u2<span style="white-space: pre;"> </span>live in dublin 26/12/89</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">rem<span style="white-space: pre;"> </span>automatic for the people</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">rem<span style="white-space: pre;"> </span>monster</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">mandolin' brothers <span style="white-space: pre;"> </span>6</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">romito<span style="white-space: pre;"> </span>majorana</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">aa.vv.<span style="white-space: pre;"> </span>napoli sound system vol.3</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">violent femmes<span style="white-space: pre;"> </span>hotel last resort</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">bugo <span style="white-space: pre;"> </span>cristian bugatti</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">edoardo bennato<span style="white-space: pre;"> </span>live @rtsi</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">pierangelo bertoli<span style="white-space: pre;"> </span>eppure soffia</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">frazey ford<span style="white-space: pre;"> </span>u kin b the sun</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">johnny cash<span style="white-space: pre;"> </span>the very best of</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">dream syndacate<span style="white-space: pre;"> </span>these times</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">willie nile<span style="white-space: pre;"> </span>willie nile</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">van morrison<span style="white-space: pre;"> </span>moondance</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">pj harvey<span style="white-space: pre;"> </span>to bring you my love</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">albert cummings<span style="white-space: pre;"> </span>believe</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">the mezingers<span style="white-space: pre;"> </span>hello exile</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">bruce springsteen <span style="white-space: pre;"> </span>born to run</span></li>
</ul>
il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-81485780877100695022020-02-24T14:00:00.000+01:002020-02-24T18:28:38.498+01:00Fabrizio De Andrè e PFM, il concerto ritrovato e l'intervista a Lucio Fabbri<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEDL51YR2Cb3KR3sykEHiVZU5Mus5rfmRqFRROZCrqbFpinDBaaRGLphSlO6p6ENt1ji0eWjqH-g6vTF4KZX_6Gwn06piSRD0vJBGNIrYLYk9_d69217sgVCzF_TzJKgA5P2uMTJjWHvE/s1600/de+andre+e+pfm.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><img border="0" data-original-height="288" data-original-width="512" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEDL51YR2Cb3KR3sykEHiVZU5Mus5rfmRqFRROZCrqbFpinDBaaRGLphSlO6p6ENt1ji0eWjqH-g6vTF4KZX_6Gwn06piSRD0vJBGNIrYLYk9_d69217sgVCzF_TzJKgA5P2uMTJjWHvE/s400/de+andre+e+pfm.jpg" width="400" /></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">In occasione dell'ottantesimo compleanno di Fabrizio de Andrè, è uscito al cinema solo per 3 giorni (ma sembra che ci torni a marzo) un film con immagini assolutamente inedite della mitica tournée del 1979 con la PFM.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Per me, De Andrè è "nato" con quei concerti, ovvero, io lo scoprii grazie alle due cassette (copertina arancione e copertina verde) che testimoniavano quel tour e che per prime mi fecero ascoltare uno degli artisti che oggi amo di più in assoluto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Le immagini del concerto sono per forza di cose molto approssimative, si vede bene De Andrè, si intuisce <b>Mussida</b>, <b>Di Cioccio</b> appare al momento delle presentazioni; però la qualità audio è ottima, specie se visto in un buon cinema e ti fa apprezzare ancora di più il lavoro che la PFM fece ai pezzi di De Andrè.</span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Imperdibili le interviste che introducono il filmato. Il trenino per Casella, memoria storica che riporta indietro con gli anni e che sembra immutabile, a differenza degli edifici diroccati dove parlano altri protagonisti. Appare chiara invece la volontà di dividere i "buoni" (con la signora Ghezzi) e i "cattivi" (Mussida da solo nel teatro dove provarono).</span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Quel tour fu una pietra miliare, l'incontro tra due mondi apparentemente inconciliabili come il rock e la canzone d'autore, un passaggio epocale che ricorda il Dylan che attacca la spina alla sua chitarra.</span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Molto interessante la parte socio-culturale del contesto, con le contestazioni, le tensioni e la ribellione di fine anni 70, con quella spinta all'autoriduzione e all'assurda idea che la musica dovesse essere gratuita, soprattutto dal vivo; un'idea terribilmente sbagliata, che si è trascinata fino ai giorni nostri.</span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Sono molto contento di aver visto il film con le mie figlie, che ovviamente hanno protestato quando glielo abbiamo proposto, ma che hanno ammesso tranquillamente di aver apprezzato, del resto <b>Il Pescatore e Volta la carta</b> erano tra i pezzi più gettonati in macchina quando erano più piccole.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Uscendo dal cinema quella sera, nella consapevolezza di aver assistito ad una pagina cardine della storia della musica italiana, ho iniziato a coltivare un sogno, quello di approfondire quel periodo con uno dei protagonisti: <b>Lucio Fabbri</b>, il violino di <b>Zirichiltaggia</b>, di <b>Avventura a Durango </b>(ecco Dylan) e ovviamente de <b>Il Pescatore</b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Ogni tanto succede, ogni tanto i sogni si avverano, quindi si, ho avuto la possibilità di parlare al telefono con Lucio, una chiacchierata piacevolissima, dove lui è stato molto disponibile, dimostrando che forse qualche minuto nel film si potevano dedicare anche al più giovane della compagnia, senza nulla togliere all'interessantissima testimonianza del tizio che staccò il manifesto del concerto sotto la pioggia, sia chiaro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b>Ecco quindi la testimonianza audio dell'intervista, all'interno della 36° puntata del mio programma Championship Vinyl, in onda su BRG Radio.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<a class="spreaker-player" data-autoplay="true" data-cover="https://d3wo5wojvuv7l.cloudfront.net/images.spreaker.com/original/67ae32f3f21d173865d7446263e2b99e.jpg" data-height="400px" data-playlist="false" data-resource="episode_id=23107203" data-theme="light" data-width="100%" href="https://www.spreaker.com/user/brgradio/hampionship-vinyl-4-35">Ascolta "Championship Vinyl 4.36" su Spreaker.</a><script async="" src="https://widget.spreaker.com/widgets.js"></script>il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-35872709840002996192020-02-10T15:00:00.000+01:002020-02-10T15:00:13.041+01:00TUTTO PRONTO PER SANREMO 2021<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="663" data-original-width="990" height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxSxaauAT_jJa2MmWDh0DCsIRI83NJFH2NLCJkp0131p4b2hlOdRbsaPtao2KVZLIKzv4ARmAMMy-0bkTRRvqwO8bzS4468JrvLVsuCiWyR5WhpCBju1pje6R3Cg7bLSaFYamFmh9yZRc/s400/4655431_1836_amadeus_conduttore_sanremo.jpg" width="400" /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">POST CHE VORREBBE ESSERE IRONICO</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">(ma che rischia di offendere qualcuno, nel caso, si sappia, che praticamente in ogni riga che segue c'è una parte di quello che ero, sono, sarò.)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">(poi oh, fate come volete)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Abbiamo ricevuto in esclusiva assoluta le direttive che rivoluzioneranno il festival di sanremo a partire dal prossimo anno!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Si, con il 2021, la 71° edizione del festival di Sanremo cambierà radicalmente, a partire dai concorrenti.Non saranno più in gara i cantanti, che dopo 70 anni hanno rotto il cazzo, bensì il pubblico, esatto, completa inversione dei ruoli!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma passiamo alle categorie in gara, che come detto non riguarderanno più i cantanti, ma gli spettatori.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">CATEGORIA PIPPO BAUDO: sono quelli che 15\20 anni fa hanno preso un caffè in autogrill con chi vince a Sanremo e allora si sono auto nominati talent scout e lasciano intendere che "tizia l'ho scoperta io" "tizio l'avevo capito subito che era un grandissimo"</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">CATEGORIA DURI E PURI: quelli che non guardano nemmeno un minuto del festival e per i 5 giorni della manifestazione camminano a petto in fuori indossando una maglietta di alberto radius e sbattendo in faccia al popolino i loro ascolti di altissima qualità</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">CATEGORIA IN MISSIONE DA MARTE: quelli che sbattono le ciglia come bambi e chiedono "ma chi è?" riferito a chiunque calchi quel palco. L'effetto mi ricorda molto quel mio compagno di scuola che per fare il figo che non studiava, una volta prima di una interrogazione si girò da me dicendo "oh ma chi lo ha scritto il Milione?" col risultato di essere interrogato su marco polo e prendere 8 (e svariati insulti da parte mia)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">CATEGORIA GASTROENTERITE: quelli che guardano il festival con lo stesso spirito con cui controllano la carta igienica dopo aver cagato, per capire se è tutto a posto anche se l'idea gli fa schifo</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">CATEGORIA NANNI MORETTI. quelli che mi si nota di più se guardo il festival o se non lo guardo e scrivo dappertutto che non lo guardo?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">CATEGORIA HO ACCOMPAGNATO UN'AMICA: ex appartenenti alla categoria Nanni Moretti, che sanno tutto delle 5 serate ma oh, er</span><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">o a casa di amici e mica potevo fargli cambiare canale</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">CATEGORIA YES MAN: gli entusiasti, quelli che parlano di amadeus e fiorello meglio di amadeus e fiorello, di solito scrivono per giornali o siti locali e condividono la qualunque provando a far credere che "ciatelladelterzopiano.it abbia intervistato in esclusiva mondiale il cugino di cristiano malgioglio" e poi mettono una foto loro davanti ad una macchina coi vetri oscurati con didascalia "io e diletta <3 font=""></3></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">CATEGORIA EH SIGNORA MIA: quelli che indipendentemente dalla loro età, ne abbiano 40, 60 o 120, rimpiangono "i bei tempi di sanremo" senza che si capisca se stiano parlando di nilla pizzi, francesco salvi o povia</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">CATEGORIA SANTI PIÙ CHE SAN REMO: quelli che non hanno nemmeno un account social, guardano il festival se non hanno di meglio da fare e vivono serenamente facendosi i cazzi loro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Le votazioni le faranno le artiste e gli artisti direttamente dal palco dell'Ariston, mentre nelle 5 serate fiorello e benigni faranno un monologo a testa. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Presenta matteo renzi, vallette la regina elisabetta e alessia merz.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I risultati saranno annunciati a metà della terza puntata de l'amica geniale 5</span></div>
il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-11820439527211350342020-02-07T16:13:00.000+01:002020-02-07T17:36:52.380+01:00Il Cala in TV a Sanremo!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5ZYoWpb4Gar-WxdKZNnIe4JI0j3xp_PCqKzsdMNoA-Le-EVSnmoyHqTD9EJQD3E_iElL2pYcpXkxsiLpbXm44Pyfu2cWjRU5GAttVzoVS7akXSVURlB67NLhHvuCkqTsAxdRwzcoYEvQ/s1600/Logo+3%25C2%25AA+edizione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="312" data-original-width="820" height="151" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5ZYoWpb4Gar-WxdKZNnIe4JI0j3xp_PCqKzsdMNoA-Le-EVSnmoyHqTD9EJQD3E_iElL2pYcpXkxsiLpbXm44Pyfu2cWjRU5GAttVzoVS7akXSVURlB67NLhHvuCkqTsAxdRwzcoYEvQ/s400/Logo+3%25C2%25AA+edizione.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Detta così sa molto di fake news o quanto meno pecca di eccessiva enfasi, ma stringi stringi la notizia è vera!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ieri pomeriggio per ben un'ora sono stato in diretta tv e streaming da Sanremo!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Partiamo con ordine: da qualche mese collaboro con il sito <a href="http://www.lisolachenoncera.it/">L'Isola che non c'era</a> scrivendo qualche articolo su dischi italiani. La redazione del sito, nei giorni del Festival di Sanremo, si trasferisce nella sede storica del Club Tenco, per organizzare Sa(n)remo senza confini, 5 giorni di incontri, set acustici e showcase di musicisti italiani emergenti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ieri pomeriggio approfittando del fatto che vivo a 1 ora di treno, sono andato a salutare il direttore Francesco e le redattrici Giulia e Viviana, con la speranza di passare un paio d'ore di buona musica.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Non ho fatto nemmeno in tempo a salutare (per la prima volta dal vivo) la redazione, che mi è stato chiesto di gestire la diretta di una emittente calabrese (esse tv) che per un'ora avrebbe trasmesso le varie esibizioni. Mi sono quindi accordato col conduttore e alle 15 in punto IN ONDA!</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<iframe allowfullscreen="true" allowtransparency="true" frameborder="0" height="315" scrolling="no" src="https://www.facebook.com/plugins/video.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fessetivu%2Fvideos%2F2579532372283220%2F&show_text=0&width=560" style="border: none; overflow: hidden;" width="560"></iframe>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ho conosciuto Nino Buonocore, elegante e molto disponibile, che si è perfino prestato a parlare in diretta dal telefono della camerawoman con una sua fan calabrese; poi ho introdotto le interessanti esibizioni del Lovesick Duo e di Francesco Anselmo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/Km2KRRTSf8s" width="560"></iframe>
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/hQ-JKDwbE6U" width="560"></iframe><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Esperienza divertente e che rifarei volentieri e che ha reso il pomeriggio ancora più memorabile; si perchè una volta chiusa la parentesi televisiva, mi sono goduto i concerti, ho conosciuto musicisti nuovi e apprezzato artisti che già conoscevo, come l'amico Andrea Amati insieme a Massimo Marches</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/-YT_yEi9V1I" width="560"></iframe>
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tornando in stazione mi sono accorto di come, nei giorni del Festival, a Sanremo si respiri musica dappertutto. Potrà sembrare strano, ma è stata la prima volta in cui andavo a Sanremo nei giorni del festival, nonostante la relativa vicinanza; molto ha fatto lo snobismo che ho tuttora nei confronti dello spettacolo dell'Ariston e dei suoi partecipanti, ma devo ammettere che al netto del carrozzone, in questi giorni ovunque ti giri senti, vedi e appunto respiri musica. Stazioni radio improvvisate, addirittura nei saloni da barbiere, dehor con gente che suona senza amplificazione e le strade piene di gente con la chitarra in spalla, alla ricerca di un buco, di 5 minuti, di qualche orecchio curioso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Altro discorso merita il Club Tenco, vera istituzione della musica italiana, vero fiore all'occhiello della località rivierasca, dentro la cui sede non si può non rimanere affascinati dalla storia che trasuda perfino dalle pareti, dove troneggiano le foto di chi ha preso parte a ùl miglior festival italiano.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tutto questo in un pomeriggio, nel quale ho giocato al bravo presentatore addirittura in tv e ho alimentato la mia grande passione per la musica e per la musica emergente.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Grazie quindi alla redazione de L'isola che non c'era per avermi voluto con loro!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-33752627717941039252020-02-01T18:03:00.000+01:002020-02-02T09:26:32.596+01:00I miei ascolti di gennaio 2020<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Questi sono i miei ascolti del mese di gennaio, tra vinili, cd, spotify e concerti dal vivo.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Contiene brani di:</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">gospelbeach</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">peter bruntnell</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">devon gilfilian</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">brunori sas</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">atlante</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">simon dietzche</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">pete molinari</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">marcus king</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">purple mountains</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">jarekus singleton</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">bill fay</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">terry allen</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">massimiliano larocca</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">nandha blues</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">algiers</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">giulia ventisette</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">bombay bicycle club</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">cisco</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">awa ly</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">son little</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">chris horses band</span><br />
<div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">black crowes</span></div>
<div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">atlante</span></div>
<div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">sem</span></div>
<div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">federico sirianni</span></div>
<div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">max manfredi</span><br />
<span style="font-family: helvetica neue, arial, helvetica, sans-serif; font-size: large;">pearl jam</span><br />
<span style="font-family: helvetica neue, arial, helvetica, sans-serif; font-size: large;">fabrizio de andrè</span><br />
<span style="font-family: helvetica neue, arial, helvetica, sans-serif; font-size: large;">mardì gras</span></div>
<div>
<br /></div>
<br />
<br />
<iframe allow="encrypted-media" allowtransparency="true" frameborder="0" height="580" src="https://open.spotify.com/embed/playlist/7nBaoZ3EqKnEUMXtJKAT2v" width="500"></iframe>il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-86434751117820251932019-10-09T06:00:00.000+02:002019-10-09T08:22:53.226+02:00Imagine ha rotto il cazzo!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoF5SnjSlyW9K6Ti5Skm0oKdlgt2vFJEafiOb8y_Z0FWxOj7tukB5dH_G4PDYWBaaJErk7nDkFWV-lrfBG7k18eLcF3CVsgZjzctozPfti42iMzR8XdxGmSOK_sEdkpjhMBZq9DVcTNzM/s1600/0602567671268-johnlennon-imagine-superdeluxe-coverart.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><img border="0" data-original-height="310" data-original-width="414" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoF5SnjSlyW9K6Ti5Skm0oKdlgt2vFJEafiOb8y_Z0FWxOj7tukB5dH_G4PDYWBaaJErk7nDkFWV-lrfBG7k18eLcF3CVsgZjzctozPfti42iMzR8XdxGmSOK_sEdkpjhMBZq9DVcTNzM/s400/0602567671268-johnlennon-imagine-superdeluxe-coverart.jpg" width="400" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Visto che oggi ricorre il compleanno di John Lennon, ho deciso che i tempi fossero maturi per affrontare questo problema.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b>IMAGINE HA ROTTO IL CAZZO!</b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">ma non tanto Imagine in quanto canzone, no, ma soprattutto, definitivamente, implacabilmente, inesorabilmente, inequivocabilmente come santino, come canto da intonare tenendosi per mano, socchiudendo gli occhi, magari indossando buffi cappelli sudamericani e ondeggiando tipo albero di Natale della Coca Cola.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Imagine non è QUEL tipo di canzone, CAZZO! MA BASTA!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Basta cantarla alle veglie di Natale, agli spettacoli scolastici, ai saggi di fine anno!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Imagine è una canzone pacifista, certo, ma soprattutto a metà strada tra anarchia e comunismo e Gianni Morandi l'ha cantata davanti al Papa!! Quel pover'uomo di Woytila già non era più tanto in bolla, ma dopo sta botta non si è più ripreso!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/6SYf7aPthNU" width="560"></iframe></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Non è questione di bello o brutto eh, per carità, Lennon ha fatto un capolavoro e la sua versione al pianoforte, immerso nel bianco ovattato sicuramente ha contribuito al fraintendimento generale, ma è ora che qualcuno lo dica, questa NON è una preghiera o un rito hippie, è un atto di accusa fortissimo e a suo modo violento contro chi, a detta del suo autore, impedisce il raggiungimento della pace.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Immaginate non ci sia nessun paradiso</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>È facile se ci provate</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Nessun inferno sotto di noi</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Sopra di noi solo il cielo</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">NESSUN PARADISO!! Ehi, pss, GIANNIMORANDI, hai appena cantato davanti al Boss del Cristianesimo che non dovrebbe esserci il Paradiso e di conseguenza nemmeno l'inferno e anche per colpa tua decine di bimbetti ignari lo hanno cantato davanti a mamme, papà, nonni, zii, tutti commossi e trasudanti amore, che non sanno una parola di inglese e pensavano che i loro pargoletti stessero cantando Dario Baldan Bembo in inglese!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Immaginate non si siano paesi</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Non è difficile farlo</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Niente per cui uccidere o morire</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>E anche nessuna religione</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nessun paese!!! Nessun governo quindi, nessuna legge!!! Si chiama anarchia e merita rispetto, ma porca la vostra puttana, siete sempre convinti che all'oratorio da Don Caminetto non si poteva scegliere altro per la sera del 24 dicembre? No, perchè dice pure NESSUNA RELIGIONE eh, NO RELIGION TOO, questo era facile da capire anche se non siete abbonati a Speak Up!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Immaginate non ci siano proprietà</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Mi domando se ci riuscite</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Nessun necessità di avidità o fame</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Una fratellanza tra gli uomini</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">E dopo l'anarchia e l'ateismo, cosa manca per la perfetta canzone di Natale? IL COMUNISMO!! nessuna proprietà, via, tutto statale, altro che mercati, borse, nessun regalo di Natale, via così!.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">John Lennon qualche guaio con la giustizia americana lo ha passato per le sue idee, tra cui appunto quelle di cui canta nell'inno di tutti i chierichetti, non si poteva approfondire un po' il discorso?</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/sZ0DcQK189E" width="560"></iframe></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">È giunto il momento di svelare questo terribile segreto, non solo John Lennon aveva ragione quando disse che i Beatles erano (all'epoca) più famosi di Gesù (famosi eh, non più bravi, magari più intonati, però famosi non vuol dire migliori, ma tant'è), ma soprattutto non scrisse Imagine pensando ad una Messa Cantata!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Quindi ora facciamo un bel respiro e togliamoci sto peso:</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b>IMAGINE HA ROTTO IL CAZZO!</b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ora che lo avete detto, magari urlato, godetevi la canzone per quello che dice, che son cose importanti e comunque <b>SMETTETELA DI ONDEGGIARE!!!</b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-39718301836031767012019-09-30T14:00:00.000+02:002019-09-30T14:00:03.958+02:00Championship Vinyl 4.4 29 settembre 2019<a class="spreaker-player" data-autoplay="true" data-cover="https://d3wo5wojvuv7l.cloudfront.net/images.spreaker.com/original/67ae32f3f21d173865d7446263e2b99e.jpg" data-height="400px" data-playlist="false" data-resource="episode_id=19281896" data-theme="light" data-width="100%" href="https://www.spreaker.com/user/brgradio/1266-championship-vinyl-4-4">Listen to "1266 - Championship Vinyl 4.4" on Spreaker.</a><script async="" src="https://widget.spreaker.com/widgets.js"></script>il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-15556417482963462252019-09-23T07:00:00.000+02:002019-09-23T07:00:01.469+02:00Cavalli, vagabondi e stelle - una riflessione su Western Stars di Bruce Springsteen<a class="spreaker-player" data-autoplay="true" data-chapters-image="true" data-episode-image-position="right" data-height="200px" data-hide-comments="false" data-hide-download="true" data-hide-likes="false" data-hide-logo="false" data-hide-sharing="false" data-live-autoplay="false" data-playlist-continuous="false" data-playlist="false" data-resource="episode_id=19188767" data-theme="light" data-width="100%" href="https://www.spreaker.com/episode/19188767">Ascolta "1260 - Championship Vinyl: Cavalli, vagabondi e stelle" su Spreaker.</a><script async="" src="https://widget.spreaker.com/widgets.js"></script>il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-16641321762514174492019-09-10T18:12:00.000+02:002019-09-10T18:12:00.611+02:00Don Matteo, l'Angelo della Morte<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0CUSxiNDeLTY4bXhQgDemDffvVgnpBgvA8gxeC4gG4AKrORuWthaIJeajdbi76IaUuUhgAKPcljW523jIW0D_nzSKDOZ21nWJUGvFFNzXQFcYnQfo_ur0DlVaYBlgezn6rjbmllbDIIU/s1600/angel.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" data-original-height="224" data-original-width="225" height="398" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0CUSxiNDeLTY4bXhQgDemDffvVgnpBgvA8gxeC4gG4AKrORuWthaIJeajdbi76IaUuUhgAKPcljW523jIW0D_nzSKDOZ21nWJUGvFFNzXQFcYnQfo_ur0DlVaYBlgezn6rjbmllbDIIU/s400/angel.jpg" width="400" /></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">L'autunno è ormai alle porte, quindi è il momento giusto per parlarvi del</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">PALINSESTO ESTIVO - PARTE PRIMA</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Gubbio è una meravigliosa cittadina umbra, dove è ambientato il telefilm DON MATTEO</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Il titolo originario era <b>DON MATTEO L'ANGELO DELLA MORTE</b>, ma per questioni di copyright decisero di abbreviarlo onde evitare problemi con una band death metal austriaca.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">La trama è molto semplice: Don Matteo è il parroco di Gubbio e porta una sfiga che levati.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Da ridente cittadina, Gubbio si trasforma rapidamente in un covo di delinquenza tipo il Bronx di New York. Roba che per girare un momento di calma in paese hanno utilizzato le immagini della rivolta di Los Angeles dopo l'omicidio di Rodney King.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">La cosa caratteristica è che, nonostante ci sia almeno un omicidio al giorno, non si sa bene come, ma il prete è sempre il primo ad arrivare, lui e la sua bicicletta.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Perchè, va detto, a Gubbio è pieno di assassini, ma ladri nemmeno uno, altrimenti col cazzo che la bici del prete resterebbe appoggiata al muro senza lucchetto per 12 serie senza che nessuno se la ciuli.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Don Matteo dicevamo, oltre a portare più sfiga che il Nessun Dorma prima delle finali mondiali, ha anche la simpatica caratteristica di non farsi mai i cazzi suoi e quindi nonostante a Gubbio ci sia una stazione dei carabinieri con tipo 300 militi, state tranquilli che appena uno tira i gambini taaaaaaac arriva lui, ma mica per dargli l'estrema unzione, no, lui indaga.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Di prete in effetti ha poco e niente; in 83 puntate avrà detto messa 3 volte, 2 matrimoni nemmeno un funerale, che voglio dire, già lui li trova, i morti, già lui trova pure gli assassini, non è che può fare tutto lui eh.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Piuttosto che merda, una volta che stava facendo catechismo lo hanno interrotto perché era morto, ovviamente ucciso, il padre di una bambina che era lì</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Don Matteo indaga incurante della legge sulla privacy, del segreto d'ufficio dei carabinieri e del segreto confessionale; la sua talpa è il maresciallo Cecchini, un immigrato siciliano con cui gioca a scacchi e che gli passa la caponata che gli manda sua madre dal paese oltre a quelle 4\5000 soffiate ad episodio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Prova inutilmente a tenergli il passo il Capitano Tommasi, uno che per la frustrazione di averlo sempre in mezzo ai coglioni, si bomba un paio di Pubblici Ministeri, 3 avvocatesse e soprattutto la figlia del maresciallo terrone.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Il finale originale della 3° serie prevedeva infatti la scomparsa del capitano per un increscioso episodio di Lupara Bianca, ma la RAI ha fatto dietro front all'ultimo, così il Capitano se l'è sposata, ma essendo che la cerimonia venne celebrata dal corvaccio, la figlia del terrone muore la serie successiva.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">In pratica Matteo fa il prete come Meredith Grey e Derek Shepard fanno i medici in quell'altro troiaio di <b>Grey's Anatomy</b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Protagonista indiscusso della serie è Terence Hill che interpreta Don Matteo con la stessa espressività di Sheryl Lee nei panni di Laura Palmer, dentro il sacchetto per alimenti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">La produzione è incerta se concludere il telefilm con la morte di Don Matteo o invece fare un cross-over della madonna con La Signora in Giallo e buttarla in genocidio. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3t9Ys5XaaRDNiYGgJg5ozohtKvNVD-yyUAWXbe2omqX6a5ZjZVep8L31oInys7ugEWNJe2ckSoYB4F9PNb1dsaKQZRaBUZIvEju2FuxKWeYx610jS9r6zs-39Tzhfa-i_4QIq2pq9LS8/s1600/don+matteo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" data-original-height="426" data-original-width="696" height="242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3t9Ys5XaaRDNiYGgJg5ozohtKvNVD-yyUAWXbe2omqX6a5ZjZVep8L31oInys7ugEWNJe2ckSoYB4F9PNb1dsaKQZRaBUZIvEju2FuxKWeYx610jS9r6zs-39Tzhfa-i_4QIq2pq9LS8/s400/don+matteo.jpg" width="400" /></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-50265495754679917602019-08-27T18:52:00.000+02:002019-08-27T19:43:29.751+02:00In equilibrio tra epico e falsità, le due facce di Bohemian Rhapsody<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEher1Z0i5erLooyw70Mfv1S4cDz6JxFUDsPpHHFeCGxUP0XlmCaC__x9VPrsGg4F4IM1HoIMWUYh9eKe1fMG81MELY6vVBbUiigfoROxSmI11qwI9H02mpdGSSiafYHPB3qqR8oEP7PSZ4/s1600/bohemian.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><img border="0" data-original-height="690" data-original-width="1600" height="171" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEher1Z0i5erLooyw70Mfv1S4cDz6JxFUDsPpHHFeCGxUP0XlmCaC__x9VPrsGg4F4IM1HoIMWUYh9eKe1fMG81MELY6vVBbUiigfoROxSmI11qwI9H02mpdGSSiafYHPB3qqR8oEP7PSZ4/s400/bohemian.jpg" width="400" /></span></a></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><i>(Cara amica, caro amico, se non ti piacciono i Queen questo post probabilmente non sarà di nessun interesse per te, scusami)</i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Iniziamo dalla fine: mia figlia Ludovica, motivo per il quale ad agosto inoltrato sono andato al cinema, vista la sua passione per la canzone che dà il titolo al film, il giorno dopo averlo visto si è messa a smanettare sul telefono per ascoltare le canzoni del gruppo inglese e ci siamo anche ascoltati <b>A Night at the Opera</b> in macchina.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Messa così, la questione potrebbe anche dirsi chiusa, a me faceva piacere che lei approfondisse la storia di "quelli di <b>Bohemian Rhapsody</b>", lei era uscita contenta dal cinema, tutto è bene ciò che finisce bene.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ma visto che, come ha fatto sagacemente notare qualcuno, vedere un film del genere con me di fianco rischia di essere un'esperienza segnante per una adolescente, mentre a dispetto dei rischi non ho proferito parola, ecco che scrivo un paio di cose.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Primo, a me il film sostanzialmente è piaciuto, pur nella assoluta consapevolezza dei suoi difetti; c'è da dire che io non sono un fan sfegatato dei Queen, che conosco abbastanza bene e di cui apprezzo alcune cose rispetto ad altre, quindi capisco il malumore di diversi amici che invece ne sono fans duri e puri. </span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono convinto che nonostante i limiti, sia un film da vedere, epico quanto basta per stuzzicare la curiosità dei neofiti, anche se fa incazzare i più esperti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La parte più inspiegabile, a me, resta ovviamente lo spostamento temporale della scoperta della malattia di Freddie; questo permette al film di chiudersi sulle note di <b>We are the Champions</b> al Live Aid dando a questa canzone una valenza molto forte, se si pensa che "in teoria" la stava cantando un uomo consapevole di avere poco da vivere. </span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questo rende un bel servizio alla canzone, che magari verrà usata meno per finali di chissà che sport e di cui verrà finalmente capito il senso di rivalsa e affermazione di cui è pregna, ma resta comunque una forzatura; il tour dell'anno successivo, in seguito all'album <b>A kind of magic</b> dimostra che la situazione non stava ancora precipitando, il Freddie del Live at (aridaje) Wembley lo dimostra chiaramente, anche se purtroppo fu l'ultima tournée. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mi sono anche detto che alla fine Freddie per primo era un tipo che amava fare della sua vita uno show, quindi la cosa potrebbe essere anche meno grave del previsto.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Per il resto, i soliti difetti (o mie fisime) sui film musicali, ossia la brevità e la conseguente superficialità con cui si racconta la storia di un gruppo con il quale, volenti o nolenti, tutti gli appassionati di musica devono fare i conti.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono però consapevole che un film di 12 ore forse non sarebbe stato realizzabile; ok, però sembra che passino dal primo concerto "col paki nuovo cantante" a riempire i palazzetti nel giro di pochi giorni; ok, però sembra che il rapporto col manager "cattivo" ruoti attorno solo alla pubblicazione di Bohemian Rhapsody come singolo, mentre con diversi manager, primo fra tutti <b>Norman Sheffield</b> ci fu quasi una guerra. (A Sheffield i Queen dedicarono un brano più che esplicito.)</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/v4zmv1IFCOA" width="560"></iframe></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il punto dolente a mio avviso resta l'attore che interpreta Freddie, soprattutto alla luce del fatto che abbia vinto l'Oscar come miglior attore protagonista. Mio Dio.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Freddie era, come dichiarò lui stesso e come (spostando il contesto da intervista uno a uno a conferenza stampa astiosa) si sente nel film "una puttana della musica" ed è sul palco che lo si deve vedere e sentire per apprezzarne la grandezza. In questo senso Malek mi è apparso inguardabile, a partire da quegli occhi sempre sgranati. Freddie saliva sul palco con una sfrontatezza unica ed un carisma altrettanto impareggiabile, nessuna di queste due caratteristiche così forti in lui mi sono arrivate da Malek.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDvLbg06YLC12g4uJzbDKzVFUKGB7ZxdRCq-HY2DKqjMj2v0vnK7VQ3utD5ucMp9bIAqYsAdBmSs5WjG4PkxnvTvMFVp8_Q7yO6c3onla-1SNt_lbNEZRQ2FmTYwvn39tRqj0OmbyNPGg/s1600/68569089_742947519500896_156329748648165376_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="610" data-original-width="990" height="246" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDvLbg06YLC12g4uJzbDKzVFUKGB7ZxdRCq-HY2DKqjMj2v0vnK7VQ3utD5ucMp9bIAqYsAdBmSs5WjG4PkxnvTvMFVp8_Q7yO6c3onla-1SNt_lbNEZRQ2FmTYwvn39tRqj0OmbyNPGg/s400/68569089_742947519500896_156329748648165376_n.jpg" width="400" /></a></span></div>
<br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Pur comprendendo l'estrema difficoltà nel rendere giustizia ad un performer come Mercury (non a caso uno degli ostacoli peggiori per la realizzazione del film fu trovare l'attore adatto) la sua interpretazione mi ha ricordato quei tristi programmi della RAI dove vips in decadenza imitano altri vips sperando di brillare ancora un po', anche se di luce riflessa e poi alla fine vince Marco Carta.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non basta riempirsi la bocca di denti a mettersi dei baffi finti ed una canottiera bianca per entrare in questo personaggio. Molto ma molto meglio l'attore che fa <b>Brian May</b> e perfino <b>John Deacon</b>, non certo uno che amasse mettersi in mostra, ne esce meglio che Mercury a mio avviso.</span><br />
<br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La somiglianza fisica non deve diventare un'ossessione, altrimenti si trasforma appunto in caricatura. <b>Joaquin Phoenix</b> in<b> I walk the line</b> ricorda fisicamente Cash, ma non cerca di esserne il sosia e la partita se la gioca sul piano dell'intensità dell'interpretazione.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpfla1527vgQvcSmZAS-UmiR3cu-1NCArb70sRnIh3hgU9SyjEU8Br6lcNoCr77BsA_ZAYA-NmGIGsf_5q-u7_BZgl3OWb4T6ovCr_Y02yNDJs7XLVdmv8b-f1lV2HpNRI4zVKB0WG3yc/s1600/f375acfea9a826b052b8756f36f722fd.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1018" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpfla1527vgQvcSmZAS-UmiR3cu-1NCArb70sRnIh3hgU9SyjEU8Br6lcNoCr77BsA_ZAYA-NmGIGsf_5q-u7_BZgl3OWb4T6ovCr_Y02yNDJs7XLVdmv8b-f1lV2HpNRI4zVKB0WG3yc/s400/f375acfea9a826b052b8756f36f722fd.jpg" width="253" /></a></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Speravo meglio anche per i dialoghi, molto molto lineari e semplicistici, con una buona dose di responsabilità da parte del doppiaggio, visto che, ad esempio, nella scena dove Freddie va a sentire suonare gli Smile, al bancone chiede "una birra media" invece dell'inglesissima PINT.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Banalotta la scena della riappacificazione, dove gli attori sembra quasi che stiano improvvisando, male.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Bisogna vedere questo film per conoscere i Queen, ma se volete capire meglio perchè Freddie sia stato un personaggio imprescindibile della musica del secolo scorso, guardatevi il Live Aid originale e ascoltatevi Live Killers.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/TkFHYODzRTs" width="560"></iframe></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-85347823835066979042019-08-14T07:30:00.000+02:002019-08-14T07:30:00.406+02:00Genova 14 agosto 2018 - 10 metri<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhULt7Xw5OeNfU8Dutk5Ilu2xudQHCLmQUgEMtrRb55IBRdDxwqY-wqvlZtk-HktDYeglyBDQdstdCueBcGYDP16rR8Fx6J7CAMKif4bbzcUf76ta1ETSxBIHc3yr1FBDN-RevSLfAwVBc/s1600/62639769_10218505612939158_1338358865095294976_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="614" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhULt7Xw5OeNfU8Dutk5Ilu2xudQHCLmQUgEMtrRb55IBRdDxwqY-wqvlZtk-HktDYeglyBDQdstdCueBcGYDP16rR8Fx6J7CAMKif4bbzcUf76ta1ETSxBIHc3yr1FBDN-RevSLfAwVBc/s640/62639769_10218505612939158_1338358865095294976_n.jpg" width="489" /></span></a></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il 14 agosto dell'anno scorso ero in ferie e data la giornata di brutto tempo, oziavo tra un caffè ed uno sguardo a Facebook. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Poco prima delle 12 proprio alcuni miei contatti sul social network iniziarono a condividere la notizia che un ponte fosse crollato a Genova; non capii subito di quale ponte parlassero.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il resto lo sapete e sono sicuro che ognuno di noi si ricordi benissimo cosa stesse facendo quando seppe del Ponte Morandi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mi aggrappai a questa foto, perché volevo trovare se non un senso a questa tragedia, almeno un motivo di speranza; quindi provai ad immedesimarmi nell'autista di questo camion e scrissi questa cosa, che per un anno ho condiviso ogni 14 del mese.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Oggi, ad un anno dal crollo, la metto qui per l'ultima volta. Il ponte non c'è più. Genova, la mia amata Genova sta cercando, anche questa volta di guardare avanti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Io continuo a riflettere su come la vita di ognuno di noi possa cambiare, fermandoci solo 10 metri prima del previsto.</span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">10 METRI</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non ricordo più il mio nome</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ma adesso non mi importa</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Guidavo un camion verde</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E avrei dovuto essere morto. </span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L'asfalto davanti a me è farina</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E le auto una cascata con la pioggia. </span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Guidavo un camion verde</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E non ricordo più il mio nome. </span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Chi mi ha bloccato in doppia fila? </span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ricordo ogni parola ed ogni insulto</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Per un minuto perso ad aspettarlo</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Invece di guidare il mio camion verde. </span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non ricordo più il mio nome</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ma quel rumore non lo potrò scordare più</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il rumore dell'abisso e dell'inferno</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Di addii e abbracci mai pronunciati</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dentro un baratro che aspettava anche me.</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il mio camion è appeso come un segnaposto</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A ricordarmi la differenza tra asfalto e vita.</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Da dove ti sembra di toccare il cielo</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L'inferno oggi sembra un posto più concreto</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E la sua strada lastricata di manutenzioni. </span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non mi importa più del nome e del camion </span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Oggi avrei dovuto essere morto</span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Invece ho imparato che la vita è una scatola </span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Piena di attimi che sembrano inutili </span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ma che possono spostare il tuo destino </span></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Anche solo 10 metri più indietro</span></i><br />
<div>
<br /></div>
il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-7210352246898824262019-08-08T18:30:00.000+02:002019-08-08T18:30:00.665+02:00L'immunità dei Cherubini<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3jlr64nDrhaTksz6qWzE432fN3BUkxazupkDeSHZi_Ksvveu2CWFDwXjCLuNET_oedJo6AskiS5PBLRPi4Dcdwm8Ei0CEbJVrlSlr8Z6TsdnSNXF4EcV4AHX503_JBPEJL6EWAdoIhOw/s1600/JovaBeachPartyLimited-cop-1200x900.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3jlr64nDrhaTksz6qWzE432fN3BUkxazupkDeSHZi_Ksvveu2CWFDwXjCLuNET_oedJo6AskiS5PBLRPi4Dcdwm8Ei0CEbJVrlSlr8Z6TsdnSNXF4EcV4AHX503_JBPEJL6EWAdoIhOw/s400/JovaBeachPartyLimited-cop-1200x900.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ieri pomeriggio ho visto un servizio sui lavori a Linate; il giornalista era nel cantiere e faceva vedere, insieme ad un addetto, le varie zone dove si sta lavorando, la montagna di detriti che verrà rigenerata per le pavimentazioni, le piste in via di completo rifacimento, il terminal sventrato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Poi, a chiosa del servizio, ha aggiunto <b>"e qui il 21 settembre atterrerà il Jova Beach Party per la sua data conclusiva!"</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il 21 settembre, mentre l'aeroporto aprirà il 27 ottobre e si presume quindi che il 21 settembre i lavori siano ancora in corso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ora io vorrei che qualcuno mi spiegasse perché quel cialtrone di Jovanotti sia diventato così intoccabile da permettergli una idiozia del genere, un concerto con diverse migliaia di persone, dentro un cantiere aperto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwI_jXkuKLaUnGvxFaYL-xUsgbw5sL4jkdZ6KOQvzW6WD-_c_Jb144k_XmjOgFP9yp7uFEBgE6MbO5guPwcN42u3q641KsV7t2Ocq3jRDKDopWYzAjw5oxOr5fYmkQGJCSkiloKgUFUlo/s1600/linate-k4aF--835x437%2540IlSole24Ore-Web.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="437" data-original-width="835" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwI_jXkuKLaUnGvxFaYL-xUsgbw5sL4jkdZ6KOQvzW6WD-_c_Jb144k_XmjOgFP9yp7uFEBgE6MbO5guPwcN42u3q641KsV7t2Ocq3jRDKDopWYzAjw5oxOr5fYmkQGJCSkiloKgUFUlo/s400/linate-k4aF--835x437%2540IlSole24Ore-Web.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Concerto che chiuderà, ringraziando la Madonna, la demenziale esperienza del <b>Jova Beach Party</b>, diverse date (meno del previsto dati i parecchi problemi) fatte in riva al mare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Vorrei che qualcuno mi spiegasse perché da 30 anni circa, ogni cosa che fa Jovanotti sia accolta dagli<b> ohhhh</b> di ammirazione della stampa </span><span style="font-family: "helvetica neue", arial, helvetica, sans-serif;">prezzolata </span><span style="font-family: "helvetica neue", arial, helvetica, sans-serif;">e del pubblico.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">30 anni iniziati da GIMME FIVE ALLRIGHT e durante i quali il nostro eroe si è trasformato in ecologista, pacifista, barricadero, cantautore romantico, salvatore di foreste, sempre sempre al momento giusto, con tempismo davvero troppo sospetto da non sembrare paraculo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Davvero nessun bambino di fronte all'imperatore nudo ha il coraggio di dirgli che le sue idee spesso sono sbagliate, ridicole, <b>PERICOLOSE?</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nessuno che gli abbia spiegato che il mare in Italia non è tutto come in Romagna, dove hai km quadrate di spiagge e soprattutto dove devi fare dei km in acqua prima di bagnarti il culo? Che forse su 20\30 mila persone lo scemo che si inciucca e si butta a mare rischiando di farsi male lo si trova? E che ad esempio qui in Liguria uno di quasi 2 metri come me dopo 3 metri non tocca più?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dai belin, con il mare non si scherza, con i lavori in corso non si scherza, perché lui può permettersi di avere ste idee balzane senza che nessuno abbia il coraggio di spararlo affanculo?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Senza pensare ai posti dove gli hanno <b>GIUSTAMENTE</b> chiuso la porta in faccia perché no, venire a fare le tue canzonacce qui sarebbe doppiamente dannoso per l'ambiente?</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Quando abbiamo dato a Jova questa totale immunità?</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E questo è un discorso a prescindere dal fatto che io trovi le sue canzoni orrende, che si, in effetti la musica in Italia lo ha imitato e spesso in peggio; il punto è perché lui, che io che sono un intollerante di merda reputo uno dei simboli della decadenza culturale italiana, sia oggi visto come un fabiofazio musicale, uno che qualunque cosa faccia o tocchi debba per forza essere oro anche fosse palesemente merda?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>A CHI JOVA BEACH PARTY?</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Blog di informazione su sto tour disastroso, che potete trovare qui:</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><a href="https://achijovabeachtour.blogspot.com/">https://achijovabeachtour.blogspot.com/</a></span></div>
il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4120408717889911038.post-89648404865667855762019-08-07T18:30:00.000+02:002019-08-07T18:30:04.388+02:00Metti una sera, Eddie Vedder a Barolo.<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeDgy9eFQR8NBPXzYpKG2JEijo5MTUFgtmIzEbHdQWju3c6IpQv9gApP6036l4TJL41C5hHFswNdz57p51PRo0dQf-JLfPh5DZjbQWCaGQ2QGgdeVB9sp64rRFC_m-SbCnTUJ92pLnXxE/s1600/Vedder_loc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeDgy9eFQR8NBPXzYpKG2JEijo5MTUFgtmIzEbHdQWju3c6IpQv9gApP6036l4TJL41C5hHFswNdz57p51PRo0dQf-JLfPh5DZjbQWCaGQ2QGgdeVB9sp64rRFC_m-SbCnTUJ92pLnXxE/s400/Vedder_loc.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Completamente fuori tempo massimo, scrivo qualcosa sul concerto di <b>Eddie Vedder</b> a Barolo del 17 Giugno, all'interno del <b>Festival Collisioni</b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non è più il caso di fare recensioni e resoconti, così condivido solo un paio di riflessioni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Prima di tutto, il concerto: Eddie fa parte di uno dei pochi gruppi di cui ormai mi fido a scatola chiusa, sono quasi 30 anni che seguo i <b>Pearl Jam</b> e la sua è una delle voci che mi emoziona di più. Ho quindi sfidato volentieri la mia crescente insofferenza verso i concerti affollati, per vederlo in versione solista, dopo aver rinunciato volontariamente alle due date di Firenze (2019 e 2017) perché in un contesto che non ritenevo adatto ad uno show acustico.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La prima cosa che ho notato è come lui giochi molto sul dualismo tra concerto acustico\tranquillo e concerto rock in versione solista; verrebbe quasi da dire che non sappia decidersi su come impostare lo show, anche se alla fine credo che questa apparente bipolarità sia una scelta ben precisa. Scelta di cui non intendo certo lamentarmi, visto che ha aperto la data piemontese con quella <b>Keep me in your heart</b> che nell'ultimo, meraviglioso album di <b>Warren Zevon</b> spiccava tra canzoni di livello altissimo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/AhOlck6wyQQ" width="560"></iframe></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tante cover e un buon equilibrio con i pezzi "di casa", ossia dei Pearl Jam: <b>Cat Stevens, i Beatles, i Clash, i Pink Floyd,</b> il "solito" <b>Neil Young</b>, diversi brani da <b>Into the Wild</b>, colonna sonora inarrivabile dell'omonimo film di <b>Sean Penn</b>.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/m8NPNKZ9jB0" width="560"></iframe></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tralascio la presenza di <b>Glen Hansard</b> che proprio non sopporto e che speravo di riuscire a perdermi, mentre purtroppo sono entrato nella piazza mentre affrontava con entusiasmo <b>Drive all Night</b>, proprio "di quello là"; pazienza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il quartetto d'archi da un lato aggiunge eleganza, dall'altro partecipa ad entrambe le facce dello show, in special modo quando esegue una versione strumentale di <b>Jeremy</b>, con Eddie nel backstage ed il pubblico che lo sostituisce alla voce.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Serata piacevole, Eddie che scherza sul suo vino preferito di cui ha finalmente conosciuto le origini e si lascia andare a diversi aneddoti confermando la piega discorsiva che avevo già notato lo scorso anno a Padova con la band, strappando risate a tutti indicando l'anziana signora che si godeva lo spettacolo dal terrazzo di casa, affermando di non aver mai suonato così vicino alla cucina di qualcun'altro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Di certo, a differenza di altri artisti che amo, preferisco Eddie come voce dei PJ al solista. La sua voce ed il suo carisma, mi arrivano più diretti e forti all'interno dell'alchimia del gruppo di Seattle.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Serata piacevole, ripeto, ma spero che al prossimo giro vengano tutti e 6.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/yzvozz2C9qo" width="560"></iframe></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La seconda parte della mia riflessione invece verte sul posto e sull'organizzazione. Ben gestito (all'andata) il discorso delle navette, tenendo conto che Barolo nonostante la guadagnata popolarità, resta un paesino arrampicato sulla Langa, a cui si accede con difficoltà; un po' meno al ritorno, dove qualche mezzo in più avrebbe accorciato l'inevitabile coda.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Da rivedere invece la gestione della piazza, troppo, troppo, troppo piena. Certo, non ho più 20 anni e nemmeno la voglia di sbattermi per un posto in prima fila, certo domani si lavora e cerco di non esagerare, ma davvero c'era troppa gente.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Piazza stracolma, da cima a fondo; all'arrivo di Hansard a fine serata, sono arretrato per mangiarmi qualcosa in tranquillità e pur essendo a fondo piazza, ero ancora accalcato manco fossi in transenna. Davvero non si poteva ridurre la capienza per rendere la vita più comoda? O addirittura, come ho letto altrove, davvero non si poteva buttare nella piazza 2500\3000 sedie e dare a tutti la possibilità di godersi lo show? Non credo che le terre del Barolo non possano permettersi qualche pagante in meno, a fronte di una maggior soddisfazione di tutti; anche perché per quanto io sia insofferente, ho la fortuna di non trovarmi sepolto nella folla grazie alla mia stazza, ma intorno a me vedevo comunque parecchia insoddisfazione.</span><br />
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In generale, la serata di Barolo è abbastanza esemplificativa di come ormai la musica "leggera" in Italia sia considerata qualcosa di cui occuparsi con superficialità; anzi forse non è nemmeno il caso di fare più la distinzione tra leggera e "alta", visto che per l'ultimo concerto di <b>Morricone</b>, in quel posto osceno nel fossato davanti alle <b>Mura di Lucca</b>, ho di nuovo letto robe allucinanti, non al livello dei <b>Rolling Stones</b>, ma quasi.</span><br />
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Collisioni poi è un festival invecchiato male, almeno dal punto di vista di chi come me c'era stato anni prima, godendo a pieno l'organizzazione delle varie piazzette, dei vari incontri e dei laboratori, nonostante fossimo insieme alle nostre figlie, all'epoca di 7 e 4 anni; ora non è più un evento di un weekend, ma è soprattutto una serie di concerti "grossi" nell'arco di 30\40 gg (pur mantenendo le attività collaterali di cui sopra); nulla di sbagliato certo, ma il rimpianto per qualcosa che mi sembrava nato con ben altre intenzioni.</span><br />
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Pecunia non olet, purtroppo.</span><br />
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il Calahttp://www.blogger.com/profile/17710851041364510351noreply@blogger.com0