mi muovo lungo un ipotetico perimetro percorsi spigolosi, solo a me visibili svolte improvvise, curve a gomito cerco l'uscita, ma non cambio andatura mi ostino sugli angoli mi arrovello su linee spezzate ma so di non essere destinato qui però giro, svolto e ritorno quadrati concentrici rombi inspiegabili a mezzo metro da me, la libertà ma nessuno può indicarmela come un insetto traccio le mie rotte e da solo cerco i traguardi se devo restare costretto in un quadrato impalpabile di prigionia per lo meno fingo di averlo scelto fingo che la scelta sia stata mia
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