lunedì 18 giugno 2012

Accadde oggi - 18 giugno

Oggi per tutta la giornata ricorderò il primo anniversario della scomparsa del BIG MAN Clarence Clemons

http://www.rockol.it/img/foto/upload/cclemons.JPG 

A partire dalle 14, di ritorno dall'ufficio, posterò alcuni video tra quelli che ritengo più significativi dell'importanza che il sax del big man ha avuto nella musica di springsteen ed ovviamente nella mia vita.

domenica 17 giugno 2012

Accadde oggi - 17 giugno

17 giugno 1955 -  In seguito ad un accordo tra lui e bob neal, il colonnello parker diventa ufficialmente il manager di elvis


17 giugno 1966 - peter green si unisce al gruppo di john mayall, i bluesbrakers


17 giugno 1967 - continua il festival di monterey
il bootleg del pomeriggio presenta le seguenti esibizioni:

Canned Heat
201. Rollin’ and Tumblin
202. Dust My Broom
203. Bullfrog Blues

Janis Joplin with Big Brother & The Holding Company

204. Down On Me
205. Combination Of The Two
206. Harry
207. Road Block
208. Ball And Chain

Country Joe and The Fish

209. Not-So-Sweet Martha Lorraine
210. Fixin’ To Die Rag
211. Please Don’t Drop That H-Bomb
212. Section 43

Al Kooper

213. (I Heard Her Say) Wake Me, Shake Me

Butterfield Blues Band

301. Look Over Yonders Wall
302. Mystery Train
303. Born In Chicago
304. Double Trouble
305. Mary Ann
306. Droppin’ Out
307. One More Headache

Quicksilver Messenger Service

308. All I Ever Wanted To Do (Was To Love You)

Steve Miller Blues Bland

309. Mercury Blues

The Electric Flag

310. Drinkin’ Wine
311. Groovin’ Is Easy
312. Night Time Is The Right Time

potete scaricare gli mp3 cliccando qui

il bootleg della sera presenta le seguenti esibizioni:

Moby Grape
401. Tommy Smothers introduction
402. Indifference
403. Mr. Blues
404. Sittin’ By The Window
405. Omaha

Hugh Masekela

406. Bajabula Bonke (Healing Song)

The Byrds

407. Renaissance Fair
408. Have You Ever Seen Her Face
409. Hey Joe
410. He Was A Friend Of Mine
411. Lady Friend
412. Chimes Of Freedom
413. So You Wanna Be A Rock ‘N’ Roll Star

Laura Nyro

414. Today
415. Wedding Song
416. Poverty Train

Jefferson Airplane

501. Somebody To Love
502. The Other Side Of This Life
503. White Rabbit
504. High Flying Bird
505. Today
506. She Has Funny Cars
507. Young Girl Sunday Blues
508. Ballad Of You, Me and Pooneil

Booker T and The MG's

509. Booker-Loo
510. Hip Hug-Her
511. Philly Dog w/The Mar-Keys

Otis Redding

512. Shake
513. Respect
514. I’ve Been Loving You Too Long
515. Satisfaction
516. Try A Little Tenderness

potete scaricare gli mp3 cliccando qui

17 giugno 1980 - i led zeppelin si esibiscono a dortmund, germania; il bootleg sella serata presenta le seguenti canzoni:

CD 1:
01. Train Kept A Rollin'
02. Nobody's Fault But Mine
03. Black Dog
04. In The Evening
05. The Rain Song
06. Hot Dog
07. All Of My Love
08. Trampled Underfoot
09. Since I've Been Loving You (Beginning Cut)
10. Achilles Last Stand

CD 2:

01. White Summer
02. Kashmir
03. Stairway To Heaven
04. Rock And Roll (End Cut)
05. Whole Lotta Love Intro (Beginning Cut)
06. Heartbreaker
07. Whole Lotta Love Outro

potete scaricare gli mp3 cliccando qui

Un mese con Bruce Springsteen - giorno 17

Giugno, mese in cui a Dio piacendo, vedrò due concerti di Bruce.
Giochino per mettere una (sua) canzone al giorno.

giorno 17: una canzone che vorrei dedicare a...

cristina e gianfranco, in ricordo di quel sms dal prato al secondo anello di san siro, anno 2008

sabato 16 giugno 2012

La pioggia? La pioggia un paio di palle


La pioggia? Ma no, la pioggia, dippersè, conta un cazzo dai.

Quello che ha reso epico, indimenticabile, eroico il concerto di firenze non è la pioggia, sarebbe troooooooppo facile.
Che uno si porta su un 4\5 litri di acqua guizza presa alla LIDL 100 litri 3 euro e alè, taca su a bagnarsi tutto durante il concerto, no, non è così che funziona.

Certo, la pioggia aiuta, fa anche mooooooooooooolto woodstock, anche se lì non era tanto la pioggia quanto il fango eh.

Ma il punto non è che piovesse nah.

Il punto è che mentre eri lì che ti beccavi 3 fottute ore e 20 fottutissimi minuti di pioggia che è variata dal "pioggiuerellina leggiuera leggiuera che fa fin piacere" a "oh cazzo piove" a "STAMINCHIA!", mentre sei lì che resisti e tieni duro, alzi gli occhi verso il palco e lo vedi.

Vedi Mister BRUCE FUCKIN' SPRINGSTEEN anni 63 a settembre, milioni e miloni di dischi venduti, milioni e milioni di dollari in banca, lo vedi che viene a prendersi la pioggia come te.

E allora VAFFANCULO la pioggia non conta più un cazzo ennò, conta che sei lì e lui vuole dimostrarti che è dalla tua parte, è con te.

Ed il suo scendere lì sotto ed inzupparsi vale più di mille parole, ti conferma che quello che parla di vagabondi nati per correre, di città di perdenti, di rangers ad harlem, è sempre lui, è sempre lì, non molla un cazzo, non cede un centimetro.

Ed allora anche tu alzi gli occhi e a sta cazzo di pioggia gli urli di venire ancora più forte, ancora ed ancora che niente e nessuno può farti andar via, niente e nessuno può rovinarti quei momenti, niente e nessuno ti faranno passare la voglia.

Niente e nessuno potranno mai farti paura.

Perchè BRUCE FUCKIN' SPRINGSTEEN è lì, con te.

ECCHECCAZZO.

Accadde oggi - 16 giugno

16 giugno 1965 - Agli studi della columbia di NY, bob dylan registra "like a rolling stone", da questo momento il rock non sarà più lo stesso





16 giugno 1967 - inizia il festival di monterey, durerà tre giorni.
si esibiranno tra gli altri: the Who, Jimi Hendrix and Janis Joplin, The Byrds, Grateful Dead, Otis Redding, Simon & Garfunkel, The Steve Miller Band, Canned Heat, The Mamas And The Papas, Jefferson Airplane, Buffalo Springfield and The Electric Flag. I biglietti costavano da 3,5 a 6 dollari.













Oggi è possibile scaricare il bootleg della prima serata, che presenta i seguenti artisti:

John Phillips
101. Festival Introduction

The Association
102. Along Came Mary
103. Windy

Lou Rawls
104. Love Is A Hurtin’ Thing
105. Dead End Street
106. Tobacco Road

Johnny Rivers
107. Memphis

Eric Burden & The Animals
108. Paint It Black
109. San Francisco Nights
110. Ginhouse Blues
111. Hey Gyp

Simon & Garfunkel
112. Homeward Bound
113. At The Zoo
114. Feelin’ Groovy
115. For Emily
116. Sounds Of Silence
117. Benedictus
118. Punky’s Dilemma

gli mp3 si scaricano cliccando qui

16 giugno 1980 - esce a chicago il film sui fratelli blues, john belushi e dan akroyd.
Nel cast anche James Brown, Ray Charles, Aretha Franklin e Cab Calloway.












16 giugno1982 - Muore per overdose James Honeyman-Scott, chitarrista dei Pretenders.




16 giugno 1996 - concerto benefico per il tibet, al Golden Gate Park di san francisco.
presenti: Rage Against The Machine, Beastie Boys, Smashing Pumpkins, Fugees, Red Hot Chili Peppers, John Lee Hooker, Beck, Sonic Youth, Yoko Ono, De La Soul e Richie Havens



Un mese con Bruce Springsteen - giorno 16

Giugno, mese in cui a Dio piacendo, vedrò due concerti di Bruce.
Giochino per mettere una (sua) canzone al giorno. 

Giorno 16 - una canzone che amavi e che ora odi

urca, pesante questa.

una che alla lunga mi è venuta un pò a noia dai:

living on the edge of the world

venerdì 15 giugno 2012

Le torri e la fionda (Per Albenga, con Albenga, da Albenga)

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Lettera aperta.
Albenga: città delle torri e della fionda.

La fionda dei Fieui di caruggi negli ultimi anni è diventata sempre più il simbolo della lotta ai soprusi, alle violenze, alle speculazioni, sino a ricevere il riconoscimento ufficiale del Presidente della Repubblica. Le torri sono lo storico simbolo di Albenga, eredità importante dei nostri avi, le torri medioevali, in pietra nera di Pogli e mattoni rossi che si infiammano ai raggi del sole che tramonta. Purtroppo sovente umiliate dall’incuria dei nostri tempi, come la splendida torre D’Aste Rolandi, violentata da un’orribile antenna telefonica. Ma svettanti o mozzate, fatiscenti o ben restaurate, sono queste da sempre le uniche torri per gli Albenganesi! Perciò non cerchiamo di nobilitare con un nome storico e suggestivo ciò che non lo è affatto: le torri sono torri, i grattacieli sono grattacieli! Nel 2007, grazie soprattutto all’ amore per Albenga di Antonio Ricci (cui saremo eternamente grati per questo) fu sventato un devastante intervento edilizio che avrebbe compromesso per sempre il nostro centro storico. Visti gli sviluppi della situazione, oggi avremmo degli scheletri incompiuti, minacciosamente incombenti sul cuore ingauno con danni facilmente intuibili per l’immagine e l’economia cittadine. Pericolo scampato? Non ne siamo sicuri. Anche per questo vogliamo dire a voce alta: basta alla cementificazione del nostro territorio e del nostro mare! Negli ultimi decenni Albenga è diventata “grossa”, non “grande”: quantità non è sinonimo di qualità. E tutti siamo colpevoli per la passiva rassegnazione, per la scarsa attenzione alla qualità della vita nostra e, ancora più grave, dei nostri figli e nipoti. Non si tratta di essere a priori contro l’edilizia (aspetto importante dell’ economia), ma di potere almeno dire, alla maniera di Villaggio-Fantozzi, che lo sviluppo edilizio nella nostra città è stato nel tempo “una cagata pazzesca”.
Meravigliose, storiche dimore nel viale Martiri della Libertà abbattute per lasciare posto ad anonimi, ma ben più redditizi condomìni, le sponde del Centa cementificate a pochi metri dall’alveo, strade tracciate con andamenti enigmatici o fin troppo comprensibili. La città vecchia soffocata a pochi metri dalle mura da una cinta impressionante di palazzoni e celata agli occhi dei visitatori da una vergognosa cortina di cemento. E, dall’altra parte, la mancanza di piste ciclabili, di percorsi pedonali, di sentieri, l’assenza di un vero parco per i bambini e gli anziani, di un giardino pubblico, la trascuratezza del lungofiume. Non abbiamo una sala congressi, rischiamo di non avere più un cinema, un teatro, un ospedale veramente pubblico; l’area alla foce del Centa, che potrebbe essere un’opportunità unica, è ridotta ad un immondezzaio; il centro storico - una perla se fosse in Toscana o in Francia - è trascurato (cavi sospesi ovunque, quadri elettrici penzolanti sulle antiche facciate, numeri civici in plastica, arredo urbano discutibile, angoli suggestivi ridotti a posteggio o trasformati in orinatoi). Mancano quasi totalmente spiagge pubbliche attrezzate e adeguate strutture alberghiero-ricettive. Siamo riusciti a realizzare una nuova passeggiata a mare importando le palme più malandate di tutto il bacino del Mediterraneo! Non si tratta del colore delle Amministrazioni succedutesi: in ogni caso abbiamo visto soprattutto cemento! Per questo facciamo nostra la proposta di Antonio Ricci: su ogni edificio siano poste le foto e i nomi di chi lo ha progettato, costruito e, soprattutto, approvato. A futura memoria e, sovente, a futura vergogna.
E fra poco un altro impatto ambientale devastante farà scempio del panorama cittadino: un’ altra gigantesca colata di cemento a pochi metri dal mare con un effetto fortemente negativo: sia essa in orizzontale o in verticale. Con il rischio assai forte che apra la strada ad altre operazioni analoghe. E lo stesso ciclone cementificatorio assalirà molte parti della nostra piana, sacrificata ai cosiddetti oneri di urbanizzazione. Non possiamo continuare a vendere in questo modo nostra madre al primo venuto per pagare i debiti: è immorale. Si cerchino altre vie. Esistono anche, molti comuni lo insegnano, uno sviluppo ecosostenibile ed una edilizia di conservazione e recupero dell’esistente. La cementificazione selvaggia degli anni ‘50/60 non è servita da lezione: forse è ora di cambiare strada. Riconoscere gli errori e porvi rimedio è segno di forza non di debolezza. Oggi Albenga fatica a dare risposte a ciò che chiede il turista moderno. Ambiente, cultura, storia, clima, accoglienza, gastronomia, cura del particolare, mare pulito, una cittadina a misura d’uomo erano a nostra portata. La nostra terra avrebbe potuto essere un’oasi fortunata, con un po’ di lungimiranza. Non servono grandi cantieri, opere colossali, mega appalti, ma una manutenzione continua, attenta, scrupolosa; necessitano legalità, sicurezza, solidarietà. Serve il recupero di tanti edifici esistenti, fatiscenti, un piano del colore. Servono musei, locali, negozi, cinema, teatri, ritrovi per giovani pieni, non case vuote. C’è bisogno di entusiasmi e speranze nuove, non di supina rassegnazione. E soprattutto c’è bisogno di attenzione vera per il tanto sbandierato bene comune e del rispetto della volontà popolare:vedi il caso dell’acqua pubblica e dell’ Ospedale.
Questa lettera aperta è indirizzata a tutti coloro che amano davvero Albenga, non è contro qualcuno, non vuole suscitare polemiche, ma provocare riflessioni e decisioni coraggiose. E’ una richiesta forte di impegno vero e di mantenimento delle promesse, un gesto d’amore verso la città che ci ha visto nascere e crescere e dove speriamo di restare per sempre, un atto di gratitudine verso una madre generosa che, purtroppo, non sempre ha ricevuto in cambio dai figli lo stesso affetto e le stesse cure che ha donato. E’ anche, però, una presa di posizione che i cittadini, in numero sempre crescente, ci chiedono da tempo con insistenza. Su certi temi non si può continuare a tacere, poichè alla fine il silenzio rischia di confondersi con la complicità. E i Fieui di caruggi non vogliono essere complici di nessuno.

I Fieui di caruggi