lunedì 7 ottobre 2013

Daniele Tenca - Una sveglia a tempo di blues

Dopo averlo citato relativamente alla polemica nata ai Glory Days di Rimini sulla correttezza di eseguire pezzi propri a feste del genere, ho ripreso i suoi dischi e mi è venuta voglia di pubblicare sul blog la recensione che feci qualche mese fa del suo ultimo lavoro Wake up nation per il sito il sussidiario.


Nato come genere di protesta da parte della popolazione di colore, il blues ha sempre mantenuto negli anni la sua valenza sociale, legato com'è a doppio filo con le lotte contro la schiavitù.
Blues come espressione di un dolore e di un malessere profondo, che unisce il lamento cantato col suono della chitarra.
Blues come genere decisamente americano, proprio per il legame inscindibile di cui sopra.
Ma chi dice che il blues non possa essere colonna sonora anche di altre lotte, altre battaglie, altri tentativi di rivendicazione?
Non lo pensa di sicuro Daniele Tenca, che pubblica in questi giorni Wake up nation, il suo terzo album in studio, il secondo di blues.
E se l'album di esordio in italiano era un buon compromesso tra rock e tradizione cantautorale italiana, sia Blues for the working class che il recente Wake up nation dimostrano come Daniele e la sua band mastichino perfettamente il linguaggio del Delta, sia nelle musiche che nelle tematiche e soprattutto nello spirito.
Dopo aver riflettuto e cantato della classe operaia (la che? Classe cosa?? ah perchè, esiste ancora?), Daniele si rivolge ora alla propria nazione, cercando di scuoterla da un torpore che ormai la sta distruggendo, lentamente ed inesorabilmente.
Circondato da ottimi musicisti, in pratica il meglio del blues italiano, (Gnola Glielmo, Paolo Bonfanti, Riccardo Maccabruni, Andy J Forest, Cooper Cupertino) Tenca pubblica un disco completo, sferzante, che lancia un grido di allarme ma che di certo non dimostra rassegnazione.
Rabbiosamente ironico è il pezzo iniziale, Dead and gone, dove si riciclano quei luoghi comuni con cui per anni si è parlato alla pancia dei cittadini, cercando di coinvolgerli in una guerra tra poveri che ha avuto il solo risultato di creare una patina di razzismo ed intolleranza sotto la quale l'anima più vera dell'uomo trova appunto la morte e la sepoltura.
A fare da contraltare arriva subito dopo la velenosa Big Daddy, che parla di chi per anni ha comprato piaceri e piacere grazie a soldi sporchi e ad una rete di disonestà prima di tutto intellettuale, che ha chiuso occhi e naso a chi cadeva nella trappola, magari illuso da un programma televisivo o da una squadra di calcio.
What ain't got richiama sia nel titolo che nel testo la canzone di De Andrè e Bubola (quello che non ho), ma stavolta a mancare al protagonista è una serie di cose che una volta forse si potevano chiamare nazione o patria, concetti ora riservati a nostalgici paramilitari, mentre quella fascia di popolazione che dallo stato (nazione, patria) avrebbe più bisogno di un (doveroso) aiuto sente lontana ed anzi fonte di costante imbarazzo; così come il pezzo successivo, The wounds stay with you, che parla di ferite e cicatrici, spinge gli ascoltatori a serrare le file e fare fronte comune contro chi trae vantaggio dal metterci al fondo della catena alimentare. A sottolineare tutto questo una lap steel guitar che urla forte il suo malcontento (l'ottimo Matteo Toni).
È un album sofferto e doloroso, due emozioni forti che permeano tutte le canzoni e condizionano tutti gli aspetti della vita dei protagonisti, anche quelli più romantici.
La fantastica ballata Silver Dress prova a portare un po' di dolcezza ma il desiderio in tempi come questi spesso è frustrazione e rimpianto.
Un disco che partendo da una musica senza tempo come il blues, lo rende attualissimo, cantando testi immediati e profondi, che rispecchiano in modo molto crudo e diretto la realtà odierna.
Ottimo esempio di questo è What did you do?, immaginario dialogo (tra padre e figlio?) con chi non ha avuto il coraggio di schierarsi, se non nascondendosi dietro l'anonimato di internet, dove ognuno può essere un feroce rivoluzionario senza muoversi di un centimetro dalla sua sedia e dalla sua pigrizia. Domande a cui forse tra qualche anno dovremmo rispondere appunto ai nostri figli, ai quali stiamo lasciando un mondo di odio e rovine.
Musica senza tempo che quindi non può prescindere da alcuni padri fondatori, come Bob Dylan, che meglio di chiunque altro ha cantato del malessere e delle ingiustizie e la cui It's all good (da Together through life del 2009) suona perfettamente adeguata alle tematiche dell'album.
La title track è un pezzo incalzante, con chitarra e batteria (Pablo Leoni) che disegnano un ritmo battagliero, tappeto perfetto per l'esortazione di Daniele, che invita la sua gente a guardarsi da imitazioni di Dio a buon mercato e da troppi canali televisivi, mentre il dissenso non è permesso e ci stanno rubando il meglio dalle mani 
A chiusura del disco un'altra cover, Society, cantata da Eddie Vedder nel suo meraviglioso album solista Into the wild (colonna sonora del capolavoro di Sean Penn) che viene riproposta per un finale dolceamaro, arricchito da una armonica che arriva dritta dalle sessions di Nebraska
Sembra quasi che il protagonista scelga di non accettare più le regole di questa società (razza folle) e se ne allontani (come del resto accade nel film), non prima di aver tracciato un altro impietoso ritratto che ne denuncia le brutture, come Daniele ha fatto nel corso di tutto l'album.
Spero che tu non ti senta sola senza di me, dice in chiusura di album, ma sarebbe un peccato che Daniele seguisse alla lettera le vicende del protagonista di Society, la sua nazione ha bisogno di gente che ne canti problemi e contraddizioni, sferzandola e esortandola, come lui sta dimostrando di saper fare così bene.

domenica 6 ottobre 2013

Un bootleg al giorno - 6 ottobre - Warren Zevon (mp3 + FLAC)



Warren Zevon
Catalyst
Santa Cruz, CA
1996-10-06

01.Mr.Bad Example
02.Carmelita
03.talk
04.Figurine
05.Piano Fighter
06.Roland the Headless Thompson Gunner
07.Let Us Sleep Again Tonight
08.Bujonbora > Play It All Night Long
09.Boom Boom Mancini
10.You Don't Know the Meaning of Love
11.Excitable Boy
12.Werewolves of London
13.My Way
14.Lawyers Guns and Money
15.E: Ring Them Bells

potete scaricare gli mp3 cliccando qua

potete scaricare i files FLAC cliccando qua

sabato 5 ottobre 2013

Un bootleg al giorno - 5 ottobre - Deep Purple (FLAC)





























Deep Purple - 1996-10-05 - Bordeux, FR
(Audience FLAC)

Deep Purple MarkVII is: Ian Gillan, Roger Glover, Jon Lord, Ian Paice, Steve Morse

DEEP PURPLE MkVII - LA MEDOQUINE, BORDEUX FRANCE 05/10/1996



CD1 (64:30):
01 Fireball
02 Ted The Mechanic
03 Pictures Of Home
04 Black Night
05 Cascades - I'm Not Your Lover
06 Sometimes I Feel Like Screaming
07 Woman From Tokyo
08 The Aviator
09 Rosa's Cantina
10 No One Came

CD2 (69:43):
01 Smoke On The Water ~ Jon Lord on keyboards
02 When A Blind Man Cries
03 Speed King
04 Perfect Strangers
05 Hey Cisco
06 Highway Star
07 Lazy*
08 Satch's Boogie*
09 Woman From Tokyo*
10 Paint It Black*

*: Esberg, Denmark 04.06.1994

potete scaricare i files FLAC cliccando 

qua per la prima parte

qua per la seconda parte





Iniziamo il weekend con una bella wrecking ball


























Wrecking Ball

Abbiamo graffiato, abbiamo incatenato inutilmente i nostri cuori
Abbiamo saltato senza mai chiedere perché
Ci siamo baciati, sono caduta sotto il tuo incantesimo
Un amore che nessuno potrebbe negare

Non hai mai detto che io me ne sono andata
Ti vorrò sempre
Non posso vivere una bugia, fuggendo dalla mia vita
Ti vorrò sempre

Sono arrivata come una palla da demolizione
Non ho mai colpito così forte in amore
Tutto quello che volevo era distruggere i tuoi muri
Tutto quello che tu hai fatto è stato distruggere me
Sì, mi hai distrutta

Ti ho portato in alto nel cielo
E adesso non stai tornando giù
Si è girato lentamente, mi hai lasciata bruciare
E adesso siamo cenere sul terreno

Non hai mai detto che io me ne sono andata
Ti vorrò sempre
Non posso vivere una bugia, fuggendo dalla mia vita
Ti vorrò sempre

Sono arrivata come una palla da demolizione
Non ho mai colpito così forte in amore
Tutto quello che volevo era distruggere i tuoi muri
Tutto quello che tu hai fatto è stato distruggere me
Sì, mi hai distrutta
Si, ho solo chiuso i miei occhi, oscillando
Mi hai lasciata accovacciata tra le fiamme e la caduta
Tutto quello che tu hai fatto è stato distruggere me
Sì, mi hai distrutta

Non ho mai avuto intenzione di iniziare una guerra
Volevo solamente che tu mi lasciassi entrare
E invece di usare la forza
Penso che ti avrei lasciato entrare
Non ho mai avuto intenzione di iniziare una guerra
Volevo solamente che tu mi lasciassi entrare
E invece di usare la forza
Penso che ti avrei lasciato entrare
Non hai mai detto che sono semplicemente andata via
Ti vorrò sempre

Sono arrivata come una palla da demolizione
Non ho mai colpito così forte in amore
Tutto quello che volevo era distruggere i tuoi muri
Tutto quello che tu hai fatto è stato distruggere me
Sì, mi hai distrutta
Si, ho solo chiuso i miei occhi, oscillando
Mi hai lasciata accovacciata tra le fiamme e la caduta
Tutto quello che tu hai fatto è stato distruggere me
Sì, mi hai distrutta


(Miley Cyrus)

venerdì 4 ottobre 2013

Un bootleg al giorno - 4 ottobre - Bruce Springsteen (FLAC)


Bruce Springsteen - 2005-10-04 - Asbury Park, NJ
(Audience FLAC
)

American Red Cross Benefit
Paramount Theater, Asbury Park NJ
October 4 2005


Disc 1
1. Idiot’s Delight
2. Living Proof
3. Devils & Dust
4. The Ties That Bind
5. Long Time Coming
6. Silver Palomino
7. Be True
8. Tougher Than the Rest
(9. intro to Ain’t Got You)
10.Ain't Got You
11. All the Way Home
12. One Step Up
13. Reno
14. Atlantic City
15. Lost in the Flood
16. The Rising
17. Lucky Town
Disc 2

(1. meet Bruce’s Aunts)
2. Jesus Was An Only Son
3. Two Hearts
(4. warm up to Galveston Bay)
5. Galveston Bay
(6. intro to Matamoras Banks)
7. Matamoras Banks
8. I Wanna Marry You
9. 4th of July, Asbury Park (Sandy)
(10. Hurricane Katrina PSA)
11. The Promised Land
12. Dream Baby Dream


potete scaricare i files FLAC cliccando qua

giovedì 3 ottobre 2013

Un bootlgeg al giorno - 3 ottobre - Stevie Ray Vaughan (mp3)



Oggi SRV avrebbe compiuto 59 anni.


Stevie Ray Vaughan
October 3, 1981
Steamboat 1874
Austin, TX


01 May I have a talk with you (starts in progress slightly)
02 Letter to my Girlfriend
03 Tell me
04 Wham
05 Manic Depression
06 Lenny
07 instrumental 

 Stevie takes 'A pause for the cause' [end of set 1]
08 Start of set, someone sings part of "happy birthday"
09 boilermaker
10 close to you
11 You'll be mine
12 Empty Arms 

13 Dirty Pool 
 14 Slide Thing
15 I'm Leavin' You Baby (commit a crime)
16 Texas Flood
17 Drivin South >Third stone 18 The Wham (again)
19 Hideaway
20 So Excited
21 Love in vain
22 The sky is crying 

23 Lovestruck Baby
24 May I have a talk with you (again)
25 Thunderbird
26 You done Lost Your good thing now 

27 Woke up this mornin'

potete scaricare gli mp3 cliccando qua

mercoledì 2 ottobre 2013

Un bootleg al giorno - 2 ottobre - Tom Petty (mp3 + FLAC)




































Tom Petty and The Heartbreakers
1994-10-02
Bridge School Benefit Concert
Shoreline Amphitheater
Mountain View, CA
Soundboard Recording

01. Thirteen Days
02. I Won't Back Down
03. Girl On LSD
04. King's Highway
05. Mary Jane's Last Dance
06. Learning To Fly
07. You Don't Know How It Feels
08. Time To Move On
09. Runnin' Down A Dream
10. Free Fallin'

potete scaricare gli mp3 cliccando qua

potete scaricare i files FLAC cliccando qua