venerdì 27 novembre 2015

10 Volte Su La Testa!!! - Come Don Chisciotte 2.2



Fare parte dell'associazione culturale zoo è una delle scelte migliori che abbia fatto ed ha influenzato molto la mia vita (ed il mio tempo libero) degli ultimi 4 anni.
Organizzare Su la testa è tanto stancante quanto gratificante e se oggi posso perfino giocare allo speaker radiofonico, beh vi assicuro che molto dipende dalla prima volta che sono andato a riunione a casa Geddo.

Non potevo non unire queste due cose e dedicare una puntata alle dieci edizioni del festival. Una carrellata di artisti che hanno reso la nostra una storia che vale la pena di raccontare.

Ecco i pezzi trasmessi ieri sera

zibba & vittorio de scalzi - o mae ma
andrea parodi & claudio lolli - per non sentirci soli
massimiliano larocca - meravigliosi perdenti
federico sirianni & gnu quartet - vuoi
max manfredi - la fiera della maddalena
chiara ragnini - tra le foglie
francesco piu - trouble so hard
paolo bonfanti - black glove
bandabardò - mojito f.c.
l'orage - come una festa
francesco guccini - don chisciotte


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lunedì 23 novembre 2015

Come Don Chisciotte 2.1 - Su La (Con)test



Prima puntata della seconda stagione di Come Don Chsciotte sulla webradio Radio Gazzarra.
Puntata dedicata interamente ai partecipanti al Contest Non Competitivo che si è concluso sabato ad Albenga e che sabato prossimo invece si trasformerà nella festa finale in attesa del Festival Su La Testa che si svolgerà dal 3 al 5 dicembre al Cinema Teatro Ambra di Albenga

Ecco gli artisti ascoltati

edoardo chiesa – nati vecchi
doremiflo – irrequieta
clemente – l’uomo senza verità
dagma sogna – ormai è tardi
ginez e il bulbo della ventola – rapina
the lonesome picking pines – fuorilegge
joe garibaldi – who am i?
ramon gabardi – sotto le bombe di dresda
francesca pilade – quel pezzo di carta’’


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lunedì 19 ottobre 2015

Marah - Kids in Philly



Quando è stata l'ultima volta che un disco vi ha catturato al primo ascolto?
E per primo ascolto intendo 2, massimo 3 minuti dopo averlo fatto partire eh.
Anni fa, dopo che per diverse volte il nome dei Marah mi era capitato all'orecchio, decisi di comprare questo album, il secondo della loro discografia.
Ammetto che buona parte della decisione dipese dall'aver letto che di loro si era appassionato pure Springsteen, ma alla luce dell'approfondimento che ho fatto dopo averli conosciuti, sono convinto che la collaborazione con Bruce non sia affatto tra le cose migliori della loro carriera.
Ma torniamo a Kids in Philly, comprato se non ricordo male a prezzo stracciato su ebay e inserito nel lettore cd.
BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM
Onestamente, ad oggi, sono pochi gli album che mi hanno colpito così in fretta
Ten, il quintuplo live di Bruce, forse Southern Harmony.
Non era nemmeno finito il primo pezzo, dopo la sirena del porto di Philadelphia che chiamava tutti a raccolta, che già li amavo, pazzamente.
Kids in Philly è un disco meraviglioso, il loro capolavoro ad oggi (e credo mai più) insuperato, uno degli album che porterei in quella maledetta isola deserta.
Un mix di rock, blues, folk, effetti, voci, tutto o quasi senza soluzione di continuità, nemmeno 40 minuti, come spesso accade ai capolavori, ma di una intensità devastante.
Oggi mi è arrivato il vinile + cd + (ovviamente) t shirt (ovviamente xxl)

Me lo riascolto tutto di fila, per celebrare il punto più alto della loro carriera
Il disco dopo fu uno scivolone, con la complicità di Springsteen, che forse in buona fede rese FLOAT AWAY WITH THE FRIDAY NIGHT GODS un pastrocchio a me insopportabile, poi migliorato anni dopo con una versione più scarna.

Alti e bassi e poi nel 2008 finalmente riuscii a vederli dal vivo, a Pavia, appoggiato al palco, davanti a Serge Bielanko, chitarrista del gruppo e fratello di Dave, cantante dalla voce graffiante e sporca.
Uno show spettacolare, che apprezzai nonostante Dave, per colpa di Edward Abbiati, lo passò indossando la maglia dell'inter.
Puro rock and roll, orecchie che chiedevano pietà, ritmi frenetici e ballate coinvolgenti.

Autografi e foto nel dopo concerto, con i due fratelli disponibilissimi e felici di ricevere i miei complimenti su questo disco e su quello che all'epoca era appena uscito, Angels of Destruction, inferiore a questo ma assolutamente trascinante.

Li ho un po' persi di vista dopo, serge ha preferito dedicarsi alla famiglia e il gruppo ho come l'impressione che dipenda un po' troppo dall'utero della pianista, compagna di dave.
Non che in generale sia un male che si dipenda da un utero, che poi Christine è pure bella nonostante si conci come Venerdì Addams, il problema è che i dischi successivi sono lontani(ssimi) parenti di questo.

Si vocifera di reunion e toru e concerti in italia.

Sarebbe fantastico rivederli assieme.

Intanto iniziate a gustarvi sto album,.

giovedì 15 ottobre 2015

il pagellone - agosto e settembre

Vintage Trouble - 1 Hopeful  rd: 8



Iron Maiden - The book of souls: 6,5



Guy Clark Jr. - The story of Sonny Boy Slim: 7,5



Keith Richards - Crosseyed heart: 8,5



Darlene Love - Introducing Darlene Love: 7



Joe Ely - Panhandle rambler: 7,5



Un giorno di ordinaria follia - Rocknado: 7





venerdì 14 agosto 2015

il pagellone - luglio

Strypes - Little victories: 7



Chantal and the Chain Gang - Wake up and get out: 7,5



Public Enemy - Man plans God Laughs: 7



Wilco - Star Wars: 7



Jason Isbell - Something more than free: 6,5



Paolo Bonfanti - Back Home Alive; 8

lunedì 3 agosto 2015

Sangue, cenere e memoria - Il palco dei Gang come ultimo avamposto credibile della sinistra italiana.



È sempre un piacere essere sotto il palco della Gang, a maggior ragione dopo un'attesa di un paio di anni e soprattutto dopo l'uscita del meraviglioso Sangue e Cenere, disco che ne segna il ritorno in studio dopo 15 anni.
In poco meno di una settimana ho avuto il piacere di vederli due volte.
Così come su disco, nella dimensione live i pezzi nuovi dimostrano subito di poter competere ad armi pari con i classici dei fratelli Severini, che presentano una banda molto rinnovata e che ha nel violinista Jacopo Ciani un'arma in più, capace di sostituire degnamente i fiati presenti in forze nell'album.
Un concerto dei Gang è comunque sempre un'esperienza da vivere, perchè non è solo un concerto rock, ma una lezione di almeno un paio d'ore sulla storia del nostro paese, sulle sue contraddizioni, sulla memoria che ormai pochi testimoni tra cui i Severini tramandano alle generazioni future.
Proprio su questo insiste molto Marino durante i concerti, sulla necessità di mantenere viva la memoria di chi siamo stati, non solo nell'epico periodo della Resistenza, ma anche prima e soprattutto dopo, durante il periodo in cui esisteva ancora la classe operaia.
Memoria e dignità dunque, in contesti sempre affascinanti, come la piazza del piccolo centro di Roddino, nelle Langhe, in un appuntamento ormai consolidato oppure tra le bandiere rosse della festa di Liberazione di Savona, dove nonostante diversi problemi tecnici causati dal vento, Marino ha portato un contributo non solo musicale ma di contenuto al dibattito che anima la sinistra, soprattutto ligure.
I pezzi nuovi si amalgamano quindi benissimo coi classici, ho ascoltato con identico piacere la sempre toccante La pianura dei sette fratelli insieme all'anthemica e dal forte gusto irish-punk Alle barricate la struggente Non finisce qui e i due pezzi con cui Marino sottolinea l'importanza della tradizione cristiana nella nostra cultura ossia Marenostro e Più forte della morte è l'amore.



foto di Davide Piazza

Non mancano certo gli altri classici del gruppo da Comandante a Paz, da Kowalsky (a Roddino suonata insieme a Paolo Bonfanti) a Socialdemocrazia.
I discorsi di Marino ad introduzione dei vari brani sono parte integrante dello show, perchè in un periodo come questo, la sua è una delle voci di sinistra più autorevoli che si possa ascoltare; chiaro, diretto, tagliente, il cantante dei Gang rappresenta alla perfezione quell'ideale di comunismo puro, nato dall'ideale di condivisione e dall'obbligo morale di non lasciare nessuno da solo, al punto che ascoltandolo sfugge come tali idee possano essere ormai così distanti nell'immaginario collettivo.
La serietà con cui Marino si pone davanti al suo pubblico, se ne servisse ancora prova, sta anche nell'onesto invito ad andare a riscoprire ed a rispettare i valori cristiani, che spesso hanno rappresentato una spinta al cambiamento più forte di quelle laiche ed atee, a cui lui si sente più vicino.
Una crisi di valori che a sinistra sembra non avere sbocchi positivi e che nei testi disillusi dei Gang dovrebbe invece lasciare il posto ad una rinascita quantomeno morale. Il figlio dell'uomo ucciso dal lavoro in una fabbrica di Non finisce qui, opportunamente affiancata in scaletta dalla Factory italiana (Sesto San Giovanni), è in realtà il figlio di una nazione ormai allo sbando, che cerca invano degli orizzonti, ma che non può fare altro che guardarsi indietro e provare a tenere duro.
Emblematico di questa situazione di morte ormai (più che) apparente è il partigiano de L'Ottavo Km, Wilfredo Caimmi, che venne arrestato per non aver consegnato le armi usate durante la guerra di liberazione ed averle custodite per 40 anni; alla domanda sul perchè non le avesse restituite, diede una risposta dentro la quale troviamo la storia della repubblica italiana post(?)fascista: a chi e quando?
L'aspetto forse migliore di un concerto dei Gang è la quantità di spunti per letture ed approfondimenti che le diverse canzoni ti lasciano dentro; la missione dei fratelli Severini è ormai quella dei cantastorie, girare l'Italia sperando che qualcuno raccolga i loro semi e li porti a frutto, in questo paese ormai arido.
Ormai in pochi posti si respira un'aria di dignità e lotta forte e decisa come sotto il palco dei Gang, fa bene davvero a tutti andarci almeno una volta ogni tanto.



venerdì 31 luglio 2015

Come Don Chisciotte 6 - Alziamo la voce!!!



La storia di quando Don Chisciotte sconfisse i mulini a vento!!!

Una storia di libertà, di lotta per la libertà e per la dignità di due ragazzi costretti ingiustamente per 5 anni in carcere, raccontata in musica, con le canzoni che "mentalmente" hanno tenuto compagnia ad uno di loro.

  1. back to black - amy winehouse
  2. we take care of our own - bruce springsteen
  3. ti voglio bene - vasco rossi
  4. una farfalla nera in sogno - prozac +
  5. il bicchiere dell'addio - Modena City Ramblers
  6. l'anguilla - 99 posse
  7. sangue su sangue - Francesco De Gregori
  8. annarella - CCCP
  9. La canzone dei vecchi amanti - Franco battiato
  10. salvador - nomadi
  11. via del campo - Fabrizio De Andrè &; PFM
  12. Me cago en el amor - Tonino Carotone
  13. Rockin' in the free world - Pearl Jam



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