giovedì 9 maggio 2013

Una giornata ad Asbury Park (Giuta e Gigi)



Vi ricordate Giulia?

La "mia" bambina cresce e diventa (sorella) "maggiore". Nella sua vita americana ovviamente Bruce è sempre presente e lei inizia quello che si chiama "trapasso delle nozioni" ed ogni tanto fa delle gite, tipo quella che racconta qui sotto:


Il cielo è grigio. È Lunedì mattina. MA, si deve andare. Che importa di questi insulsi particolari, quando TU senti che è il giorno giusto.
SE un ragazzo "comune", già tempo fa... è rimasto folgorato tanto da scriverci, intitolarci un album, viverci, sognarci, crearci storie di uomini e donne che da 40 anni danno vita a quei luoghi....allora vale la pena un lunedì mattina rinunciare alla dose di Caffè, CORRERE e lanciarsi su un treno per far conoscere a Gigi quel luogo magico. Asbury Park.
"Ma tu dici così perché Bruce di quì, di là, di sù e blablabla...". La mia giornata ad Asbury poteva finire, nel momento in cui Gigi, APPENA arrivati sulla passeggiata e vedendo da così vicino dei gabbiani si è girato dicendomi "Che bello Giuta!". Con il suo sorriso e la sua innocenza di cui non mi abituerò mai!




Così ieri ho vissuto il tutto da un'altra prospettiva. Quella di una sorella maggiore. Ho fatto conoscere quel luogo racchiuso  in quelle strofe che ormai sappiano a memoria, alla persona più "Rock" che conosca. Luigi. Alla fine è lui che ha mostrato e insegnato qualcosa a me ieri. Infatti, è consigliato ballare come struzzi in preda alle convulsioni  seguendo la musica che mettono all'entrata del Teatro.  E poi, urlare con forza alla cameriera che chiede l'ordine  "Per Gigi, Ice-cream e voglio Bruce!"
Russare senza pietà nel passeggino  mentre la Giuta cerca, invano, di mantenere un atteggiamento dignitoso dentro il "The Stone Pony". Cercare di scattare UNA foto INSIEME, sulla spiaggia....quando in realtà è più "In" lanciarsi nell'Oceano vestiti per "vedere Nemo". (Credici Gigi). Dedicare una serenata alla cassiera del negozio di souvenirs e con lo stesso charme di un ultras allo stadio cantarle "I WAS BORN IN THE U.S.A!!!!!!". (Gigi, la domanda era: Oh Sweetie Pie! Do you like Bruce?".  Inoltre, agitare e sdradicare la staccionata del "Wonder Bar" senza alcuna pietà. Perché alla fine siamo "Rock" dentro. (Gigi, sono sicura che la prossima volta vedendoti all'orizzonte apriranno sicuro!)
E poi iniziare a rincorrere i gabbiani urlando "Ciao NEW JERSEY!!!" (ecco appunto.)



Tutti noi conosciamo ogni singolo centimetro, ogni granello di sabbia e ogni angolo di quel posto. Ma ho trovato in Gigi un VALIDO compagno di avventura. Perchè mi ha mostrato cose che non avevo mai visto. Lui era eccitato perchè vedeva me eccitata e alla fine non importava altro. Ma poi, cosa importa di quei dannati biglietti e della nostalgia del  tuo mare,  quando hai un nanerottolo  a rendere quel luogo ancora più speciale. Consiglio di andare con qualcuno che guardi oltre a quello che noi già conosciamo. Perché è proprio "bello"!!!!!
 (Ok posso imprestarvi lui, ma non andare al Wonder và).

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