La mia seconda "uscita" da Presidente del Mulino degli Artisti si è tenuta venerdì scorso, 30 agosto, nella fantastica cornice di Piazza San Pietro a Borgio Verezzi; grazie alla generosità d'animo di Fulvio Toscano ed Umberto Santoro, la loro esibizione è stata "targata" MdA nonostante gran parte del merito organizzativo vada a loro due.
Fulvio ha però con insistenza che il timbro del Mulino venisse apposto sulla serata e ci siamo ben volentieri adeguati, in pratica semplicemente gestendo la raccolta delle offerte e la breve introduzione.
La serata era infatti a scopo benefico, a favore di Paolo Piromalli e della sua famiglia, che da anni ormai lottano contro un avversario durissimo: la SLA.
Ho avuto quindi l'onore ed il piacere di introdurre Fulvio ed Umberto, prima che per due ore abbondanti ripercorressero i cavalli di battaglia della musica italiana, coinvolgendo il numeroso pubblico presente.
La mia presentazione si è incentrata principalmente sul ruolo che da sempre la musica, ma più in generale l'Arte e la Cultura ricoprono quando si parla di diritti civili, battaglie sociali e politiche.
L'Arte è a fianco delle battaglie, come colonna sonora, ma anche e soprattutto come ispirazione e strumento di riflessione e diffusione.
Pensiamo ai quadri di Picasso, a Guernica, al suo urlo straziante verso l'orrore nazista, pensiamo ovviamente alle canzoni di Bob Dylan, visto l'eco che ha avuto il cinquantesimo anniversario del discorso del Reverendo Martin Luther King, pensiamo al cinema di denuncia, da Ken Loach a Charlie Chaplin ed al suo durissimo, realistico, divertentissimo Dittatore.
L'Arte inoltre prende le cause, le cose e le persone per cui si combatte e le eleva, dà loro DIGNITA' E RISPETTO.
Venerdì sera abbiamo voluto sottolineare questo, la necessità ed il diritto per la famiglia Piromalli di vedersi riconoscere la dignità di chi combatte una guerra così dura ed il rispetto dei propri sacrifici.
Ed il pubblico di Borgio Verezzi ha risposto alla grande, con una partecipazione che nel momento di massima affluenza sfiorava le 250 persone e con una grande, commovente generosità.
Questo è il segno più chiaro di come la Cultura non è e non deve restare fine a sé stessa, circoscritta ad una mera autocontemplazione sterile, ma deve portare la Bellezza dove c'è fatica e dolore.
Nel corso della serata ho letto alcune righe del libro che Paolo ha scritto dal suo letto, usando un computer a riconoscimento oculare; mi sembra doveroso riportare qui un passaggio estremamente significativo dello spirito che lo anima:
Voglio dare un consiglio a quegli amici che sono come me: non arrendetevi mai, ricordate che volere è potere e ricordate anche che le braccia e le gambe sono importanti ma non comandano il corpo, perché è la mente a farlo e la nostra mente è sana!
Non possiamo più camminare ma chissenefrega! Possiamo fare tante altre cose e non dovremo più sentirci DIMENTICATI
Per il Mulino degli Artisti è un onore combattere a fianco di persone come Paolo Piromalli e la Sua famiglia.
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