lunedì 21 luglio 2014
Ho guardato negli occhi i ragazzi della Piaggio
Ho guardato negli occhi i ragazzi della Piaggio di Finale Ligure
Li ho visti seduti al sole, sotto la pioggia, di giorno e di notte
Li ho guardati negli occhi, mentre difendevano una fabbrica, un lavoro, un'idea
Li ho visti che dimostravano il loro senso di appartenenza, forte, a quel luogo
Li ho guardati negli occhi, mentre ricevevano aiuto, appoggio e solidarietà, li ho visti ringraziare tutti, con una stretta di mano, un abbraccio
Li ho visto salutare chiunque suonasse il clacson, un piccolo segno di solidarietà, ma d'altronde.
Ma d'altronde viviamo tempi in cui si urla RIVOLUZIONE davanti ad un computer e con il culo ben piantato su una poltrona o sotto un ombrellone quindi perfino il suonare il clacson è fare di più.
Ma d'altronde.
Mi sono fermato un paio di volte, ho portato il modesto contributo della mia famiglia
E li ho guardati negli occhi
Nelle loro divise, portate con orgoglio, perché per loro è un orgoglio far parte di una azienda dal nome così prestigioso
Perché per loro è un orgoglio sapere di aver contribuito a rendere il nome della loro azienda così prestigioso
Li ho guardati negli occhi, ho visto le loro magliette sudate, le loro barbe sfatte.
Li ho guardati negli occhi, in quegli occhi pieni di sonno e stanchezza, ma così ricchi di forza e specchio di una volontà incrollabile
Li ho guardati negli occhi mentre mi dicevano "non si molla un belino"
Li ho guardati negli occhi mentre sembrava volessero abbracciare tutta quella grande cattedrale che è la Piaggio di Finale Ligure
Quella che è spesso la prima cosa che si vede, dopo la galleria
Li ho visti sempre attenti, custodi e guardiani di un posto che per molti di loro vuol dire vita
Li ho visti uscire dal turno e fermarsi al presidio
Li ho visti non tornare a casa per 24 ore filate, perché la loro casa e la loro famiglia tirano avanti grazie a quella fabbrica e quindi quello è il posto più importante dove stare
Ho ricevuto da queste persone una lezione ENORME su cosa voglia dire davvero combattere per i propri diritti, sull'impegno e la costanza, sul concetto stesso di LOTTA.
Ad ognuno di loro, chi non conosco, chi conosco di vista, agli amici, dico grazie per tutto questo.
Grazie per avermi guardato negli occhi.
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