mercoledì 16 luglio 2014

Scusa, Ameri - I diari del calcetto


 
Nell'elenco dei lavori che volevo fare da bambino, mi ricordo:
- il giornalista
- il calciatore

e pochi altri; 
crescendo, ho aggiunto anche il musicista.

Alle soglie dei 42 anni, inizio ad avere qualche dubbio sia sulla possibilità di giocare titolare una finale di Champions League che di esibirmi al Madison Square Garden.
Mi resta il giornalista o comunque qualcosa legato allo scrivere.
Perchè a me scrivere è sempre piaciuto, tanto.
Prima ancora di diventare logorroico, mi piaceva scrivere ed immaginarmi appunto giornalista sportivo, o musicale.
Oppure scrittore.

Negli ultimi anni sono successe un po' di cose alla mia vita, matrimonio, figli, traslochi, perdita di persone care, trasferimenti lavorativi.
Ma anche piccole cose che hanno dato un gusto diverso al mio tempo libero, a partire dall'aver aderito all'associazione Zoo di Albenga (QUELLI DI SU LA TESTA) per poi entrare a far parte del Mulino degli Artisti di Tovo San Giacomo (QUELLI DI PERCHE' BARDINO E' BARDINO).

In più avevo aperto sto blog (perchè? perchè no?) dove sfogavo alcune mie frustrazioni:
scrivevo di musica
scrivevo di calcio
soprattutto scrivevo come se fossi davanti ad un tavolo di un bar, con amici, a berci un paio di birre.
senza alcuna pretesa "letteraria".

Alla fine però, dai e dai, a forza di sentirmi dire che avrei dovuto scrivere un libro, ho preso un po' delle cose che avevo scritto qui e ho provato a farle diventare un libro davvero.

Ed ecco la notizia: ho trovato qualcuno che pensa che questo "libro" meriti di essere pubblicato.
GAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH
(scusate)
(scusa, ameri)

La casa editrice digitale Matisklo (www.matiskloedizioni.com) ha quindi deciso che il mio "libro", intitolato come questo post, vedrà la luce, in formato digitale, a breve, forse brevissimo.

E questo è già, di per sè, un sogno che si realizza.
perchè mica penso di farci il grano con sto libro, no.
Ma sapere che qualcuno "del mestiere" valuta una cosa scritta da me meritevole di essere pubblicata, beh ragazzi, è proprio ma proprio bello sapete???

Bene, ecco qua, ci siamo, il Cala pubblica un libro (il primo? l'ultimo? boh) ed ovviamente sarebbe bello che qualcuno lo comprasse, il libro del Cala no?

Non intaserò le vostre caselle di posta - bacheche di facebook o G+ - timeline di Twitter con continue autopromozioni, davvero. (Lo farò solo un pochino dai, poco poco, il giusto)
Ma per rendere questo, che è già comunque un sogno che si realizza, ancora migliore, sarebbe bello che chi di voi ne avesse piacere facesse girare la voce che "oh, ho letto un libro sul calcetto, fa ridere (dai, spero che vi faccia ridere), ti giro il link dove puoi prenderlo e\o dove ne parlano".

Alla fine alcuni di voi magari si ricorderanno di queste "avventure sportive", alcuni di voi ci si riconosceranno tra i protagonisti, altri magari penseranno alle loro partite tra amici e chissà, ci si immedesimeranno in ste pagine.

Alla fine, quello che conta per me è aver realizzato sto piccolo obbiettivo che mi ero posto e condividerlo con più persone possibili.

Perchè, tutto sommato, io scrivo per supplire alla mancanza di occasioni dove vedere gli amici, quelli presenti in quelle pagine, quelli che non ci sono, ma ci sono lo stesso, quelli che non ci si vede mai, e mentre scrivo mi immagino di averli davanti, che mi ascoltano, che raccontano, che insomma si sta assieme.

Non sono uno scrittore, sono solo uno a cui piace l'aneddoto, lo stare al pub a dirci 4 belinate, l'essere al centro dell'attenzione per farsi del ridere.

Spero che tutto questo voi lo troviate, leggendo il libro, se avrete la voglia di leggerlo.

Tutto il resto che verrà sarà davvero un di più.

Grazie.

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