martedì 29 settembre 2009

ma probabilmente lo farò

Ok, partiamo dalla fine "ci vediamo, ciao grande, alla prossima, grazie di tutto, stay hardhungryalive" insomma quella roba lì, che ogni qualvolta ci si incontra alla fine sembra sempre che si stia partendo per l'iraq armati di una fionda e con una scritta sulla schiena tipo “abbasso bin laden e w salman rushdie”.

Ci si rivedrà ancora, ma nel dubbio daje con l'abbraccio.

Ed eravamo in un ristorante a due passi dal mare romagnolo, che non era estate estate ma faceva caldo, e non era inverno perchè il mare d'inverno è come un film in bianco e nero visto alla tv (cit.) e lì di colori ce n'erano tanti.

Belli i glory days in Rimini eh, belli davvero, bello il clima, l'atmosfera che si respirava, bello rivedere gente dopo secoli e secoli. Erano tipo 8 anni che per un sé e per un ma (vado – non vado – forse vado – prenota pure per me – non riesco sarà per la prossima volta) non c'era verso.

A sto giro abbiamo anticipato di un paio di mesi il mio compleanno e così eccomi in centro a rimini, birra in mano e daniele tenca al microfono (meglio tardi, molto tardi, tardissimo direi, che mai...) tempo zero e inizio a vedere facce note ovunque e si fa mattina praticamente in un lampo.

Dopo la dormita dell'anno si raggiunge la spiaggia della partita che ormai stanno preparando per la partita del prossimo anno, giù col culo sotto un tavolo e con la mia maglietta dei glory days d'ordinanza taglia capodoglio ggggiast for mi (che Dio benedica la famiglia Semprini ora e sempre in secula seculorum).

Gente, parole, racconti ecco che ritrovo il piacere di queste cose, che era un po' che non provavo, che era un po' che non provavo con certe persone.

Altra camminata fino in albergo per il riposo del giusto (e dell'anziano) e siamo pronti per la serata.


Momento serial killer: in uno dei millanta negozi di Sù Venìr vicino ai vino storici di mussolinic'èghevarahitlerstalintavorvaliumserenase c'era una riga di specchi con su la foto di un vip (chemminchia ti serve allora lo specchio??? boh) Fianco a fianco giacevano impolverati Elvis e Jacko. UUUUUUUUUUUhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh.


Come al solito non è che sto lì né a fare il difficile sulle qualità dei gruppi che si esibiscono, né del resto mi ricordo tutti i loro nomi e\o le canzoni suonate (però molte erano cover di bruce direi, ah ah ah)

Però il primo aveva sto vocione e si muove 'guale 'guale e fa un paio di pezzi penniente facili e fa meeeeeeeeeeeeni river tu croooooooooooooooooos che insomma mica pizza e fichi né.

Poi c'è il gruppone con tenca, sirilli, che fan salir sul palco un tot di ospiti e ci si scalda un po'.

Poi c'è giò, ed io mi chiedo, ma giò lo sa che siamo a rimini? No perchè giò parla solo in inglese, chiede al gruppo se sono pronti e dice “A' iù redi bèèèèèèèèèèn”, dice se siamo “ready for the tenth” e fa tenth avenue freeze out, chiede se stiamo bene e fa “zzzzoccheiii”????.

bravo giò, ottimo.

Ma perchè parli solo inglese se di cognome fai Castellani?

Gran set comunque eh, sudoresudoresudore, biretta.

Intanto in sto Rockisland che è cagato in fondo ad un molo e voglio dire, se è una bella serata va bene, sabato era una bellissima serata, ma se c'è il mare mosso sembrerebbe di essere sulla nave Pequod, in sto posto qui si inizia a stare stretti.

Però c'è il bancone luuuuuuuuuuuuuuuungo, c'è il muro pienopienopieno di ritratti come dire a tema, e tutto fa in serate come questa eh.

E poi c'è la Sempra, la Sempra col ciuffo, il gilettino, il faccione di tillie stampato sulla panza, ci sono i groovers, c'è beppe con la camicia da operaio delle miniere del sulcis che fa molto clash, c'è il sassofonista vestito di bianco.

E poi c'è che iniziano con summertime blues e ci piazzano dentro born to be wild, 3 minuti scarsi di concerto e in una ipotetica piantina già si accenderebbe la lucina lampeggiante e direbbe VOI SIETE QUI ECCO LE NOSTRE COORDINATE.

Rockisland – molo di rimini – italia – rock'n'roll, casomai ci fosse un tom tom che segna anche questi PICCOLI particolari.

E poi c'è che fanno un medley con elvis presley ed i ramones. E non serve altro, è tutto in quei 5 minuti di ggggggot a burnin' love mischiato con hey ho let's go e sheena che è pur sempre una punk rocker; è tutto lì, tutto quello che ha fatto si che molti di quelli sia sul palco che sotto in un qualche modo abbiano riempito la loro vita con certe canzoni e certi artisti.

Elvis ed i Ramones, cazzo. Altro che gli specchi.

I ragazzi giocano in casa, inutile, si vede e soprattutto si sente, visto che le loro canzoni vengono cantate a squarciagola da buona parte del (numeroso) pubblico quasi come quelle del festeggiato.

Delirio finale, i classici ci sono tutti, c'è pure drive all night, si chiude.


Nessuno se ne vuole andare, perchè insomma una festa è una festa, così si fa di nuovo mattina a botte di piada e pizza calda.

Attenzione, i glory days creano dipendenza.


Appendice uno: all aboard!


Siamo strani, l'ho sempre pensato. Noi fenz siamo strani, ci prendono certe scimmie ogni tanto che non c'è verso.

L'ultimo grido in fatto di moda è il pulmino springsteeniano.

Gran bella idea oh.

Se sei tipo in spagna, devi andare da metti caso da valladolid a santiago de compostela, è una grandissima idea.

L'unica possibile direi.

Ma se siamo in 8 che veniamo “quasi” dallo stesso posto, e dalla liguria si scende in romagna, non è che sia l'unica scelta, no no.

Ma fa tanto fratelli di sangue

fa tanto two e poi three e via via fino a eight for the road

ma soprattutto fa cagare.

Zio del cane porcone, un fiat scudo, 8 posti per 8 persone che parti da casa prendine due lì, vai là, caricane altri due, cerca il posto dove affittano il pulmino, caricane n'altro, vai giù, prendi le ultime due e si parte, FINALMENTE.

Uscito da casa alle 14.15, partito da Rapallo alle 18.

4 ore finale ligure – rapallo, km 100.

a digiuno.

eh ma si viaggia tutti insieme, si cantano le canzoni di gruppo, si gioca ad obbligo e verità, parapiglia scatta il gioco della bottiglia (cit.), su le mani per born to run, tutti a destra ooooh ooooh tutti a sinistra oooohhh ooooohhh.

(non abbiam fatto NESSUNA di queste cose, sennò scriverei ste righe da un penitenziario di massima sicurezza).

Arrivo a rimini – locale dove suonano: 23.30

il concerto era iniziato alle 19.30.


flashback: simo scusa, già che ci siamo riesco a scendere a rimini il venerdì, così arrivo PER IL CONCERTO DI VENERDI' SERA?????


momento autocritico: con due macchine avremmo speso uguale e ci avremmo messo almeno 2 ore di meno, ma ci tenevano taaaaaaaaaaaaaanto a prendere il purmo.

poi arriviamo eh, piano con calma ma arriviamo, coi piedi congelati ma arriviamo, con le gambe anchilosate ma arriviamo.

Ma non la faccio tanto lunga, molliamo il pulmino lì dall'albergo e passa tutto, del resto sabato a pranzo siamo andati a piedi perchè sono due passi e lì non sai mai dove parcheggiare (ovviamente, ci saranno stati 4 km, che finivano in una landa desertica dove non solo non c'erano parchimetri, ma se parcheggiavi lì la gente, commossa per il tuo gesto così raro, ti dava anche un euro all'ora, i giorni feriali, dalle 7.30 alle 23).

zio cane.

Non la faccio tanto lunga perchè poi c'è da tornare indietro e si va lisci fino a rapallo (ora di arrivo 20.30) poi ricomincia il delirio che esci sposta brega parcheggia bestemmia molla i documenti nell'apposita feritoia portane due qui, due là e vualà.

Tocco il letto alle ore 24, partiti alle 16.30 da rimini.

Però vuoi mettere i QUINTALI di retorica springstiniana che vomitiamo per sta cosa del pulmino? E all aboard rimini is our next stop, e i tramps like us, e does this bus stops at rimini e alèèèèè.

Che poi oh, la colpa è la mia eh, che non ho più l'età e\o la pazienza e\o la tolleranza per fare ste cose no no no, equipaggi snelli da 3 massimo 4, poi c'è tempo e voglia di stare TUTTI insieme, ma la logistica va organizzata in pochi, ognuno per sé e Dio per tutti, lo avrei anche detto nel viaggio di ritorno, ma avevo paura che qualcuno mi correggesse dicendo “... e BRUCE per tutti.”


p.s. Dell'appendice uno: che poi è chiaro che a me viaggiare con certa gente piace sennò sarebbe puro masochismo, voglio dire già l'idea del purmo è una merda se poi lo riempi di gente che mi sta sui coglioni allora sei scemo eh? Che c'era mister purezza springsteeniana, bellolui, sempre allegro sempre sorridente, basta andare lui è contento, il Puro. C'era la fidanza del Puro, allegra e solare come il Puro. C'erano matteo e silvia che sono proprio brave e belle persone, c'erano le due Valentina una sempre pronta a raccontarti della scuola barra vita barra nuovo gruppo che a gente così la ascolterei mesi interi, l'altra un filo più taciturna ma sempre coi suoi due begli occhioni sgranati che lei si che dovrebbe raccontare bene sto weekend perchè non le scappa niente, c'era bepi ramone, lui è il mio figlioccio, con lui vado dappertutto.


Momento amarezza: fossi tornato in treno partendo DOPO da rimini sarei arrivato PRIMA.


Appendice 2: Lo Nanista


tutte le prese per il culo, gli sfottò, anche le polemiche che io da anni faccio coi fans, fondamentalmente hanno un filo conduttore: le faccio perchè so che io sono in un certo modo come chi sfotto, sono come colui con il quale faccio polemiche.

Lo sono stato, potrei diventarlo, ma in fondo so benissimo che dentro di me in maniera più o meno latente albergano tutte quelle caratteristiche da fenz che sono solito irridere con la mia irresistibile verve.

Ma lui no. Lo Nanista va oltre, qualcosa che non so se riuscirò a descrivere a parole, lo Nanista è una specie a parte.

Perchè in effetti non sono pochissimi quelli che credono che lo scopo di tutto sia vincere il premio come MIGLIOR FAN IN ASSOLUTO DI TUTTA LA VITA DI BRUCE SPRINGSTEEN, no; magari sono proprio tanti, ma Lo Nanista li batte tutti, alla grande, a partire dai suoi amici più stretti, ormai ridotti a semplici comparse nella sua grandiosa sceneggiatura.

Lo nanista è un tipo che per motivi a me ignoti è diventato protagonista assoluto di quel rito pagano al quale ormai sempre meno riescono a sottrarsi: le file davanti agli stadi\palazzetti\teatri prima dei concerti di bruce.

Lo nanista è divetato protagonista grazie a Dio dopo che io ho smesso di fare code, dopo che ho smesso di andare nel pit, dopo che ho deciso che avevo già dato e che con certe (dis)organizzazioni non volevo avere più nulla a che fare.

Per questo motivo io Lo Nanista lo conoscevo solo di nome e di fama, fino a venerdì.

Poi venerdì sera ho apprezzato (ah ah ah) la sua ars oratoria, visto che mentre eravamo lì in graziadiddio a farci l'ultima birretta prima di tornare in albergo ha impedito che chiunque oltre a lui dicesse una parola, pena l'essere sopravaricato dal suo tono stridulo e spazzato via con una scrollata di ciuffo mentre lui diceva “io io io io io io”


Perchè Lo Nanista non è fans di bruce, lui vuole arrivare al punto in cui:

  • tutti i fans di bruce diventino anche suoi fans

  • bruce diventi un suo fan

perchè Lo Nanista di quello che bruce scrive e canta da 40 anni non ha capito un beneamato cazzo, lui secondo me un giorno ha deciso di chi fingersi fans per sfogare la sua megalomania anghingò tre civette sul comò e trac, è uscito bruce, sfigadimmerda.


Lo Nanista ha capito che serviva qualcuno che coprisse un certo ruolo e trac lo ha fatto suo: lui organizza file, gestisce appelli, ma soprattutto regala a tutti sé stesso, perchè Lui è grande.

In spirito, direi, visto che mi arriva allo Mbelico, Lo Nanista.

Ma tutto questo non basta a spiegarvi che uomo è Lo Nanista, no, perchè non rende l'idea, ci vorrebbe qualcosa di ecclatante, di clamoroso, qualcosa che si fa fatica a credere.

Eccolo qui: sabato sera mentre ero in fondo al locale, durante il concerto dei blastwaves, Lui è arrivato, baciato dal sole pure alle 22, a braccia alzate, urlando.

Tutto qui? Si lo so non basta a rendere l'idea.

Ed allora vi dirò che tutta sta scena l'ha fatta con uno davanti che LO FILMAVA.

Si, lo so che questo rende.

Perchè io non concepisco chi sta 50 ore davanti allo stadio prima di un concerto, ma le mie file luuuuunghe le ho fatte; ironizzo su chi è monotematico, ma chi ha un metro di giudizio diverso dai fan lo pensa\pensava pure di me e se non lo pensa per bruce lo pensa per i perl jam o per berlusconi, prendo in giro chi ascolta solo bruce ma ho avuto anche io i miei giorni barra mesi barra anni in cui c'era solo lui nello stereo.

E da anni sono sceso a patti col mio ego, so di essere egocentrico, so che mi piace stare al centro dell'attenzione, lo so, lo accetto, cerco di non esagerare, mi faccio ben volentieri prendere in giro per questo.

Ma così no. Mai, MAI EMM A I MAI.

Così è delirio di onnipotenza, altro che ego.

Io sarei egocentrico??? IO???????????

ma per favore.

Io non posso andare a più di 2 massimo 3 date di bruce a tour, ma anche potessi andare a tutte, mai e poi mai perderei un secondo o forse meno di un suo concerto per girarmi verso la telecamera e farmi riprendere, MASTIAMOSCHERZANDO???????

perchè poi alla fine non è più l'andare ad un concerto di bruce, non è più il discorso che non ti basta uno, né 5 o 20 e se puoi permettertelo vai a 100, cazzi tuoi, beato te.

Lì è unicamente un discorso di tacche sul fucile, è un discorso di esserci per il gusto di dire IO C'ERO, IO ERO IN PRIMA FILA.

E a me sti discorsi fanno schifo.

E a me Lo Nanista fa schifo.

E ad occhio non siamo in tanti a pensarla così però, la sua clacque si muoveva compatta, cameraman davanti, lui in mezzo, le groupie a fianco, i galoppini dietro.

E a me prende la tristezza.

Sabato sera gli ho visto versare ettolitri di bava in un tacchinamento che credevo ormai esistesse solo nei film revival anni 80.

speriamo per lei non sia andato a buon fine.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Tre giorni di applausi al Cala!!





l'uomo sullo specchio

Cervello fuggito ha detto...

la storia de "lo Nanista" è appieno condivisa, odio compreso!

Laura ha detto...

non c'ero
il figlio è nato lo stesso glory day
(ma primoppoi me lo porto dietro, e i nonni s'attacchino)

eppure mi è parso di esserci


grazie
:-D

Ema ha detto...

Già te lo dissi in altri lidi, applausi scroscianti, un post leggendario.