lunedì 29 settembre 2014

Padre Nostro



Liberaci dai no global con l'iphone
e da chi per sembrare spettinato sta 2 ore in bagno con il phon

liberaci dagli animalisti che affonderebbero i migranti
da chi per tre topi ammazzerebbe tutti quanti

liberaci dai cattolici che "scordano sempre il perdono"
da chi crede che la gravidanza sia un diritto, non un dono

liberaci dai fascisti con i crocifissi
scampaci dai baciapile e dai loro interessi

da chi la musica la ascolta tutta e non ha una preferenza
da chi lo dice  solo per nascondere la propria ignoranza

liberaci dai macchinoni in doppia fila
e da chi se non avesse i soldi gli diresti "ma chi ti si fila"

dalle mamme davanti alla scuola tutte in tiro
dai padri distanti e da chi ancora li ammira

da chi pensa di salvare il mondo con una tastiera
da chi crede che se lo scrivi su facebook magari il tuo sogno si avvera

liberaci da chi ci tiene alla sua privacy per rispetto dei bambini
e poi sa pure quanti peli nel culo hanno tutti i suoi vicini

liberaci dai giornalisti paraculi e dai loro copia-incolla
dalle puttane di corte e da chi proprio non ha le palle

da chi scrive sempre le stesse cose aggiungendoci un po' di contorno
e lo scrive tutti i giorni e ci dà pure il Buongiorno

da chi senza la guerra dopo poco si incazza
inventandosi armi di distruzione di massa  

da chi uccide per soldi e vive col mitra in mano
per far vedere come muore un mercenario italiano

liberaci da chi ti dice "se hai bisogno io ci sono"
e se hai bisogno sa dirti solo "non si può, ti chiedo perdono"

dagli amici di penna, di tastiera o cellulare
che a chiedergli una cosa sembra tu li voglia ammazzare

da chi ti giudica in base alla tua squadra di calcio
e se poi lo conosci meglio scopri che è tutto marcio

da chi si batte con coraggio per la raccolta differenziata
e poi controlla cosa butti nei sacchetti e ti ritrovi denunciata

da chi è uguale a tutti gli altri ma si crede originale
insomma, Padre nostro dai, liberaci dal male

lunedì 22 settembre 2014

Concorso Nazionale di Poesia "La Bormida al Tanaro sposa"

















Per quelle 3, massimo 4 persone che leggono il mio blog senza passare da facebook (ad occhio direi Monte, il Capitano e forse pochissimi altri), comunico che la mia poesia "Stornello delle figlie che fanno domande" è arrivata seconda al Concorso in oggetto, organizzato dal Comune di Mallare (SV), dalla Casa Editrice Matisklo e dal Circolo Culturale Mons. Moreno di Mallare, con il contributo della Fondazione De Mari.

Inutile dire la mia enorme soddisfazione nel ricevere un riconoscimento del genere, relativo ad un'arte come la poesia che mi affascina e da cui mi sento comunque lontanissimo.
Però sembra che sull'ottantina di poesie arrivate alla giuria, la mia sia piaciuta parecchio.

































La poesia l'ho scritta pensando alle mie figlie ed alla fase del "perchè?" che stiamo attraversando con Luvi e di riflesso in parte anche con Virgi.

Non è semplice dare risposte a domande di un certo tipo e visto che a volte siamo noi stessi a porcele, ho immaginato una specie di dialogo in rima, senza pretese artistiche, quasi una filastrocca, che si conclude allo stesso modo in cui spesso si concludono i miei discorsi.

La mia poesia, insieme ovviamente alle altri selezionate dalla giuria, fa parte di una antologia gratuita in formato digitale che potete scaricare qui:
http://www.matiskloedizioni.com/premiobormida2014/index.html




















L'avevo pubblicata tempo fa sul blog, la ripubblico qui, se vi fa piacere di (ri)leggerla. 

l'altra sera andando a letto \ le mie figlie in cameretta
forte urlarono il mio nome \ ed io accorsi di gran fretta
scusa papi non temere \ non ci è successo niente
ma abbiamo una domanda \ forse un poco impertinente
come sai noi siam piccine \ quanti anni lo sai tu
ma ci capita ogni tanto \ di ascoltare la tivù
non soltanto quei canali \ dove passano cartoni
bensì altri più noiosi \ dove dan le informazioni
una cosa abbiam capito \ anche noi che siamo infanti
che di ricchi ce n'è pochi \ mentre i poveri son tanti
altre cose invece sai \ non ci sono molto chiare
ad esempio che vuol dire \ la parola governare?
ludovica è stata a casa \ quando voi andaste a votare
sol tre giorni poi ha ripreso \ perchè tanto ha da imparare
ma chi insegna a noi le cose \ tu, la mamma, le insegnanti
possiam dir che ci governa \ che ci fate andare avanti?
perchè allora l'altro giorno \ uno dallo sguardo tetro
tutto serio ed arrabbiato \ urlava "stiamo andando indietro"?
perchè quelli che governano \ per cambiare questo scempio
non fan come tu e la mamma \ che ci date il buon esempio?
perchè quelli che comandano \ quelli forti e prestigiosi
si continuano a insultare \ e a gridare "COME OSI?"
perchè sembra che a qualcuno \ questa idea del governare
piaccia assai ma poi alla fine \ fa sol quello che gli pare?
perchè chi vince le elezioni \ grazie alle sue promesse
poi di colpo cambia idea \ non dimostra più interesse
ad esempio a noi bambini \ che guardiamo spaventati
tutte queste litigate \ tra quei 4 disgraziati?
non sarebbe molto meglio \ a noi sempre lo insegnate
di restare tutti calmi \ e cessar certe scenate?
non sarebbe forse il caso \ vista questa situazione
di esser tutti un po' più onesti \ e cercar la soluzione?
ma cercarla per davvero \ non soltanto a paroloni
non riempendosi la bocca \ ma facendo tutti i buoni?
mami e papi noi vi amiamo \ di viver qui siamo felici
ma iniziamo a preoccuparci \ tu che pensi, che ne dici?

care figlie anch'io vi amo \ siete il mio significato
per la vita, per l'amore \ che io e mamma vi abbiam dato
ogni giorno, ogni mattina \ mentre ancora voi dormite
io e la mamma riflettiamo \ sulle nostre 4 vite
noi per voi vogliamo il meglio \ il "più meglio" che c'è al mondo
può sembrare cosa semplice \ ma è un fatto assai profondo
governare una famiglia \ serve proprio a tutto questo
e per farlo un genitore \ deve esser certo onesto
quindi non vi mentirò \ noi viviamo un tempo duro
e i politici, che gente \ stan rubandoci il futuro
il mio futuro siete voi \ voi virginia e ludovica
ogni giorno un po' più grandi \ donne in men che non si dica
ed io lotto tutti i giorni \ cerco di restare ritto
e son tante oh sì le volte \ che non riesco a stare zitto 
ma vi dico con il cuore \ fate il meglio che potete
non guardate chi fa male \ imitarli non dovete
non vi serva come scusa \ dire "ma così fan tutti"
perchè il bene ci fa belli \ mentre il male ci fa brutti
quello che stiamo facendo \ pur non senza confusione
io e la mamma è indirizzarvi \ in una chiara direzione
a prescinder dai politici \ dai cattivi e dai furfanti
noi dobbiamo tener duro \ e guardare sempre avanti
questa strada è ben in salita \ e percorrerla è un sudore
io non vi nascondo nulla \ nè lo sforzo nè il dolore
ma vi posso assicurare \ che in qualunque situazione
noi sarem gli uni per gli altri \ un rifugio ed un bastone
una casa dove stare \ un giaciglio assai accogliente
un aiuto a camminare \ in mezzo a tutta l'altra gente
perchè ciò che voglio dirvi \ figlie di sto logorroico
è che il bene al giorno d'oggi \ ormai è un fatto quasi eroico
non smettete di cercarlo \ perchè è il più grande tesoro
conservatelo con voi \ è prezioso più dell'oro
non ne siate mai avare \ perchè deve esser condiviso
chi fa il bene il bene avrà \ ve lo dico col sorriso
ora vi spengo la luce \ e vi dico buon riposo
tanto è un'ora che dormite \ si lo so, sono noioso. 

giovedì 11 settembre 2014

il pagellone - agosto

blues pills - blues pills: 7,5



la rosa tatuata - scarpe: 7,5



domenico castaldo & figurelle orkestar - storie, canzoni, apparizioni: 7



stefano marelli - facile o felice: 7




martedì 2 settembre 2014

Diario dall'occitania

(appunti semiseri di una bellissima settimana in montagna)



Giorno 1.
Appena arrivati all'agriturismo siamo andati a fare un giro a Valdieri e sono andato a cercare la grande casa dove facemmo le vacanze di branco con i lupetti nel 2001. É tristemente diroccata ed in vendita ma dopo pochi istanti passati a guardarla da fuori ho risentito le voci e le risate dei bambini di 13 anni fa, ora ragazzi e uomini che oggi avrei voluto abbracciare e a cui avrei voluto chiedere come era stato il loro sentiero in questi anni.
A cena abbiamo assunto il fabbisogno calorico dell'intero burkina faso. 

Di secondo c'era il bollito. Non scherzo se dico che da bambino per dieci anni CONSECUTIVI ogni domenica da ottobre ad aprile a cena a casa mia si mangiava bollito. Con l'insalata. E mentre lo mangiavamo guardavamo Domenica Sprint. Viva vivaaaaa il goleador!!!
Meno male che hanno una ottima grappa.



Giorno 2. Tradizionale gita al rifugio. Tradizionale nel senso che ne facciamo una all'anno e quindi non é che siamo proprio allenati. Quindi il sentiero di oggi mi ha ricordato un po' la Salitella De Amicis della Coppa Cobram ma tant'è.

A metà sentiero l'apparizione della Beata Vergine con in mano un pentolone di polenta con su inciso In Hoc Signo Vinces mi ha dato la carica per arrivare al traguardo.

Nella classica pennica pomeridiana però il dramma. Sono stato svegliato dal vociare di bambini che gridavano LORSO LORSO GUARDATE C'É LORSO!!!! 
Sono balzato in piedi pronto a difendere a mani nude la mia famiglia ma ho rapidamente capito l'equivoco: i bambini mi indicavano sbalorditi. 
Devo fare qualcosa per il russare. 
Giornata positiva soprattutto per il bilancio delle calorie: ne avrò consumate 500 ma la cofana di polenta e sarciccia da sola sfiorava le 3000, senza contare che ho finito anche quelle delle bambine. 
Ai formaggi



Giorno 3. Oggi gita all'alpeggio. Dopo temporalone notturno siamo partiti di buona lena e di gamba facile ed insieme alla guida irene abbiamo raggiunto il Gias della Vagliotta per conoscere i pastori. Tutto bellissimo ed autentico anche se alcune cose mi hanno dato da pensare:
Le pecore recavano sul fianco sinistro un codice a barre.
Bene il pastore bene il giovane pastorello benissimo la giovane pastorella ma mancava la ragazza disabile in via di miracolosa guarigione.
Le caprette sono maleducatissime: nemmeno una che ci abbia salutato.
Comunque ho delle idee vincenti per questo alpeggio state a sentire:
Prima di tutto cablami la zona dai. Che sei li che degusti una toma squisita e non puoi pubblicarne la foto sui principali social network.
Poi i cavalli, ok la natura e lo stato brado ma se al posto degli zoccoli gli uscissimo delle Nike? Quelle fosforescenti che piacciono tanto ai calciatori che ci mettono le stringhe contro l'omofobia e viene su un colpo d'occhio tipo Paradiso dei trans.
Il bosco: bellissimo davvero. 

Però in un punto qualunque dovremmo cagarci uno scuolabus della scuola elementare Gustavo Thoeni di Entracque, che qualche hipster ci si va a stabilire nutrendosi di muschi, licheni, rayban e barrette mars. Aspettiamo che ci scappi il morto poi filmone, regia Adriano Sforzi colonna sonora acustica di Davide Geddo.
Poi non dite che non vi avevo coinvolto



Giorno 4. Mattinata di totale relax causa completa rigidità degli arti inferiori. Praticamente avevo la mobilità e la grazia di un rolando bianchi fuori forma. 
Pomeriggio dedicato al museo della segale di s.anna di valdieri con approfondimenti e video d'epoca. 
Siamo vicini alla terra di nuto revelli e la lezione che i contadini hanno lasciato in eredità é forte come il tributo che questi paesi hanno pagato per guerre decise da uno stato che li ha poi abbandonati. 
La dignità di questa gente é una pietra d'angolo da cui potrebbe partire una rinascita morale se solo l'italia non fosse una nazione morta e sepolta



Giorno 5. Giornata dedicata ai lupi con visita al Centro Faunistico Uomini e Lupi di Entracque. Due diversi ambienti che spiegano "a portata di bambini" il rapporto del lupo con l'uomo e con la natura. Il cantastorie Prezzemolo ci ha raccontato miti e leggende sul lupo mentre la fotografa Caterina ci ha portato sulle sue tracce tra monti e boschi, fino ad una torretta di osservazione che non ha purtroppo portato risultati. 
Il tutto con grande contributo tecnologico, video, suoni, percorsi multimediali a dimostrazione che il progresso ha pure aspetti positivi e non si ferma alla moviola di pistocchi ed allo streaming in commissione giustizia. 
Molto bella la storia del lupo ligabue che dopo essere stato investito e curato é stato monitorato con un collare gps e dall'emilia si é spostato fino al piemonte. 
Caratteristiche principali di questo lupo erano quelle di ululare credendosi un lupo americano ma con molta meno voce e con un ritmo monocorde e di provare ad abbindolare i lupi più giovani con discorsi qualunquisti e paraculo. 
Almeno così mi sembra di aver capito



Giorno 6. Terza gita!!! Volevamo raggiungere questo rifugio che non sembrava lontano quindi ci siamo informati. 
Tramite un autoctono tassista di nome Tony O'schiattamuort' siamo venuti a conoscenza di una gita parrocchiale che prevedeva apertura di strade e percorsi facilitati. 
Praticamente ci siamo imbucati mescolandoci tra le altre auto. 
Sulle note di "Il tuo popolo in cammino" abbiamo percorso la strada privatissima salutando festanti le altre macchine. Con solo mezzoretta di cammino abbiamo raggiunto la meta e celebrato la Santa Messa, che a 2000 metri e con canti alpini ha un fascino particolare. Polentata totale a pranzo nel rifugio dove era appena passato l'amico Andrea Gaminara e pomeriggio con balli e canti tradizionali conclusi dall'accoppiata Quel mazzolin di fiori e Vecchio Scarpone. 
Altro che Thunder Road


Giorno 7. Decidendo al volo stuzzicati dall'amica Laura abbiamo realizzato un nostro piccolo sogno e siamo andati nel luogo dove si sono formate le prime bande partigiane. 
Nel rifugio appena restaurato sono presenti diversi locali che ospitano in questi giorni una mostra fotografica sui deportati di questa terra a mauthausen ed una edizione ristretta dell'omaggio a nuto revelli vista a genova (ma qui nelle zone raccontate e fotografate il gusto é proprio speciale). 
Il silenzio che ci avvolgeva sembrava riportare a galla quei giorni di 70 anni fa quando duccio galimberti e i suoi compagni organizzavano la Resistenza proprio incontrandosi in questi boschi, attraverso i quali molti rifugiati ed ebrei trovarono una via di fuga dalla guerra e dall'Orrore. 
In una sala un filmato-intervista a due sopravvisuti ai campi di sterminio mi lasciava inchiodato alla sedia. 
Forse é vero che la storia non ci insegna nulla, ma io che la mia famiglia sia stata qua sono davvero contento





Giorno 8. Abbiamo deciso di prenotare fino ad oggi perché a s.anna di valdieri oggi si concludeva la festa della segale, cereale su cui si basa buona parte dell'econonomia locale. Fiera per la via, prodotti tipici, assaggini sparsi e ovviamente polenta. 
Una piccola comunità che si ritrova e fa festa assieme, con rievocazione storica e dimostrazione pratica della battitura appunto della segale. 
Si é chiusa così questa bellissima vacanza ma l'immagine che ho negli occhi é quella di mia figlia virginia che arrivati dai nonni corre a salutare Ciro (Tevez Trentadue Sul Campo Inter Merda) e sto fetient' che le mette le zampe attorno al collo per abbracciarla.

Fine del diario.