mercoledì 30 novembre 2011

30 novembre - what's her name?

I'm supposed to be your friend

what's her name - Russell Crowe and 30 Odd Foot of Grunt (others way of speaking)

 

martedì 29 novembre 2011

lunedì 28 novembre 2011

28 novembre - goin' down south

I'm going with you babe
I don't care where you go


goin' down south - r.l. burnside (a ass pocket of whiskey)

domenica 27 novembre 2011

27 novembre - the mirror and the ripper

And forever the man in the coat
Will cast his shadow among those who know
the tale of the gangster who shot all his demons for good 


the mirror and the ripper - volbeat (live from beyond hell \ above hell)

sabato 26 novembre 2011

26 novembre - off he goes

There he goes with his perfectly unkept clothes
There he goes

off he goes - pearl jam (toronto, 11\09\2011)

venerdì 25 novembre 2011

25 novembre - long road

the sun will rise another day

long road - pearl jam (toronto 09\11\2011)

eugenio finardi private show

di Sir Torati

ieri sera sono stato ad un concerto privato. che, prima di andarci, non sapevo nemmeno bene cosa volesse dire.

sulla bacheca facebook di finardi avevano intimato di non provare nemmeno ad avvicinarsi al teatro se non provvisti del prezioso invito. io in settimana avevo scritto alla segreteria e quelli senza problemi mi hanno lasciato un accredito alla cassa. anzi, al foyer. perché il comunale di treviso è uno di quei teatri seri, con gli affreschi al soffitto e i lampadari che sberluccicano.

scopro che l'evento è organizzato dall'allianz bank. è pieno di gente elegante, tutte persone che sanno seguire alla lettera i consigli di carla gozzi e enzo miccio. hanno invitato i funzionari di "da tutta italia"? sono clienti importanti della banca? a me, comunque, per non sbagliarsi sequestrano lo zainetto con la macchina fotografica e mi spediscono a metà platea.

mi siedo dove dicono loro (anzi dove dice il frociazzo del teatro), cioè accanto a una vecchia che col marito fa confusione tra fossati e ruggeri. per poi scoprire che finardi non è né l'uno né l'altro.

per fortuna l'evento è sobrio e, tranne due cartelloni sul palco, non c'è la piazzata pubblicitaria.

concerto dignitoso (scaletta standard).

speravo di trascorrere una giornata senza il "dovete morire tutti" del giorno e invece, a show concluso, un tipo dal palco annuncia che all'uscita sarà consegnato a tutti un gentile omaggio. intuisco trattarsi di un prezioso sacchettino con agenda e calendario 2012. scene apocalittiche per arraffare quanti più sacchetti a piene mani. stronzi.

(ps: vi serve un'agenda 2012? me ne avanzano sedici.)

mercoledì 23 novembre 2011

23 novembre - cau boi

Nella valle dei semafori dove crescono i telefoni ti confessi nei citofoni e anche Dio prende il metrò
 
cau boi - davide van de sfroos (best of 1999 - 2011)

lunedì 21 novembre 2011

21 novembre - brown sugar

I bet your mama was a tent show queen, and all her boyfriends are sweet sixteen
brown sugar - rolling stones (brussels affair)
 

domenica 20 novembre 2011

20 novembre - love bomb

I went down to my baby's house
And I sat down on the step
Said 2,000 years of Christian history, baby
And you ain't learned to love me yet?


love bomb - grinderman (grinderman)

sabato 19 novembre 2011

19 novembre - astral weeks

From the far side of the ocean
If I put the wheels in motion
And I stand with my arms behind me
And I'm pushin' on the door
Could you find me?


astral weeks \ i believe i've trascended - van morrison (astral weeks live at the holliwood bowl)

venerdì 18 novembre 2011

giovedì 17 novembre 2011

il bisonte insaponato - autodafè

Come ogni volta me ne si presenti l'occasione, lascio volentieri spazio a geni incompresi della Rete.
Questo qui ha un blog, che trovate qui e che vi consiglio di visitare.
Ecco una confessione ironica e divertentissima di una sua dipendenza da tecnologia
(questo qui nella foto NON è lui) 



Sono un Apple user.
Ieri mi é stato offerto un iPad 2 a metá prezzo dall´Istituzione presso cui lavoro.
Come tutte le addiction, anche la vaga possibilitá di assumere una dose della propria maledizione ha mandato in corto circuito ogni procedimento logico.
Mi sono immaginato con la magica tavoletta, durante una presentazione al prossimo congresso, in cui mi muovo con la grazia di uno Steve Balmer sformato, e tappo, clicco, slido sull´iPad (poi bestemmio, lo metto giú e continuo col mouse).
Mi sono immaginato a scrivere dal mio bar preferito mail su mail su mail, manipolando come un forsennato il touchscreen ad alta conducibilitá, dove anche singole molecole di azoto, impattando lo schermo, producono gioiosi moti browniani e aprono applicazioni senza tregua. Comodamente seduto al tavolo di Starbuck, posso rimanere connesso e produttivo, non fosse che il muffin al cioccolato che sto mangiando mentre mando una mail a Zurigo rende imperiture le ditate, e in qualche modo leggermente meno fruibile lo schermo, che sará pure ad alta conducibilitá, ma ora sembra infangato come la maglietta di Gattuso dopo il derby di Novembre.
Potrei essere il fiero possessore di un iPad 2, e per una settimana buona potrei essere al cutting edge dell´avanzamento tecnologico mondiale, come un manager di Shangai o un odontoiatra di Vigevano. Poi, chiaro, il progresso non si ferma, per cui martedí prossimo (ma nel pomeriggio) la Apple presenterá l´iPad 3, che beh, rispetto al due non c´é gara, ha il processore triplo dual core times 2, lo schermo in iridio-palladio e una super batteria al legno di frassino che dura quasi un quarto d´ora. Ma non posso incazzarmi, perché come dice Michele Serra, anche i possessori di iPad 3 si incazzeranno giovedí prossimo, quando uscirá l´iPad 4 (che sará piccolissimo e potrá anche telefonare e far di conto).
Che mi succede, mi chiedo? Una volta avrei comprato anche le mutande usate di Steve Jobs, oggi - L´Orrore! L´Orrore! - valuto al negativo le capacitá di un interlocutore in funzione del possesso o meno del MacBook Air. Che mi succede, per Dio?
La beffa é che sto scrivendo da un MacBook (wait for it) USATO. USATO, capito? Non il MacBook Pro Ultra Intel Core times 4, ma un MacBook di quasi 6 anni. E´ raccapricciante. Funziona bene. E´ veloce. Che minchia é? All you knew is wrong, santo cielo?
Ora devo fare una ultima riflessione. Sto pensando di prendere casa. La sala, gigantesca, ha spazio a strafottere, e ci stará anche un piccolo angolo - studio. Per dargli una dignitá letteraria, avrei pensato di ri-comprare un iMac (fin qui tutto bene); ma poco dopo, si é fatto largo un pensiero.
E se comprassi un pc?
Scusate. Tutti.

17 novembre - in un giorno di pioggia

il mare si sdraia fedele ai tuoi piedi

in un giorno di pioggia - modena city ramblers (riportando tutto a casa)

martedì 15 novembre 2011

15 novembre - higwayman

Many a soldier shed his lifeblood on my blade
The bastards hung me in the spring of twenty-five
But I am still alive.


highwayman - the higwaymen (highwayman)

lunedì 14 novembre 2011

14 novembre - flying

Can ya’ blame me for feeling homesick
’cause I’ve been away such a very long long time
I served a while in the county jail
Five years for being hungry tired and poor


flying - faces (five guys walking in a bar)


domenica 13 novembre 2011

13 novembre - born in the usa

son if it was up to me

born in the usa - bruce springsteen & the e street band (live 1975\1985)

venerdì 11 novembre 2011

11 novembre - black country

We rise to the measure  
The line in the sand  
It's cold on the mountain 
And this is our land

black country - black country communion (live over europe)

giovedì 10 novembre 2011

10 novembre - radio song

DJs communicate to the masses
Sex and violent classes
Now our children grow up prisoners
All their lives radio listeners


radio song - rem (out of time)

25 anni fa, oggi

usciva "Live 1975-85", il primo attesissimo disco dal vivo di bruce springsteen & the e street band.
Nonostante buona parte della sua fama fosse dovuta ai leggendari concerti che teneva da ormai più di 10 anni, fu solo dopo l'apoteosi commerciale di Born in the USA che bruce si decise a pubblicare un live.
E scelse la via della celebrazione di quella fase della sua carriera che sapeva essersi conclusa con Born in USA.

Il disco dopo spiazzò tutti, suonando "poco bruce" e "molto van morrison".

ma prima di Tunnel of love, ci fu tempo per gustarsi queste 40 canzoni dal vivo, dal piccolo locale che applaude Thunder road al boato che accoglie il celeberrimo One, two, one two three four di Born in the USA passano in questo album tutti i motivi per cui nel 1986, come adesso, bruce è IL rock, soprattutto dal vivo.

















mercoledì 9 novembre 2011

09 novembre - birds

Nestled in your wings my little one
Is special morning brings another sun
Tomorrow see the things that never come
Today 


birds - nils lofgren (the loner)

martedì 8 novembre 2011

il Cala e levimetà


Nei lunghi, piovosi, freddi sabato sera invernali, quando gli anni 80 correvano tristemente verso la fine e a nessuno a parte raf importava una sega di cosa ne sarebbe rimasto, il Cala, capitan Buffa, il conte Geddo, Pennisha, il Monte ed alcuni loro compagni di liceo e simili trascorrevano esilaranti serate con uno schema entusiasmante a dispetto della presunta staticità:
  • pizzeria
  • birra da litro + pizza
  • discussione sulla musica
  • altra birra da litro (a volte + altra pizza)
  • digestivo

e lo so che sembrerà incredibile, incomprensibile, inaccettabile, ma il ripetersi costante ed a cadenza settimanale di tale schema aveva tra gli altri uno risultato clamoroso: FIGA ZERO(ma zero zero eh?)

tralasciando questo aspetto che per noi 16\17enni era ASSOLUTAMENTE secondario, torniamo allo schema, soffermandoci sulla discussione sulla musica.

All'epoca gli schieramenti erano semovibili, ma con alcune posizioni fisse:
il cala stava nei pro rock, blues and soul
capitan buffa e pennisha stavano nei pro evimetà
ma evi evi eh? Gente cazzuta, cazzutissima, tipo gli iron maiden, i black sabbath, gli slayer, ozzy osbourne.
E si litigavalitigavalitigava su quale fosse il genere migliore.

Il cala già (ma non troppo) springsteeniano, capitan buffa che buttava lì con una certa spocchia sto nome nuovo che era... ehm.. mi sembra una cosa tipo U2, pennisha satanista convinto con cassette inquietanti di gruppi tedeschi che adoravano il Male nel dialetto bavarese.

Ore ed ore a rattelare su sta cosa, parla uno gli altri bevono, e via andare, con la birra che calava in maniera direttamente proporzionale all'aumento del tono di voce.

In tutto questo io avevo chiara, abbastanza, una cosa. Levimetà (all'epoca non c'erano ancora tutti sti nomi e sottocategorie) mi faceva, con una certa importanza, cagare.
E così è rimasto negli anni a venire, con qualche ascolto agli iron maiden, con qualche concessione al black album dei metallica, ma niente di serio.

Il discorso è che levimetà non rispondeva alla mia necessità di riconoscere anche in un pezzo bello pestone la melodia portante e poi c'era sta cosa dell'abbigliamento che un po' mi metteva a disagio, che non è che io fossi lord brummel, ma la maglietta col mostro dei maiden beh, gna potevo da fà.

Passano gli anni, capitan Buffa ormai credo ascolti al massimo bryan adams (che a me fa cagare RYAN adams, pensa quello della summer of 69), pennisha si è fatto esorcizzare e soprattutto la musica non è più al centro dei (loro) discorsi, anche quando ci sono io, che credo di essere, per chi non è appassionato di musica (ma anche un po' per chi lo è) una devastante rottura di coglioni se attacco su a parlarne.

Ora la mia posizione verso levimetà è molto ammorbidita, oh yeah. Avendo, tra gli altri, il vizio di voler in qualche modo approfondire le mie passioni, alla fin fine sui nomi storici ci sono finito anche io, magari non con l'entusiasmo che ho verso altri, ma comunque con grande rispetto.

Questa estate la maestrarock che insegna alla materna dove vanno le catarros, mi ha suggerito sto nome: VOLBEAT e conoscendomi, per incuriosirmi mi ha spiegato che il cantante sul collo ha tatuato il nome di JOHNNY CASH e sul braccio quello di ELVIS PRESLEY.

Così grazie a youtube ho ascoltato questo pezzo che si chiama sad man's tongue. Il pezzo parte in modo inconfondibile: come il 95% delle canzoni di johnny cash; e visto che qui i testi sacri si masticano abbastanza, dopo mezza strofa, che parla di quando sua mamma gli diceva di stare attento, noi siam qui che pensiamo a quello che ha ucciso un uomo a reno solo per vederlo morire, invece SBREEEEEEENG parte la chitarra elettrica e da nashville ci troviamo in pieno evimetà, punk, salcazzocosa, ma quella roba là che da regazzino mi dava noia.


Amore abbastanza a prima vista, veloce reperimento degli albi e poi, aaaaaaaaaaaatansiòn, nel giorno in cui si ricordano i cari estinti, nel simpatico locale di milano chiamato alcatraz, a 38 anni, 11 mesi e 11 giorni ho fatto il mio debutto ad un concerto evimetà.

La fauna di un concerto evimetà è davvero interessante, sociologicamente parlando, altro che. Magliette di gruppi al cui confronto i teutonici satanisti amici di pennisha sono una corale della parrocchia di san frullino. Capigliature importanti, overdoses (plurale) di piercings (ri-plurale), tatuaggi in zone del corpo a me fino ad allora ignote.

Io, che comunque all'abbigliamento da concerto ci tengo un bel po', ero adeguatissimo: primo perché ho la barba lunga di due mesi, secondo perché nonostante la dieta piazzo lì sempre un bel quintale di arroganza e rottura di coglioni, terzo perché quella sera ha fatto il suo esordio ufficiale la mia nuova maglietta di, per l'appunto, johnny cash che con dolcezza mostra il dito medio.



Recupero il biglietto ed entriamo in un alcatraz esaurito, mentre il gruppo spalla, tali clutch, mi fa l'enorme regalo di togliersi dalle palle 45 secondi dopo il nostro ingresso, in modo da visionare con calma il merchandising (clutch da recuperare comunque, non sembravano così così così una merda, forse).

Alle 21 precise parte l'intro e vengo catapultato in 100 minuti di furia sonora. Sono 4, due chitarre, basso e batteria, ma fanno un casino allucinante.

Soprattutto, ed è la cosa che preferisco di loro, a differenza dei classici gruppi ardrò o evimetà, hanno una serie di spunti originali che rendono le loro canzoni diverse dai canoni classici del genere, pur presentando al loro interno tutti i crismi del rock pestone
(poi sta frase la rileggo che non ci ho mica capito un cazzo)

e poi hanno anche tutta una serie di aperture melodiche che, incredibile a dirsi, potrebbero fin dar loro spazio nella musica più orecchiabile.

E poi specialmente nella canzone che mi ha conquistato per prima, un cantante che canta una canzone che sembra di johnny cash con la voce di elvis presley mi porta a dire che sarò suo per sempre.

Pubblico bello caldo e partecipe, ma senza eccessi. Certo un po' di gente vola fino dalla security, ma il tutto si svolge in scioltezza, senza isterismi o violenza, come avevano purtroppo notato la maestrarock ed il suo fidanzato quando li han visti in america (perché io amo circondarmi di gente che mi fa rodere il fegato dall'invidia, così perché mi piace).

Il cantante ha una gran voce ed altrettanto carisma, il chitarrista sembra il figlio degli addams a cui hanno attaccato le sopracciglia di elio, ma ci da dentro come un matto, il bassista non perde un colpo e soprattutto per tutto il concerto si esibisce in una serie di smorfie da piegarsi dal ridere; il batterista in un gruppo del genere è fondamentale e questo svolge il suo compito alla grande.
Il cantante non si risparmia col jack daniel's, ma in generale mi danno l'idea di un gruppo bello solido, che non si perde tanto in fronzoli ed apparenza (e soprattutto in clichè).

Acustica non pessima, ma coi bassi un po' troppo pompati

un grande gruppo davvero, speriamo non si perdano dietro luoghi comuni o malintesi sensi di appartenenza ad un genere o ad un altro; levimetà come categoria rischia di essere un po' troppo chiusa in se stessa, i volbeat hanno portato un po' di elementi nuovi che se sviluppati bene potranno dare soddisfazione a loro e a chi continuerà a seguirli.

Come me.




08 novembre - ventura

Go out with a friend, they know the music might help,
But I can't pretend - I wish I was somewhere else


ventura - lucinda williams (live @ fillmore)

lunedì 7 novembre 2011

07 novembre - aqualung

And you snatch your rattling last breaths
with deep-sea-diver sounds,
and the flowers bloom like
madness in the spring.

aqualung - jethro tull (aqualung - 40th anniversary special edition)



domenica 6 novembre 2011

sabato 5 novembre 2011

Genova per me

Genova per me è il riprovare dopo aver fallito alla prestigiosa università di siena e riuscire 
Genova per me è via balbi tutte le mattine alle 7.45 riconoscibile dal muro di smog che si vedeva da principe appena scesi dal treno
Genova per me è il centro storico dove da solo passavo pomeriggi interi girando a caso e godendomi tutte quelle cose così diverse tra loro
Genova per me è la casa di corso sardegna, grande, fredda, ma NOSTRA, con robi, mino e marco
Genova per me è il negozio che vendeva i bottiglioni di lambrusco a 2mila lire
Genova per me è "mettiamo 10mila lire a testa per la spesa"
Genova per me è il britannia, pub appena sotto piazza de ferrari
Genova per me è la prima sigaretta fumata
Genova per me è la ricordi piena di musica che amo
Genova per me è la camera ardente di vincenzo spagnolo, dove promisi di vivere il calcio in modo meno ossessivo
Genova per me è discoclub che vendeva i bootleg di springsteen
Genova per me è il teatro carlo felice, 13 aprile 1996, il mio primo concerto di springsteen
Genova per me è lo stadio di marassi, settembre 1982, io e mio papà per mano che entriamo a vedere la mia prima partita di serie A, samp - roma
Genova per me sono gli esami all'università che andavano spesso bene
Genova per me è capire cosa volevo fare da grande
Genova per me è la bottiglia di chinotto gelata da bere mentre con robi finiamo i tortelli di bianca la domenica sera, guardando pressing e mai dire gol
Genova per me è il concerto di venditti nel 1988, con pippo buffa che rompe la macchina in autostrada e noi che torniamo a casa alle 2 di notte, pensando di aver vissuto un'avventura allucinante
Genova per me è la fiera del disco, alla foce
Genova per me è "andiamo a vedere la juve a torino?" ma si dai vengo con voi anche senza biglietto
Genova è accompagnare mia sorella al porto perchè va a prendere mio padre e lo porta a morire a savona
Genova per me è genoa - juve in serie b, con tutti i genoani che sputano odio contro la juve mentre io mi godo la partita senza preoccuparmi del risultato, fotografando la curva nord
Genova per me è la prevendita di bologna 2002, andata male, ma solo fino al pomeriggio 
Genova per me è la prevendita di milano 2005
Genova per me è la prevendita di Milano 2007, col vino e la birra e la grigliata e gli sms alle 2 di notte
Genova per me sono le 11 birre bevute con paolo quando ho dato l'ultimo esame
Genova è partire alle 18 per la festa universitaria a pavia e tornare alle 10 del giorno dopo
Genova per me è sestri ponente, è paola
Genova per me è struppa, 35 minuti di pulman per fare tirocinio
Genova per me è il giro del mercoledì pomeriggio con robi a cercare vinili
Genova per me è il giorno che con antonella siamo usciti per lavoro dalla porta di servizio del gaslini e siamo corsi via sperando che non ci seguisse nessuno
Genova per me è "oh cazzo piove, oggi a lezione non ci vado che sarà tutto bloccato"
Genova per me è marassi 1999 ed il concerto che ha cambiato parecchie cose nella mia vita
Genova per me è la focaccia in via san vincenzo
Genova per me è la casa di via bozzano, piccola, ma calda, sempre con robi, mino e marco.
Genova per me è il giorno dell'immacolata del 2001 con simona, il lettore dvd e la buona novella a teatro
Genova per me è andare al gaslini temendo ci sia qualche problema per la prima gravidanza di simona ed uscirne felici
Genova per me è il corridoio buio del gaslini dove il 21 ottobre 2005 mi han detto che ero diventato padre per la prima volta
Genova è l'ospedale militare da dove sono uscito congedato 
Genova è belìn belàn me ne imbelino, sviolinata per il doria (o per il genoa) al lunedì sera su rai tre con Sportento
Genova per me sono i concerti visti con simona e preceduti sempre da lunghi giri in centro storico
Genova per me è il concerto per il compleanno di de andrè insieme a lara
Genova per me è fabrizio de andrè, la cui musica devo ascoltare ogni volta che posso, quando sono a genova
Genova è qualcosa che io, sangue misto e cognome meridionale, ho sempre visto come grande e soprattutto piena, di cose, persone e come si capisce leggendo sopra, di miei ricordi
Genova per me è via del campo, che di puttane non ne ho mai viste ma ho respirato le mille storie delle canzoni di faber
Genova per me è una tappa decisiva, fondamentale del mio futuro
Genova è il posto che mi ha accolto ragazzo stupido e mi ha visto andare via uomo, sempre stupido, ma con un titolo di studio ed un futuro da seguire
Genova per me, oggi, è una ferita che sanguina, come al G8, come ogni volta che la vedo colpita, in difficoltà, come se sentissi le sue sofferenze.
Genova per me è una signora rompicoglioni, diffidente, ostica, che però sa entrarti nel cuore, per sempre.




05 novembre - hotel california

we are all just prisoners here, of our own device

hotel california - eagles (hotel california)

venerdì 4 novembre 2011

04 novembre - unspoken words


And here I stand with no more words to say
see me down on the ground
no, you'll never know how i feel

unspoken words - gotthard (homegrown)

giovedì 3 novembre 2011

Fantaporco stagione 2011 - 2012 - giornata 7: Belin United - Sfondaculi 1-2

Pesantissima battuta d'arresto davanti al nostro pubblico, contro una rivale a pari punti, che ci fa prcipitare nelle zone basse della classifica.


Il blocco Juve si conferma affidabile, ma pesa sul risultato l'esclusione di d'agostino del siena (meno perchè più razionale quella di pasqual della fiorentina, squadra e giocatore dati in crisi nerissima).


Continua a presentarsi il problema attaccanti. Matri fa il suo anche quando non segna, ma al momento è l'unico su cui si può contare con una certa sicurezza. Barreto dell'udinese è per il momento vittima di uno di quegli infortuni misteriosi che sembrano essere sul punto di guarire quando trac la ricaduta bastarda.
zarate si alterna a pazzini e milito ma per il momento si adegua al momentaccio dell'inter
morimoto e paloschi non giocano quasi mai
quagliarella a sto punto lo tengo nella speranza che a gennaio vada in prestito (IN ITALIA) a giocare titolare, che lui i suoi goletti li ha sempre fatti.

Brutto passo indietro in classifica e sabato ci attende la trasferta insidiosa a casa della Granchi Aviatori, squadra che sicuramente merita più di quel che dice la classifica, come si capisce dai gol fatti.

Forza ragazzi, comunque vada, siamo sempre la squadra DEL BELIN!!!




03 novembre - burning beard

Shadow of the New Praetorian
Tipping Cows in fields Elysian
Saturnalia for all you have
The seven habits of the highly infected calf



burning beard - clutch (robot hive \ exodus)




mercoledì 2 novembre 2011

La prima di ottobre


  1. nutbush city limits - bob seger and the silver bullet band (live bullet)
  2. .
  3. I'm sorry - Hothouse Flowers (People)
  4. rusty cage - soundgarden (badmotorfinger)
  5. The mirror and the ripper - Volbeat (Beyond hell - above hell)
  6. black crowes - sting me (the southern harmony and musical companion)
  7. cry for the bad man - lynyrd skynyrd (authorized bootleg - live in san francisco)
  8. Up on your sleeve - humble pie (In concert)
  9. I will follow - u2 (live unapproved)
  10. hey hey, my my - neil young (weld)
  11. boomboxes and dictionaries - gaslight anthem (sink or swim)
  12. cold comfort - daniele tenca (live for the working class)
  13. MFC - Pearl Jam (Praga, 22\09\2006)
  14. dear lover - social distortion (white light, white heat, white trash)
  15. the guns of brixton - clash (london calling)
  16. give it a try - reckless kelly (good luck & true love)
  17. senza vento - timoria (viaggio senza vento)
  18. would - alice in chains (singles OST)
  19. caroline - cesare carugi (here's to the road)
  20. God part II - U2 (Happy new year)
  21. I won't back down - johnny cash (american recordings III - solitary man)
  22. Princess and the frog - The Jim Jones Revue (The Jim Jones Revue)
  23. I'm yours, I'm hers - Johnny Winter (The woodstock expericence)
  24. lost in the flood - bruce springsteen (live in new york city)
  25. 51 pieces - cross canadian ragweed (happiness and all other things)
  26. john fogerty - travelin' band (the long road home concert)
  27. war pigs - black sabbath (paranoid)
  28. lonely boy - black keys (el camino)
  29. .
  30. last of the rock stars - elliott murphy (aquashow)




02 novembre - kick out the jams

And the song that abounds and
resounds and rebounds straight off of the ceiling. 


kick out the jams - mc5 (anthology 1965-1971)



01 novembre - severed hand

Oh ti prego capiscimi ho solo bisogno, amico mio,
Di una via per tornare a casa 


severed hand - pearl jam (Live at the Gorge, 23/07/2006)