Ecco il podcast della puntata andata in onda domenica 4 marzo su BRG Radio:
Visualizzazione post con etichetta fabio biale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta fabio biale. Mostra tutti i post
mercoledì 7 marzo 2018
Championship Vinyl - Week in Rock 2,9 (26 febbraio - 4 marzo)
Ecco il podcast della puntata andata in onda domenica 4 marzo su BRG Radio:
domenica 4 febbraio 2018
Matite e malinconia, i tratti inconfondibili dei Dagma sogna.
Arrivati al secondo album, escluso il mini EP con cui iniziarono a farsi conoscere, i Dagma sogna possono dirsi soddisfatti di aver già tracciato i loro personali "Tratti di matita" ossia un suono ed uno stile che li rendono già ora riconoscibili e che denotano una personalità non scontata in un gruppo che non ha nemmeno 5 anni di vita.
Tratti di matita sottolinea quindi da un lato la maturità del gruppo savonese, ma anche la capacità e le potenzialità di un suono che seppur riconoscibile, dimostra di crescere e di potersi dipanare su sentieri ancora da battere.
Vale la pensa seguirli, per capire come potranno mettere a fuoco le varie direzioni possibili.
Il nuovo album, uscito da poche settimane, racconta con bozzetti in chiaroscuro le varie sfaccettature dei rapporti umani, tema da sempre caro ai Dagma sogna; ogni brano è un carboncino al cui interno si trovano persone, sentimenti, storie che ci entrano facilmente dentro, poiché facilmente ci possiamo immedesimare in loro.
I colori del silenzio apre il disco sottolineando subito il raggiungimento di un marchio di fabbrica su cui far spaziare il proprio talento.
Sopra un ritmo decisamente rock Alessandro racconta di relazioni da ricostruire e preservare, come disegni preziosi che il tempo intacca ma può anche rafforzare. Il legame tra i due protagonisti è da imprimere su carta e da tenere al riparo.
Fa capolino già dal primo brano un sentimento agrodolce e malinconico, che pervade anche la copertina, dove al gesto dell'offrire il proprio cuore è abbinato un percorso da compiere tra svolte e inversioni, per poi poter volare con la leggerezza di un aeroplanino di carta.
Primo singolo uscito, con video marinaresco, Come onda resta sul rapporto di coppia, ma con un senso di sconfitta da parte del protagonista, che si rende conto dei propri errori e capisce che d'ora in poi dovrà cambiare.
Sale e nostalgia, un gusto amaro da avere in bocca, in ricordo di chi abbiamo fatto scappare, confondendo amore con il possesso.
Si resta sulle difficoltà di coppia e per un confronto completo viene in aiuto la meravigliosa voce di Anna Napoli per La teoria del dirsi addio. Brano ambizioso per liriche e musica, con Anna che aggredisce la strofa in maniera spettacolare, mentre la coppia si pone con estrema sincerità davanti al fallimento del proprio progetto.
La sincerità è un marchio di fabbrica dei Dagma sogna, esattamente come l'aspetto musicale di cui parlavo sopra. Testi sinceri che non nascondono amarezze ed esami di coscienza, qui sublimate dall'ammissione della fine di un amore, affrontata con enorme rispetto reciproco, "perchè nella pratica del nostro dirci addio, c'è più amore di chi si chiama amore".
Non è possibile non citare a conclusione di tale momento carico di intensità, il solo di Daniele che rende in note le lacrime e l'insonnia che accompagnano certi periodi.
La Signora degli inganni di cui parla l'omonimo brano (appena uscito come singolo) è invece l'eterno rimpianto che deriva sempre dalla perdita di chi amiamo o dalla scoperta dei suoi trucchi. Un brano che si apre a diversi piani di lettura, attribuendo, almeno questo ho fatto io, il ruolo di "signora" non solo ad una persona ma anche ad esempio ad una dipendenza.
"Sembra impossibile volerti ancora qui
tracce di quel che sei, si fanno brividi
nell'inventare un mondo senza te"
La malinconia diventa dolore in Tu come me dove il protagonista si trova solo davanti ad un fallimento e non lo nasconde a chi credeva fosse la sua donna.
"Se vince il compromesso, si perde in due"
Ammissione senza filtri, nudo davanti alla fine di un sogno, sembra quasi che il dolore sia cercato per poterlo superare, per farsi disinfettare l'anima.
Ballata classica e decisamente radiofonica, Nuotando in un mare di stelle riporta in vita la speranza, pur se avvolta da quei tratti malinconici immancabili; bello il cambio di direzione musicale verso la fine del pezzo, guidato dall'arpeggio di chitarra che detta il tempo a tutta la canzone.
Con Il cortile si alza l'asticella e si dimostrano da un lato le potenzialità su cui il gruppo può e deve investire il futuro e dall'altro l'altrettanto fondamentale ambizione.
Un cortometraggio in meno di 4 minuti, che ci porta davanti alla protagonista, la vita di una donna, diventata madre troppo presto e troppo sola, che in quel cortile scorre come foglie dai rami, portata via dal vento, mentre al suo fianco cresce il frutto di quell'amore troppo breve.
E poi cazzo, scusate, ma nella frase:
Non ha più tuo figlio quella splendida occasione
di parlare con suo padre della gioia di esser padre
io ci trovo quello che è il MIO rimpianto ed il MIO dolore, quello che mi porterò dentro per tutta la vita.
Pezzo gigantesco, a cui non nego mai qualche lacrima e un paio di centimetri di pelle d'oca.
Esplode forte l'anima rock del gruppo, composto da musicisti di estrazione innegabile, che ogni tanto esce fuori incontenibile. Pezzo trascinante dove emerge la solidità della sezione ritmica cioè Gabriele ed il nuovo arrivato Gianluigi. Fuori dalla realtà è una parentesi che fa respirare e ci ricorda che anche in momenti di forte introspezione come quelli presenti in gran numero in questo disco, è sempre necessario urlare al cielo e goderne le stelle, fosse solo un modo per spazzare via il quotidiano e tenerlo lontano pochi minuti.
Chissà se sono veri, i protagonisti di Ancora favole? Ci illudiamo di sì, vedendoli felici, ma ahimè, la grande casa bianca nasconde illusioni e strada rimasta da percorrere; mi colpisce molto però che il senso della canzone siano la ricerca ed il desiderio della felicità per i figli e non per se stessi, segno tangibile della maturità compositiva ed umana del gruppo, che capisce e canta dell'importanza del futuro.
Un sontuoso intro di piano da parte di Davide, mostruoso come al solito dietro ai tasti, ci porta ne Il viaggio, brano che conclude il disco, a parte la versione radiofonica di Come onda.
Ballata di alto livello, impreziosita dal violino di Fabio Biale, dal testo ampiamente simbolico, che ci dice, nemmeno tra le righe, che i Dagma sogna non si fermano qui, ma hanno capito che il senso di tutto stia nell'andare, avanti.
Per chi cerca un'altra pagina di se
e non si accetta stanco ed arrendevole
Nè stanchi, nè arresi, i Dagma sogna vogliono andare avanti ed il loro viaggio è appena all'inizio.
lunedì 2 gennaio 2017
Come Don Chisciotte 2.1

Quando quasi due anni fa la mia amica Vera mi definì "un Don Chisciotte" per la mia attrazione verso le cause perse, mi innamorai subito di quel soprannome e lo applicai alla novità che stava arrivando, cioè un mio programma sulla web radio di Arci Liguria, Radio Gazzarra.
Come Don Chisciotte è stata una bella avventura durata un anno e mezzo e che avevo dovuto accantonare perchè avevo troppa carne al fuoco e rischiavo di fare tutto male.
Nel frattempo però il discorso della radio che grazie a Rocco ed ai ragazzi di Radio Gazzarra mi aveva appassionato era continuato, grazie ai ragazzi di BRG Radio, dove da aprile conduco Championship Vinyl.
La passione per le cause perse comunque non si è sopita, così come l'affetto verso il cavaliere romantico di Cervantes.
Allo stesso modo, grazie soprattutto a Su la testa, non ho smesso di guardarmi intorno per cercare di aiutare i tanti amici musicisti che ritengo meritino una visibilità ben maggiore di quella che trovano al momento.
Così, approfittando dell'anno nuovo, da domenica 1 gennaio riparte Come Don Chisciotte, su BRG Radio, la prima domenica del mese, sempre alle 19.
Mensilmente tornerò ad occuparmi dei tanti don chisciotte della musica di oggi e soprattutto di ieri, dando spazio a quelli che conosco di persona e che al posto dei mulini a vento combattono contro locali ostici, gestori ottusi ed un pubblico abituato alla mediocrità, che non ha voglia di alzare il livello delle proprie serate nè di scoprire qualcosa che vada oltre il già sentito.
La prima domenica del mese, a partire da capodanno.
Secondo me troverete qualcosa che potrebbe piacervi.
Ecco i brani trasmessi nella prima puntata
Ramon Gabardi - Sotto le Bombe Di Dresda
Hernandez & Sampedro - Dangerous Road
Ryan Bingham - Nobody Knows My Trouble [Live]
Del Fuegos - Don't Run Wild
Bap Kennedy - Help Me Roll It
The Nuclears - She's Atomic
Ian Hunter - Dandy
Carlo Ozzella - In una notte come questa
Daniele Tenca - The Day You'll Say Sorry
Fabio Biale - Crapa pelata
The Bone Machine - Sono un cane
Ecco l'audio della puntata:
Etichette:
bap kennedy,
bone machine,
brg radio,
carlo ozzella,
Come Don Chisciotte,
daniele tenca,
del fuegos,
fabio biale,
hernandez e sampedro,
ian hunter,
nuclears,
podcast,
radio,
ryan bingham
lunedì 3 ottobre 2016
Championship Vinyl 17 - An evening of folk music
Domenica 2 ottobre è andata in onda la diciassettesima puntata di Championship Vinyl, il mio programma dedicato al rock and roll in onda su BRG Radio
Puntata dedicata alla folk music
Ad inizio puntata ho presentato la nuova rubrica di BRG Radio "Belin che canzone", un modo per condividere e fare conoscere la musica del nostro territorio.
Canzone della settimana è IL MIO AMICO MATTO di FABIO BIALE
- Fabio Biale - Il mio amico matto
- The Almanac Singers - House of the rising sun
- The Carter Family - Wildwood flower
- Leadbelly - Rock Island line
- Cisco Houston - Hard traveling
- Cisco Houston - Mysteries of a hobo's life
- Odetta - Santy Anno
- Ramblin' Jack Elliott - I'm going down the road
- Ramblin' Jack Elliott - Cocaine
- Judy Collins - Maid of constant sorrow
- Reverend Gary Davis - Let us get together
- Bob Gibson - Springhill mine disaster
- Mano Negra - Rock Island Line
Se avete l'audio del pc attivo, è quella che state ascoltando ora e che parte in automatico, oppure, se ciò non accade, potete trovarla qui:
Etichette:
brg radio,
championship vinyl,
cisco houston,
fabio biale,
june carter,
leadbelly,
mano negra,
musica,
odetta,
podcast,
radio,
ramblin jack elliott
giovedì 25 giugno 2015
Come Don Chisciotte: We can be (local) heroes
é andata in onda giovedì 18 giugno la quarta puntata del mio programma Come Don Chisciotte, sulla web radio Radio Gazzarra.
Protagonista della puntata la scena musicale savonese, con gruppi e cantanti della provincia.
Queste le canzoni trasmesse:
- samuele puppo - sixty miles away
- blue scarlet - diabolica
- persuaders - swaying rope
- londonpride - alice's inn
- mauro pinzone - stella
- 4 real - wonder party
- 465 - signs
- subbuglio - giorni che
- giovanni mistero - marì
- fabio biale - canzone d'amore per un nonno addormentato
Ed ecco il link per ascoltare il programma in streaming
(per
chi volesse scaricare la puntata in mp3 ed ascoltarla offline, cliccate
su "ascolta con il tuo player" poi cliccate col tasto destro del mouse
sul tasto Play e "salva audio/video come")
Etichette:
4 real,
4-sixtyfive,
blue scarlet,
Come Don Chisciotte,
fabio biale,
giovanni mistero,
londonpride,
mauro pinzone,
persuaders,
podcast,
radio,
radio gazzarra,
samuele puppo,
subbuglio
lunedì 30 dicembre 2013
La musica che (mi) gira intorno - i miei concerti del 2013
Beh ovviamente al primo posto Bruce Springsteen a Milano, san siro, ad un anno di distanza da quel momento in cui mi accorsi che, ma dai?, un concerto di Bruce mi stava facendo male, ecco tre ore di festa che spazzano via ogni possibile concorrente.
Il 2013 è stato un anno di concerti "piccoli", ma non per questo meno affascinanti, a partire dalle diverse serate in cui ho visto il mio amico Geddo, acustico, in solitaria o full band, che promuoveva il suo bellissimo disco "Non sono mai stato qui", ancora oggi uno degli album che ascolto più volentieri.
Ho festeggiato lo scudetto della juve andando alle Officine Creative Ansaldo di Milano per vedere finalmente dal vivo un'altra leggenda del New Jersey: Southside Johnny & the Asbury Jukes, in una sala scarsamente affollata sono state un paio d'ore davvero divertenti
Il mio ruolo prima di giurato e poi di presidente al Mulino degli Artisti di Tovo mi ha permesso di vivere in prima fila diversi appuntamenti organizzati dall'associazione, difficile sceglierne uno, per motivi "di cuore", anche se la serata del 10 agosto difficilmente la scorderò.
Con la fine dell'estate siamo entrati nella preparazione di "Su la Testa" e quest'anno proprio il Mulino degli Artisti ha contribuito all'organizzazione del Contest per scegliere chi avrebbe rappresentato all'Ambra di Albenga la musica delle nostre parti. Sono state 4 serate interessanti, ma l'ultima, al Brixton di Alassio è stata magnifica: i miei amici Fusi Orari, a cui spesso rimprovero una scarsa autostima, hanno dato vita ad un breve show di una intensità straordinaria, coinvolgendo il pubblico alassino ed entusiasmando tutti i presenti. Raramente in situazioni come questa, un circolo piccolo e frequentato da gente che magari passa per un saluto e non sta tanto tempo, ho visto così tante persone fermarsi ad ascoltare la musica, uno dei concerti più belli di quest'anno, senza ombra di dubbio.
A Su la Testa invece c'è stato l'imbarazzo della scelta, ma io dopo il set che ha aperto la tre giorni, protagonista Paolo Bonfanti, ero già appagato, 25 minuti di blues in trio, pezzi nuovi di uno dei miei "dischi dell'anno". Anche l'ospite più atteso, Enrico Ruggeri, mi è piaciuto moltissimo, pur non essendo un suo grande fan: anche lui in trio acustico, ha ripercorso la sua carriera ed omaggiato il compianto Lou Reed con una ottima Perfect Day.
Rivelazione del Festival a mio avviso i L'Orage, gruppo folk dal futuro promettentissimo e gli AUDIOgraffiti, selezionati al Contest, che hanno dato vita a show davvero interessanti.
A chiudere l'anno, sabato scorso, ci hanno pensato i Birkin Tree, musica irlandese suonata con strumenti tradizionali, nella magnifica cornice del Teatro Salvini di Pieve di Teco, deliziosa riproduzione in miniatura di un elegante teatro dell'opera. Fabio Biale è un amico e un musicista eccezionale, come ha dimostrato anche in solitaria a Su la testa, e con lui i tre compagni di viaggio compongono un ensemble di assoluto valore; due di loro, Fabio Rinaudo e Claudio De Angelis, si sono esibiti con chitarra e cornamuse anche a Tovo questa estate, in una serata ricca di fascino e di progetti che spero possano concretizzarsi.
Ci sono, ovviamente, i rimpianti, per i concerti non visti, nick cave, neil young e waterboys su tutti, ma ahimè non si può vedere tutto e bisogna sempre lasciare qualche obbiettivo per l'anno successivo.
mercoledì 4 dicembre 2013
Su la Testa per FABIO BIALE!!!!! Albenga sabato 7 dicembre 2013
Ed eccoci all'ultima sera, dove tra gli ospiti ci sarà il caro amico e meraviglioso musicista Fabio Biale!!!
Tutte le info su http://www.festivalsulatesta.com/
Tutte le info su http://www.festivalsulatesta.com/
Etichette:
albenga,
fabio biale,
festival,
musica,
Su la testa
sabato 30 marzo 2013
Cento anni della Mina
Oggi la mia nonna materna compie 100 anni.
Per diverso tempo, visto che i miei genitori lavoravano entrambi, mi ha fatto da mamma, poi da compagna di giochi nei lunghi inverni in cui il bambino sfigato che ero stava a letto malato, poi da complice quando c'erano cose da "non far sapere", da finanziatrice, da amica, da avversaria durante le partite dell'inter.
ha avuto un ictus il giorno del mio 35° compleanno e pochi mesi dopo se ne è andata, in un letto d'ospedale, mentre le tenevo la mano.
Ma dei suoi 100 anni, di cui 95 vissuti e vissuti davvero, non sono certo gli ultimi mesi che voglio ricordarmi.
Quella persona nel letto, con la testa confusa, che ancora aveva dentro di sè tanto amore per me, anche se mi credeva suo fratello e non più suo nipote è stata talmente tante altre cose che non voglio che quei brutti ricordi e quei giorni tristi in cui si spegneva pian piano cancellino il resto.
Ed oggi le faccio gli auguri ricordandomi di quel giorno di aprile di 8 anni fa quando le dissi che sarebbe diventata bisnonna e lei si alzò dalla poltrona di scatto, mi corse incontro, mi spinse via ed abbracciò mia moglie.
Ehi nonna, guarda che è anche un po' merito mio eh!!!
Tì sta sittu, che ti ghe messu sulu u pinellu (tu stai zitto, che ci hai messo solo il semino).
Buon compleanno Nonna Mina.
Per diverso tempo, visto che i miei genitori lavoravano entrambi, mi ha fatto da mamma, poi da compagna di giochi nei lunghi inverni in cui il bambino sfigato che ero stava a letto malato, poi da complice quando c'erano cose da "non far sapere", da finanziatrice, da amica, da avversaria durante le partite dell'inter.
ha avuto un ictus il giorno del mio 35° compleanno e pochi mesi dopo se ne è andata, in un letto d'ospedale, mentre le tenevo la mano.
Ma dei suoi 100 anni, di cui 95 vissuti e vissuti davvero, non sono certo gli ultimi mesi che voglio ricordarmi.
Quella persona nel letto, con la testa confusa, che ancora aveva dentro di sè tanto amore per me, anche se mi credeva suo fratello e non più suo nipote è stata talmente tante altre cose che non voglio che quei brutti ricordi e quei giorni tristi in cui si spegneva pian piano cancellino il resto.
Ed oggi le faccio gli auguri ricordandomi di quel giorno di aprile di 8 anni fa quando le dissi che sarebbe diventata bisnonna e lei si alzò dalla poltrona di scatto, mi corse incontro, mi spinse via ed abbracciò mia moglie.
Ehi nonna, guarda che è anche un po' merito mio eh!!!
Tì sta sittu, che ti ghe messu sulu u pinellu (tu stai zitto, che ci hai messo solo il semino).
Buon compleanno Nonna Mina.
Etichette:
accadde oggi,
fabio biale,
famiglia,
musica
Iscriviti a:
Post (Atom)