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venerdì 13 aprile 2018

Lettera Aperta a Gigi Buffon



Ciao Capitano,

chi ti scrive tifa per la Juve "da prima che tu nascessi" (che impressione scrivere sta frase!). 
Si, perché visto che sei coetaneo di mia sorella, ricordo bene che il calcio era già una passione, embrionale ed infantile, da quando dovevo ancora compiere sei anni. Nel corso degli anni il calcio è stato importante, molto importante, importantissimo. Poi sono cresciuto ed invecchiato e la passione un po' è scemata, anche se "la partita della juve" è sempre rimasta un appuntamento imperdibile.

Ho visto l'epoca del Trap, ho amato Platini come forse nessun altro giocatore mai, ho vissuto in diretta l'Heysel (quello che ancora giovedì ho sentito citare a sproposito), poi gli anni tristi, poi Lippi, poi siete arrivati tu, Pavel, Lilian e Fabio, giusto nel momento in cui io mi fidanzavo e mi sposavo, dopo l'addio di Zidane, i cui soldi sono stati investiti nei vostri acquisti.

E poi calciopoli e quella promessa di fedeltà che da te sinceramente non osavo sperare. Forse da Alex si, ma tu, il portiere più forte del mondo, che avevi vinto a 28 anni un mondiale, era logico che andassi a monetizzare altrove.

Invece sei rimasto e per me questo è stato il fatto che ti ha reso diverso dagli altri giocatori, dai campioni che comunque ho visto passare nella Juventus.
Restando in B ti sei guadagnato, quantomeno, la mia imperitura stima, nonostante, dai, di politica te ne capisca un po' poco eh.

La foto di te ed Alex negli spogliatoi di Trieste dopo il primo scudetto con Conte è meravigliosa, c'è dentro tutto, da calciopoli a quella sera, passando per i settimi posti e i pareggi in casa con il Siena.



Mercoledì sera ero convinto che avremmo perso ancora, speravo in modo dignitoso, invece non ero ancora arrivato a casa che già eravamo uno a zero, poi mentre cenavo ecco il secondo, poi il terzo, incredibile!

Vicino a me a seguire la partita, la mia primogenita, 13 anni da compiere, tifosissima juventina, innamorata della Juve dall'aprile scorso, quando vedemmo assieme Juve - Barcellona ed io non riuscii a trattenermi ai gol ed alla tua paratissima su Iniesta. Che occhi avevi quella sera Gigi, che occhi! 

Gli stessi di Berlino 2006, gli stessi di quando toglievi dalla porta il colpo di testa di Zidane!

Eravamo imbattibili in quel periodo e ce la meritavamo quella coppa, ma tant'è, la sera di Atene tu avevi 5 anni, io 11 e magari tu dormivi, ma io ricordo tutto e quindi ormai ho ben chiaro cosa significhi perdere una finale di coppa Campioni.

Mercoledì sera non tanto al momento del rigore, ma al momento della tua espulsione, mia figlia si è messa a piangere Gigi, perchè no, va bene il rigore al 93°, va bene anche essere eliminati, ma il Capitano espulso no, non lo ha sopportato. Quella espulsione ingiusta, cattiva, così stonata in quella serata eroica non te la meritavi.

Perchè la figura del Capitano è importante e tu quella fascia la porti con merito, fosse solo per l'anno di serie B.

Cosa sia successo nella tua testa dopo il rigore non lo so e non ho la presunzione di volerlo sapere, ma so che il rosso ha fatto male a mia figlia, che vede te come una specie di "eroe", senza isterismi, ma con una ammirazione gigantesca (la mia secondogenita ha proprio una cotta per te, tipica delle bambine di nemmeno 10 anni, sai come vanno ste cose).

Però Gigi, perdonami l'ardire, ma le dichiarazioni dopo la partita non mi sono piaciute, per niente. A caldo capisco la rabbia, anche se il rigore c'era, fosse solo per il gesto scomposto di Benatia. 
Capisco che essere arrivati ad un passo dalla vetta di una montagna altissima da scalare e vedersene respinti faccia male, malissimo, ma una volta dopo la doccia, speravo di ascoltare il Capitano parlare.

E lascia stare il gol di Muntari (cosa avresti dovuto dire, che era giusto così perché 7 anni prima eravamo stati favoriti da un episodio arbitrale in un'altra competizione?), lascia stare tutte le cose che puntualmente ti rinfacciano dopo ogni tua dichiarazione, però no Gigi, avrei voluto che ai microfoni parlasse il Capitano, esprimesse rabbia certo, amarezza come no, ma che si ricordasse di essere il Capitano, il Capitano della Juve e fino a poco fa della Nazionale.

Ma non per me, perché io non vedo le interviste post partita da quando ascoltai Platini rispondere fumandosi una sigaretta che lui tanto non doveva correre, perché lo faceva Furino per lui.

Speravo di ascoltare il Capitano per le mie figlie e tutte quelle come loro, che in voi calciatori vedono qualcosa di più (e di troppo) che semplici sportivi.

Per tutti i bambini che giocano in porta grazie a te.
Per tutti quelli che sognano di alzare la Coppa del Mondo come avete fatto 12 anni fa.
Per tutti quelli, in Italia ce n'è un bisogno ENORME e non solo nel calcio, che devono imparare il valore della sconfitta, ai quarti di Coppa come a scuola, sul lavoro o in una relazione sentimentale.

E voi potete trasmettergliela, voi calciatori, non Agnelli, che purtroppo ha solo il cognome elegante, ma voi che indossate la divisa della loro squadra del cuore e gli sembrate cavalieri del bene, voi che oltre ai tantissimi benefici di questa vita, avete anche il piccolo dovere di essere, ogni tanto, un po' educatori.

C'è tempo capitano, evidentemente la doccia quella sera non è bastata, ma puoi ancora svolgere questo ruolo, ti aspetto davanti ai microfoni, a spiegare che quella sera maledetta, l'uomo ha preso il sopravvento sul Capitano.
Spiegalo a mia figlia, perplessa dalle tue parole rabbiose.
Spiegalo a chi ha permesso che tu fossi visto come esempio da milioni di persone.

Mentre perdevamo a Cardiff, a Torino purtroppo una ragazza moriva schiacciata da una folla spaventata di nostri tifosi.
Speravo di non vivere più momenti del genere, speravo che nessuno dovesse più morire per una finale di Coppa.
Da quel giorno, a differenza di prima, sono io ad essere tifoso più per riflesso rispetto a mia figlia che viceversa, quindi a me interessa relativamente poco che questa storia abbia una svolta positiva.

Ma le mie figlie ed i loro amici si meritano che il Capitano parli da Capitano.
Se lo meritano e ne hanno bisogno.

Sarebbe una parata meravigliosa, come quella su Zidane o quella su Inzaghi a Manchester. O come il rigore parato a quell'altro portoghese del Real, che porca miseria, magari succedeva ancora.





Dai Capitano, metti i guantoni e fai questo ultimo salvataggio.

giovedì 5 aprile 2018

Di gol in rovesciata e standing ovation



4 agosto 1991, domenica, stadio di highbury, quello dell'arsenal, quello dove nick hornby ambienta buona parte di febbre a 90.

La makita cup, l'equivalente calcistico di un gigantesco ESTICAZZI.

Ai botteghini di highbury, 3 diciannovenni freschi di maturità, Cala, il Capitano ed il Conte.
Sbarcati a londra il giorno prima, dopo aver festeggiato la nascita della sorella del capitano nata da pochissimi giorni, due juventini ed un doriano, che però esige la presenza alla esticazzi cup. Ma del resto, vuoi non andare ad highbury?

Nel corso di quella vacanza andremo anche a wembley, a vedere la supercoppa inglese, uno squallido zero a zero tra arsenal e boh. ma chi se ne frega, eravamo a wembley.
(Io a wembley rischiai di restarci, visto che mi persi come un cretino, ma lasciamo perdere)
(andammo anche alla wembley arena a vedere i simple minds, che posto fantastico!)

Ci sistemiamo in gradinata e assistiamo a sto partitone, specialmente io ed il Capitano, concentrandoci soprattutto sulla scelta del pub post partita.

Primo tempo 1-0 arsenal.
Al 20° della ripresa vialli si inventa un golasso in mezza rovesciata volante che holly e benji scostatevi.

Highbury applaude all'unisono, tranne due dei 3 diciannovenni freschi di maturità, un po' perchè sono concentrati sulla scelta del pub post partita, un po' perchè, diciamocela tutta, essere juventini, in liguria, a 19 anni, nel 1991 era una terribile rottura di coglioni, con il doria che vinceva coppe e scudetti, il genoa che ci sbatteva fuori pure dalle pizzate delle medie e tutte le ragazze che sbavavano per vialli e mancio.
Eccheccazzo.

Passano 2, massimo 3 secondi, durante il quale highbury applaude compatto ed il terzo diciannovenne fresco di maturità, si gira verso gli altri due ed urla: APPLAUDITE BASTARDI!

Lo abbiamo percosso con alcune delle svariate pinte post partita.

Perchè io il fair play ce l'ho nel dna, ce l'ho.

venerdì 5 maggio 2017

5 maggio 2002 - 15 anni fa



QUINDICI ANNI FA
il 5 maggio 2002 me lo ricordo, me lo ricordo bene.
partii di buon mattino, destinazione voghera, per un pranzo con quelli che allora consideravo amici; anzi fratelli, parola che all'epoca usavamo senza lesinarci sopra, del resto Lui ci aveva scritto una canzone, noi eravamo suoi fans pazi molto pazi, QUINDI eravamo fratelli (almeno due delle persone presenti al pranzo adesso non mi ritengono nemmeno degno di un contatto su facebook ma vabè)
Ero ben contento di andarmi a chiudere in un ristorante, tra amici, musica e parole, perchè ad albenga ci sarebbe stata la festa lungamente attesa per lo scudetto dell'inter, vinto proprio davanti alla juve.
che fosse una giornata strana lo capii svalicando a masone, dove il 5 maggio trovai una nevicata che courmayeur levati guarda, che sembri una steppa
fatto sta che ad inizio partite eravamo ancora lì, tra un dolce ed un digestivo; però niente, fu più forte di me, manco prendeva il cellulare in quel posto, così telefonai a casa, per sapere se STAVANO TUTTI BENE
ahahahahahahah a 30 anni si telefona a casa alle 3 di pomeriggio se ti hanno sequestrato e devi chiedere il riscatto o se ti hanno arrestato.
Mio padre nemmeno rispose alla domanda, mi disse solo "vincono 2 a 1".
Ok, la juve era avanti ed il secondo posto era garantito, facciamocene una ragione
Poi un bambino della tavolata volle accendere la radio
Poi come andò a finire quella giornata di campionato lo sapete eh.
ma visto che io sto ansioso, a tipo 30 secondi dal termine mica stavo esultando eh, anzi, l'armando clacsonava felice ed io mi strizzavo i coglioni, altroche.
al triplice fischio finale ad udine MA SOPRATTUTTO A ROMA tirai un urlo che il bambino se lo ricorda ancora adesso, povero.
Alla sera concerto di graziano romani in un locale chiamato THUNDER ROAD che voglio dire, ci siamo capiti
arrivai a casa alle 4 ed il mattino dopo mi svegliai alle 7
entrai in cucina senza la minima coscienza di me stesso, figurarsi di una qualsivoglia coordinata spazio temporale, trovai mia nonna, l'Amabile, interista feroce, seduta al tavolo, la cattiveria del suo sguardo mi ricordò che cosa era successo il giorno prima, ma prima ancora di riuscire ad emettere un seppur gutturale suono di saluto e sfottò, lei mi accolse come ogni nonna accoglie un nipote:
MALEDETTI BASTARDI

lunedì 6 giugno 2016

6 giugno 2015 - Finali di Champions ed effetto farfalla



Un anno esatto fa, la sera di un anno esatto fa all'Olympiastadion di Berlino si giocava la finale di Champions League tra Juventus e Barcellona.

Come sia andata lo sapete tutti.

Però vorrei ragionare con voi su un avvenimento importante che accadde quella sera e per farlo mi servirò della teoria dell'Effetto Farfalla.

L'effetto farfalla dice che una singola azione può determinare imprevedibilmente il futuro: nella metafora della farfalla si immagina che un semplice movimento di molecole d'aria generato dal battito d'ali dell'insetto possa causare una catena di movimenti di altre molecole fino a scatenare un uragano.

Facciamo un passo indietro.

La juve sappiamo benissimo che rapporto ha con la coppa dei campioni, giusto?
belgrado, atene, monaco di baviera, amsterdam, manchester.

Finali su finali perse, da sfavorita, da favorita, da favoritissima.
Non ce n'è, su sta coppa grava una maledizione evidente anche senza scomodare la finale che non ho nominato e dove sono successe cose ben più gravi del risultato finale di una partita.

Però, nell'edizione 2014-2015 sembrava tutto perfetto.
La Juve non era certo favorita, il calcio italiano non è più da anni la potenza che era quantomeno nelle coppe per club e la juventus per quanto campione d'italia in scioltezza (l'anno prima e pure quello che stava concludendosi) soffre ancora il gap tecnico ed economico con le potenze tedesche e spagnole.
Però.
Però i segnali c'erano tutti, diciamolo dai, ve ne eravate accorti tutti, soprattutto voi antijuventini di professione.
Borussia? Squadra ormai in calo rispetto all'anno prima
Monaco? Tignosa e rocciosa ma inconcludente
Real? beh tra real, bayern e barcellona anche in semifinale avevamo pescato la migliore.

Borussia demolito, Monaco con fatica, Real all'andata con grinta e poi in spagna il pareggio decisivo.

Finale, quindi, di nuovo.

Arriviamo alla partita ed alle farfalle

Il barca, dicevamo, è strafavorito, fortissimo in ogni reparto e con quei tre davanti che levati.

Fischio di inizio.

Dopo nemmeno un minuto tevez va a pressare il portiere del barca nella sua area e questo sbarella il rinvio.
Nemmeno il tempo di pensare "ma stai a vedere che" che il barca segna.
Il primo tempo rispecchia fedele la serie di segnali di cui sopra, il barca dovrebbe farne almeno 3, invece al 45° si è ancora 1-0, con buffon che si snoda come libellula che esce da foresta (più o meno come diceva boskov) e fa una parata inumana e loro che hanno tipo il 130% di possesso palla.

Ma nel secondo tempo ecco la farfalla.
Inizio meno timido, prendiamo coraggio ed iniziamo a salire.
L'azione che porta al gol di morata è esemplare, pressing alto, da una rimessa laterale per loro, palla buttata via, marchisio di tacco, lichsteiner, tevez tiro parata morata gol!!!!!

A questo punto per i 13 minuti che passano tra il gol di morata e il 2-1 di suarez passa la teoria dell'effetto farfalla.

Perchè il barcellona è sorpreso e colpito dal fatto di meritarsi di essere 3-0 e trovarsi 1-1, la juve ovviamente prende coraggio e soprattutto non ha nulla da perdere e soprattutto i segnali a sto punto sono evidentissimi, è l'anno buono dai.

Da sfavoriti, giocando peggio degli avversari, pareggiamo al secondo tiro e quindi tutto torna, è scritto da qualche parte che la coppa sia della juve.

L'effetto farfalla si materializza in un cross sul quale pogba viene anticipato. Non voglio fare polemiche, era rigore, non lo era, amen; è però l'episodio chiave, è il battito d'ali della farfalla.
Potrebbero succedere diverse cose, pogba potrebbe stopparla, girarsi e sbatterla in porta, potrebbe fare gol di tacco, passarla a tevez o morata.
Invece cade e perde palla, la riconquista fuori area, la riperde (fallo? non fallo? amen) il barca parte in contropiede e suarez fa il 2-1 per loro.

Qui si capiscono due cose: la coppa 2015 va al barca, la juve ha una maledizione, nonostante tutti i segnali fino a quel momento fossero positivi.

Perchè ovviamente, se in 10 minuti la juve fosse riuscita a ribaltare il risultato la partita a quel punto avrebbe preso una piega totalmente diversa ed i segnali c'erano, eccome se c'erano. Ma tant'è.

Non c'è verso.

A chi quest'anno se l'è presa con evra che non ha buttato via il pallone al 90°, consiglio di andarsi a vedere la partita col siviglia, quando morata sbaglia sullo 0-0 un gol da 4° categoria e al 90° la spara sul portiere da 1 metro.
La squadra che ha fatto 6 punti su 6 contro il manchester city passa come seconda e nel sorteggio pesca il bayern, altro che evra, la coppa l'abbiamo (per l'ennesima volta) persa quella sera in spagna.

Mettiamoci il cuore in pace, a maggio sono stati 20 anni dai rigori di roma, chissà se basterà aspettarne altrettanti.


venerdì 29 maggio 2015

L'uomo con la barba (Bruxelles, 29 maggio 1985)



L'uomo con la barba, grida aiutami
intorno a lui gambe, mani, braccia
l'uomo con la barba grida aiutami
sopra di lui il sole diventa ancora più rosso
come le bandiere dei suoi assassini, come il sangue dei suoi amici
come gli occhi di chi guarda e guarda e piange e guarda
attorno a lui il caldo diventa freddo
la gioia, disperazione
lo sport, morte
l'uomo con la barba grida aiutami
ed a casa la gente non sa
la gente non capisce
l'uomo con la barba grida aiutami
ed un bambino attende con impazienza
ha tra le mani un pallone
regalo del suo papà, che attende con lui
ha tra le mani un pennarello nero
su cui scrive questa data così importante
speriamo che sia festa
speriamo che sia vittoria
2.9.5.1.9.8.5.
il bambino scrive e aspetta
a bruxelles la gente muore
a bruxelles la dignità muore
la dignità di corpi straziati
di braccia spezzate
di fiato che non riesce ad uscire
di volti neri, lividi, gonfi
a bruxelles muore lo sport
la voglia di fare festa
muore schiacciata da barbari
muore schiacciata da inetti
muore schiacciata da uomini a cavallo
mandati lì in assurda parata
ad ostentare forza ed organizzazione
a dimostrare l'altrui idiozia
crolla un muro, una transenna
crolla il senso umano del pudore
e l'uomo con la barba grida aiutami
aiuta questa gente che non capisce perchè
davanti ad un campo da calcio
sta perdendo la vita
l'uomo con la barba grida aiutami
da 30 anni grida aiutami
e la gente continua a parlare
(i moralisti del quartiere
che misurano la propria giustezza
nei metri di distanza dall'area di rigore)
e si sente migliore di chi alza la coppa
come se a qualcuno interessasse il paragone
ed intanto 30 anni dopo
il bambino guarda lo schermo
davanti all'uomo con la barba
cercando senza trovare un senso
davanti all'uomo con la barba che grida aiutami

giovedì 14 maggio 2015

Caffè, bar, skytg24 ed altre storie




Eh nulla, stamattina ebbro di emozione scendo e noto che nel bar sotto casa stanno trasmettendo il tg di sky TU PENSA proprio al punto in cui parlano di sport.
Quindi perchè non fermarmi un secondo?

Così mentre mi godo le immagini di ieri sera, il simpatico avventore vestito con una divisa da lavoro di una nota azienda di pulizia e decoro urbano il cui nome, formato da due parole, finisce per AMBIENTE ed inizia per "di champions" guarda il barista e gli fa "eh, alla fine hanno pareggiato eh, mica hanno vinto!!!"

il barista, cinese gentilissimo educatissimo e operosissimo, ma dal vocabolario italiano di massimo 50 parole (di cui almeno una tra birra e moretti l'ha imparata grazie a me) fondamentalmente se sbatte i coglioni della champions e di berlino, quindi mantiene il suo sorriso impassibile causato principalmente dal fatto che non sta capendo un cazzo di quello che gli ha detto.

Io capisco che la situazione sta volgendo al peggio, mi guardo attorno in cerca di una via d'uscita, simulo i crampi alla lichsteiner, chiedo il cambio, urlo TEMPO ARBITRO, TEMPO CAZZO, ma niente, l'ineluttabile accade.

L'omino fosforescente consapevole che il barista non se lo incula si gira da me e fa: eh, mica han vinto 3 o 4 a zero eh!!!!

Le nubi si fanno minacciose, tuoni in lontananza, stormi di uccelli neri, come esuli pensieri nel vespero migrar, il bar pian piano si svuota, la vecchia che caga la pensione nelle macchinette esce di corsa urlando "l'italia agli italiani!!!", salta la luce per fare pace la felicità.
Rimaniamo soli, io e lui.

Musica in sottofondo
Mi guarda
Lo guardo
Mi guarda
Lo guardo

entra morricone e dice: la finite di guardarvi che devo fare la colonna sonora???

mi schiarisco la voce e dico: tempi duri per voi antijuventini eh? dai, che mercoledì prossimo vi rifate.

Poi sono andato a lavorare.

lunedì 29 luglio 2013

Rock'n'Goal - la passione per 7 note ed 11 uomini



Questo è un articolo che mi hanno pubblicato su ilsussidiario.net e parla di sto libro di antonio bacciocchi e alberto galletti.
In realtà io non parlo del libro, che alla fine mi ha lasciato un po' di amaro in bocca e la sensazione che io avrei potuto fare di meglio.
In realtà parlo di me stesso e delle due più grandi frustrazioni della mia vita: il non essere riuscito a diventare il centravanti della juventus in tempo utile per segnare il goal decisivo in una finale di champions e il rendermi conto che nonostante la mia ambizione difficilmente mi esibirò con la mia band al madison square garden.
In realtà ho parlato di come calcio e musica occupino da sempre uno spazio gigantesco ed eccessivo nella mia vita, forse proprio perchè sono negato a suonare, per tacere del canto e a calcio da sempre, non solo ora che sono pensionabile, sono stato una scarpa, di quelli che "se vuoi venire giochi in porta". Da qui secondo me deriva la mia ossessione per la musica, da una enorme, gigantesca frustrazione.

Anni fa una fidanzata mi disse della teoria tutta femminile secondo cui gli uomini parlano di 3 cose: calcio, figa ed uno a scelta. Il tuo a scelta è la musica, disse, indovinando facilmente. Oggi a 41 anni, con due figlie ed una moglie, l'argomento numero due mi interessa relativamente, quindi restano calcio e musica.
Poi, se avete voglia, leggetevi pure il libro.

Una sera di tanti anni fa, una sera di adolescenti stupidi e forse un po' ubriachi, io ed il mio amico il Conte ci trovammo a discutere di calcio e musica.
Ora, io sono uno a cui piace la polemica e calcio e musica sono i due argomenti nei quali la polemica mi piace fomentarla più che da qualsiasi altra parte.
In breve il motivo del contendere era decidere se, come passione, fosse meglio il calcio o la musica; il Conte diceva che l'adrenalina che ti dà un goal della tua squadra nessun concerto può regalartelo, io ribattevo, pur essendo sostanzialmente d'accordo, che da un concerto non esci mai scornato e deluso come da una sconfitta in casa all'ultimo minuto e che le emozioni che ti regalano due, tre ore con la tua musica preferita sono comunque impagabili.
Resta il fatto che calcio e musica sono cibo per occhi, mente, cuore e spesso purtroppo anche pancia.
Quindi ben vengano i libri come questo di antonio bacciocchi, che con fare didascalico ci raccontano il legame solido, solidissimo tra questi due centri di attrazione così forti.
Un legame che ha radici lontane, soprattutto tra il rock e il calcio, più che ogni altro tipo di musica; rock e varie derivazioni che nascono dalla strada, dai quartieri popolari dove forse mettere in musica il proprio disagio aiutava ed aiuta tuttora a sollevarsi da esso, a partire verso posti migliori, ad andare via da città di perdenti, per vincere.
Vincere, affermarsi, raggiungere dei traguardi; ecco quindi che anche la musica, anche l'arte, contiene in sé agonismo, competizione, desiderio di rivalsa verso avversari più o meno visibili e definiti.
Ed il calcio anch'esso arriva dalle stesse strade, da quartieri poveri dove una palla di stracci ed una striscia di asfalto erano sufficienti a sentirsi dei campioni, dove vincere la partitella con gli amici, di quelle che duravano 4 ore, altro che 90 minuti più recupero, ti portava per qualche minuto a wembley, a san siro, al maracanà.
L'esasperazione del business ha poi creato un effetto curioso che avvicina ancora i due mondi, pur in maniera distorta: i calciatori oggi sono delle vere star, sono le donna summer, le beyoncè, i michael jackson del momento; anni fa io ingenuo ragazzino di provincia avevo fatto le foto con Gaetano Scirea (capitano della juventus eh, non di qualche dopolavoro aziendale) in un campetto di tennis provinciale ed anonimo, ora i calciatori anche di medio livello frequentano (potendoselo permettere) posti super esclusivi ed irraggiungibili, creando barriere che in qualche modo le partitelle sull'asfalto, magari giocate dagli stessi super campioni di adesso, volevano abbattere.
Altra similitudine, che il libro sottolinea nei frequenti cambi di ruolo tra calciatori e cantanti, sta nel piacere adrenalinico ed egocentrico di essere su un piedistallo, che sia un campo verde od un palco.
Chi cattura gli occhi di novantamila persone prima di battere un rigore è probabilmente attratto dalla curiosità di capire se si prova la stessa sensazione avvicinandosi ad un microfono. Ed ovviamente viceversa.
Inoltre è molto curioso ed interessante leggere le passioni musicali dei nostri beniamini domenicali; mi ricordo che io, springsteeniano feroce, il nome di bruce l'ho notato non su una rivista specializzata, né su programmi musicali tipo mister fantasy, bensì su un giornale sportivo, che aveva fatto una specie di indagine sui calciatori, chiedendo loro chi fosse il cantante preferito.
Era il 1985, l'anno di Born in the USA, l'anno del primo san siro, e tutti i calciatori lo indicavano come il migliore, come potevo io, che mangiavo pane e calcio, non innamorarmene?
Anche io ho degli aneddoti sulla questione, prima di tutto mi piace ricordare i gemelli Filippini, che per anni hanno avuto una sorta di tifo trasversale a prescindere dalla squadra dove giocavano, per via della loro passione, appunto, per springsteen. Ricordo l'entusiasmo con cui venne accolta l'esultanza di emanuele dopo un goal nel parma, quando, a suo dire, mimò l'assolo di born to run!!! Certo, pensai, che è un bene che sto ragazzo sia fan di springsteen eh, che è uno che scrive canzoni dalla durata abbastanza standard; pensate fosse stato fan dei grateful dead, che tempo che esultava con l'assolo di dark star gli altri avrebbero giocato andata, ritorno ed eventuali spareggi!!!
Una volta capitai a milano alla vendita straordinaria di un disco sempre di springsteen, credo fosse magic ed in fila con noi si materializzò massimo ambrosini. Me lo ricordo appassionato sincero, che senza divismi di sorta parlò di musica e calcio (guarda tu) con noi in fila; ad un certo punto qualcuno gli chiese se al concerto di novembre di bruce ad assago sarebbe andato e lui, saputa la data fece una smorfia: era una sera di champions ed il milan giocava in portogallo!!! tranquilli, ci sarò, disse. Beh credeteci o no, ma stranamente “ambro” la partita precedente venne ammonito e saltò per squalifica la partita incriminata; alcuni raccontano che nel parterre di assago non sentisse nemmeno la radiocronaca.
E poi eddie vedder, che nel bel mezzo di uno straordinario concerto, sempre a milano, dedicò Given to fly alla nazionale italiana appena laureatasi campione del mondo (partì in automatico il pezzo dei white stripes, la canzone più conosciuta da chi non ne sa il titolo).
E materazzi e del piero sul palco degli stones pochi giorni dopo la finale di berlino? Insomma, la musica piace e molto anche ai calciatori e questo spesso crea intrecci imprevedibili.
Confesso infine che la mia forte, fortissima simpatia per il genoa ha una motivazione ben precisa: fabrizio de andrè.
Altri, alcuni davvero curiosi, sono gli aneddoti presenti sul libro, dello stesso tenore.
Le canzoni, la musica stessa, fanno parte della competizione calcistica in modo basilare, come ci ricordano tutti i titoli mitici citati da Bacciocchi, pezzi ormai legati a doppio filo con la tal squadra o il tal stadio.
La you'll never walk alone cantata all'unisono dal celtic park di glasgow ha fatto alzare diversi cm di pelle d'oca anche a chi non tifava celtic quella sera di champions e non a caso nella coreografia era presente una versione riveduta e corretta della copertina di un mitico disco dei clash.
Il legame, il senso di appartenenza, la fedeltà (spesso esacerbata) per i colori della tua squadra chiamano naturalmente una colonna sonora, un inno, una melodia da cantare tutti assieme per sentirsi davvero uniti e più forti di qualunque avversario.
La musica svolge quindi questo ruolo di collante, di rafforzativo di un legame, che trova quindi linfa ed enfasi nuova nelle sette note.
Antonio Bacciocchi riesce a rappresentare tutto questo, portando innumerevoli esempi e soprattutto elencando una serie impressionante di generi e stili che nel tempo hanno coinvolto i frequentatori abituali delle gradinate; non sempre in maniera diretta, ad esempio i mods britannici, ma comunque presentando il legame tra calcio e musica come qualcosa di molto concreto e solido.
Anni fa mi innamorai perdutamente di Nick Hornby solo leggendo la quarta di copertina di due suoi libri.
Nella prima si chiedeva se si potesse amare una donna e contemporaneamente andare pazzo per 11 uomini (febbre a 90).
Nella seconda la domanda era invece se fosse possibile amare qualcuno con una collezione di dischi incompatibile con la propria(alta fedeltà).
Io, che un paio di mesi fa ho festeggiato lo scudetto della mia squadra e poi sono partito per vedere southside johnny a milano, la risposta non l'ho ancora trovata, ma non credo sia così importante farlo.

mercoledì 29 maggio 2013

Nessun perdono

Nessuna scusa
Nessuna attenuante
Nessuna giustificazione
Nessuna cerimonia
Nessuna coppa
Nessuna esultanza
Nessun rigore inesistente
Nessun ragazzino contento
Nessun presidente uefa
Nessuna legge antiviolenza
Nessuna scena patetica con 20 anni di ritardo
Niente potrà mai cancellare le vostre colpe.
Assassini.



 29 maggio 1985 - 29 maggio 2013

  1. Rocco Acerra (28)
  2. Bruno Balli (50)
  3. Alfons Bos (35)
  4. Giancarlo Bruschera (21)
  5. Andrea Casula (11)
  6. Giovanni Casula (44)
  7. Nino Cerullo (24)
  8. Willy Chielens (41)
  9. Giuseppina Conti (17)
  10. Dirk Daeneckx (38)
  11. Dionisio Fabbro (51)
  12. Jaques François (45)
  13. Eugenio Gagliano (35)
  14. Francesco Galli (25)
  15. Giancarlo Gonelli (20)
  16. Alberto Guarini (21)
  17. Giovacchino Landini (50)
  18. Roberto Lorentini (31)
  19. Barbara Lusci (58)
  20. Franco Martelli (22)
  1. Loris Messore (28)
  2. Gianni Mastroiaco (20)
  3. Sergio Mazzino (38)
  4. Luciano Rocco Papaluca (38)
  5. Luigi Pidone (31)
  6. Benito Pistolato (50)
  7. Patrick Radcliffe (38)
  8. Domenico Ragazzi (44)
  9. Antonio Ragnanese (29)
  10. Claude Robert
  11. Mario Ronchi (43)
  12. Domenico Russo (28)
  13. Tarcisio Salvi (49)
  14. Gianfranco Sarto (47)
  15. Amedeo Giuseppe Spolaore (55)
  16. Mario Spanu (41)
  17. Tarcisio Venturin (23)
  18. Jean Michel Walla (32)
  19. Claudio Zavaroni (28)

giovedì 11 aprile 2013

Amici veri, amici bianconeri



Le belle cose pensando ai quarti di champions league


02/04/2013 13:12: Il Cala: Sono già teso 
02/04/2013 13:12: Il Necchi: Io tesissimo cazzo
02/04/2013 13:12: Il Necchi: Pranzo con panino wurstel e crauti
02/04/2013 13:12: Il Cala: Mi carico come una bestia stasera
02/04/2013 13:12: Il Necchi: Spacca tutto
02/04/2013 13:13: Il Necchi: Ma rispondi a whatapp
02/04/2013 13:13: Il Cala: Bar esaurito in prevendita 
02/04/2013 13:13: Il Necchi: Non eclissarti coglione
02/04/2013 13:13: Il Necchi: Ahahhahaha
02/04/2013 13:13: Il Cala: Non so se riesco 
02/04/2013 13:14: Il Necchi: Frocio
02/04/2013 13:14: Il Cala: C'ho brasile, scoglio e cirrosi da tenere a bada
02/04/2013 13:16: Il Necchi: Ahahhaah
02/04/2013 13:20: Il Cala: Poi uno dice che non devo scrivere libri belin 
02/04/2013 13:21: Il Necchi: Io da sempre ti dico il contrario
02/04/2013 13:21: Il Cala: Eh lo so 
 
[...] 
 
02/04/2013 13:24: Il Necchi: Minchia che acido
02/04/2013 13:28: Il Cala: Scusami, sono teso 
02/04/2013 13:28: Il Necchi: Perdonato
02/04/2013 21:12: Il Necchi: Cazzo
02/04/2013 21:15: Il Cala: Merda 
02/04/2013 21:25: Il Necchi: Che dice cirrosi?
02/04/2013 21:26: Il Cala: È interista il bastardo 
02/04/2013 21:33: Il Necchi: E brasile?
02/04/2013 21:34: Il Cala: Gobbo 
 
[...]
 
02/04/2013 22:25: Il Cala: Rissa con uno della juve 
02/04/2013 22:33: Il Necchi: Chi tu?
02/04/2013 22:33: Il Cala: E si 
02/04/2013 22:34: Il Necchi: Ahahhaahah
02/04/2013 22:36: Il Necchi: Sarà impresa 
 
[...] 
 
03/04/2013 09:18: Il Necchi: Coglionazzo
03/04/2013 09:19: Il Cala: Suca 
03/04/2013 09:19: Il Necchi: Liberata tessera per ritorno . Stop
03/04/2013 09:19: Il Necchi: Curva
03/04/2013 09:19: Il Necchi: Stop
03/04/2013 09:19: Il Cala: Mia! 
03/04/2013 09:19: Il Cala: Prezzo?
03/04/2013 09:19: Il Necchi: 45 neuri stop
03/04/2013 09:19: Il Cala: Ok
03/04/2013 09:20: Il Necchi: Attender conferma. Stop
03/04/2013 09:20: Il Necchi: Poi non ti penso mai
03/04/2013 09:20: Il Necchi: Stop
03/04/2013 09:20: Il Necchi: Eh
03/04/2013 09:20: Il Necchi: Stop
03/04/2013 09:20: Il Necchi: Coglione
03/04/2013 09:20: Il Necchi: Stop
03/04/2013 09:20: Il Necchi: Fanculo
03/04/2013 09:20: Il Necchi: Stop
03/04/2013 09:21: Il Necchi: Sento lui
03/04/2013 09:21: Il Necchi: Che è di pier e non so come
03/04/2013 09:21: Il Necchi: Funza per il cambio nominativo
03/04/2013 09:21: Il Necchi: O altre cose
03/04/2013 09:22: Il Necchi: Ok? Da questo momento you take care of your 
own
03/04/2013 09:22: Il Necchi: Accendi e conferma
03/04/2013 09:22: Il Cala: Ok
03/04/2013 09:23: Il Necchi: Ok pratica chiusa
03/04/2013 09:23: Il Necchi: Come nelle scene finali di cold case
03/04/2013 09:23: Il Necchi: Sono nello scantinato
03/04/2013 09:23: Il Necchi: E ripongo il cartone
03/04/2013 09:23: Il Necchi: Guardando il tuo spirito snello
03/04/2013 09:23: Il Necchi: Che mi sorride
03/04/2013 09:23: Il Cala: Ahahah
03/04/2013 09:23: Il Necchi: E aubito dopo sparisce
03/04/2013 09:24: Il Necchi: Qualche ahahahaha in più era gradito
03/04/2013 09:24: Il Necchi: Sí ma ti voglio
03/04/2013 09:24: Il Necchi: Carico
03/04/2013 09:24: Il Necchi: Non muto come un pesce
03/04/2013 09:24: Il Cala: Ahahahahahaha
03/04/2013 09:24: Il Necchi: Zio cane
03/04/2013 09:24: Il Necchi: Carico e cattivo
03/04/2013 09:24: Il Necchi: Perso per perso
03/04/2013 09:24: Il Necchi: Meniamo lo sfregiato
03/04/2013 09:25: Il Cala: Mi pregherai di tacere 
03/04/2013 09:25: Il Necchi: Voglio proprio vedere 
 
[...] 
 
03/04/2013 09:59: Il Necchi: Cala sono già teso cazzo
04/04/2013 13:23: Il Cala: Ti regalo questa: pensare seriamente che la juve 
quest'anno fosse in grado 
di arrivare in fondo alla champions è come ritenere vito crimi un esperto di 
diritto costituzionale 
04/04/2013 13:24: Il Necchi: Ahahahhahahaahahgahg
04/04/2013 13:24: Il Necchi: L'hai letta
04/04/2013 13:24: Il Cala: Giuro di no 
04/04/2013 13:24: Il Necchi: O è tua??
04/04/2013 13:25: Il Necchi: Hai messo la futura canzone di ieri sul blog?
04/04/2013 13:25: Il Necchi: Hai chiamato mario?
04/04/2013 13:25: Il Necchi: Hai preso il latte?
04/04/2013 13:25: Il Cala: Mario perché?  
04/04/2013 13:25: Il Necchi: Ti sei ricordato di passare in tintoria?
04/04/2013 13:25: Il Necchi: Già perché
04/04/2013 13:25: Il Necchi: Ah sí
04/04/2013 13:26: Il Necchi: Perché ha lui la tessera di pier
04/04/2013 13:26: Il Necchi: Che non viene
04/04/2013 13:26: Il Necchi: Quindi devi sentire lui
04/04/2013 13:26: Il Cala: Ok 
04/04/2013 13:26: Il Necchi: Pezzo di pirla
04/04/2013 13:26: Il Necchi: Lo vedi che bisogna
04/04/2013 13:26: Il Necchi: Starti addosso
04/04/2013 13:26: Il Necchi: Come un bambino
04/04/2013 13:26: Il Cala: Ma la vera domanda è
04/04/2013 13:26: Il Cala: Chi stracazzo è pier? 
04/04/2013 13:26: Il Necchi: Ahahahhahahahaha
04/04/2013 13:27: Il Cala: Vabbè vado a mangiare 
 
[...]
 
06/04/2013 14:54: Il Necchi: Oggi vado a fare supervisione posti 
per mercoledì
06/04/2013 14:54: Il Necchi: Dove ti nascondo la spranga?
06/04/2013 14:55: Il Cala: La metto io nella mutanda
06/04/2013 14:55: Il Necchi: Almeno fa spessore una volta tanto
06/04/2013 14:56: Il Necchi: La prima a beccarti è tua moglie
06/04/2013 14:56: Il Cala: Mi sa di si 
06/04/2013 14:56: Il Necchi: "Ue cazz'è quella pretuberanza  gattino mio? 
Stai male?"
06/04/2013 14:57: Il Cala: Sei gonfio, hai sbattuto da qualche parte? 
06/04/2013 14:57: Il Necchi: Ahahahha
06/04/2013 14:57: Il Necchi: No gattina
06/04/2013 14:58: Il Necchi: Sono i braccioli che nascondevo a luvi
06/04/2013 14:59: Il Cala: Il motivo è molto semplice HO TIFATO LA JUVE! 
06/04/2013 14:59: Il Cala: Cit. 
 
[...]
 
06/04/2013 20:05: Il Necchi: Ecco adesso
06/04/2013 20:05: Il Necchi: Testa ai crucchi
06/04/2013 20:06: Il Cala: Io nel dubbio berrò solo birra italiana da qui a 
mercoledì 
06/04/2013 20:29: Il Necchi: Oggi ho preso peroni e moretti
06/04/2013 20:49: Il Cala: Tu hai parole di saggezza in tuo animo 
06/04/2013 20:50: Il Necchi: I wurstel in frigo che scadono lunedì li butto 
senza rancore
06/04/2013 20:50: Il Necchi: Peggio per loro
06/04/2013 20:51: Il Cala: Maledetti bastardi. Regalali a sari 
06/04/2013 20:52: Il Necchi: Ahahhahaha giusto
06/04/2013 20:52: Il Necchi: Non sono io che non rispetto il cibo, 
ma loro che sono wurstel
06/04/2013 20:53: Il Cala: Inferiori 
 
[...]
 
10/04/2013 08:38: Il Necchi: 12 h e 1 min al fischio d'inizio
10/04/2013 08:38: Il Necchi: No 6minuti
10/04/2013 08:38: Il Necchi: Ora 12h e 5minuti
10/04/2013 08:39: Il Cala: Ho già su le scarpette 
10/04/2013 08:46: Il Necchi: Io sono in sala massaggi
10/04/2013 08:46: Il Cala: Con bertolaso?
10/04/2013 08:47: Il Necchi: Esatto
10/04/2013 08:47: Il Necchi: Io bertolaso cirrosi e brasile
10/04/2013 08:47: Il Necchi: Manca penalty
10/04/2013 08:50: Il Cala: Ho trovato nickname per quello con cui ho fatto 
rissa: maestro yoda
10/04/2013 08:52: Il Necchi: Ahahahah

[...]
 
10/04/2013 14:50: Il Cala: Minchia. L'agitazione. 
10/04/2013 14:53: Il Necchi: Minchia tanta
10/04/2013 14:54: Il Necchi: A che ora parti?
10/04/2013 14:54: Il Cala: Ora scendo e mi faccio un birrino 
10/04/2013 14:54: Il Cala: Easy alle 5.45
10/04/2013 14:54: Il Necchi: 5.30
 
[...]
 
10/04/2013 18:33: Il Cala: Equipaggio concentrato
10/04/2013 18:34: Il Necchi: Zitto che siamo in riunione tattica
10/04/2013 18:54: Il Necchi: 18 km casello
10/04/2013 18:55: Il Cala: 8
10/04/2013 18:56: Il Necchi: 26
10/04/2013 19:13: Il Necchi: Coda
10/04/2013 19:13: Il Cala: Fratello orso 
10/04/2013 19:18: Il Necchi: Tange
10/04/2013 19:18: Il Cala: Sete  
10/04/2013 19:23: Il Necchi: Pipì
10/04/2013 19:24: Il Cala: Peto
10/04/2013 19:24: Il Necchi: Dove sei?
10/04/2013 19:24: Il Necchi: Noi si va di salamella
10/04/2013 19:24: Il Cala: Vicino 
10/04/2013 19:25: Il Necchi: Che fai vieni con noi
10/04/2013 19:25: Il Cala: Sereni 
10/04/2013 19:25: Il Necchi: Variabili
10/04/2013 19:26: Il Cala: Teso  
10/04/2013 19:50: Il Cala: Panino sono davanti all'ingresso  


e poi è iniziata
 
 
 
e poi è finita

lunedì 28 gennaio 2013

Rigore si, rigore no, rigore un cazzo



Ne ho pesantemente i coglioni pieni di assistere a sceneggiate come quella montata su da conte e marotta sabato sera, davvero i coglioni pieni.

Ero allo stadio, quindi ho visto l'azione del presunto rigore in diretta, tra l'altro proprio sotto di me, che ero in curva.

Sono convinto che fosse rigore, così come mi sono accorto che il 5° uomo aveva in qualche modo "chiamato" il fallo, tasformando le proteste juventine in proteste genoane (caceres applaudiva mentre moretti e rossi protestavano), ma l'arbitro non ha mai indicato il dischetto e dal 5° uomo ci è andato solo dopo averlo ampiamente smentito.

Era rigore, che di sti tempi, alla juve, non è detto che voglia dire gol, anzi, però c'era e non ce l'hanno dato, capita, ci sta il nervosismo, ci sta anche, tacciano gli ipocriti, la sfuriata a caldo.

Ma conte deve tranquillizzarsi e incanalare il suo agonismo in altri modi o continuerà a passare per un matto invasato, perdendo di credibilità e macchiando una storia, quella del suo sognare la panchina della juve, ottenerla e vincere uno scudetto fantastico al primo colpo con sceneggiate indegne di lui e della maglia che tanto porta nel cuore.

Insomma, così come era censurabile il gesto delle manette (ed altri) di mourinho, allo stesso modo lo deve essere questo continuo fare aggressivo di mister conte, uomo e giocatore che adoro ma che sabato ho trovato davvero eccessivo. parliamo di antonio conte, non di un mondonico qualunque che ha costruito una carriera su una sedia sbandierata a bordo campo, dai.

Inoltre la dirigenza juve deve piantarla con questi atteggiamenti a metà tra l'arroganza ed il vittimismo, ricordiamoci che chi ha pianto miseria per anni poi alla fine si è scoperta (purtroppo oltre i termini di prescrizione) esattamente marcia come chi accusava, non facciamo i moratti-facchetti della situazione, manteniamo quella signorilità che per anni ci ha contraddistinto, lasciamo ad altri il livore e le urla sguaiate. Già nella farsa del calcioscommesse la juve a mio avviso ha avuto un apporccio terribilmente sbagliato sul caso conte, montando su una pantomima del complotto, del voler colpire la juve invece che il siena, del voler vendicarsi perchè la juve era tornata campione d'italia che nessuno mi toglierà dalla testa ha influenzato non poco l'atmosfera generale del processo, costringendo poi conte ad un patteggiamento assurdo, commentato e giudicato prima del clamoroso rifiuto, a mio avviso dettato proprio dalla sicumera con cui era già stato dato per accordato.

Lasciamo agli altri il rosicamento, che ancora brucia lo scudetto dell'anno scorso, che nessuno ci credeva che saremmo tornati campioni dopo gli anni di del neri, raineri e soprattutto cobolli gigli, blanc e secco.
Lasciamolo a chi ieri sera esultava per un punto del genoa nonostante tifi milan, torino o cose del genere, nonostante sia sempre pronto a girare la frittata, indignandosi ad ogni corner dato a favore nostro e schiamazzando forte a parti invertite.

E conte metta mano, metta la sua mano, la sua grinta e la sua tenacia nello spogliatoio, perchè, dio non voglia, essere primi a + 3 dalla seconda vuol dire tutto fuorchè essere in crisi, ma il primo tempo di ieri sera lancia segnali inquietanti.
Pogba non può certo risolvere sempre le partite, però ieri sera avrà fatto il 90% dei passaggi in orizzontale, senza verticalizzare o dare profondità quasi mai (in una occasione ha dato una gran palla a marchisio che l'ha ciccata)
Vucinic se è vero che bisogna usarlo con il contagocce in partite come ieri va sostituito massimo dopo mezz'ora, che lo vedeva anche un cieco che era svogliato e scazzato come ogni tanto gli capita, bon via, metti matri che magari in area si fa rispettare, invece di questo che avrà perso palla 30 volte allo stesso modo: spalle alla porta, stop, tentativo di dribbling.
Giovinco non ti serve se devi attaccare, serve per le partite da chiudere in contropiede, il genoa giocava in 8 nella loro trequarti
Marchisio sta recuperando, però il bambino biondo mica male eh? entrato dopo 3 minuti ha tolto palla a non so chi si è girato e bam l'ha messa nell'angolo, interessante.
Quagliarella non possiamo pretendere che giocando una partita a trimestre faccia sempre 3 gol, ieri era stramarcato, soprattutto quando han capito che vucinic si marcava da solo, ha messo la pera, ma di più non poteva fare
De ceglie, santo il signore, de ceglie, perchè??? Sarà anche sfigato, perchè ogni sua cappella ci fanno gol, però cazzo non puoi sempre farla nel momento sbagliato: col bologna sbaglia un rinvio facile e quello si inventa il gol della vita, con la lazio sbaglia marcatura ed il fabrizio corona del calcio italiano (non in quanto a bellezza, ma a latitanza) ci fa la pera, ieri si fa saltare come un birillo, e ma che cazzo, contro l'ultima gioca alto e mettici giaccherini no?
Senza contare che per come abbiamo giocato ieri, se dava il rigore al genoa nel primo tempo, col cazzo che la raddrizzavamo sta partita; quindi 2 punti persi certo, ma il rigore al 93° è un episodio, che si inserisce in un quadro negativo di una partita che forse non è così sbagliato sia finita pari.

E la dirigenza, invece di mandare bellosguardo a dire cazzate sulle regioni degli arbitri (ancora??? ma siamo ANCORA  a sto punto???) provi a intervenire con lo stesso entusiasmo sul mercato, porca puttana. Un problema come quello che ha la juve, cioè la scarsa incisività delle punte, tu fenomeno in un anno e mezzo me lo risolvi con borriello - bentdner - anelka???

Anelka??? ANELKA???????? Uno che non era buono a 25 anni e tu lo prendi a 34??? Uno che in cina (IN CINA PORCATROIA) ha fatto 3 gol in un anno, si è inventato allenatore-giocatore e si è fatto pure esonerare???
marotta fai rimpiangere moggi cazzo.

Ne ho veramente le palle piene di questo voler sempre creare la guerra contro tutti per caricare una squadra, non siamo l'inter, che ha pianto miseria per decenni, abbiamo una storia ed uno stile da difendere.

E come sempre, fino alla fine, forza juventus.




sabato 30 giugno 2012

Grazie

Per quello alla fiorentina, quel pomeriggio di dicembre che abbiamo capito che eravamo forti di nuovo

Per quello a bari, pochi giorni dopo aver perso tuo padre, perchè abbiamo visto tutti cosa stavi tirando fuori urlando

Per quello, per quelli al real, nel 96 su punizione, la doppietta con standing ovation al barnabeu, il 2-0 nel 2003, perchè il real è sempre il real

Per quello a tokyo, quella mattina maledetta in cui sembrava non volesse entrare mai

Per quello che non hai fatto contro il venezia perchè inzaghi a porta vuota non te l'ha voluta passare e tu hai chinato la testa e non hai fatto polemica

Per quelli alla del piero, contro lo steaua, il borussia, il verona, tra i tanti

Per quelli all'inter, fossero anche validi per il trofeo moretti, ma di più per l'ultimo, il tuo primo in campionato quest'anno

Per quelli che hanno portato vittorie, ma anche pareggi, ma anche sconfitte, perchè mai sei uscito dal campo senza aver dato tutto quello che avevi

Per quello al palermo nel 2008, anche se abbiamo perso, perchè è l'unica partita che mio nipote ti ha visto giocare dal vivo e può dire di averti visto segnare

Per il tuo modo silenzioso di essere diventato leader e capitano

Per le polemiche che non hai mai fatto

Per le volte che ti sei morso la lingua quando capello ti mortificava

Per il numero che per tanti anni hai portato sulla schiena in modo degno, degnissimo, nonostante i tuoi illustri predecessori

Per la punizione contro la lazio che stavamo vedendo lo scudetto allontanarsi

Per esserti rialzato dopo l'infortunio

Per esserti rialzato dopo gli errori alla finale di euro 2000

Per quella palla nel sette contro la germania a dortmund

Per il rigore a berlino

Per essere rimasto in serie b

Per i gol, tutti, tanti, più di tutti, in serie b

Per l'ultimo, a scudetto vinto, nello stadio in festa

Per i 20 minuti passati ad applaudirti mentre giravi il campo per salutarci tutti

Per la partita di roma dove abbiamo alzato la champions e per quella dove abbiamo perso la coppa italia, ma soprattutto ti abbiamo visto giocare per l'ultima volta con la tua e nostra maglia.

Grazie Capitano, mi mancherai tantissimo.