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lunedì 21 novembre 2016

Belìn che canzoni! Su la Testa On the Road!!



Domenica 20 novembre, invece del mio programma sulla storia del rock Championship Vinyl, ho dedicato su BRG Radio una puntata al Festival Su La Testa ed in particolare alla rassegna Su la Testa On the Road che si sta tenendo in questi giorni in diversi locali della riviera e che ho contribuito ad organizzare.

Un mese dedicato alla "Musica che ci gira intorno", ai musicisti locali che cercano di emergere, al talento nascosto nella nostra provincia e che con ostinazione cerchiamo di valorizzare.

Un mese in posti vecchi e nuovi, con amici vecchi e nuovi e soprattutto tanta bella musica.

Ecco i musicisti coinvolti


  1. Ivano Fossati - La musica che gira intorno
  2. Geddo - Cammina cammina
  3. Michele Savino - L'ultimo giorno di stage
  4. 4REAL - Change my mind
  5. Ginez - Rapina
  6. Vico 28 - Gufi e rondini
  7. Sergio Pennavaria - Il Collasso
  8. 4sixtyfive - Consapevole
  9. Dagma Sogna - La tua verità
  10. Chiara Ragnini - Tra le Foglie
  11. Edoardo Chiesa - Ti rispondo
  12. Blue Scarlet - Lei
  13. The Londonpride - Mr. Kind


Se avete l'audio del pc attivo, è quella che state ascoltando ora e che parte in automatico, oppure, se ciò non accade, potete trovarla qui:

domenica 31 luglio 2016

Championship Vinyl 13 - The Godfather of R'n'B



Tredicesima puntata di Championship Vinyl, il mio programma dedicato al rock and roll in onda su BRG Radio tutte le domeniche alle 19, ultima prima della pausa estiva.

Puntata dedicata al Padrino del Rhythm and Blues, Mister Johnny Otis

Ad inizio puntata ho presentato la nuova rubrica di BRG Radio "Belin che canzone", un modo per condividere e fare conoscere la musica del nostro territorio.

Il singolo scelto per questa settimana è stato My Rock World dei 4REAL, gruppo punk-rock di Tovo San Giacomo

Ecco l'elenco dei brani trasmessi

  1. My Rock World - 4REAL
  2. Harlem Nocturne - Johnny Otis
  3. Hound Dog - Johnny Otis
  4. Mistrustin blues - Johnny Otis
  5. Midnight at the Barrelhouse - Johnny Otis
  6. The night is young - Johnny Otis
  7. Midnight Creeper - Johnny Otis
  8. My eyes are full of tears - Johnny Otis
  9. Organ grinder's song - Johnny Otis
  10. Hey, hey, hey, hey - Johnny Otis
  11. Number 69/Number 21 - Johnny Otis
  12. Trouble on my mind - Johnny Otis
  13. Turtle dove - Johnny Otis
  14. Driftin' Blues - Johnny Otis
  15. Willie and the hand jive - Johnny Otis




Se avete l'audio del pc attivo, è quella che state ascoltando ora e che parte in automatico, oppure, se ciò non accade, potete trovarla qui:

sabato 27 febbraio 2016

Musica a KM ZERO



Da quando faccio parte dello ZOO di Albenga, oltre alla mia già grave passione per la musica, ho sviluppato pure una sorta di mania per i musicisti locali

Ho quindi approfittato della puntata di mercoledì 24 febbraio su BRG Radio, la webradio di Finale Ligure dove collaboro, per organizzare una specie di presentazione di alcuni degli artisti delle mie parti, dove per "le mie parti" si intende da albenga a savona, passando per l'entroterra.

Ecco dunque lo streaming di questa puntata, nella quale ho trasmesso canzoni di:

Geddo
4 REAL
Mauro Pinzone & Giovanni Amelotti 
Samuele Puppo
Progetto Santiago
The Persuaders
Blue Scarlet
4sixtyfive
Subbuglio!
Dagma sogna

giovedì 25 giugno 2015

Come Don Chisciotte: We can be (local) heroes

 

é andata in onda giovedì 18 giugno la quarta puntata del mio programma Come Don Chisciotte, sulla web radio Radio Gazzarra.

Protagonista della puntata la scena musicale savonese, con gruppi e cantanti della provincia.
Queste le canzoni trasmesse:
  • samuele puppo - sixty miles away
  • blue scarlet - diabolica
  • persuaders - swaying rope
  • londonpride - alice's inn
  • mauro pinzone - stella
  • 4 real - wonder party
  • 465 - signs
  • subbuglio - giorni che
  • giovanni mistero - marì
  • fabio biale - canzone d'amore per un nonno addormentato


Ed ecco il link per ascoltare il programma in streaming






(per chi volesse scaricare la puntata in mp3 ed ascoltarla offline, cliccate su "ascolta con il tuo player" poi cliccate col tasto destro del mouse sul tasto Play e "salva audio/video come")

lunedì 4 agosto 2014

il pagellone - luglio

Tom Petty & the Heartbreakers - Hypnotic Eye: 8



Crosby, Stills, Nash & Young - 1974: 8



Phil Cody - Cody sings Zevon: 7,5



Jono Manson - Angels on the other side: 7,5



John Mellencamp - Performs Trouble no more (Live at Town Hall): 7,5



Rise Against - The black market: 7



AA.VV. - Jersey Boys OST: 8



4REAL - M.I.L.F.: 7,5



Massimiliano Larocca - Qualcuno stanotte: 7,5











domenica 22 dicembre 2013

Cose che ho fatto quest'anno: Perchè Bardino è Bardino



Questi due giorni hanno rappresentato un inizio di una storia che spero vada avanti per un po' e che per ora mi sta appassionando tanto. Il mio rapporto con il Mulino degli Artisti è iniziato in ste due sere di aprile quando ho giocato a fare il giurato e ho proposto a Roberto e Silvano di vederci una sera per parlare del Mulino e di alcune idee che avevo al riguardo.

Dopo aver visto l'edizione dell'anno scorso quindi, eccomi sul trespolo della giuria, senza paletta, ma con una doppia serata "birra gratis"

Un mio articolo sul Festival è stato pubblicato su un blog di Genova:
http://genovaindierock.blogspot.it/2013/05/perche-bardino-e-bardino-music-festival.html

venerdì 16 agosto 2013

Capita che piovono stelle sul mulino (la dura vita del presidente, parte 1)



Capita che, in una sera in cui volevo sentirmi giovane (cit.), sono andato al paese di mia moglie a sentire suonare, in un festival che imita sanremo

Capita che, conosciuti gli organizzatori di questo festival, mi chiedono di fare il giurato

Capita che, biretta, biretta, biretta, mi dicono dai, lascia stare, offriamo noi

Capita che, visto che per lavoro mi occupo anche di politiche giovanili, attacco bottone con gli organizzatori e loro mi dicono che volevano parlarmi di collaborazioni e ci vediamo una sera con calma

Capita che, pronti via, mi chiedono di entrare nell'associazione, sempre davanti ad una biretta, perchè pensano che io potrei essere utile

Capita che, alla prima assemblea dell'associazione, mi chiedono la disponibilità di fare il presidente ed io dico si

Capita che dopo anni in cui il mio ruolo all'interno del meraviglioso mondo della musica era ben chiaro, cioè sotto il palco con la biretta, inizio a giocare all'organizzatore

Capita che ci viene da organizzare una serata, al fresco della campagna, in acustico

Capita che le persone a cui chiedo di venire a suonare mi dicano si, senza indugio, direi quasi volentieri

Capita che tanti amici si rendono disponibili a far passare parola e a dare una mano 

Capita che pian piano iniziamo a lavorare insieme come una squadra, diventiamo giardinieri, attacchini, elettricisti

Capita che una delle persone a cui stavo pensando per imparare a fare il presidente mi telefona poche ore prima della serata e mi dice che verrà

Capita che arriva la sera del concerto ed il tempo è bello e non si schiatta di caldo



Capita che per forza di cose, mi tocca fare da presentatore, che tutti gli altri soci o suonano o smanettano col mixer

Capita che prima di iniziare mettiamo un sottofondo ed insomma, magari qualcuno ha già capito, decido di mettere IL disco, che magari porta bene

Capita che alla fine, tu pensa, mi tocca piazzarmi davanti al microfono ed introdurre la serata mentre sfuma Jungleland

Capita che la spavalderia che pensavo di avere davanti al microfono un po' svanisce e mi dò qualche nodo alla lingua mentre parlo



Capita che mi piace iniziare la serata raccontando del legame che, da ben prima di me, unisce la mia parrocchia di Albenga con il paese di mia moglie e di quanto io sia contento di aver trovato, percorrendo incosapevolmente questa strada già tracciata, una famiglia ed un futuro a Tovo San Giacomo



Capita che proprio a sottolineare questo legame, riesco a far suonare per primo il mio amico Geddo, che pure lui viene dai miei stessi posti ed è per me, oltre che un bravissimo cantautore, un esempio di come si può fare qualcosa di concreto per dimostrare l'amore verso il proprio paese



Capita che Maurone sia emozionato come un ragazzino e canti col cuore



Capita che i Progetto Santiago sono solo 3 ma ci danno dentro come matti e sembrano 10



Capita che per più di due ore ci sia bella musica, canzoni scritte apposta per la serata, duetti, jam sessions



Capita che si respira una gran bella atmosfera

Capita che ad un certo punto è tutto pieno, certo si parla di 50 persone, ma ehi, chi ha detto Madison Square Garden?

Capita che finisce la birra ed io ne ho bevuta solo una

Capita che molti, moltissimi restano fino alla fine e chiedono pure un bis, improvvisato al volo

Capita che Wish you were here chiude la serata



Capita che grazie, bravi, complimenti, bella serata, da ripetere

Capita che accidenti che bella sede

Capita che ne vuoi organizzare subito un'altra

Capita che di stelle cadenti non ne ho vista nemmeno una, ma evidentemente per questo desiderio non erano necessarie

Grazie, è stato bellissimo

Grazie, cercheremo di renderlo ancora migliore, la prossima volta


giovedì 2 maggio 2013

Perchè Bardino è Bardino, ma non solo. Dal vostro (Luca) Giurato di qualità.

Lunedì e martedì si è tenuta la sesta edizione del Festival “Perchè Bardino è Bardino”, a Bardino Nuovo, frazione di Tovo San Giacomo.

ci ero andato anche l'anno scorso
Due le novità rispetto alla scorsa edizione, una buona ed una cattiva.
Quella buona è il ritorno a casa del festival, dopo la parentesi al salone delle Feste di Tovo San Giacomo. Il Mulino degli Artisti, eroica associazione che nelle profondità della Val Maremola offre uno spazio di creatività ai giovani, è la sede perfetta per una cosa come questa, ambiente raccolto, immerso nel verde, lontano da possibili orecchie delicate.
Quella cattiva è che a causa di crisi e spending review, la giuria di qualità comprendeva tra i suoi membri anche il sottoscritto.
Dovendo fare onore al mio ruolo di GGGGiurato, ecco un paio di osservazioni sulle band in gara.
Hanno aperto i Progetto Santiago, che cantano in italiano con uno stile che ricorda i primi Litfiba e i Negramaro. Canzoni interessanti, buona scrittura e suono coinvolgente.
Dopo di loro è toccato ai Without, classico trio di hard rock che riesce a mettere su un bel muro di suono duro e preciso, con pezzi corposi alla Black Sabbath ed una chitarra “spessa” che ricama ottimi assoli, supportata da una sezione ritmica solidissima.
A concludere la prima serata ci hanno pensato i Subbuglio, band storica del savonese, dal glorioso curriculum e reduce da una bella esperienza di commistione tra musica e teatro con uno spettacolo su Luigi Tenco. Musica calda e avvolgente, per un finale in crescendo, una band esperta e padrona del palco.
La serata conclusiva si è aperta con l'heavy metal dei Dreamer's Road, band savonese giovane ma dalle ottime doti tecniche, gioia dei sostenitori delle quote rosa anche nel metal (sono tre ragazzi e due ragazze) e capaci di trascinare il pubblico grazie a pezzi cattivissimi che il cantato femminile rende ancora più intriganti. Furia sonora supportata dal bravissimo batterista, veramente indemoniato (ah ah ah).
I Betters si presentano come la miglior rock band italiana e dichiarano di non ispirarsi a nessuno; peccato che al loro posto probabilmente abbia suonato una cover band degli oasis, dove il cantante scimmiottava mister gallagher al limite del clone, anche negli atteggiamenti.
I 4 Real giocano in casa, al Mulino sono nati e cresciuti e la loro crescita appare evidente a chi li segue da un po' come me; pur non amando particolarmente i loro riferimenti musicali, ritengo le loro canzoni molto buone e martedì le loro esecuzioni sono state impeccabili. Un punk-rock veloce e bello pestone che ha permesso ai ragazzi di aggiudicarsi il premio finale, grazie anche alla massiccia presenza dei loro fans-amici.
Chiudono la rassegna i Flower Flesh, gruppo prog fresco di pubblicazione di un album addirittura con la prestigiosa Black Widow di Genova. Non amo il prog, per usare un eufemismo, ma sono indubbie le qualità della band, che dimostra di saper proporre una musica difficile in maniera assolutamente credibile; meritato, per loro, il Premio della Critica.

Come penso sia chiaro, la classifica finale non è assolutamente l'aspetto principale del festival. La cosa importante è che ancora una volta il Mulino è riuscito a proporre due serate di musica originale ed indipendente, fatta da persone che si sbattono per ritagliarsi uno spazio nel mondo della musica e per inseguire il loro sogno.
L'atmosfera che ho respirato nelle due serate, a parte pochi episodi di protagonismo, era di totale condivisione, tra gruppi anche molto diversi tra loro, che si sono messi in gioco con umiltà ed hanno proposto la loro musica prestandosi giocosamente alo spirito del “festival”.
La passione e l'ostinata convinzione in quello che si fa che i ragazzi del Mulino dimostrano anno dopo anno non devono restare confinate nei meandri dell'entroterra ligure, ma devono diventare esempio e stimolo per tutti quelli che amano la musica; sia chi la suona che chi, come me, più semplicemente la ascolta e ne è appassionato, possono trovare nel Mulino una risorsa preziosa che al giorno d'oggi è più unica che rara.
Trovo ormai improcrastinabile, perlomeno dalle nostre parti, che tutte queste piccole realtà entrino in contatto, anzi, scusate la deformazione professionale, in rete e uniscano le forze per sopravvivere e portino avanti una proposta se non unitaria, almeno coordinata.
L'offerta che possono portare alla riviera ligure è allettante, perché sono convinto che la musica dal vivo attiri ancora persone, specialmente se si tratta di canzoni originali e non delle solite cover band. La cronica scarsità di risorse costringe ad unirsi e a condividere il poco che si ha, sperando di farlo fruttare. Le conoscenze e le competenze, ad esempio, dei ragazzi di Bardino, dovrebbero essere messe a disposizione di chi magari può disporre di spazi più ampi e vorrebbe differenziare un po' le alternative da presentare, non solo nei mesi estivi.
Lo stesso Mulino degli Artisti non deve restare uno spazio chiuso ed inutilizzato, ma deve aprirsi al territorio ed alle istanze di chi abbia una qualunque velleità artistica, perché, si badi bene, io parlo quasi sempre di musica e di un certo tipo di musica, ma le possibilità sono anche altre ed altre ancora si possono inventare, penso a serate incentrate su libri, a commistioni tra musica e letteratura e, perché no, cinema.
Troviamo un punto di incontro dove i diversi “eroi” possano sedersi ad un tavolo e mostrare le proprie carte: non voglio fare nomi, ma da alassio a savona le realtà non mancano. Non deve mancare la volontà di creare e continuare a proporre qualcosa di buono e stimolante per chi è interessato ad uno spazio creativo che esca dai canoni triti e ritriti del divertimento estivo; sono sicuro che se la cosa prendesse piede, gli stessi locali detti “in” della riviera rizzerebbero le orecchie e dimostrerebbero interesse.
Trovo incredibile che gente di 65\70 anni si muova anche parecchio per andare ad ascoltare la loro musica preferita, mentre i loro figli, per non dire nipoti, non abbiano lo stimolo per andare a sentire un gruppo di coetanei che suona le proprie canzoni o addirittura mettersi insieme e crearne di nuove.
La musica è un ottimo strumento di aggregazione, attorno ad essa si possono creare realtà e centri di interesse che diano realmente a chi vuole, la possibilità di essere protagonista.
Sfruttiamola.











martedì 11 dicembre 2012

Nuove proposte dalla Val Maremola

I 4 Real sono 4 ragazzi delle mie parti che sbattendosi come lebbestie stanno per pubblicare un EP.
Suonano punk rock classico e da cover band si stanno evolvendo e suonano i loro pezzi.
Vi propongo il loro singolo "my rock world" ed auguro loro tutta, ma proprio tutta la fortuna possibile