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giovedì 1 marzo 2018

Elezioni, confusione e scelte






Quando avevo 19\20 anni, con gli scout facemmo un lavoro sulla nostra appartenenza all’Agesci e parlammo, tra le altre cose, anche della scelta Politica.

Mi ricordo che per riassumere le nostre riflessioni, sul documento che redigemmo a fine lavoro, utilizzammo una citazione di Paolo VI: La politica è la più alta forma di Carità, dove per carità si intendeva la virtù teologale di approcciarsi al nostro prossimo riconoscendolo figlio di Dio, piuttosto che la misericordia formale e spesso “pelosa” a cui quel termine è spesso associato.

Erano i primi anni 90 ed io iniziavo ad orientarmi non tanto nella scelta partitica, ma in quel delirio che furono i miei 20 anni, tra la maturità passata col minimo e l’inizio del cammino che mi ha fatto diventare assistente sociale, con l’intermezzo di un anno (ed una barcata di soldi dei miei) sprecati a Siena fingendomi portato a diventare grande economista.

Da allora, quindi, identifico la mia scelta Politica in senso scout e cristiano, con il mio percorso universitario e lavorativo.

Da allora, quindi, penso che la mia scelta Politica sia nata in quegli anni e si sia esplicata ed espletata principalmente nel mio percorso universitario prima e soprattutto lavorativo, fino a tutt’oggi.

L’aspetto partitico di tale scelta mi ha sempre interessato poco e principalmente non ho mai trovato nei partiti una risposta completa a quelle che erano le mie idee e le mie istanze in senso politico ed ovviamente sociale.

Avevo da subito inquadrato come fuorviante ed ipocrita tutto il carrozzone della democrazia cristiana e derivati vari; l’uso dell’aggettivo cristiana, che per uno scout era un riferimento ben chiaro, invece di avvicinarmi al partito me ne teneva sempre abbastanza lontano, per la palese mancanza di riscontro tra le parole (e la Parola) e i fatti.

Nel 92, oltre allo smascheramento dell’ipocrisia DC, fu anche il momento del crollo rovinoso di tutta una struttura di potere politico trasversale e ben incancrenito nella nostra società.

Questo fece crescere in me da un lato la confusione, dall’altro la convinzione che la vera scelta Politica di cui parlava il vecchio Papa dovevo metterla in pratica ovunque, ma ben distante dal parlamento, da Palazzo Chigi, dalle sedi dei partiti (da Piazza del Gesù a Botteghe Oscure).

Oltre 25 anni dopo, mi guardo indietro e vedo che con difficoltà, incoerenze, errori e strappi, la mia scelta Politica è comunque ancora ben chiara e nitida

Una scelta di Carità che ho cercato di attuare nei posti dove ho lavorato, nelle esperienze di servizio, di fronte alle persone che mi si paravano davanti in cerca di un aiuto.

L’ho fatta bene? Non sempre
Posso farla meglio? Sicuramente

Ma se da questo punto di vista capisco quale sia la direzione da tenere, con tutti i miei limiti, dall'altro mi sono sempre più allontanato dall'idea di politica partitica, dalle tessere, dalle adesioni incondizionate.

La fede cieca nei vostri leaders o in chiunque altro vi farà uccidere, diceva Springsteen nel 1985.

Quindi le mie idee politiche, applicate ai vari partiti, hanno sempre trovato diversi punti di contatto ed altrettanti di distanza incolmabile dagli schieramenti.

Ho ben chiaro però alcuni punti fermi, sui quali non transigo.

Mentre iniziavo a capire che la scelta della scuola per assistenti sociali era giusta per me, mentre determinati principi alla base del mio lavoro si sposavano con la mia fede e con le mie idee di tardo-adolescente in (lenta) crescita, intorno al 1994 venne fuori berlusconi.

E fu automatico, immediato e definitivo, identificare lui e la sua banda come l’esatto opposto delle mie, seppur acerbe, idee politiche, civiche e sociali.

In contemporanea emergeva la nuova idea politica (nuova?) della lega nord che non a caso si sposò perfettamente con forza italia, nonostante la palese contraddizione tra chi spaccava il paese tra bravi e cattivi e chi invece si nascondeva dietro slogan da stadio.

Dovessi scegliere, tra bossi e berlusconi, non so chi dei due abbia più spesso identificato come il perfetto opposto delle mie convinzioni; alleandosi, mi risolsero il problema.

La sinistra, ah, la sinistra, casa accogliente dove trovare idee condivisibili, valori condivisibili e, che non guasta mai, perfino buona musica.

È evidente che da quella parte trovai molti più punti di contatto, avendo ben chiaro come “la minaccia comunista” era uno spaventapasseri nemmeno ben fatto di chi voleva nascondercisi dietro per continuare a fare i comodi suoi.

Avendo ben chiaro tuttavia come il comunismo, come idea, ideologia e regime, avesse sempre negato alcuni dei miei punti cardinali quali la libertà di espressione e l’autodeterminazione del singolo.

Ma soprattutto, a 20\22 anni, mi fu chiaro che, da italiano, un valore assolutamente irrinunciabile doveva essere l’antifascismo.

Un valore da esprimere nei fatti quotidiani, nella negazione di qualunque idea segregante, nel rifiuto del razzismo e dell’egemonia del mercato sulla comunità e sui rapporti interpersonali.

Un valore di cui mi sento permeato, soprattutto da quando ho iniziato a capire come, in Italia, non solo il fascismo non è morto da 50 anni come dice che vuole sottovalutare il problema, ma non se ne è mai andato.

È rimasto, strisciante, viscido e subdolo, dentro i partiti della prima repubblica, in primis la dc, la quale agitando lo spettro dell’invasione russa ha tenuto i figli deviati del ventennio sotto la sua ala bianca e protettrice.

È rimasto, in primo luogo, come mentalità, come rimpianto, come opzione mai del tutto condannata.

Fino a quando, grazie tra gli altri anche all’esimio critico d’arte sgarbi, berlusconi lo sdoganò, utilizzando il figliastro di almirante come cavallo di troia dentro il quale nascondere tutti i nostalgici che non aspettavano altro.

E la situazione di oggi, dove il rigurgito è sotto gli occhi di chiunque sappia e voglia vedere davvero, non è frutto degli ultimi anni di disamore collettivo verso la politica, ma di un lavoro scientifico e studiato che dura almeno dagli anni 50.

Questo, tra le altre cose è uno dei primi motivi per cui mi sono allontanato da grillo; resta ben impresso nella mia mente il momento in cui a precisa domanda di un fascista di casapound, grillo definì l’antifascismo qualcosa che non competeva al m5s.

E se non ti compete un valore per me fondante di una società che voglia definirsi civile, per me conti zero.

E il centro sinistra? Ah che bella definizione, perfetta per noi cattocomunisti, gente come me che per i comunisti è sempre stata un culo da prete mentre per i cattolici è sempre stata comunista e senza dio.

Centro e sinistra, perfetto, la botte piena e la moglie ubriaca, due belle scarpe per lo stesso piede ed un elenco di fallimenti che parte da occhetto e d’alema ed arriva a renzi, passando per er cicoria rutelli e soprattutto bersani, colui che con berlusconi annientato da sentenze di ogni tipo, riuscì ad impostare la campagna elettorale con un profilo così basso da permettergli una rimonta che era valutata meno probabile della salvezza del benevento quest’anno.

Il PD, emblema di questo fantomatico centro sinistra, un partito nato morto, quando, appena dopo la vittoria risicata di prodi nel 2006 venne creato in fretta e furia, dando lo spunto perfetto al non a caso ex dc mastella per preparare il grande salto e definirlo già da subito come opzione per me non praticabile.

Il PD che diverse cose ha fatto, specialmente dal punto di vista sociale, a me caro.

Il PD di minniti, il politico più inquietante degli ultimi anni, quello che tende tutti i muscoli del collo dopo l’ennesima strage di mafia per dire che la risposta dello stato sarà DURISSIMA, DU RIS SI MA, (quando però ci sarà non è dato di sapere), minniti che scende a patti con la libia, minniti che difende i cortei di un partito anticostituzionale.

Perché ora che abbiamo detto tutti la nostra filippica contro la cattiva maestra che sclera davanti ai poliziotti in tenuta anti sommossa, magari ci pensiamo un secondo che quello è successo durante una sfilata di un movimento che cerca palesemente di ricostruire il partito fascista (la conquista di una parte della “libbbia” capite? Le corporazioni!) e che nonostante sia altrettanto palesemente anticostituzionale, viene protetto dai cordoni di polizia e non viene fatto sciogliere, come prevede la legge, perché lo stesso minniti dice che tanto farebbero ricorso al tar?

Che poi, renzi, davvero vorresti licenziarla per aver detto quelle cose, quando magari a dirigere le cariche proprio di quei giorni ci sono persone che dopo i fatti di bolzaneto  e della diaz non sono stati licenziati, ma addirittura promossi?

Il PD, ok.

Alla fine, il punto cruciale per me relativamente alle elezioni, resta il discorso migranti.

Alt, so bene che in italia ci sono problemi strutturali di una gravità inaudita e non sto dicendo che il discorso migranti sia più grave, ma del resto chi dice che ci sono problemi “ben più gravi” dei migranti di solito parla di "invasione" dei migranti stessi quindi boh, chiaritevi.

Il punto nodale è che di fronte ad una problematica come quella, come la disoccupazione, come la favoletta degli esodati, che ritengo un episodio (tra l’altro sparito dall’agenda politica di chiunque) di una gravità clamorosa, mi piacerebbe trovare nei politici e nel loro elettorato l’umanità.

Quella che dovrebbe vomitare davanti alle frontiere chiuse, ai poliziotti che manganellano genitori con i bambini in braccio, a sindaci che fanno chiudere l’acqua sotto i ponti per impedirgli di dissetarsi o ad altri che fanno ordinanze fotocopia delle leggi razziali per mandar via “i negri” che son tutti malati.

L’umanità, la Carità, santo Dio, la Carità. La forma più alta della Carità.
E non la trovo, mai.

La cerco, come cerco quelli che sono i pilastri della mia idea e della mia scelta Politica, la solidarietà, la condivisione, il senso di comunità, quel "comunismo contadino" che non pretende eterna fedeltà al partito, ma divide e condivide tra tutti, che non esilia al freddo i dissidenti, ma dove tutti hanno sempre un pezzo di pane ed un piatto di pasta, quell'idea che se qualcosa di mio può servire ad altri e per me non è indispensabile, posso rinunciarci serenamente.
Quell'idea che nessuno vince, se non vincono tutti.

Altro che "eh le coop rosse" o cose simili, perchè trovo gente che pensa davvero che "i negri" ci rubino il lavoro come facevano i terroni 30 anni fa, ci rubino le donne, ci vogliano invadere.

Trovo gente che giura sul vangelo dopo aver dato il via a riti celtici e dopo aver parlato di deportazioni.

Trovo gente che da 30 anni ha subdolamente creato una controcultura fatta di apparenza, superficialità e finto benessere.

Trovo gente che parla dei migranti come nemici dello sviluppo turistico.

Trovo ministri che fanno accordi con chi gestisce dei campi di concentramento e prova a scaricare le colpe sulle ONG

La Carità, Signore, dove è finita?

Ed in tutto questo, spuntano poi fuori le anime belle secondo le quali l’astensionismo è una colpa grave, perché votare è un dovere e bla bla bla.

La scelta Politica è un dovere, il voto, se tale scelta fosse consapevole e meditata, ne sarebbe una ovvia conseguenza, così come altrettanto ovvia sarebbe la qualità ben diversa e ben migliore dei candidati.

Perché se tu mi chiedi di scegliere tra mangiarmi una merda e prendermi un calcio nelle palle, non puoi lamentarti che io non scelga nessuna delle due possibilità e non puoi dirmi che è colpa mia se le alternative sono quelle.

Certo, i candidati sono uno specchio perfetto di questa nostra società, lo dicono tutti, bene.

Perché manca la scelta Politica, ma mica solo quella di chi si ispira a Papi o cardinali eh? Di chiunque, qualunque siano il percorso e i riferimenti utilizzati, purchè, appunto consapevole e meditata.

Non è importante che io dica se e per chi voto, né importante né giusto, non è questo lo scopo della mia riflessione.

Certo, ci sarebbe piaciuto approfittare della vacanza scolastica e fare un weekend a bologna, per il quale avevo già coniato uno slogan bellissimo “Più tortellini, meno Casini”, ma non ci siamo riusciti, pazienza.

Però domenica non è “il giorno in cui possiamo decidere”, no, perché la scelta Politica ci rende in grado, goccia dopo goccia, gutta cavat lapidem come dice il mio amico runner, di poter decidere tutti i giorni, anche senza la matita elettorale in mano.

E non è nemmeno vero che se votare facesse qualche differenza non ce lo lascerebbero fare, piantiamola.

Iniziamo a fare scelte consapevoli e a non farci trascinare dalle emozioni e dalle grida, allora anche la nostra matita elettorale conterà qualcosa.

mercoledì 16 aprile 2014

#vinciamonoi



Che uno ci prova eh, davvero, perché mica sempre si cerca la rissa, no, ogni tanto uno ci prova seriamente.
Che tu sei lì (un TU generico, non un IO perché a me è passata la voglia) che magari apprezzi anche certi aspetti del loro modo di fare politica, perché certe cose sono oggettivamente da apprezzare, senza isterismi ma nemmeno senza paraocchi, e quindi magari parti da quel presupposto, che ne so che la restituzione del grano sia un gran bell'esempio, che la trasparenza sia un gran bell'esempio, che essere presenti sia un bello schiaffo morale a tutti i vari tromboni assenteisti.
Ma poi, loro non ce la fanno.
E se magari tu fai notare che su certe cose sono ingenui, che la votazione online sia un po' campata per aria, ma ehi, cose del genere, che forse casaleggio non è il massimo della chiarezza e della simpatia, che forse un minimo di dialogo con altre forze politiche sarebbe utile, ecco che succede.
Scatta l'allarme.
E secondo me quando uno di questi decide che deve scattare l'allarme, schiaccia un tastino, chessò, magari il microchip sottocutaneo e suona la sirena (quella d'allarme non quella del cartone della disney)
Ed io me li immagino, tutti riuniti in una sede tipo 118 o vigili del fuoco che suona l'allarme e driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin e tutti giù dal tubo come nei film, che si vestono di corsa, che mentre scivolano dal tubo ripetono a memoria le regole base "renzie, psiconano, pdmenoelle, renzie, psiconano, pdmenoelle, renzie, psiconano, pdmenoelle" e parte la battaglia, perchè ci controllano eh, che in confronto la Stasi e la Gestapo erano due onlus sfigate.
Attaccano i loro computer, con le loro connessioni superveloci ma non inquinanti e che non producono scie chimiche e raggiungono il Cittadino in difficoltà
E tu magari dici, dai ci si può parlare con loro, mica sono così invasati.
Ma lui attacca: e beh allora vota pure sempre gli stessi
e tu: no no guarda, hai ragione in pieno il pd bah, renzi mah, poi silvio uuuuhhh non me ne parlare, avete ragionissima eh, però...
eh però cosa? Allora sei del pd? Allora d'alema, prodi? (zio cane prodi, quando uno non sa che cazzo dire la butta su prodi cazzo, sembra sentir parlare di calcio i romanisti, che quando stanno all'angolo tirano fuori ergò de turone)
no, no sticazzi, dai, a me il pd sta sul cazzo da quando è nato, che 3 mesi dopo mastellone ha fatto il salto della quaglia ed è caduto il governo, avete ragione a volerli mandare tutti a casa, però secondo me..
secondo te cosa? Cosa? Cosa??? è inutile parlare con te, hai il paraocchi (io eh)
no guarda davvero, a me hanno rotto il cazzo tutti sti qui eh, sono convinto anche io che si debba mandarli tutti a casa, solo che insomma, voi non avete esperienza, mi sembrate un po' giovani allo sbaraglio, vito crimi sai
ed ecco che arriva l'aiuto, che nel frattempo sono tutti scesi dal tubo della centrale e sono pronti a partire "renzie, psiconano, pdmenoelle, renzie, psiconano, pdmenoelle, renzie, psiconano, pdmenoelle", e la buttano in sarcasmo: ah certo sarà colpa di beppe, ah certo casaleggio è un satanista, oppure fanno le vittime che fanno tutto loro ma nessuno glielo riconosce, che sarebbe pure una tattica interessante se non l'avessero fatta per 30 anni i radicali: siamo noi quelli che, seguiteci abbiamo fatto questo, grazie a noi è stato raggiunto questo risultato.
E tu mantieni la calma e dici che si, riconosci a loro tutti sti meriti, per l'amor del cielo siete l'unica novità rilevante dopo anni, però non si capisce bene dove andate a parare su certi temi
E lì interviene uno che NON TI CONOSCE ma nemmeno che dici abbiamo qualche amico in comune, magari conosce tuo marito, magari è amico di tua moglie, no, uno che abita salcazzo dove e fa salcazzo cosa che dal nulla ti dice "sei suo complice, si si, tu sei socio del caimano, TU SEI COME SILVIO" (casomai percepiste del livore in questo passaggio, si ammetto che mi è successo davvero questo specifico scambio di convenevoli)
E tu che ci hai provato, davvero, ma sul serio, tu a quel punto perdi un filo la pazienza, perchè va bene che per anni ti hanno dato del comunista per non votavi silvio, va bene che per anni ti hanno dato del coglione perchè non votavi silvio, va bene che piuttosto di non votare silvio hai pure finto che rutelli fosse in gamba, ma PORCADIQUELLATROIALURIDAIMPESTATA ma come SEI COME SILVIO??? ma dopo 20 stracazzo di anni ti devi sentire dire una cosa del genere???
però ci provi ancora una volta, ma che sia l'ultima
no aspetta, tu non mi conosci, ti assicuro che sei fuori strada, tutto fuorché berlusconiano davvero (e qui, per sottolineare che ok la politica e l'amor di partito, però l'amicizia viene prima di tutto, chiedi conforto al tuo interlocutore, magari amico vero, o che almeno un po' ti conosce) è vero michel? (nome a caso per ragioni di privacy, perché nei miei pomeriggi solitari da bambino il mio amico immaginario aveva le fattezze e l'eleganza di platinì, cazzo volete?)
e lui, glaciale: mi hai deluso molto, non ti credevo così ottuso
e per un attimo tu speri che lo stia dicendo ALL'ALTRO, non a te, al fottutissimo Cittadinopentastellatodistocazzo, a quello che è intervenuto che manco de rossi su chiellini senza nemmeno chiederti come cazzo ti chiami, a quello che pronti via ha deciso che tu eri berlusconiano, tu, anni di tessere arci, libri impegnati, gino strada, don gallo, perfino ogni tanto la repubblica anche se grazie a dio hai smesso, tu sei berlusconiano.
Ed allora capisci che in quel momento lì la barriera virtuale è un grande ostacolo, perchè vorresti essere ad un tavolino del bar, con loro due, a sorseggiare medie chiare e a parlare vìs a vìs, guardandoci negli occhi, così tutto questo si potrebbe risolvere alzandoti ed abbracciandoli.
Ed immediatamente dopo, facendoti esplodere.

giovedì 16 maggio 2013

Il blues delle larghe intese



vent'anni a combattere un nemico agguerrito
vent'anni di lotta, per il nostro partito
vent'anni d'alema vent'anni veltroni
vent'anni a combattere lui, berlusconi
vent'anni, tre reti, una squadra di calcio
vent'anni un'azienda, la puzza di marcio
vent'anni stallieri, olgettine, evasori
vent'anni al governo e noi sempre fuori
vent'anni con prodi che ha vinto sagace
vent'anni con bossi con fini e storace
vent'anni e a tradire è stato mastella
però ha una nuora invero assai bella
vent'anni ad urlare "è incostituzionale"
vent'anni a vederlo al suo telegiornale
vent'anni di emilio, nel senso di fede
vent'anni di lotta? ma ormai chi ci crede?
vent'anni e bersani con impertinenza
a dir che sta ormai per finir la pazienza
la pazienza di chi, di voi deputati
o quella ad esempio dei disoccupati?
la pazienza di chi dietro falce e martello
con l'opportunismo si è fatto un castello?
oppure di chi, dopo appunto vent'anni
è stufo di voi e dei vostri danni?
di chi dopo craxi e mani pulite
vi sente dir "armiamoci" ma anche "partite"?
vent'anni duri, sacrifici ed attese
ricompensati con le larghe intese
vent'anni a fidarci, con il cuore in mano
per vedere ministro angelino alfano
vent'anni ad attaccarlo e come brodino
dovrebbe bastarci la emma bonino?
per chi ha il creditore che alla porta bussa
che senso ha ignazio la russa?
che senso avete voi, cari soloni
non servite a nulla, sia detto in soldoni
non servite a quelli che vi hanno votato
perchè un impegno va rispettato
almeno uno non dico poi tanti
per chi paga caro e sempre in contanti
per chi vi ha creduto e ritenuto onesti
per chi ha combattuto ed ha gli occhi pesti
per chi di sinistra da anni si dice
e nel suo governo non vuole quel vice
per chi crede ai valori che voi sbandierate
ma non a come poi vi comportate
per chi per sconfiggerlo, di voi si è fidato
e se lo ritrova vostro alleato
per tutta sta fetta del bel paese
sapete dove infilarvi le larghe intese?

mercoledì 30 gennaio 2013

Bufale Elettorali: il rifiuto al ritiro della scheda elettorale



Bufale Elettorali: il rifiuto al ritiro della scheda elettorale

Una delle cose belle di aver vissuto online gli ultimi quindici anni di campagne elettorali, anche quando online c'erano molte meno persone rispetto ad oggi, è che vedi sempre girare le stesse bufale, le stesse immagini, ogni volta condivise e rilanciate da migliaia di persone, allora pensi che alla fine Berlusconi ve lo meritate tutto.

Una di queste è sicuramente lì lì per ricominciare a girare in modo sostanzioso, ne sono sicuro. Il testo è questo:

"Pochi lo sanno ma la legge prevede la possibilita’ di rifiutarsi di votare e metterlo a verbale. Quando si va al seggio e dopo che le schede sono vidimate si dichiara che ci si rifiuta di votare e si vuole che sia messo a verbale. Le schede di rifiuto vengono CONTATE e sono VALIDE, contrariamente alle schede nulle o bianche o all’astensione dal voto. Nessun media (chiaramente) ne parla, sembra che i giochi della CASTA siano gia’ fatti, come al solito la gente andra’ a votare il ‘meno peggio’ (...)

1) ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA
2) NON TOCCARE LA SCHEDA (se si tocca la scheda viene contata come nulla e quindi rientra nel meccanismo del premio di maggioranza)
E ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA), dicendo: ‘Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato!’
3) PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA 4) ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO DI AGGIUGERE, IN CALCE AL VERBALE, UN COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO
(ad esempio: ‘Nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta’ )(D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 – Art. 104) COSì FACENDO NON VOTERETE, ED EVITERETE CHE IL VOTO,NULLO O BIANCO, SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIù VOTI!!"”


Come tutte le bufale circolari, presenta gli elementi che non mancano mai:

1. Sindrome da MAIUSCOLE INCASTRATE

2. Lettere accentate minuscole in testo maiuscolo

3. Generica sovrabbondanza di punti esclamativi.

4. Riferimento a un articolo di una legge senza altre spiegazioni né indicazioni precise, dando così un'aura di affidabilità al tutto.

5. Informazioni a cazzo di cane.

Per chi abbia delle crisi di idrofobia alla vista di tutte quelle maiuscole, la sostanza la riassumo qui: "Recatevi al seggio elettorale, fate vidimare la scheda, non ritiratela assolutamente, ma dite che vi rifiutate di votare e pretendete che il Presidente di seggio metta a verbale la vostra rimostranza (a piacere)."

Accidenti che protestona, roba da far cagare addosso tutta la Casta.

Ora vediamo nel dettaglio il perché questa cosa si configura come una immensa stronzata.

1. Calo subito l'Asso. Non esiste, nel nostro sistema elettorale, la casistica del rifiuto della scheda una volta che ci si presenti al seggio. Se stai a casa non voti, se invece vai a votare puoi annullare la scheda o lasciarla in bianco. Schede bianche e nulle non rientrano nel conteggio dei voti validi e non concorrono al premio di maggioranza.

Già questo basterebbe. Ma andiamo avanti.

2. Ricalco il punto 2 della bufala perché è comicissimo: "NON TOCCARE LA SCHEDA (se si tocca la scheda viene contata come nulla e quindi rientra nel meccanismo del premio di maggioranza)". Certo, ma si sono dimenticati di aggiungere:

a. Se tocchi la scheda puoi dire "Scheda TUA!" toccando qualcun altro e allora saranno cazzi suoi.

b. Non vale toccare la scheda e tenere le dita incrociate.

c. Non vale fare rialzo un piede sull'altro.

d. Si può dire ARIMO, ma il Presidente di Seggio può gridare ARIVIVERE.

e. Se arriva un delegato del M5S, e se questi raggiunge la cabina elettorale senza farsi vedere, può gridare ELEZIONE LIBERA TUTTI! e la tornata elettorale è tutta da rifare.

f. Sta sotto chi arriva ultimo.

3. Ammettiamo che il diritto di rifiutare la scheda ci sia, per carità di Dio. Non credo che qualcuno ti arresti se cambi idea. Ma dato che è inutile farlo sapere al mondo, credo che l'essere umano senziente e ragionante, a quel punto entri in cabina, la annulli di suo, ci scriva sopra anche un "vaffanculo" un "siete tutti uguali", oppure ci metta una fetta di salame e un foglietto con scritto "magnateve pure questo". Danneggiare visibilmente la scheda è un reato, quindi non fatelo, non siate stupidi. Se poi volete a tutti i costi mettervi al centro del seggio elettorale e gridare:

"Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato con matita copiativa indelebile e sottoscritto dal Presidente di Seggio! Magda, hai preso la carta carburante?"

Credo che a quel punto il Presidente di Seggio, abbia due scelte:

a. fare un sospiro, e scrivere sul verbale che il tizio tal dei tali ha fatto una scenata annullando in maniera palese la sua scheda, che finirà tra le schede nulle.

b. far allontanare il tizio tal dei tali dalla polizia in quanto turba il regolare svolgimento delle operazioni di voto. Poi annullare la scheda.

4. Il riferimento alla legge che c'è alla fine del messaggio-bufala, rimanda a un articolo dove, tra gli altri, un comma dice che "Il segretario dell’Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.", il che sarebbe anche "coerente" con la bufala, ma potete stare certi che un Ufficio elettorale verbalizzerà una cosa del genere: voi vi prendereste la responsabilità legale dell'annullamento di una scheda elettorale, quando i delegati dei partiti sconfitti non aspettano altro per fare ricorsi sulla regolarità del voto?

Peccato che il senso di tutto questo sarebbe o dovrebbe essere un pelo più "nobile": qualsiasi elettore ha il diritto e il dovere di segnalare irregolarità più o meno palesi. Inscenare una pantomima inutile che fa perdere solo tempo, non dovrebbe rientrare tra le opzioni di una persona intelligente: chi gestisce il seggio elettorale sono cittadini che si fanno un mazzo così per ore, non c'entrano nulla coi partiti e non meritano certe eiaculazioni anti-casta da adolescenti scemi.

Il consiglio quindi è: non siate stupidi.

Se non volete votare perché odiate tutti, non andate a votare.

Se volete annullare la scheda, annullatela.

Se volete lasciarla bianca, lasciatela bianca.

Se cercate un modo creativo per annullarla, disegnate un cerchietto, scriveteci dentro "FRANCESCO LANZA" e poi fate la crocetta, così io diventerò Sindaco dell'Italia.

mercoledì 16 gennaio 2013

Cose che vorrei aver fatto io - Rassegna Stampa 16 gennaio 2013

Elenco volgarissimo e banalissimo di link e battute trovati in giro che mi hanno fatto dire, ma perchè non ci ho pensato io??


gazzetta dello sport 16\01\2013: lance armstrong confessa di essersi dopato "ma provate voi ad essere intervistati tutti i giorni da auro bulbarelli"


i 10 casi umani di facebook (io assomiglio a 9 su 10) (il decimo è il grillino, il mio preferito)

l'inevitabile e bellissimo sequel i 10 altri peggio sciemi di facebook

recensione di "non sono mai stato qui" (bellissimo disco di geddo che sto divorando) ad opera di pupi bracali

intervista a geddo, da parte dell'amico martin cervelli

martedì 15 gennaio 2013

Antifascismo e competenza


Può veramente un candidato alle elezioni ritenersi NON COMPETENTE sul tema del fascismo e soprattutto dell'antifascismo?
Può nel 2013 questo tema essere considerato ancora di attualità? Può vincolare un dibattito politico?
A mio avviso si e no, forse, ma.
Prima cosa, per me la distinzione tra destra e sinistra, quella si, è ormai desueta, stantia, legata ad ideali, ideologie e schieramenti troppo poco definiti, dai confini troppo labili, dalle troppe commistioni.
Capitalismo e comunismo ormai hanno fallito, ampiamente, in maniera drammatica, inequivocabile.
La contingenza attuale richiede scelte chiare, che vadano a prendere provvedimenti anche drastici, ma soprattutto un nuova generazione di politici dal linguaggio magari meno nostalgico ma enormemente più coerenti, capaci ed ovviamente onesti.
Ma il valore dell'antifascismo, è ancora un valore da salvaguardare?
Si, certo che si, assolutamente si.
Un valore trasversale che va al di là dello schieramento, delle bandiere, delle celebrazioni.
Un'idea, un ideale, una spinta a lavorare sempre e comunque tenendo conto di ciò che è stato e di ciò che non dovrà essere, mai più.
Anche la cosiddetta nuova destra dovrebbe dimostrare una adesione non solo di facciata a questi discorsi, perché affrancarsi, emanciparsi da un tale passato non può che portare giovamento alla credibilità delle coalizioni più conservatrici.
Certo, non è un argomento su cui basare, oggi, una campagna elettorale, ma non perché (o non solo perché) sia fuori moda o anacronistico, bensì perché al miglioramento della cosa pubblica dovrebbero concorrere solo forze politiche che con percorsi e programmi differenti, avessero a monte aderito al valore dell'antifascismo.
Come è possibile partecipare ad elezioni democratiche senza negare di avere ideologie antidemocratiche?
Come è possibile ambire a governare un paese a cui il fascismo ha fatto così tanto male (e comunque la si veda sul discorso “attualità dell'antifascismo” lo continua a fare tuttora) senza prendere IMMEDIATAMENTE le distanze da un così ingombrante passato?
A tutti compete la scelta, a chiunque, in qualunque ambito della propria vita compete porsi in modo critico di fronte a determinate posizioni.
Come si può accettare una NON competenza su un argomento così importante? A memoria, è dai tempi di Ponzio Pilato che non si ricorda un tale vergognoso lavaggio di mani.
Meglio, piuttosto, chi certi valori non solo non li condivide, ma li critica e li combatte.
Meglio, ahimè, chi col fascismo vuole tornare alla carica di chi di fronte a certi temi risponde con l'indifferenza.

Domanda: volevamo sapere se sei antifascista
Risposta: a me non compete questo argomento.

Questi sono i fatti, questa la risposta agghiacciante, questa la posizione.
Non è il problema dell'apertura a questo o quel movimento estremista, su quello si può discutere ed essere più o meno favorevoli.
È l'arroganza di chi si ritene super partes rispetto ad argomenti di cui invece dovrebbero essere pregni i discorsi e le motivazioni di chi si vuole candidare ad una carica pubblica.
Una arroganza che discredita ciò che di valido è stato, più che fatto, proposto od urlato in anni di campagna elettorale mascherata in un blog.



sabato 1 dicembre 2012

Endors(d)ement



Il problema non è renzi, di cui st'aura di innovazione mistica associata al profumo tipico del santo mi sta sul cazzo a prescindere quasi più dell'immagine di lui in camicia pezzatissima che esulta come un tarantolato insieme ai due calzolai ad un gol della violammerda.

il problema è bersani cazzo, come fai a votare bersani 'rcaputtà????
uno che con berlusconi nel pieno dello scandalo troie diceva GLI ITALIANI HANNO BISOGNO DI UNA ALTERNATIVA


ooooooooooooooooooooooohhhhhhhhhh, sei TU l'alternativa, almeno stando ai numeri, 'rcatrò.

non chiediamo le elezioni anticipate MA SIAMO PRONTI??? SIETE PRONTI??? ed allora sbattetelo giù berlusconi no? che porcellum o meno si fosse votato 15 mesi fa la destra avrebbe preso il 7%!!!! Ah già, che poi vi tocca governare, INCAPACI!!!!! meglio appoggiare monti, che è un tecnico, si si.

uno come bersani non si sarebbe dovuto nemmeno candidare a ste cazzo di primarie, invece le vincerà.

e se l'alternativa è cicciobello ok, piuttosto una merda, ma non bersani
è un berlusconi in miniatura? bene, sono ANNI che si cerca di copiare il nemico, proviamo anche questa no?
come se non mi ricordassi i quintali, le tonnellate di persone di sinistra che pendevano dalle labbra di GIANFRANCOFINI!!!!
Capite, si sperava che berluscò lo facesse cadere gianfrancofini!!!! braccio teso gianfrancofini, camicia nera al funerale di almirante gianfrancofini, il 50% della legge bossifini cazzo, la legge bossifini!!!!! che i neonazisti della sassonia l'hanno letta ed han detto No dai, così è esagerato!! Che amnesty international (amnesty international eh, non il leonkavallo) ci ha segnalati come violatori di quei 5\6 mila diritti civili.
Gianfrancofini, che al g8 pensava di giocare a risiko: il tuo obbiettivo è conquistare la scuola diaz (o in alternativa distruggere le armate gialle)(o in alternativa manganellare a cazzo di cane)
La sinistra italiana, incapace di fare alternativa, si affidò a quest'uomo qui: gianfrancofini.
Ed ora facciamo gli schizzinosi per sputacchio renzi?

Ma dai su.

cazzo.

ed ora vi canterò thunder road e the promised land

domenica 25 novembre 2012

primariamente dubbioso



non vado a votare perchè trovo immorale che con tutto quello che si prendono abbiano la faccia da culo di chiedermi ancora due euro

vado a votare perchè se poi va su tipo bersani rischia di vincere anche la meloni

non vado a votare perchè non credo che sia una coalizione definita, anzi, a seconda di chi vince è già bella che saltata

vado a votare perchè renzi è tutto fuorchè il nuovo che avanza ma è l'unico che può vincere contro bersani

non vado a votare perchè nonostante tutto quello che provano a farci credere non siamo l'america e sta cosa per me non funziona

vado a votare perchè alla fine mi piaccia o no con sta roba qui ho a che farci anche io e ha a che farci la mia famiglia

vado a votare perchè è bello che si possa scegliere il proprio candidato

non vado a votare perchè tabacchiiiiiiiii???????????? puppacheeeeeeeeeeee?????

non vado a votare perchè bersani, cioè bersani capito? dai su

vado a votare perchè almeno la rottamazione di d'alema renzi spero la mantenga, come promessa

non vado a votare perchè tutto sto buonismo tra i renziani che sembrano toccati dal divino mi suona sincero come i miei rayban presi dagli indiani a 5 euro

vado a votare perchè il mio lavoro è un lavoro Politico (se è chiaro il perchè della maiuscola)

non vado a votare perchè il mio lavoro è un lavoro Politico (se è chiaro il perchè della maiuscola)

vado a votare perchè  alla fine che alternative ci sono a sta coalizione? grillo? no dai seriamente, grillo?

non vado a votare perchè il PD da quando organizza le primarie le ha sempre perse, tipo con vendola, de magistris, doria, pisapia

vado a votare perchè non vorrei che poi ce la mettesse in quel posto berlusconi, oppure vendola

non vado a votare perchè non credo che l'uomo giusto sia renzi, oppure vendola

vado a votare perchè il PD da quando organizza le primarie le ha sempre perse, tipo contro de magistris, doria, pisapia, eppure vendola

non vado a votare perchè non credo in nessuno di quelli che si candidano

vado a votare perchè sia mai che sia la volta buona oh

non vado a votare perchè c'è milan - juve

vado a votare perchè milan - juve è il posticipo

non vado a votare perchè ma la volta buona de che?

vado a votare perchè oh e se vince la destra?

non vado a votare perchè oh e se vince il pd?
 

lunedì 9 maggio 2011

Picture in a frame

ecco il manifesto celebrativo dei 30 anni di attività di una cooperativa sociale abbastanza nota qui in liguria







bella eh? anche lo slogan non è male, in più sono 30 anni che questa coop opera nel sociale, mica 20 giorni, insomma, bravi, vi meritate un pò di visibilità, ok.
ah, la signora col caschetto è l'attuale presidente, brava anche lei, si.

la signora col caschetto la ritroviamo anche qui, su un sito di cronaca locale:





alle sue spalle, la Torretta, simbolo storico di savona. Come dite? beh si, la foto è la stessa, solo che stavolta è a campo aperto e si vede anche lo sfondo, perchè la signora col caschetto, Sara Vaggi, oltre ad essere la presidente del Faggio, è di Savona e le piace farsi ritrarre vicino ai simboli della sua città.

ed anche questa foto sembra piacerle molto perchè guardate qui:


eh si, la signora col caschetto è SEMPRE la signora SARA VAGGI, il caschetto è lo stesso, il vestito è lo stesso, la Torretta è la stessa, insomma, la foto è la stessa.
Cambia la scritta, non si parla più di una coop, nè si tratta di una foto ricordo, no.
Questo, immagino sia evidente, è un santino elettorale, ma non state a pensare male eh?
Uscito dopo che per almeno 3 mesi a Savona, dove, ma sono coincidenze, settimana prossima si vota per eleggere il nuovo sindaco, hanno campeggiato in posti strategici i manifesti del Faggio, di cui la signora Vaggi è presidente.
Uscito dopo che da un mesetto, ma per semplice caso, ogni domenica l'autorevole quotidiano "il secolo xix" riserva alla coop il Faggio un bel paginone (ieri c'era un'intervista invero emozionante ad un infermiere straniero che non solo ha trovato lavoro grazie a Sara Vaggi... no scusate al Faggio, ma ha ADDIRITTURA fatto carriera!!!!).
Uscito dopo che per molti savonesi QUESTA foto equivaleva alla coop il Faggio, quella di cui l'autorevole quotidiano tesse le lodi da circa 1 mese.
Uscito dopo che grazie a Sara Vaggi... no scusate al Faggio, voi pensate, un centinaio di infermieri, infermiere ed operatori sanitari stranieri ha potuto iscriversi alle liste elettorali proprio, ma per semplice e fortuito caso, nel comune di savona... si si il mondo è strano, a pensar male però si fa peccato, proprio quello dove si vota per il sindaco nuovo.
ah, quello vecchio, che si ricandida, si chiama BERRUTI.
esatto, lo stesso della lista civica per cui si è candidata Sara Vaggi.
Ma non chiamatela MARCHETTA, perchè lei è CAPACE DI AGIRE.

Buone elezioni a tutti, a me, che non devo votare, è già venuta la nausea.

sabato 27 marzo 2010

televisione di qualità


grandissima puntata di raiperunanotte!!!

finalmente qualcuno che dice questo importantissimo concetto:
A NOI BERLUSCONI STA SUL CAZZO
meno male che santoro c'è.

e non scassate le palle con l'alternativa, a noi interessa solo dire che berlusconi ci sta sul cazzo.
fascio!!
emiliofede!!!
edittodisofia!!!!
mediaseeeeeeeeeeeeeeeeeeeeet!!!!
ah, ma da noi viene luttazzi!!!!
benigni!!!!
cornacchione!!!!!!!!!!!!!!!!
e si perchè a noi berlusconi sta sul cazzo si si si.

popoloviolaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
girotoooondiiiiiiiiiiiiiiiii
beppegrillooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
noi siamo l'alternativa senza dare alternativa
siamo quelli contro
siamo per la libertà di stampa ma scriviamo solo che siamo per la libertà di stampa
siamo contro il governo
contro la finanziaria
scioperooooooooooo
noi in piazza san giovanni eravamo di più
noi in piazza san giovanni eravamo di più TOCCA FERRO
chi non salta berlusconi è, è.
noi siamo per la pace, noi siamo con da Lema
rutellimastellafolliniboninobinetti
palla a causio che passa a tardelli (cit.)
noi cantiamo bella ciao
noi alziamo il pugno
fratellonontemerechecorroalmiodoveretrionfilagiustiziaproletaria


a tutti voi dedico questi versi:
"La morte arriva, silenziosa come un'alce
dai vivi ci separa come il taglio di una falce"
(cit.)

ridatemi renato curcio

martedì 23 marzo 2010

il grillo parlante mi ha mandato un messaggio

Cala, lasiali perdere. Non votare. Non sentirti in colpa, non ce n'e' bisogno.
Puoi adempiere ai tuoi doveri di cittadino anche senza votare.
Hai una famiglia, insegna alle tue figlie quattro cazzate di quelle giuste, è molto meglio che andar in gabina. Ci sono molti modi per far politica, l'ultima è proprio appartenere ad un partito e andare a votare.
Non farti tirar dentro dai soliti proclami. "Sono tutti uguali" non è demagogia, è la pura e semplice verita'. Non sara' la politica a cambiare le cose. Si arrivera' ad un punto dove tutto saltera' per aria, dove quel cancro che i politici chiamano democrazia o repubblica, non avra' piu' niente di cui nutrirsi e tutto finira'.
Ci saranno pestilenze guerre e dolori e quel piccolo seme che con fatica hai seminato nelle tue figliole, germogliera', e diventera' frutto.




Una cosa è molto importante pero', non appassionarle al calcio, non abbiamo bisogno di altri iuventini.