venerdì 31 gennaio 2014

Virgo - L'Appuntamento (Materiali Musicali / O2)



 http://virgotheband.blogspot.it/

Bisogna prepararsi con cura ad un appuntamento, soprattutto se è il primo. 

Devono averlo pensato anche i Virgo, che al loro esordio discografico hanno scelto di dare come titolo proprio “L'appuntamento”, decidendo di non sgarrare a certe regole non scritte: il vestito più bello, l'attenzione ai particolari, la capacità di farsi conoscere ed apprezzare sottolineando i propri aspetti migliori. 

È, fuor di metafora, un signor esordio quello dei ragazzi vicentini, un disco maturo, corposo e ricco di spunti interessanti. Spicca immediatamente il cantato profondo ed intenso di Daniele Perrino, interprete capace di trasmettere il pathos dei testi, spingendosi a volte in atteggiamenti quasi sciamanici, che non ci dobbiamo vergognare di ammettere che ricordano un jim morrison d'annata. 

Le canzoni sono composte in un italiano scorrevole ed utilizzato in modo coraggioso, senza piegarlo alla ritmica della canzone, ma adattandolo con strofe originali che non cadono nei soliti clichè dei verbi al futuro per fare sempre rima. Tale capacità si impone al punto che il brano in inglese, If it's love, perde nettamente il confronto con gli altri pezzi. Il ritmo spazia da uno stoner rock a volte anche duro, ad un incedere quasi prog, che rimanda addirittura a nomi illustri come la PFM; la sensazione ascoltando il disco è quella di avere tra le mani l'album che i Timoria potevano incidere dopo lo splendido “Viaggio senza vento”, senza esserci riusciti. Menzione speciale per “La stanza dei colori”, 5 minuti di grande musica, hard rock che diventa quasi una sinfonia prog, con la voce di Daniele sugli scudi, ottimamente affiancata dalla chitarra di Michele Prontera, che sciorina in tutto l'album una serie impressionante di riff ipnotici, complice anche l'ossessiva precisione della sezione ritimica.

Anche se è solo il primo appuntamento, difficilmente rinuncerete a chiedere ai Virgo di rivedervi ancora.

domenica 19 gennaio 2014

Don Pino ed il filo rosso tra Albenga e Tovo

Sabato 8 giugno scorso ho percorso il tragitto tra tovo san giacomo ed albenga, per due motivi di grande felicità ed importanza, per me e soprattutto per la comunità parrocchiale e cittadina di tovo.
Un filo rosso da sempre unisce tovo e la mia parrocchia di albenga, il sacro cuore.
Un filo rappresentato dalla vita e dalla memoria di don pino, che da vice parroco al sacro cuore, si spostò a tovo 30 e passa anni fa portando con sè e trapiantandola a tovo l'esperienza dello scoutismo.

Sabato 8 giugno 2013 ha rappresentato una data nella quale questo filo rosso si è rinforzato ulteriormente.
A tovo infatti la piazza del comune e della chiesa è stata intitolata proprio a don pino zunino, mancato alcuni anni fa ma mai dimenticato nè ad albenga che tantomeno a tovo, come del resto nelle altre parrocchie dove è stato, come loano dove ha finito i suoi giorni lottando come un leone contro una malattia incurabile.

Sabato 8 giugno tutti i figli di don pino, tutte le persone che con lui sono cresciute e da lui sono state educate alla luce del vangelo, si sono ritrovati in piazza don pino a tovo, per scoprire la targa commemorativa, partecipare alla santa messa e festeggiare assieme con una cena di solidarietà.

Ma sabato 8 giugno manco a farlo apposta è stato anche il giorno in cui una ragazza che conosco da quando era bambina ed ero suo capo scout si è sposata, chiaramente al sacro cuore e quindi ecco che anche io, come molti parrocchiani del sacro cuore, quel giorno ho percorso la strada che ha percorso don pino tanti anni fa, da parrocchia a parrocchia. Quel percorso che io ho fatto moltissime volte per andare dalla mia fidanzata, fino al giorno in cui l'ho fatto per sposarla.

E se posso permettermi, è stato bello rendermi conto di come io e la mia vita siamo così legati a questo filo rosso tra albenga e tovo; perchè grazie allo scoutismo così amato da don pino ho conosciuto mia moglie e sono andato a stare proprio a tovo; perchè quel giorno a tovo c'era tanta gente di albenga come solo forse in pochissime occasioni tra cui l'arrivo di don pino a tovo accompagnato dai suoi ragazzi del sacro cuore ovviamente. Ed il mio matrimonio.

E il matrimonio di laura al mattino non ha fatto altro che risvegliare in me l'amore per albenga e per la mia parrocchia, dove sono cresciuto e bene o male sono diventato uomo.

Da pochi giorni finalmente è stato reso disponibile online il bellissimo video che guardammo quella sera, "un prete di mare tra gente di terra", un ricordo affettuoso e delicato di questo prete, di questo educatore, di questo uomo che così tanto bene ha fatto ed ha voluto, ricambiato, ai suoi ragazzi.

Nel rivederlo, pur non essendo io coinvolto direttamente, rivedo la mia vita, la mia strada, il mio percorso.
Ed ovviamente, quel lungo filo rosso.

Buona visione.

giovedì 16 gennaio 2014

Persona di un certo livello




persona di un qual certo livello
con abbigliamento consono e stiloso
io per assomigliarti mi arrovello
pur di avere il tuo stile fascinoso

apprezzo assai le tue sciarpine
abbinate a camicie sempre in tinta
chissà dove comprerai quelle scarpine
quei pantaloni e quella bella cinta

persona altezzosa anche nei modi
che ostenti il tuo ruolo prestigioso
i tuoi successi certo te li godi
pensando al tuo trionfo clamoroso

persona che saluti raramente
o proprio non saluti, all'occasione
il popolo ammirato ed invadente
ti stressa a cena, pranzo e colazione

davanti alla scuola, tu padre in attesa
ti mischi al turpe volgo stupefatto
che deliziato da tale sorpresa
schiamazza e rumoreggia come un matto

è proprio lui, davvero, il direttore
si convincono i volgari in malafede
prego passi pure, quale onore
parcheggi pure sopra il marciapiede

persona dal ruolo assai influente
noi tutti proviam per te riconoscenza
nella tua carriera mai un incidente
direttore, super! mega! che sapienza!

ma alla fine di questo mio sonetto
che forse può sembrar polemizzante
tranquillo in poltrona io mi assetto
e mi faccio una risata assai abbondante

pensando a quel mattino in tribunale
quando a noi mortali si è mischiato
e con un modo certo originale
pensate mi ha perfino salutato

ancora tremo al solo pensiero
di esser stato oggetto di tal dono
due parole, lo dico molto fiero
mi ha rivolto, pensate quanto è buono

ma giustamente per non scombussolare
questo povero ignorante popolino
dopo 2 giorni ha ripreso ad ignorare
chiunque gli passasse da vicino

chiunque non volasse al suo livello
chiunque senza stile magistrale
chiunque non vivesse in un castello
degno di lui, direttore universale


venerdì 10 gennaio 2014

Il coraggio di alzarsi



cosa mai potrebbe offrirmi
questo mondo spaventoso
se adesso facendomi forza
tirassi via le coperte dal mio viso
e accendessi la luce nel mio cuore?

per quale ragione, ditemi
dovrei sorridere a chissà chi
sfoderando i miei denti gialli
e la mia acidità di stomaco
compagna di giorni sempre uguali?

con che diritto voi persone serene
vi ostinate a parlarmi di coraggio
mentre nessuno che provi mai a chiedersi
cosa succede nella mia anima
ogni volta che cerco di dormire?

lasciatemi qua, a rigirarmi nel letto
lasciatemi solo a contemplare i miei sbagli
perchè questo soffitto trattiene i miei urli
ma troppo spesso non allontana le vostre voci
che stridule mi ricordano sentimenti ormai scomparsi

mi scuserete ma oggi non ho
oggi non ho il coraggio di alzarmi
perchè le vostre ipocrite pacche sulla spalla
accentuerebbero unicamente il mio malessere
che qui sotto invece trova fugacemente pace

sabato 4 gennaio 2014

Vino rosso e dischi in vinile



il piatto che gira e la notte che avanza
Io e te da soli dentro la stanza
Ci scaldiamo al fuoco del nostro camino
In questo attimo che sembra divino


dai solchi ci arriva la musica giusta
sempre noi due, costi quello che costi
stringimi forte dammi calore
attraverso la pelle siamo un solo colore

le note ci guidano nel nostro viaggio
la puntina sembra quasi darci coraggio
il mondo stasera può pure fermarsi
per chi come noi ha il coraggio di amarsi

c'è lucio che canta, una ballerina che balla
i miracoli avvengono, nella notte più bella
mi stringi la mano, mi baci la bocca
la vita è la nostra, guai a chi ce la tocca

un disco nero, ma pieno di vita

una storia d'amore che sarà infinita
ti addormenti piano ascolto i sospiri
ti canto "ti amo" come un 33 giri



mercoledì 1 gennaio 2014

La prima dell'anno

L'anno scorso avevo scelto una canzone dei counting crows come prima dell'anno, perchè, sapete, per me la prima dell'anno ha un'importanza particolare e l'anno scorso avevo delle cose in mente e quella canzone mi serviva da "buon inizio"


non è andata male, ma visto che ho misurato la profondità dei miei desideri e ho capito dove potrebbero portarmi, ecco che quest'anno la parola d'ordine deve essere concretezza: perchè bisogna darsi delle priorità, perchè bisogna avere la forza di spingere più in alto i propri sogni, perchè bisogna capire dove vogliamo andare.
Perchè a 42 anni bisogna costruire e costruire con solidità, per sè stessi e per i propri cari, perchè nei sogni iniziano le responsabilità, come dicono gli U2

Ecco perchè la mia prima canzone dell'anno è questa:

ACROBATA

Non credere a ciò che senti
Non credere a ciò che vedi
Se solo chiudi gli occhi
Puoi sentire il nemico

La prima volta che ti incontrai ragazza
Avevi il fuoco nell'anima
Cos'è successo alla tuo volto
Di neve in liquefazione?
Ora appare così!

E puoi ingoiare
O puoi sputare
Puoi vomitarlo
O strozzartici
E puoi sognare
Allora sogna forte
Lo sai che il tuo tempo sta venendo
...non lasciare che i bastardi ti schiaccino

No nulla sembra aver senso
Nulla sembra andare a posto
Lo so che attaccheresti
Se solo sapessi chi colpire

E mi unirei al movimento
Se ce ne fosse uno in cui potrei credere
Si spezzerei il pane ed il vino
Se ci fosse una chiesa che potessi accogliere
Perché ne ho bisogno ora

Di prendere il calice
Di riempirlo
Di berlo piano
Non posso lasciarti andare

E devo essere
Un acrobata
Per parlare così
Poi comportarmi in quel modo
E puoi sognare
Allora sogna forte
...non lasciare che i bastardi ti schiaccino

Cosa faremo ora che tutto è già stato detto?
Nessuna idea nuova qui, e tutti i libri sono stati letti


E devo essere
Un acrobata
Per parlare così
Poi comportarmi in quel modo
E puoi sognare
Allora sogna forte
E puoi trovare
La tua personale via d'uscita
Tu puoi costruire
Ed io posso volere
E tu puoi chiamare
Non vedo l'ora
Tu puoi riporre
E puoi impugnare
Nei sogni incominciano
Le responsabilità
E posso amare
E posso amare
Lo so che la corrente sta cambiando
...non lasciare che i bastardi ti schiaccino