venerdì 31 gennaio 2014

Virgo - L'Appuntamento (Materiali Musicali / O2)



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Bisogna prepararsi con cura ad un appuntamento, soprattutto se è il primo. 

Devono averlo pensato anche i Virgo, che al loro esordio discografico hanno scelto di dare come titolo proprio “L'appuntamento”, decidendo di non sgarrare a certe regole non scritte: il vestito più bello, l'attenzione ai particolari, la capacità di farsi conoscere ed apprezzare sottolineando i propri aspetti migliori. 

È, fuor di metafora, un signor esordio quello dei ragazzi vicentini, un disco maturo, corposo e ricco di spunti interessanti. Spicca immediatamente il cantato profondo ed intenso di Daniele Perrino, interprete capace di trasmettere il pathos dei testi, spingendosi a volte in atteggiamenti quasi sciamanici, che non ci dobbiamo vergognare di ammettere che ricordano un jim morrison d'annata. 

Le canzoni sono composte in un italiano scorrevole ed utilizzato in modo coraggioso, senza piegarlo alla ritmica della canzone, ma adattandolo con strofe originali che non cadono nei soliti clichè dei verbi al futuro per fare sempre rima. Tale capacità si impone al punto che il brano in inglese, If it's love, perde nettamente il confronto con gli altri pezzi. Il ritmo spazia da uno stoner rock a volte anche duro, ad un incedere quasi prog, che rimanda addirittura a nomi illustri come la PFM; la sensazione ascoltando il disco è quella di avere tra le mani l'album che i Timoria potevano incidere dopo lo splendido “Viaggio senza vento”, senza esserci riusciti. Menzione speciale per “La stanza dei colori”, 5 minuti di grande musica, hard rock che diventa quasi una sinfonia prog, con la voce di Daniele sugli scudi, ottimamente affiancata dalla chitarra di Michele Prontera, che sciorina in tutto l'album una serie impressionante di riff ipnotici, complice anche l'ossessiva precisione della sezione ritimica.

Anche se è solo il primo appuntamento, difficilmente rinuncerete a chiedere ai Virgo di rivedervi ancora.

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