lunedì 22 settembre 2014

Concorso Nazionale di Poesia "La Bormida al Tanaro sposa"

















Per quelle 3, massimo 4 persone che leggono il mio blog senza passare da facebook (ad occhio direi Monte, il Capitano e forse pochissimi altri), comunico che la mia poesia "Stornello delle figlie che fanno domande" è arrivata seconda al Concorso in oggetto, organizzato dal Comune di Mallare (SV), dalla Casa Editrice Matisklo e dal Circolo Culturale Mons. Moreno di Mallare, con il contributo della Fondazione De Mari.

Inutile dire la mia enorme soddisfazione nel ricevere un riconoscimento del genere, relativo ad un'arte come la poesia che mi affascina e da cui mi sento comunque lontanissimo.
Però sembra che sull'ottantina di poesie arrivate alla giuria, la mia sia piaciuta parecchio.

































La poesia l'ho scritta pensando alle mie figlie ed alla fase del "perchè?" che stiamo attraversando con Luvi e di riflesso in parte anche con Virgi.

Non è semplice dare risposte a domande di un certo tipo e visto che a volte siamo noi stessi a porcele, ho immaginato una specie di dialogo in rima, senza pretese artistiche, quasi una filastrocca, che si conclude allo stesso modo in cui spesso si concludono i miei discorsi.

La mia poesia, insieme ovviamente alle altri selezionate dalla giuria, fa parte di una antologia gratuita in formato digitale che potete scaricare qui:
http://www.matiskloedizioni.com/premiobormida2014/index.html




















L'avevo pubblicata tempo fa sul blog, la ripubblico qui, se vi fa piacere di (ri)leggerla. 

l'altra sera andando a letto \ le mie figlie in cameretta
forte urlarono il mio nome \ ed io accorsi di gran fretta
scusa papi non temere \ non ci è successo niente
ma abbiamo una domanda \ forse un poco impertinente
come sai noi siam piccine \ quanti anni lo sai tu
ma ci capita ogni tanto \ di ascoltare la tivù
non soltanto quei canali \ dove passano cartoni
bensì altri più noiosi \ dove dan le informazioni
una cosa abbiam capito \ anche noi che siamo infanti
che di ricchi ce n'è pochi \ mentre i poveri son tanti
altre cose invece sai \ non ci sono molto chiare
ad esempio che vuol dire \ la parola governare?
ludovica è stata a casa \ quando voi andaste a votare
sol tre giorni poi ha ripreso \ perchè tanto ha da imparare
ma chi insegna a noi le cose \ tu, la mamma, le insegnanti
possiam dir che ci governa \ che ci fate andare avanti?
perchè allora l'altro giorno \ uno dallo sguardo tetro
tutto serio ed arrabbiato \ urlava "stiamo andando indietro"?
perchè quelli che governano \ per cambiare questo scempio
non fan come tu e la mamma \ che ci date il buon esempio?
perchè quelli che comandano \ quelli forti e prestigiosi
si continuano a insultare \ e a gridare "COME OSI?"
perchè sembra che a qualcuno \ questa idea del governare
piaccia assai ma poi alla fine \ fa sol quello che gli pare?
perchè chi vince le elezioni \ grazie alle sue promesse
poi di colpo cambia idea \ non dimostra più interesse
ad esempio a noi bambini \ che guardiamo spaventati
tutte queste litigate \ tra quei 4 disgraziati?
non sarebbe molto meglio \ a noi sempre lo insegnate
di restare tutti calmi \ e cessar certe scenate?
non sarebbe forse il caso \ vista questa situazione
di esser tutti un po' più onesti \ e cercar la soluzione?
ma cercarla per davvero \ non soltanto a paroloni
non riempendosi la bocca \ ma facendo tutti i buoni?
mami e papi noi vi amiamo \ di viver qui siamo felici
ma iniziamo a preoccuparci \ tu che pensi, che ne dici?

care figlie anch'io vi amo \ siete il mio significato
per la vita, per l'amore \ che io e mamma vi abbiam dato
ogni giorno, ogni mattina \ mentre ancora voi dormite
io e la mamma riflettiamo \ sulle nostre 4 vite
noi per voi vogliamo il meglio \ il "più meglio" che c'è al mondo
può sembrare cosa semplice \ ma è un fatto assai profondo
governare una famiglia \ serve proprio a tutto questo
e per farlo un genitore \ deve esser certo onesto
quindi non vi mentirò \ noi viviamo un tempo duro
e i politici, che gente \ stan rubandoci il futuro
il mio futuro siete voi \ voi virginia e ludovica
ogni giorno un po' più grandi \ donne in men che non si dica
ed io lotto tutti i giorni \ cerco di restare ritto
e son tante oh sì le volte \ che non riesco a stare zitto 
ma vi dico con il cuore \ fate il meglio che potete
non guardate chi fa male \ imitarli non dovete
non vi serva come scusa \ dire "ma così fan tutti"
perchè il bene ci fa belli \ mentre il male ci fa brutti
quello che stiamo facendo \ pur non senza confusione
io e la mamma è indirizzarvi \ in una chiara direzione
a prescinder dai politici \ dai cattivi e dai furfanti
noi dobbiamo tener duro \ e guardare sempre avanti
questa strada è ben in salita \ e percorrerla è un sudore
io non vi nascondo nulla \ nè lo sforzo nè il dolore
ma vi posso assicurare \ che in qualunque situazione
noi sarem gli uni per gli altri \ un rifugio ed un bastone
una casa dove stare \ un giaciglio assai accogliente
un aiuto a camminare \ in mezzo a tutta l'altra gente
perchè ciò che voglio dirvi \ figlie di sto logorroico
è che il bene al giorno d'oggi \ ormai è un fatto quasi eroico
non smettete di cercarlo \ perchè è il più grande tesoro
conservatelo con voi \ è prezioso più dell'oro
non ne siate mai avare \ perchè deve esser condiviso
chi fa il bene il bene avrà \ ve lo dico col sorriso
ora vi spengo la luce \ e vi dico buon riposo
tanto è un'ora che dormite \ si lo so, sono noioso. 

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