Ero a passeggio, sotto
casa mia e sapete come succede no? Saluti la lattaia, il barista, il
panettiere, i vicini di casa, qualche genitore di compagni delle catarros, bello,
bellissimo.
Solo che ad un certo
punto mi è venuta in mente albenga, quando per fare da casa mia al
centro storico capitava che ci mettevo 1 ora.
E mica perché camminavo
piano o perché facevo 5 km eh? Perché mi fermavo con uno, salutavo
l'altra, due parole con tizio e così andare.
Ad albenga, dopo 30 anni,
conoscevo tutti, come tutti conoscono tutti, ad albenga.
Ed in quel momento, sotto
casa mia, ho realizzato che cazzo, albenga mi mancava, mi mancava
tantissimo.
E non parlo di monumenti,
battistero, bradisismo, assessori e aperitivi, no.
Parlo della gente, del
passeggiare ad minchiam e incontrare amici, parlo dell'andare in
certi bar convinto di trovare qualcuno con cui stare 10 minuti per un
caffè.
Parlo del sentirmi parte
di una comunità, come è inevitabile che succeda ad albenga come
dovunque, dopo che ci passi 30 anni, dopo che vedi persone che ti
conoscono da quando sei nato, da quando vedi persone che conosci da
quando sono nate.
Credo si chiami senso di
appartenenza, più o meno.
E dopo il matrimonio per
un po' ad albenga ci tornavo, famiglia, lavoro, amici, la partita di
pallone al sacro cuore.
Poi la mia famiglia ha
tagliato certe radici ad albenga, mi sono trasferito in un altro
ufficio, gli amici li vediamo raramente e a metà strada.
La partita al sacro cuore
poi, non ne parliamo; conosco ogni centimetro di quel campetto, degli
spogliatoi, del cortile dell'oratorio. Giocare a pallone lì (a metri
50 da “casa mia”) ha sempre voluto dire ritorno, ricordo,
crescita.
Poi ci siamo evoluti ed
abbiamo iniziato a giocare a ceriale che c'è il sintetico, poi dopo
anni che volevamo fare un torneo ne abbiamo trovato uno sempre a
ceriale ma hanno preferito continuare a giocare con gente che non
sopporto ed io non vado più.
E tutto questo mi è
venuto in mente mica perché a finale io ci stia male eh, anzi; dopo
7 anni si inizia a conoscere un po' di gente pure lì, nel quartiere,
dalle scuole, il bar per le partite, mi piace la zona in cui viviamo,
è comoda e tranquilla.
Ma mi fa tornare in mente
albenga, i miei primi 30 anni passati là e me ne fa sentire la
mancanza.
Sarà che avvicinandosi i
40 uno fa dei bilanci, ma bon, ad un certo punto ho sentito il
bisogno di albenga, come una volta.
In più mi ero reso conto
che al netto degli impegni lavorativi e famigliari, il mio tempo
libero, che ho la fortuna di avere ed in buona quantità, era
apatico, ripetitivo, arido.
E questo si rifletteva
anche sul resto, mia moglie stessa capiva che mi stavo inaridendo.
Quindi ho scritto a
davide.
Davide è uno che conosco
da ragazzino e suona e canta ed incide dischi.
Davide oltre a questo
organizza con una associazione un festival di musica e teatro, ad
albenga.
Davide, forse, poteva
aiutarmi.
E davide mi ha detto
cazzo si, vieni alle riunioni, fai quello che riesci, troverai il
modo di renderti utile e sarà una gran bella esperienza.
Quindi mi sono presentato
a casa sua, con un paio di birre, la prima sera a vedere un po' cosa
succedeva, cosa potevo fare e cosa potevano fare per me.
E mi sono sentito
accolto, certo ero favorito dal conoscere parecchie delle persone
presenti, ma mi sono sentito accolto e da subito parte di un gruppo.
Un gruppo che quando si
tratta del festival Su la testa lavora compatto, anche se fatto da
tante teste spesso diverse, a volte in contrasto.
E sono andato alle
riunioni, ho cercato di rendermi utile, ho cercato di essere
disponibile.
Ho fatto il giurato ad
una selezione per scegliere chi avrebbe suonato al festival. Bene.
Roba da non credere oh,
io che mi trovo ad ascoltare musica con una birra in mano non dico
per lavoro, ma come parte di un progetto che và oltre al mio piacere
personale. Bene.
E poi sono arrivati i 3
giorni del festival.
Mi ero ripromesso di dire
sempre si a chi mi avesse chiesto una mano, ci ho provato almeno.
E già dalla prima sera
SBAM ecco albenga, riecco albenga, rieccomi ad albenga.
Non era ancora finita la
prima serata che avevo rivisto un pacco di gente che non vedevo da
decenni, gente che non vedevo da quando ero ragazzino.
E poi nella festa
dopofestival ho imparato un sacco di cose: ad affettare il prosciutto
ed il salame, a fare i mojito, a spillare la birra. Tutte cose in cui
ero competente si, ma solo in una fase successiva alla preparazione,
diciamo.
Ed anche se gravitavo
sempre e solo nel centro storico, in poco tempo mi sono riappropriato
della sensazione di essere albenganese ed era fantastico, non sentivo
la stanchezza, davvero, l'idea di fare qualcosa AD albenga e PER
albenga mi dava un'euforia che non credo proverei con nessuna droga.
E sono stati 3 giorni
realmente intensi, fatti di abbracci, conoscenze, cocktails, birre,
sguardi di intesa.
Senza contare poi che
c'era della musica da sentire e del teatro da vedere e degli artisti
da far sentire a casa loro.
Il bello di Su la testa è
proprio la possibilità in un contesto piccolo e, diciamolo senza
negatività, provinciale come albenga, di creare un clima familiare
che non crei barriere tra chi è sopra e chi sotto al palco.
E poi, a mero titolo di
esempio, aver parlato anche solo 10 minuti con il maestro armando
corsi del centro storico di genova e di quello di albenga, beh per me
piccolo appassionato di musica è già un regalo sufficiente per un
3\4 natali.
Ho cercato di calarmi in
questa dimensione familiare, ho cercato di essere sempre gentile e
sorridente e non ho fatto alcuna fatica a riuscirci, perché i miei
“colleghi” lo erano e tutti facevano del proprio meglio per
accogliere gli altri.
Ed alla fine, sabato
notte intorno alle 2, nel salone del palazzo antico adibito a bar,
mentre pestavo lime e zucchero di canna ho alzato gli occhi ed ho
visto il salone stracolmo di facce contente, ho sentito nella sala
attigua due musicisti blues cantare got my mojo workin', ho sentito
di fianco a me gioia ed affetto.
Ed in quel preciso
istante ho pensato CAZZO, finalmente sono tornato a casa.
Mi sa che davide aveva
ragione.
Grazie Zoo
Grazie Albenga
Su la testa!!
Grazie Zoo
Grazie Albenga
Su la testa!!
Nessun commento:
Posta un commento