giovedì 9 giugno 2016
La ballata del cittadino libero
il cittadino libero che abita per qui
scese dal letto un giorno, forse un giovedì
si stropicciò gli occhi e disse: SI!
le cose non possono più continuar così
si armò di carta e penna, o meglio di tastiera
ed infaticabile, da mane fino a sera
vergava lettere aperte ricolme di rancore
indirizzate al sindaco ed al suo successore
urlava strepitava, sbatteva anche i piedini
dava consigli non richiesti, li trattava da cretini
faceva il porta a porta per diffamar la gente
chi era stato sindaco in passato ed assessore nel presente
la domenica poi si incamminò trionfale
a fare il suo dovere in cabina elettorale
camminava a testa alta credendosi vincente
pur non essendo candidato, che mossa intelligente
da tutto il paese si credeva rispettato
col ghigno dei potenti, un gran carisma innato
stava ritto in piedi col sorriso divertito
avea per portavoce pure un musico fallito
ma poi lo spoglio atroce emise il suo verdetto
ed il cittadino libero rimase un po' interdetto
la sua forza politica contava quasi zero
di lui rideva forte un paesino quasi intero
chissà se questa storia potrà mai finire bene
che sputtanare gli altri sai, non sempre ti conviene
quindi cittadino libero questa è la conclusione
da oggi hai 5 anni, per imparar l'educazione
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