Detta così sa molto di fake news o quanto meno pecca di eccessiva enfasi, ma stringi stringi la notizia è vera!
Ieri pomeriggio per ben un'ora sono stato in diretta tv e streaming da Sanremo!
Partiamo con ordine: da qualche mese collaboro con il sito L'Isola che non c'era scrivendo qualche articolo su dischi italiani. La redazione del sito, nei giorni del Festival di Sanremo, si trasferisce nella sede storica del Club Tenco, per organizzare Sa(n)remo senza confini, 5 giorni di incontri, set acustici e showcase di musicisti italiani emergenti.
Ieri pomeriggio approfittando del fatto che vivo a 1 ora di treno, sono andato a salutare il direttore Francesco e le redattrici Giulia e Viviana, con la speranza di passare un paio d'ore di buona musica.
Non ho fatto nemmeno in tempo a salutare (per la prima volta dal vivo) la redazione, che mi è stato chiesto di gestire la diretta di una emittente calabrese (esse tv) che per un'ora avrebbe trasmesso le varie esibizioni. Mi sono quindi accordato col conduttore e alle 15 in punto IN ONDA!
Ho conosciuto Nino Buonocore, elegante e molto disponibile, che si è perfino prestato a parlare in diretta dal telefono della camerawoman con una sua fan calabrese; poi ho introdotto le interessanti esibizioni del Lovesick Duo e di Francesco Anselmo.
Esperienza divertente e che rifarei volentieri e che ha reso il pomeriggio ancora più memorabile; si perchè una volta chiusa la parentesi televisiva, mi sono goduto i concerti, ho conosciuto musicisti nuovi e apprezzato artisti che già conoscevo, come l'amico Andrea Amati insieme a Massimo Marches
Tornando in stazione mi sono accorto di come, nei giorni del Festival, a Sanremo si respiri musica dappertutto. Potrà sembrare strano, ma è stata la prima volta in cui andavo a Sanremo nei giorni del festival, nonostante la relativa vicinanza; molto ha fatto lo snobismo che ho tuttora nei confronti dello spettacolo dell'Ariston e dei suoi partecipanti, ma devo ammettere che al netto del carrozzone, in questi giorni ovunque ti giri senti, vedi e appunto respiri musica. Stazioni radio improvvisate, addirittura nei saloni da barbiere, dehor con gente che suona senza amplificazione e le strade piene di gente con la chitarra in spalla, alla ricerca di un buco, di 5 minuti, di qualche orecchio curioso.
Altro discorso merita il Club Tenco, vera istituzione della musica italiana, vero fiore all'occhiello della località rivierasca, dentro la cui sede non si può non rimanere affascinati dalla storia che trasuda perfino dalle pareti, dove troneggiano le foto di chi ha preso parte a ùl miglior festival italiano.
Tutto questo in un pomeriggio, nel quale ho giocato al bravo presentatore addirittura in tv e ho alimentato la mia grande passione per la musica e per la musica emergente.
Grazie quindi alla redazione de L'isola che non c'era per avermi voluto con loro!
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