martedì 4 maggio 2010
Ain't no dancer
Non credo di esagerare se dico che questa canzone, posta ad inizio del film Rattle and hum ha un buon 40% della "colpa" della mia mania non tanto per la musica in sè, quanto per quella dal vivo.
Le immagini in bianco e nero di Bono illuminato dall'occhio di bue che presenta questa canzone "che charles manson ha rubato ai beatles e che noi rubiamo a lui", la prima strofa al buio e l'esplosione luminosa ripresa dalle spalle di Bono col pubblico che alza le mani all'accendersi della luce (madison square garden?) beh mi aveva inchiodato alla poltroncina del cinema.
Ero col mio amico Capitan Buffa (per chi segue i miei deliri sul calcetto), entrambi siamo rimasti senza fiato e dopo 4\5 secondi abbiamo espresso la nostra approfondita critica musicale di 17enni esperti: MINCHIA.
a me gli uddue inizialmente dicevano un pò poco, sentivo che erano considerati un gruppo cult, ma non mi prendevano.
Poi c'è stato rattle and hum, anzi, prima c'era stato sunday bloody sunday, quel grido lacerante di dolore di un popolo diviso e ferito.
Poi rattle and hum, il cinema, helter skelter.
Poi tutto quello che c'era stato prima e che mi ero perso.
Poi si iniziò a parlare di un nuovo disco e ok, "ascoltiamolo!".
Strano, metallico, ruvido, la voce filtrata, mah...
a maggio 1992 due date a milano-assago, delirio per i biglietti, ma all'epoca il mio amico Capitan Buffa studiava e viveva là, era stato lui il primo a seguirli, io ero uno dei pochi della compagnia che gli ero andato dietro, quindi ok, Capitan Buffa comprerà i biglietti per entrambi.
Capitan Buffa è un tipo tranqullo, pacato, posato.
Al liceo si faceva casino tutti insieme ma chissà come mai inculavano sempre me.
Perchè lui era tranquillo, pacato, posato.
Sto gran paraculo di Capitan Buffa.
Va beh, sto tipo qui, per prendere i biglietti della prima data di assago mi si è arrampicato su un camion ed ha scavalcato una cancellata, per tutti i fulmini!!!
Giorno del concerto, piove, arrivo a milano, Capitan Buffa ha prenotato una pensionaccia in centro che mica abbiamo l'autonomia di muoverci in macchina noi che nel 92 avevamo da compiere 20 anni eh?
Partiamo per assago, piove, piove, piove.
hoooooooooooooooow looooooooooooooooooooong we sing thiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiis song
tutto il pomeriggio a cantare sta canzone, poi iniziano le voci, i sussurri, camion ribaltato, camion fermato, concerto a rischio, concerto annullato.
alle 18 circa le voci sono molto ma molto insistenti, arrivano i carabinieri in assetto da sommossa e capiamo che è vero, tutti a casa, concerto rimandato a dopodomani.
(quella sera la sampdoria perse a wembley la finale di coppa campioni col barcellona, goal di koeman a 4 secondi dalla fine da 125 metri, chiusa parentesi sportiva)
si va scornati in albergo, ci si riprova due giorni dopo.
Luci accese, Bono vestito di pelle nera con occhialoni, sigaretta in bocca, entra sfrontato sul palco, vocalizza qualcosa, poi parte zoo station.
E lì mi conquistano, PER SEMPRE.
"ehm.. por l'oltra sera, scusatesci, por favore", tutto dimenticato.
Le Trabant, gli schermi che ti bombardano di frasi "watch more tv - everything you know is wrong - everyone is a racist except you", la mosca, i classiconi.
Where the streets have no name a luci accese, alzando le braccia al cielo quasi ad aiutare la voce a gridare più forte, abbracciato al mio amico Capitan Buffa, tranquillo, pacato, posato sto paio di palle, eravamo fuori di testa, COMPLETAMENTE.
L'anno dopo Verona, se possibile ancora meglio, i Pearl Jam in apertura, le sagome di Bono e The Edge, gli elettrodomestici giganti Zoover, l'inno alla gioia, ACHTUNG ANDREOTTI!!!, bullet the blue sky con il "flower of fire" che dagli schermi si trasforma in una gigantesca svastica e Bono che in Italiano urla NON DEVE SUCCEDERE MAI PIU', lo stadio che sembra esplodere a tale frase.
La miglior commistione tra musica ed immagini, tutto quello che verrà dopo non riuscirà a replicare tale effetto.
Erano gli anni degli scalzacani, Bruce era in secondo piano, Bono ha avuto sul mio immaginario da 20enne immaturo un impatto A-LLU-CI-NA-NTE.
Sia il Bono epico, bandiera bianca in mano, oppure chitarra a tracolla, oppure col faro mentre illumina the edge, sia quello ironico e dissacratore, pelle nera, provocatorio, "you know something? I'm fucking beatiful!".
ed anche dopo, quello gigantesco, "ci sono 4 ragazzi irlandesi che non dimenticheranno questa notte" in quella merda di steppa di Campovolo.
Quello del capodanno 89\90, THIS IS DUBLIN CITY, THIS IS WHERE WE CAME FROM, mioddio quel boot, con cotto e zambellini che scassavano le palle, quanto l'ho ascoltato, WE'RE WIDE AWAKE!
Provocare - commuovere - polemizzare.
Quanto ho cercato di imitarlo...
Ora gli u2 rappresentano per me un dolore, lancinante.
La voce di Bono, ma perchè???
Non andrò a sentirli dal vivo nemmeno quest'estate, ma qualunque cosa facessero per rovinarsi la reputazione, gli u2 resteranno sempre nel mio cuore, grazie anche se non soprattutto ad achtung baby.
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