il 15 marzo è stata la giornata mondiale del servizio sociale
lo scorso anno mi ero fatto un regalo, avevo preso ferie ed ero andato a "festeggiare" a torino, ad un incontro-convegno organizzato dall'ordine piemontese.
a torino ho diversi amici-colleghi, la mia relatrice della tesi, parecchi bei ricordi
era stata una bellissima giornata e mi ero ripromesso di farlo anche quest'anno.
A gennaio poi era uscito il disco del mio amico paolo, springsteeniano e collega, pieno di belle canzoni tra cui una in particolare: social worker blues, di cui avevo parlato-scritto volentierissimo.
penso ed ho già scritto diverse volte che la musica che ascolto e che amo abbia avuto un peso fondamentale su determinate scelte fatte nella mia vita, tra cui sicuramente quella lavorativa
senza l'epica di diversi artisti non avrei fatto così volentieri il percorso di studi che ho fatto, motivandomi con la speranza di essere parte di quel cambiamento positivo di cui sentivo cantare e che sentivo auspicare da voci che così tanto mi coinvolgevano
senza gli u2, senza i pearl jam di brani come jeremy o why go, non mi sarei innamorato della mia professione
senza il fantasma di tom joad, uscito quando ero all'inizio del corso, non avrei avuto le conferme di essere sulla strada giusta, non avrei così a fuoco il fatto di chi siano quelli che davvero stanno male e quali sono o dovrebbero essere le priorità nella vita.
senza born to run che è un inno di 40 minuti sull'autodeterminazione, non avrei avuto così chiaro il significato e l'importanza di quel termine
penso che la musica sia uno strumento comunicativo straordinario e ritengo che il nostro lavoro dovrebbe sfruttarla molto di più e molto meglio
per questo la canzone di paolo mi ha entusiasmato da subito, per quegli echi di steve earle che fanno da cornice ad un testo profondamente sincero e reale, su quello che proviamo noi "in trincea"
un pezzo che è un perfetto esempio di come la mia comunità professionale dovrebbe sfruttare questo strumento comunicativo, se non reinventandosi cantautori, almeno utilizzando i numerosi spunti presenti "in letteratura" per far passare messaggi importanti, senza dimenticare ovviamente le fonti, come mi diceva sempre la mia prof
in tutto questo, la cosa bellissima è che il 15 marzo a torino, dove mi sono regalato un'altra giornata come lo scorso anno, paolo ha presentato il suo pezzo ad una platea competente e professionalmente vicina.
la cosa strana è che ad introdurre paolo ed il suo pezzo sono stato proprio io, testimoniando come a mio avviso la musica sia un mezzo efficace anche per il servizio sociale; la Musica, quella vera, capace di empatia e stimolo all'azione.
è un onore enorme ed un altrettanto grande piacere aver ricevuto questo invito, perchè per una volta il mio lavoro e la mia passione principale si sono fusi assieme e per un momento sono stati una cosa sola, perchè, come del resto mi hanno detto in molti, "se mi impegnassi nel lavoro come nella mia mania per la musica sarei un fenomeno"
La giornata è stata meravigliosa.
Ogni singolo istante, goduto, assaporato, come una forchettata del tuo piatto preferito.
Sul palco del teatro Nuovo di Torino a dire come la musica sia uno strumento terribilmente efficace dal punto di vista comunicativo e di quanto il servizio sociale ne avrebbe bisogno.
5 minuti "trattabili" che mi sono gustato con piacere ed orgoglio, grazie soprattutto alla grande attenzione che regnava in sala, in una sala ancora piena nonostante l'ora tarda ed il pranzo alle porte, una sala che mi ha persino interrotto con un applauso a metà intervento, per via di una frase polemica che proprio non sono riuscito ad evitarmi.
Elvis sul bavero della giacca, Woody Guthrie sulla t shirt, per coniugare la mia professione e la mia grande passione avevo bisogno di avere vicino dei riferimenti importanti.
Orgoglioso e soddisfatto di cosa ho scritto
Orgoglioso e soddisfatto di come l'ho esposto
Orgoglioso e soddisfatto dei complimenti ricevuti
Ma soprattutto grato e riconoscente verso chi mi ha invitato, fatto sentire a casa, trattato come un amico
E come mi ha scritto oggi una collega (ancora ignara di quanto sia drammaticamente vera questa frase): ho ancora molto da dire.
Per chi volesse leggere il mio intervento, è disponile sul sito dell'Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte:
Inevitabile a questo punto dopo aver parlato di musica in contesto lavorativo, portare il mio lavoro in un contesto musicale.
Quindi giovedì 7 aprile su Radio Gazzarra è andata in onda la puntata di Come Don Chisciotte che ha rubato il titolo al mio amico Paolo.
Un elenco, drammaticamente incompleto, di brani che sento vicini al mio lavoro ed alle motivazioni ed ai principi che mi spingono a farlo.
Ecco i brani andati in onda:
- All you fascists bound to lose - Woody Guthrie
- La città vecchia - Fabrizio De Andrè
- The Ghost of Tom Joad - Bruce Springsteen
- Freedom - Rage Against the Machine
- Jeremy - Pearl Jam
- Fischia il vento - Coro Partigiani e Reduci
- Sunday Bloody Sunday - John Lennon
- Running to stand still - U2
- Why go - Pearl Jam
- Youngstown - Bruce Springsteen
- Non finisce qui - Gang
- Masters of war - Bob Dylan
- Maggie's farm - Solomon Burke
- Social Worker Blues - Paolo Ambrosioni & the Bi-Folkers
(per chi volesse scaricare la puntata in mp3 ed ascoltarla offline, cliccate su "ascolta con il tuo player" poi cliccate col tasto destro del mouse sul tasto Play e "salva audio/video come")
Nessun commento:
Posta un commento