martedì 10 settembre 2019

Don Matteo, l'Angelo della Morte


L'autunno è ormai alle porte, quindi è il momento giusto per parlarvi del

PALINSESTO ESTIVO - PARTE PRIMA

Gubbio è una meravigliosa cittadina umbra, dove è ambientato il telefilm DON MATTEO

Il titolo originario era DON MATTEO L'ANGELO DELLA MORTE, ma per questioni di copyright decisero di abbreviarlo onde evitare problemi con una band death metal austriaca.

La trama è molto semplice: Don Matteo è il parroco di Gubbio e porta una sfiga che levati.

Da ridente cittadina, Gubbio si trasforma rapidamente in un covo di delinquenza tipo il Bronx di New York. Roba che per girare un momento di calma in paese hanno utilizzato le immagini della rivolta di Los Angeles dopo l'omicidio di Rodney King.

La cosa caratteristica è che, nonostante ci sia almeno un omicidio al giorno, non si sa bene come, ma il prete è sempre il primo ad arrivare, lui e la sua bicicletta.

Perchè, va detto, a Gubbio è pieno di assassini, ma ladri nemmeno uno, altrimenti col cazzo che la bici del prete resterebbe appoggiata al muro senza lucchetto per 12 serie senza che nessuno se la ciuli.

Don Matteo dicevamo, oltre a portare più sfiga che il Nessun Dorma prima delle finali mondiali, ha anche la simpatica caratteristica di non farsi mai i cazzi suoi e quindi nonostante a Gubbio ci sia una stazione dei carabinieri con tipo 300 militi, state tranquilli che appena uno tira i gambini taaaaaaac arriva lui, ma mica per dargli l'estrema unzione, no, lui indaga.

Di prete in effetti ha poco e niente; in 83 puntate avrà detto messa 3 volte, 2 matrimoni nemmeno un funerale, che voglio dire, già lui li trova, i morti, già lui trova pure gli assassini, non è che può fare tutto lui eh.

Piuttosto che merda, una volta che stava facendo catechismo lo hanno interrotto perché era morto, ovviamente ucciso, il padre di una bambina che era lì

Don Matteo indaga incurante della legge sulla privacy, del segreto d'ufficio dei carabinieri e del segreto confessionale; la sua talpa è il maresciallo Cecchini, un immigrato siciliano con cui gioca a scacchi e che gli passa la caponata che gli manda sua madre dal paese oltre a quelle 4\5000 soffiate ad episodio.

Prova inutilmente a tenergli il passo il Capitano Tommasi, uno che per la frustrazione di averlo sempre in mezzo ai coglioni, si bomba un paio di Pubblici Ministeri, 3 avvocatesse e soprattutto la figlia del maresciallo terrone.

Il finale originale della 3° serie prevedeva infatti la scomparsa del capitano per un increscioso episodio di Lupara Bianca, ma la RAI ha fatto dietro front all'ultimo, così il Capitano se l'è sposata, ma essendo che la cerimonia venne celebrata dal corvaccio, la figlia del terrone muore la serie successiva.

In pratica Matteo fa il prete come Meredith Grey e Derek Shepard fanno i medici in quell'altro troiaio di Grey's Anatomy.

Protagonista indiscusso della serie è Terence Hill che interpreta Don Matteo con la stessa espressività di Sheryl Lee nei panni di Laura Palmer, dentro il sacchetto per alimenti.

La produzione è incerta se concludere il telefilm con la morte di Don Matteo o invece fare un cross-over della madonna con La Signora in Giallo e buttarla in genocidio.                            

                        



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