lunedì 7 dicembre 2009

racing in the streets

A me fa schifo guidare, nel senso che mi serve e lo faccio, nella misura in cui devo andare da lì a là, specie se là c'è qualcosa di interessante, se là devo lavorare, se là suonano.
Il guidare in se mi annoia, mi stanca, spesso mi serve come momento per sentirmi in santa pace un po' di musica e basta.
Non ho mai avuto la passione per i motori, per le auto, le cilindrate, i cavalli fiscali, ste menate lì.
Mi serve un qualcosa che mi porti da lì a là, comodamente e in maniera relativamente rapida.
Già il comodamente è un casino, sono troppo grosso ed ingombrante, mi servirebbe una macchina troppo grande per dire di essere comodo, poi metti che mi tocca comprare un SUV, Dio non voglia.
La mia prima macchina era una fiat 127, sarà stata l'adrenalina della patente, l'aprirsi di nuovi orizzonti, la tanto agognata “mobilità individuale” (cit.), ma la ricordo ancora con affetto ed orgoglio.
Poi la Panda 30, definita “Paulo Sousa Mobile”, in onore del giocatore della Juve degli anni belli in cui la Juve aveva ripreso a vincere, lento come la moviola, ma che non sbagliava un pallone. La mia pandina era così, lenta, inchiodata per terra, ma che ti portava dove volevi. Ma era piccola, e bassa. Molto bassa. Che mi sembrava di essere sottovuoto belìn.
Ora ho una c-max, perché sono nella fase in cui le due sorelle catarro occupano ancora uno spazio inversamente proporzionale alle loro dimensioni, specie la Virgi. 4 borse, passeggino, pedana, seggiolini, ammenicoli. Figa la c-max, motto motto figa, me ne ero innamorato quando con amici ero andato a vedere bruce nel tour acustico del 2005 tovo – roma – milano – tovo in 3 giorni, co-mo-dis-si-mo!
Quindi ora guido in effetti una macchina comoda.
Ma il problema è un altro.
È che io sono totalmente ignorante di motori e cose simili e non mi interessa minimamente acculturarmi, per il discorso di cui sopra.
Quindi, metti caso, avessi una botta di sfiga, non saprei assolutamente da che parte muovermi.
Perchè quando dico che sono ignorante e disinteressato dico che tipo non mi ricordo mai alla prima la cilindrata della mia c-max, che una volta ho messo del diesel in una macchina a benzina, che se puta caso bucassi una gomma non saprei manco da che parte iniziare.
Ed il dilemma che più mi attanaglia è: tutto ciò è compatibile col mio status di fan di bruce springsteen? Voglio dire, andate sul sito ufficiale di springsteen, qui http://search.brucespringsteen.net/ e cercate le canzoni che contengo le parole CAR, DRIVE e derivati. Un delirio.
Mentre io se guido più di due ore di fila sclero e spesso anzi quasi sempre, anzi sempre se guido più di due ore è perchè sto andando a vedere springsteen, mica per altro.
E spesso, anzi quasi sempre, anzi sempre se vado a vedere springsteen AL MASSIMO guido all'andata, al ritorno guidano il checco o mark, che io dormo il sonno dei giusti.
Niente da fare, secondo me springsteen non mi vorrebbe tra i suoi fans, se lo sapesse.
Che io conosco gente a cui il guidare piace in sé, per il fatto stesso di guidare, non perché vanno chissà dove, però se guidano sono contenti, sentono il motore, il bilanciamento, la morbidezza dello sterzo.
Io di solito non sento un cazzo, perché ho la musica troppo alta.
Vabbè, ma riprendendo cosa ho detto poche righe fa quando dico che sono ignorante e disinteressato dico che tipo non mi ricordo mai alla prima la cilindrata della mia c-max, che una volta ho messo del diesel in una macchina a benzina, che se puta caso bucassi una gomma non saprei manco da che parte iniziare.
Ieri mattina, grazie ad una retromarcia troppo battagliera, ho bucato una gomma, la prima, in 18 anni di patente.
Ero vicino a casa dei miei suoceri, peffottuna, ma l'ho bucata.
E per 15 minuti ho vissuto il fatto come una tragedia INCREDIBILE.
Momento amarcord: nella primavera del 1991, un fresco di patente Cala sta per essere istruito su alcune meraviglie del mondo dei motori.
Buonanima di mio papà fin da bambino aveva la passione per i motori e per le macchine; io onestamente devo dire di averlo illuso, perché da bambino conoscevo tutti i nomi delle macchine, ma tutti eh?
Presa la patente NONOSTANTE le ore passate a guidare con mio padre di fianco, che se voi pensate che io sia intollerante dovevate vedere come mi trattava quando guidavo col foglio rosa, è ora il momento di alcune nozioni perché noi calandriello i motori li sappiamo ah si (meno male che mia sorella tiene alto il nome della famiglia, da questo punto di vista).
Siamo sotto casa, la 127 amaranto è parcheggiata, lesson uàn, cambiare la ruota.
Mio padre prende il cric, imposta tutto il lavoro, mi fa vedere dove posizionarlo...
passa una figa.
Mi giro a guardarla, a lungo. Troppo a lungo.
Mio padre parla ancora finchè alza la testa e capisce cosa sto facendo, mi manda a cagare e torna a casa.
Fine delle lezioni.
Da allora a ieri questo aneddoto lo usavo così, per teatrini vari.
Ovviamente ieri è stata la prima cosa che mi è venuta in mente, appena ho visto in che stato era la ruota.
Vabbè, ci siamo trascinati stancamente fino a casa dei miei suoceri, poi abbiamo affrontato l'Impresa.
Di mio suocero io ho un filo di timore reverenziale, quindi speravo mi dicesse “fassu mì”, ma non mi sarei mai permesso di chiederglielo.
Non l'ha detto.
Apri il bagagliaio, che almeno la ruota di scorta so dov'è, è un primo passo.
Capisco a fatica come tirarla fuori, ok.
Ora bisogna togliere quella bucata, no? Ci saranno dei bulloni, no? Insomma, ero lì sudato, sporco e smoccolante, con mio suocero che secondo me in cuor suo rideva, mia moglie che santa donna temeva mi prendesse l'ignoranza (cit.) e sfasciassi qualcosa a colpi di cric, mia figlia che COMMENTAVA a voce alta e con un che di sarcasmo che devo ammettere ha preso da me (cose tipo “bravo papà, hai fatto cadere il bullone”), ma piano piano alla fine CE L'HO FATTA!!!
ed ora, a 24 ora di distanza dall'INCREDIBILE TRAGEDIA devo ammettere che in effetti non è che sia sta roba impossibile cambiare la ruota eh? Certo mi sono sporcato come un maiale in una pozza di fango, certo butterò via del grano che potevo spendere in modi più dilettevoli, certo ci ho messo il triplo del tempo, però ce l'ho fatta, è una cosa in più che so fare, il che considerato il mio senso pratico è un signor risultato.
Però vi giuro che 18 anni fa quella che era passata sotto casa mia era davvero una figa.

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