Il mio amico Monte oggi
fa 40 anni.
È una cosa a cui devo
imparare rapidamente ad abituarmici, che i miei amici facciano 40
anni, perché nel 2012 a Dio piacendo, tutta la nostra banda di
pellegrini, con cui ho speso l'adolescenza, arriverà a tale
traguardo, a partire da oggi fino a fine dicembre, quando chiuderà
la serie il Conte Geddo.
Oggi ci siamo sentiti con
il Monte e mi fa che ci avevano avvisato che il 2012 sarebbe stato un
anno difficile, ma che comunque l'avvenimento valeva la pena di un
post qui sul blog.
Ed io dico che non solo
il fatto che nel 2012 molti di noi ne faranno 40 merita spazio qui,
ma già solo il compleanno del Monte è più che sufficiente per
scrivere le mie solite due righe.
Il Monte che gioca a
basket con me, nel senso che giocavamo (io un solo anno) a basket ad
albenga e lui era quello bravo, ma non solo tra i due (troppo facile
essere più bravo di me), ma in generale.
Il Monte che andavamo in
colonia a nava insieme con il sacro cuore, il Monte che un anno si è
sfasciato la gamba in colonia a nava, quella volta che si è
catapultato giù da una fascia che non sapeva fosse una fascia ed io
ero sotto ed era come vedere i cartoni animati di quello che sta
fermo nel vuoto e poi sbam cade, con in più il sonoro (nello
specifico il Monte che realizza il tutto ed urla
PORCAPUTTANAAAAAAAAA), il Monte che quella volta ho pensato cazzo si
fa male davvero e si è fatto tutta l'estate con la gamba ingessata.
Il Monte 5 anni di liceo
assieme sempre seduti in ultima fila, spesso anche fianco a fianco;
il Monte ed io e tutti gli altri pellegrini che facciamo i brillanti
nei primi due anni di superiori poi in terza ci cambiano di sezione,
restiamo tutti assieme ma ci massacrano; il Monte e me che subiamo il
massacro più degli altri (che vorrei vedere voi ad avere come
compagno di classe capitan buffa se non vi viene il giramento di
coglioni).
Il Monte ed io a
ripetizione insieme di latino, dal Prof Ballabio, che c'erano ancora
gli esami di riparazione e ci bruciava spesso il culo; il Monte ed io
a ripetizione anche quella sera d'estate che poi siamo andati via un
po' prima dal prof che mi ha coperto coi miei e siamo andati a pietra
ligure a vedere un concerto senza dirglielo.
Il Monte ed io ai bagni
albenga, prima ancora del liceo e dei massacri, in spiaggia 10 ore al
giorno, il bagno poi sulla sdraio poi al bar e così andare fino a
cena; il Monte ed io, giuro ho questa immagine vivissima manco fosse
ieri, che sulle sdraio dei bagni albenga, estate della terza media,
imbastiamo quello che potrebbe forse essere stato il mio primo
discorso serio di attualità, avente per argomento LA BOMBA ATOMICA
(zio cane ma si può???)
Il Monte ed io e lucio
nella vacanza per la terza media, a firenze a casa DELLE FIORENTINE.
Ah, le fiorentine, figlie
di amici dei miei, con cui avevamo rapporti epistolari di inverno,
poi venivano al mare ad albenga d'estate.
Le fiorentine di cui
sicuramente eravamo tutti, non solo io ed il monte, innamorati.
Le lettere delle
fiorentine, la gara mai dichiarata a chi ne riceveva di più e prima,
la soddisfazione nel far vedere la lettera all'altro.
Io ed il Monte a firenze
anche qualche anno dopo, con fulvio, sempre dalle fiorentine.
Oh, darla non l'han data
a nessuno dei due eh, ma noi eravamo molto platonici, ah si.
Il Monte ed io a casa di
sua nonna a prepararci per le interrogazioni di storia e filosofia
Il Monte ed io che
compravamo gli stessi dischi e facevamo gara a chi imparava i testi a
memoria per primi (un disco in particolare mi ricordo: liberi liberi
di vasco, comprato insieme il pomeriggio, registrato su cassetta
perché se no il vinile si rovina, imparato a memoria entro sera) (si
vasco, quel vasco mi piaceva e non mi dispiace nemmeno ora).
Il Monte ed io ai
concerti: il mio e credo anche il suo primo concerto in assoluto,
zucchero a pietra ligure, 1988, tour di blue's, fermi davanti alla
roulotte (!!!) di zucchero finchè non è uscito a farci l'autografo;
io ed il Monte allo stadio delle alpi di torino, luglio 1990,
concerto di madonna, che esce sul palco con la maglia di baggio,
50mila persone, noi nel mezzo a fingere di non essere spaventati, che
bella scusa per star via due giorni di casa; io ed il Monte a marassi
nel 1997 per vasco rossi, dopo che eravamo stati insieme nel 1989
all'annibale riva per vasco rossi, stadio di albenga mai visto così
pieno, battaglia di bottiglie 1 ora prima del concerto, poi il buio e
la voce che grida IL CIELO LASCIAMOLO AI PASSERI NOI STIAMO COI PIEDI
PER TERRA e vasco che per noi a 17 anni voleva dire davvero tanto.
Il Monte, che
aaaaaaaaaaaaaaaaargh, ha visto bennato prima di me, ma quando poi
l'ho visto anche io, nel 1989 a pietra, era con me e tutti gli altri
e ci abbiamo anche le foto e sono o no il comandante? E tutti
siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.
Il Monte che piange la
scomparsa di suo padre davanti a me, io che piango la scomparsa del
mio davanti a lui, una scena poi ripetuta purtroppo troppo spesso,
che delle tante cose che abbiamo in comune noi pellegrini del 72
questa ce la saremmo risparmiata volentieri.
Il Monte laureato e
direttore di banca, il Monte sposato, l'addio al celibato del Monte,
la nascita del primo figlio del Monte, mentre tutto il mondo guardava
cadere le torri gemelle.
Il Monte che oggi macina
km in bicicletta è sempre magro ed ha sempre i capelli
crespicrespicrespi.
Il Monte che stamattina
l'ho pensato e sono venuti fuori centomilamilionidifantastilioni di
ricordi, che tengo per me, tra le cose più care.
Auguri Monte, un
brindisi, solo il primo di tanti, a noi pellegrini.
Forse eravamo stupidi,
però adesso siamo cosa, che cosa che? Che cosa se?
Citazione di vasco.
Fai te.
Nessun commento:
Posta un commento