Una cosa che mi mette molto a disagio è il parlare dei miei 10\12 anni vissuti nel meraviglioso mondo di internet e rendermi conto che alla fine ho raccolto tanto, in termini di conoscenze personali ed anche amicizie vere.
Mi mette a disagio perchè forse alla mia età dovrei stare meno dietro a ste cose e coltivare rapporti reali, con gente che posso vedere spesso e non solo leggere sul monitor.
Però alla fine questo è quello che è successo e credo di averlo vissuto con la giusta tensione verso un incontro vero, perlomeno con chi mi interessava, perchè alla base di tutto per me ci deve essere la conoscenza personale, il guardarsi negli occhi, l'abbracciarsi, il condividere anche solo una volta ogni tanto un tavolo, una pizza, una cena, una birra o forse meglio 5.
In tutto sto spatafione, vi sono ovviamente i pro ed i contro, perchè magari in maniera maggiore di altri, ma in modo del tutto umano, io ho i miei alti ed i miei bassi, simpatie anche molto forti ed antipatie altrettanto intense, io litigo, discuto, polemizzo.
Ma credo di (o perlomeno provo a) mantenere un atteggiamento univoco, azzarderei la parola COERENTE sia che si parli dal vivo, sia che si discuta scrivendo su un computer.
Certo, la polemica mi piace farla anche e soprattutto in situazioni che non compromettano i rapporti personali, ci mancherebbe.
Il calcio, il calcio belìn è fantastico per questo; quando giocavo a pallone facevo delle litigate allucinanti con persone con cui ci si voleva un bene dell'anima e finita la partita, quando fino a 3 minuti prima ci si era detti di tutto, tempo zero ci si rideva sopra, anzi, già durante, mentre ci si diceva di tutto, ci si rideva sopra.
Il padrino di battesimo di virginia francesco, belìn, con lui ci scanniamo in pubblico su calcio, musica, politica, attualità, gossip, varie ed anche eventuali, ma sappiamo entrambi che l'altro c'è, sempre e comunque.
Il mio testimone di nozze è milanista, di destra ed ascolta solo musica medioevale (e canta in un gruppo che fa tra gli altri i lunapop e ligabue), riuscite ad immaginare qualcuno di più diverso da me? Eppure tac, ce la si mena su questi argomenti e non solo, ma il rapporto è ben altro, forte e solido, ci mancherebbe.
Bene, ma poi.
Poi ci sono quelli con cui si litiga davvero, quelli che si offendono, quelli che tengono il muso, ci sta, capita, la mia eleganza in certi ambiti è pari alla mia capacità di esibirmi nello Schiaccianoci di Tchaikovsky; con altri mi incazzo, mi offendo io, sfanculo, rispondo, ci litigo sul serio.
La cosa che non riesco ad accettare è come queste cose, che ahimè succedono da sempre e per sempre succederanno, abbiano due facce a seconda che ci si veda dal vivo o si sia comodi davanti al pc.
Voglio dire, se ti offendi su internet, dal vivo la cosa è meno grave??? Bah.
Presempio, se per una battuta, magari infelice, magari + pesante di come avrei voluto che suonasse, mi "togli l'amicizia" (che anche sull'abuso di sti termini ci sarebbe da discutere) su facebook, perchè poi mi abbracci e saluti come se non fosse successo nulla, nonostante siano 6 mesi eppiù che puff, sparito, volatilizzato? Ma perchè????? Voglio dire, ti è passata l'incazzatura? bene, ben contento, ma dirmelo? ma farti sentire dopo che sparisci? Ma soprattutto NON girarmi il frittatone dicendo che sono io che non ti parlo, perchè non mi sta affatto bene. Oppure l'altro fenomeno che si inalbera per una domanda, sparisce dopo avermi insultato per avergli fatto sta domanda, poi però dal vivo si sdilinqua pur'iss.
Ma stiamo a pazzià????
Ci sono persone a cui sto sulle palle, è inevitabile, tutti ce l'hanno, l'unanimità non l'ha raggiunta neanche Nostro Signore, io non ci provo nemmeno; tra l'altro non nascondo che avere gente a cui do fastidio mi dia un piacere irrinunciabile; certo per qualcuno mi piacerebbe sapere il perchè, visto che quando ci siamo conosciuti eravamo tutti fratelli e sorelle, ci si spostava di cenitinaia di km per pranzare insieme, ci si vedeva appena possibile. Poi bon, d'un tratto si spegne la luce, ci si dimentica l'uno dell'altro, triste ma reale, forse pure questo inevitabile, la nostra vita è altrove rispetto alle mailing list o ai social network o ai forum, non potendo star dietro a tutto, queste sono le cose da accantonare per prime.
Certo che se poi tu stai 1 mese in vacanza a 250 metri da me e non ritieni opportuno mandarmi nemmeno un sms per dirmelo, beh hai ovviamente tutto il diritto di farlo, ma a me la cosa fa parecchio male, perchè io ti avrei visto volentieri, anche solo per un caffè, mica pretendo che tu organizzi le tue (meritatissime e sacre) vacanze sui nostri incontri, ma 1 caffè in un mese è il minimo sindacale, sotto sta soglia c'è l'evidenza di un NON volermi vedere; cosa che, ripeto, hai tutto il diritto di fare, ma che mi fa davvero male.
Invece c'è quello che su argomenti su cui si ride si scherza e ci si sfotte riesce comunque a passare il limite, ma continua bello paciarotto a comportarsi come se nulla fosse, come se io non gli avessi fatto capire più volte che aveva passato una soglia che vi assicuro non è facile passare con me, su certe cose. E ovviamente nel momento che ci si vede, tra l'altro per la prima volta, di persona, figurati se capisce che non è il caso di dimostrare tutto st'entusiasmo, ma de che aò?????
In tutte ste situazioni in cui mi sono trovato ultimamente, la gente è riuscita a farmi restare senza parole, cosa che immaginerete essere abbastanza rara, riferita a me.
Perchè posso capire che in certi contesti si tenda a mettere facilmente una pietra sopra a rancori o ruggini, ma a tutto c'è un limite; se ti sto sulle palle, ti sto sulle palle sempre, anche ai concerti di springsteen, non scherziamo dai; capisco, ed ho apprezzato chi queste ridicole pantomime non le ha messe in scena, salutandomi da lontano in modo cortese ma comprensibilmente freddo, come freddi anzi glaciali sono i nostri rapporti. Un conto è cogliere l'occasione per affrontare certe questioni e se si ha voglia provare a risolverle, un conto è negarle, simulando un piacere che non ho provato e a cui non credo.
Perchè posso capire che in certi contesti si tenda a mettere facilmente una pietra sopra a rancori o ruggini, ma a tutto c'è un limite; se ti sto sulle palle, ti sto sulle palle sempre, anche ai concerti di springsteen, non scherziamo dai; capisco, ed ho apprezzato chi queste ridicole pantomime non le ha messe in scena, salutandomi da lontano in modo cortese ma comprensibilmente freddo, come freddi anzi glaciali sono i nostri rapporti. Un conto è cogliere l'occasione per affrontare certe questioni e se si ha voglia provare a risolverle, un conto è negarle, simulando un piacere che non ho provato e a cui non credo.
La gente sono pazzi, dice la mia amica lorenza, ma sono pazzi davvero.
O forse sono io che do troppo valore a certe cose, a certe persone, a certe situazioni.
Alla fine trovo che la cosa migliore sia accontentarsi di quello che si ha e nel mio caso vi assicuro che non è poco.
Però qualche vaffanculo in più mi sarebbe piaciuto togliermi la soddisfazione di tirarlo.
Sarà per la prossima volta.
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