Io non sono charlie, affatto.
Io sono alberto, che di certo non pensa che charlie e gli altri meritassero di morire per le loro vignette, assolutamente.
Io sono alberto e
non disegno divinità in cui non credo che hanno rapporti sessuali nè mi
fanno ridere vignette del genere, perchè credo che sia un diritto tanto
la satira quanto la risata
Io
sono alberto, a cui però piace provocare e anche rompere le palle, ma che
detesta gli estremisti anche e soprattutto nei "rami" di suo interesse
come gli ultras, i fanatici di musica ed i fanatici religiosi.
Io
sono alberto, cattolico praticante, peccatore ripetente ma fermamente
grato ai valori ed alle idee che la sua trentennale vita parrocchiale
gli ha trasmesso.
Io sono alberto a cui il cristianesimo non ha
insegnato a detestare nè i mussulmani nè gli atei, chissà, magari
quella volta ero malato o distratto
Io sono alberto, che crede
che la satira sia un dono, un talento, una qualità rara da usare sempre e
comunque, anche su argomenti magari "delicati", ma che possono venire
letti e compresi meglio, se l'occhio che li guarda non si vergogna nè si
scandalizza di chi ne ride.
Io sono alberto e non sono sicuro che se fossimo tutti charlie questo sarebbe un mondo migliore.
Sono
più convinto invece che charlie dovesse vivere ancora e continuare a
provocare, lasciando a me la libertà di apprezzare o meno le sue
provocazioni
Sono più convinto che se ognuno di noi provasse ad
essere più se stesso che il "charlie" del giorno allora forse saremmo
tutti più trasparenti, più sereni e forse anche più liberi
Sono
più convinto che se il mondo avesse letto nelle vignette di charlie la
provocazione ed il paradosso come spunto di riflessione, da cui magari
anche dissentire, invece che come reato o peggio ancora verità assoluta,
forse charlie non solo non sarebbe stato ucciso, ma nemmeno insultato
da chi oggi dice di essere lui solo perchè lo hanno ucciso dei fanatici
di una delle tante idee di cui lui si faceva beffe, fortunatamente non
la loro però.
Sono soprattutto convinto che se ognuno di
noi ammettesse un briciolo solo di ignoranza e lasciasse che questo buco
venisse riempito da altri magari lontani da noi e dai nostri schemi,
forse impareremmo a vedere le cose in modo meno nitido, ma più completo.
Sono un sacco di cose e più invecchio più mi rendo conto che sono fatto di contraddizioni, radici, incoerenze e faticosa fedeltà.
No,
io non sono charlie, sono alberto e penso che il modo migliore per
ricordare i vari charlie non sia sostituirmi a loro, ma chiedermi cosa hanno, o purtroppo avevano, da darmi.
3 commenti:
Meglio le contraddizioni e la faticosa fedeltà alla semplificazione (:
Bello!
centro.
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