sabato 10 marzo 2018

Nascondere il pianto dietro al ghigno. La voglia di un'alternativa dei Londonpride



La storia che vi raccontiamo stasera ha origini molto lontane.

Parte dal febbraio del 1964, quindi mettetevi comodi, perchè la prenderò larga

siamo in un aeroporto, un aeroporto americano.

C'è un sacco di gente che aspetta un aereo, che sta atterrando, provenienza Londra

Dentro 4 ragazzi di Liverpool, che hanno appena, semplicemente, ribaltato il mondo

no, non solo il mondo della musica, ma il mondo, le sue regole, le sue convenzioni, il suo conformismo.

Lo sbarco dei Beatles in america è un evento con una portata, all'epoca, inimmaginabile.

Dylan che attacca la chitarra agli amplificatori, Elvis che dimena il bacino in tv, cose del genere

Ma anche il cervello di Kennedy sul vestito della moglie a Dallas o il sogno di Martin Luther King

Quando i Beatles sbarcano in america, il mondo si ferma per un attimo, poi riprende a girare, ma con una rotazione leggermente diversa

La british invasion crea, grazie ai Beatles e a tutti quelli che in quel buco spazio-temporale si infileranno trionfanti, un'idea nuova di musica, ma anche una consapevolezza nuova per i ragazzi, una nuova mentalità, un nuovo approccio alla vita stessa

Quello che succede tra quell'aeroporto e questo teatro di provincia è scritto sui libri, stampato sulle magliette, impresso a fuoco dentro le vite di milioni di persone, inciso su album che hanno fatto la storia della musica e della cultura moderna

Ma il tassello che questa sera aggiungiamo da questo palco che importanza potrà mai avere?

Enorme, una importanza enorme.

Enorme perchè quell'onda lunga del rock and roll continua a bagnare terre nuove, spiagge deserte, orecchie assetate di suoni 

enorme perchè quei suoni, quelle parole, quelle melodie volevano e vogliono ancora dire oggi semplicemente una cosa: VITA

e se diciamo vita dobbiamo dire anche LIBERTÀ

La musica è il principale veicolo di libertà mai inventato dall'uomo:

più forte di qualunque pensiero politico, che dalla musica ha sempre cercato di rubare idee e sentimenti non replicabili da nessuna altra parte
più forte di qualunque religione
più forte di qualunque meschinità di cui sappiamo bene sia capace l'umanità

il creare una melodia che armonizzi le voci, i suoni ed i messaggi, le emozioni è il miracolo migliore a cui possiate assistere

il fatto che al giorno d'oggi e a così tanta distanza non solo kilometrica da quei posti ci sia qualcuno che con quel linguaggio, quei suoni, quella grammatica di parole e sentimenti che chiamiamo rock and roll provi a mettersi in gioco, a raccontarsi, a regalare al pubblico una parte di loro stessi ci dice che quell'invasione, quei messaggi, quegli ideali di vita e di libertà sono ancora vivi, sono ancora reali, sono ancora presenti nei sogni, nelle teste e nei cuori di tante persone

la provincia, mio Dio, la provincia

i suoi luoghi abbandonati, il suo sentirsi sempre orfana di qualcosa o di qualcuno, quell'odore di fallimento che sembra pervadere l'aria ogni qualvolta alziamo la testa e proviamo a guardare lontano

la provincia ligure, belin, la provincia ligure

quel suo mugugno detto a mezza bocca, così assordante, così frustrante, così incarognito verso gli altri, verso i furesti

è da qui che nascono i Londonpride, che già dal nome fanno capire che guardano avanti, oltre, lontano, ma con orgoglio, senza rinnegare i posti da dove arrivano, bensì raccontandoli, magari con rancore e rabbia, ma tenendoli dentro di loro

perchè come dice Pavese, un paese ci vuole, anche solo per andarsene, ma ci vuole

un disco che nasce e inizia ovviamente a Londra ed ovviamente in un pub.

Un pub dove ci si guarda intorno, si fanno bilanci, progetti. Ecco da dove parte questo disco

Ambizione e dignità, le cose che troverete nelle canzoni di Grin n'grieve sono principalmente queste, la voglia di realizzarsi e di realizzare qualcosa di grande, di importante, di vero, ma anche la consapevolezza che certi valori non possono essere venduti o tanto meno svenduti. Dovrà impararlo Jenny, protagonista dell'omonimo pezzo, dovrà impararlo a sue spese, sperando che non si faccia troppo male

Il ghigno, come joker ed il pianto, perché dobbiamo avere una maschera con cui difenderci, quando gli occhi ci si riempiono di lacrime e non vogliamo che qualcuno le veda

i 4 pianeti appesi alle spalle dei musicisti simboleggiano loro, la loro voglia di restare unici e veri

il rock ci può portare altrove dicevamo, fuori da mondi precostituiti e preconfezionati, fuori da assurde recite e da copioni scritti da altri, come in Suitcase of a serious man dove l'incubo orwelliano dal 1984 è spostato ai giorni nostri e c'è sempre qualcuno che si guarda intorno spaventato, chiedendosi il significato di tale pantomima

il rock ci porta lontani, faraway, ma ci dà anche la forza di scrollarci di dosso le nostre paure, quelle che sembrano far parte di noi in maniera indelebile, ci rende forti, vivi, immortali, ci fa sentire il bisogno e l'urgenza di avere qualcuno al nostro fianco, per aiutarci a conoscerci meglio

la chiusura dell'album ci lascia un messaggio importantissimo

l'uomo della pioggia, rainman, che preferisce la sua pioggia sincera al sole di plastica venduto in saldo, che continua a costruire con tenacia, testardaggine ed un briciolo di ottusa idiozia il suo piccolo paradiso.

La strofa finale ci dice questo: il mio piccolo paradiso non ferirà il loro inferno.

Ma allora perchè continuare a costruirlo?

Perchè è mio!!
è nostro!!!

è un qualcosa dove la parte più vera di me è protagonista, non comparsa, è reale non maschera, è viva, non mummificata

è questo il motivo per cui siete qui stasera ed è questo il motivo per cui vi dovete portare a casa il loro album!

Perchè vi portate a casa un pezzo di loro che trasuda verità, sincerità e soprattutto bellezza!!

Perchè avere in casa un disco dei Londonpride o dei tanti gruppi che ancora credono nell'importanza della costruzione di un piccolo paradiso, è fondamentale anche per il NOSTRO piccolo paradiso ed è necessario se crediamo che sia giusto che i nostri piccoli paradisi un giorno andranno a bussare alle porte dell'inferno e prenderanno quelli che lo hanno costruito a calci nel culo.

La libertà che abbiamo stasera come ogni volta che capitiamo davanti ad un gruppo di ragazzi con gli strumenti in mano, è quella di scegliere se crearci una alternativa

per noi, prima ancora che per i musicisti

per noi qui nella provincia ligure, nel regno del eh belin non c'è mai un cazzo da fare

per noi che non vogliamo arrenderci al tritacarne dei sabato sera sotto vuoto, al fast food dell'arte, alla cultura servita come una cazzo di apericena

perchè se non comprendiamo l'importanza di crearci una alternativa, ci ritroveremo presto ad avere, come unica alternativa, i tasti del telecomando.

Allora lasciamo che questi ragazzi ci diano questa alternativa, questo sogno, questo piccolo paradiso, chiamiamoli sul palco e accogliamo loro e la loro musica con la gratitudine che meritano, signore e signori,

THE LONDONPRIDE!

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