venerdì 25 settembre 2020
Fantasmi con la chitarra
venerdì 11 settembre 2020
La lettera di Bruce Springsteen
Dopo mesi di voci sempre più insistenti, ieri in contemporanea Bruce ha annunciato l'uscita del suo nuovo album (23 ottobre) e lanciato il primo singolo dello stesso, Letter to You, brano che darà anche il titolo al disco.
Mentre già si è scatenata la solita competizione a chi la fa più lontano, tra assolutisti dal capolavoro facile e scettici per partito preso, in attesa di serate dove trasformarsi nuovamente in fan per salire sul palco, io mi godo questo nuovo capitolo senza volerlo per forza misurare o catalogare, ma cercando di capire cosa possa dirmi nei suo 4 minuti scarsi.
Il pezzo già dal titolo profuma di intimismo e confidenze. Nell'epoca della condivisione con tutti e a tutti i costi, di cui sono sicuramente schiavo, l'idea di scrivere una lettera è così fuori moda da affascinarmi immediatamente.
In più la copertina del disco è un primo piano di una foto scattata da Danny Clinch in una New York innevata e quasi spettrale.
Lo stesso video in bianco e nero e in presa diretta dallo studio di registrazione mi rimanda al passato, a momenti in cui la musica univa chi la suonava, come sembra confermare la scelta di Bruce di registrare tutto l'album "dal vivo" con la E Street Band in studio.
Sempre a proposito del video, ho notato come compaiano principalmente i membri storici della band, ad esclusione quindi degli innesti più recenti come Soozie Tyrell, Charlie Giordano (inquadrato fugacemente sullo sfondo) e Jake Clemons, quasi a significare che per l'anteprima del disco, Bruce abbia voluto ripartire dal nucleo storico del suo gruppo storico
Accompagnato da un suono sicuramente riconducibile al marchio di fabbrica E Street, il testo racconta di una persona che si ferma e dedica spazio e tempo alla scrittura di un messaggio per un "you" vago, indefinito e dunque potenzialmente riferito a tutti noi.
Ho tirato via quel filo fastidioso
Mi sono inginocchiato, ho preso la penna
E ho chinato la testa
Togliere un filo, come fosse un sassolino dalla scarpa o un peso dallo stomaco, Bruce si decide a farlo e sceglie una ambientazione carica di solitudine, rappresentata da quei "mongrel trees" che vedo più selvatici (quasi desertici) che bastardi.
Lo svolgimento della lettera è molto semplice, lineare e sincero, dentro Bruce vuole metterci, semplicemente, tutto: il bene ed l male, il buio e la luce, i tempi positivi e quelli negativi; nessuna bugia, nessun filtro
A prescindere da quando sia stata scritta, la canzone sembra rivolta ad una persona del 2020, sembra voler raggiungere qualcuno in questo periodo storico così assurdo, di isolamento e distanze e vuole farlo con un messaggio diretto, privato e quindi personale ed intimo.
Nelle lunghe giornate della primavera scorsa, quanto avrei voluto ricevere messaggi del genere, mentre le ore scorrevano tutte uguali, senza farci capire se e quando qualcosa sarebbe cambiato.
Come al solito, di nuovo, Bruce si rivolge a tutti ma sembra farlo ad ognuno di noi singolarmente.
Attraverso i tempi difficili e i buoni.
Le ho scritte tutte con inchiostro e sangue
Scavate nel profondo della mia anima
E firmate col mio nome vero
E l’ho inviate nella mia lettera a te.
mercoledì 1 luglio 2020
Blood Brothers
lunedì 15 giugno 2020
Noma - Il Manichino
A parlare è proprio il fantoccio sistemato nella vetrina di un negozio di moda femminile, che racconta dal suo limitato orizzonte quello che le accade intorno.
A interagire, suo malgrado, con lei, uno spaccato di umanità non così immaginaria, l'uomo che si innamora di un involucro, bello, ma vuoto, la ragazza che sublima contro di lei le proprie paure e insicurezze, l'anziana che forse è talmente abituata a parlare da sola da apprezzare perfino una conversazione del genere.
Tutti accomunati da una certa mancanza di senso di realtà e soprattutto dalla solitudine, che percepiamo in ognuno dei loro atteggiamenti bizzarri.
Nella seconda parte del brano però, come sottolinea la musica che si fa più calda, con i bassi in evidenza, davanti alla vetrina succedono due cose opposte: un'aggressione ad una donna ed il passaggio di una ragazza indifferente al nostro manichino.
Se nel primo fatto, l'aggressore vede al di là del vetro specchiarsi l'omertà della società odierna, specialmente quando si parla di violenza sulle donne, guardando il manichino con complicità perché sa che gli garantirà il silenzio, la ragazzina che passa è forse simbolo di una generazione nuova, che non si ferma alle apparenze per quanto eleganti delle vetrine, ma guarda avanti “nella fretta della gioventù”.
Osservatrice suo malgrado, la bambola in vetrina rappresenta anch'essa uno spaccato di umanità, che ritiene che il mondo esista solo fino a quando sia visibile dal vetro.
Brano come detto prima dall'andamento scanzonato, che nasconde però uno spaccato di società profondo, attuale e soprattutto molto realistico.
giovedì 19 marzo 2020
PASSATEMPI PER STARE IN CASA
Circolo Letterario Bel Ami: incontri on-line di sceneggiatura
Beccogiallo Editore: fumetti in download gratuito
Keep on Live: #StayON staffetta di eventi in streaming che consente di riunire su un unico palco virtuale il mondo della musica e non solo.
Cuor di Vinile: negozio di dischi di Bra (CN) attivo anche su ebay e discogs
Golem Edizioni: ebook in omaggio e in sconto
Rockol: #iosuonodacasa elenco concerti streaming in continuo aggiornamento
John McLaughling: album in download gratuito
A rumenta: sito del locale genovese che trasmette showcase in streaming
Billboard ha creato un elenco di tutti i concerti in streaming e le dirette casalinghe di molti artisti
Sergio Bonelli Editore pubblica un fumetto gratis al giorno
Bruce Springsteen ha messo online il video del concerto ad Hyde Park del 2009
Storie di musica regala un album del suo catalogo di musica italiana al giorno in mp3 da richiedere via mail
Daniele Bianchessi mette a disposizione il documentario "L'altra America di Woody Guthrie"
Daniele Bianchessi mette a disposizione il documentario "Una generazione scomparsa"
Live Sessions della NPR con questo virtual travel che parte da San Francisco e va a spasso per il mondo, una canzone per volta
domenica 1 marzo 2020
I miei ascolti di febbraio 2020
- black crowes southern harmony and musical companion
- Bonny Light Horseman Bonny Light Horseman
- songhoy blues music in exile
- songhoy blues meet me in the city
- tinariwen amadjar
- lu silver string band rock'n'roll is here to stay
- grace cummings refuge cove
- buffalo summer buffalo summer
- black crowes shake your money maker
- black lips Sing in a World That's Falling Apart
- fabrizio de andrè creuza de mà
- messer davil la sindrome di stoccolma
- ivan graziani parla tu
- lovesick duo la valigia di cartone
- supersuckers play that rock and roll
- timoria viaggio senza vento
- pinegrove marigold
- Bywater Call bywater call
- robert jon & the wreck take me higher
- cadillac three country fuzz
- black sabbath black sabbath
- wood brothers kingdom in my mind
- cadillac three tennessee mojo
- frank get false flag
- popa chubby it's a mighty hard road
- wilko johnson going back home
- giuda e.v.a.
- the third mind the third mind
- ex-otago tanti saluti
- fabrizio de andrè anime salve
- fabrizio de andrè & pfm in concerto
- dr feelgood private practice
- us rails take you home
- guns'n'roses appetite for destructon
- tijuana horror club naked truth
- black crowes amorica
- counting crows recovering the satellites
- wallflowers bringing down the horse
- bocephus king the infinite & the autogrill vol.1
- white buffalo darkest darks, lightest lights
- cut annihilation road
- black rainbows pandaemounium
- black snake moan phantasmagoria
- bruce springsteen and the seeger session band live in dublin
- u2 live in dublin 26/12/89
- rem automatic for the people
- rem monster
- mandolin' brothers 6
- romito majorana
- aa.vv. napoli sound system vol.3
- violent femmes hotel last resort
- bugo cristian bugatti
- edoardo bennato live @rtsi
- pierangelo bertoli eppure soffia
- frazey ford u kin b the sun
- johnny cash the very best of
- dream syndacate these times
- willie nile willie nile
- van morrison moondance
- pj harvey to bring you my love
- albert cummings believe
- the mezingers hello exile
- bruce springsteen born to run
lunedì 24 febbraio 2020
Fabrizio De Andrè e PFM, il concerto ritrovato e l'intervista a Lucio Fabbri
Le immagini del concerto sono per forza di cose molto approssimative, si vede bene De Andrè, si intuisce Mussida, Di Cioccio appare al momento delle presentazioni; però la qualità audio è ottima, specie se visto in un buon cinema e ti fa apprezzare ancora di più il lavoro che la PFM fece ai pezzi di De Andrè.
Imperdibili le interviste che introducono il filmato. Il trenino per Casella, memoria storica che riporta indietro con gli anni e che sembra immutabile, a differenza degli edifici diroccati dove parlano altri protagonisti. Appare chiara invece la volontà di dividere i "buoni" (con la signora Ghezzi) e i "cattivi" (Mussida da solo nel teatro dove provarono).
Quel tour fu una pietra miliare, l'incontro tra due mondi apparentemente inconciliabili come il rock e la canzone d'autore, un passaggio epocale che ricorda il Dylan che attacca la spina alla sua chitarra.
Molto interessante la parte socio-culturale del contesto, con le contestazioni, le tensioni e la ribellione di fine anni 70, con quella spinta all'autoriduzione e all'assurda idea che la musica dovesse essere gratuita, soprattutto dal vivo; un'idea terribilmente sbagliata, che si è trascinata fino ai giorni nostri.
lunedì 10 febbraio 2020
TUTTO PRONTO PER SANREMO 2021
venerdì 7 febbraio 2020
Il Cala in TV a Sanremo!
sabato 1 febbraio 2020
I miei ascolti di gennaio 2020
Contiene brani di:
gospelbeach
peter bruntnell
devon gilfilian
brunori sas
atlante
simon dietzche
pete molinari
marcus king
purple mountains
jarekus singleton
bill fay
terry allen
massimiliano larocca
nandha blues
algiers
giulia ventisette
bombay bicycle club
cisco
awa ly
son little
chris horses band
pearl jam
fabrizio de andrè
mardì gras