sabato 6 agosto 2011

Forse questo ti sembrerà strano



Ieri sera sono andato a sentire edoardo bennato.
Suonava dalle mie parti, concerto gratuito, unica tappa ligure.
Erano due anni che non lo vedevo, ci sono andato molto molto ma molto volentieri.
Piazza davanti al mare, pubblico eterogeneo, classico per eventi gratuiti in località balneari, famigliole, anziani, ragazzini. Bello.
Concerto molto bello, inizio anni 70, solo lui, chitarra, tamburello a piede, armonica e kazoo, attacca con Abbi dubbi, l'ultimo album che comprai prima della grande pausa.
Poi sempre acustiche fa di fila Sono solo canzonette e Il gatto e la volpe, abbè, mica Laura non c'è di nek, tanto per restare in tema di concerti affollati e gratuiti qui da ste parti.
(ah no nek era a pagamento) (unica tappa a pagamento di un tour gratuito)
(ah già a vedere nek era mezzo vuoto) (stranissimo)

Poi entra la band ed alterna pezzi recenti a vecchi successi, tra cui, per me una vera e graditissima sorpresa, Non farti cadere le braccia, Asia e una trascinante Mangiafuoco che dichiara palesemente l'amore di Bennato per il rock degli anni 50-60 col suo riff rubato paro paro a Bo Diddley.
Anche i pezzi dell'album nuovo si fanno apprezzare, ritornano sullo schermo alle spalle della band le immagini in bianco e nero di elvis e di tutto ciò che ne seguì, piuttosto che, nei pezzi più di attualità, filmati relativi alla storia recente.

In conclusione del concerto una apprezzatissima dalla piazza intera Isola che non c'è e C'era un Re, con la sua personale rivisitazione della nascita dell'Italia.

Conclusione del concerto solo per me, perché mica è finito così, dopo 1 ora di show eh?
Io sono andato via prima, perché ieri sera non ero io a dettare i tempi, no, ma chi era con me.
Ieri sera, per il primo concerto della sua vita, con me c'era Ludovica, la mia primogenita, anni 6 da compiere.

Ora, io detesto, in generale, i genitori che credono di avere il diritto di trasformare i figli in copie, più o meno riuscite, di se stessi.
Su tutti i campi eh. Voglio dire già la genetica ci mette del suo, non è il caso di esagerare.
E, nello specifico, una cosa, da malato di musica, mi sono sempre imposto di NON fare.
Obbligare le mie figlie ad ascoltare quello che piace a me.

Ludovica ama la musica, le piace sentirla, ha il suo lettore cd e i suoi cd di canzoni.
Da bambini.
Questo è il periodo dei 44 gatti in fila per 6, del valzer del moscerino, delle canzoni cantate dalle protagoniste dei cartoni animati recenti.
Questa è la musica per bambini, non quella dei padri o delle madri, che per forza di cose poi piace anche ai figli, fosse anche per dar soddisfazione al genitore o finire su youtube (io quel bambino che canta Whole lotta love lo strapperei di corsa alla sua famiglia, altro che) o peggio ancora essere presi in braccio con gesto Papale da cantanti americani per cantare ritornelli spensierati.

Canzoni che rimandino a storie per bambini.
Come Pinocchio.
Come Peter Pan.

Dopo mesi e mesi e mesi e mesi di Zecchino d'oro, mia moglie, perché io per evitare di uscire contro le mie figlie il mio enorme razzismo musicale non ci metto becco ed ascolto cosa vogliono loro, propose alle sorelle catarro qualche brano di bennato che ricordasse le favole, quindi ecco gatti, volpi, canzonette e soprattutto capitan uncino.

Poi in casa è scoppiata la scimmia di Peter Pan ed io mi ero permesso di far vedere il musical con musiche di bennato.
E quindi cartone animato
e quindi musical
e quindi album di bennato in rotazione continua in macchina, ciao ciao gatti in fila per 6, moscerini danzanti e sveglie birichine.
Tutto in modo naturale, senza la minima forzatura.

Ieri sera, a cena, ho detto a Luvi chi suonava e se avesse voglia di venire e lei ne è stata entusiasta, così siamo saliti sulla moto e siamo arrivati in questa piazza.
Abbiamo imparato ad ingannare l'attesa, abbiamo cercato insieme un posto che fosse comodo e con una buona visuale, abbiamo guardato le luci che “arrivano fino in cielo”, abbiamo visto le immagini “come il film”.

Ha resistito un'ora di concerto, considerando che era stata a spiaggia mattina e pomeriggio ammazzandosi di fatica nuotando e correndo sul bagnasciuga, un trionfo.
Anche perché abbiamo ascoltato, se non Capitan Uncino, 3-4 canzoni che conosceva e che ha apprezzato, prima di crollare alle 22.35, rischiando di addormentarsi in moto al ritorno.

Ed è stato meraviglioso, perché abbiamo fatto una cosa INSIEME.
E mica intendo andare al parco, o al mare eh. Lì io le porto e faccio con loro quello che vogliono loro, sto attento, faccio il padre insomma.

Ieri sera invece c'era una cosa che piaceva ad entrambi, anche se in modo e con intensità diverse, e noi ce la siamo goduta insieme, l'abbiamo apprezzata fino a quando ad entrambi veniva bene, poi l'abbiamo, giustamente, data vinta al sonno.

E Ludovica questa cosa l'ha colta, perché chiedeva, voleva sapere, era contenta e sorridente pur essendo una lunatica allucinante che cambia umore in 7 secondi. Mentre tornavamo alla moto per mano era soddisfatta della serata e mi ha chiesto se ne faranno altri di concerti così.

E che tutto questo abbia come colonna sonora la musica di Bennato beh è fantastico.
Perché davvero la genetica ci mette del suo, visto che da bambino io ho iniziato a sentire musica partendo da lui, partendo da Peter pan e dal rock di capitan uncino.

E luvi che è cresciuta in una casa tappezzata di cd inizia ad ascoltare musica “da grande” praticamente allo stesso mio modo.

Ed il fatto che dopo anni ieri sera io abbia incontrato una dei miei capi scout che all'epoca mi fecero ascoltare bennato per la prima volta, rende la serata di ieri ancora più magica, perché è come se il mio io bambino ieri fosse li a dar mano a mia figlia, a stupirsi di dettagli che magari non ho mai notato, a collegare immagini canzoni e ricordi, a battere le mani a tempo.

Onestamente non mi interessa se le mie figlie avranno i miei stessi gusti musicali, dico davvero.
So che passeranno la fase in cui la musica adatta a loro sarà per forza di cose insulsa e banale.
So che probabilmente le farò incazzare col mio sarcasmo sui loro gusti musicali.
Ma so anche che alla fine saranno loro sempre e comunque a decidere cosa ascoltare quando andremo in macchina insieme.

Però serate come quella di ieri sono doni meravigliosi, che spero di poter ricevere ancora.
Perché come ha detto Luvi entrando in casa, non è stata una serata bella, ma STRA-BELLA.

Rock and roll.

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