domenica 31 gennaio 2016
31 gennaio - La prima del giorno - Venere (Carmen Consoli)
Fortunatamente ho ancora il buon senso di mettermi
In discussione
Faccio volentieri a meno dei tuoi manuali
Sull'autostima
Fortunatamente da giorni è finita la lenta
Agonia dei tuoi fiori
Sto ancora rimettendo la nostra ultima
Cena romantica ...
Triste annoiata e asciutta
Sarei la tua venere storpia
Triste annoiata e asciutta
Sarei un'inutile preda
Vedrai, vedrai che alla fine
Uno squallido grazie lo avrai, lo avrai
Quel sorriso di circostanza
Vedrai ...
Fortunatamente ho sempre il difetto
Di prendermi poco sul serio
E faccio volentieri a meno
Del tuo sesso pratico e del successo
Triste, annoiata e asciutta
Io sarei la tua venere storpia
Sarei un'inutile preda ...
Vedrai, vedrai che alla fine
Uno squallido grazie lo avrai, lo avrai
Quel sorriso di circostanza
Vedrai ... vedrai
Che alla fine uno squallido grazie
Lo avrai lo avrai
Quel sorriso di circostanza
Vedrai ... vedrai
Porto ancora addosso il fumo
Delle tue parole
L'unica cosa che mi hai lasciato ...
Triste, annoiata e asciutta
Io sarei la tua venere storpia
Triste
sabato 30 gennaio 2016
30 gennaio - La prima del giorno - Monna Lisa (Ivan Graziani)
Sì, vorrei rubarla, vorrei rubare quello che mi apparteneva
Sì, vorrei rubarla e nasconderla in una cassa di patate, di patate.
Il custode parigino che spiava le bambine dell'asilo
Ora ha la bocca piena di biglietti del museo, del museo.
Lassù una civetta urla ed io ancora non ho iniziato il mio lavoro, ora.
Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa, Monna Lisa,
Lisa Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa...
La scuola è una gran cosa
E soprattutto se ti insegnano ad amare i capolavori del passato,
Però è un peccato che tu non li puoi vedere, né toccare.
E la cultura mi sorride fra le ombre e le tende di velluto
Ed io sto torturando la tela col rasoio e con le unghie, con le unghie.
Il custode si lamenta, probabilmente vuole un'altra botta in testa, ora.
Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa, Monna Lisa,
Lisa Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa...
Di sotto stanno urlando, certamente mi dicono di uscire
Il francese non lo afferro, per questo me ne sto ancora un poco qui a pensare a pensare.
Il custode si lamenta, probabilmente vuole un'altra botta in testa, ora.
Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa, Monna Lisa,
Lisa Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa.
venerdì 29 gennaio 2016
29 gennaio - La prima del giorno - Perfect day (Lou Reed)
Just a perfect day
Drink sangria in the park
And then later when it gets dark
We go home,
Just a perfect day
Feed animals in the zoo
Then later a movie too
And then home
Oh it's such a perfect day
Testo trovato su http://www.testitradotti.it
I'm glad I spent it with you
Oh such a perfect day
You just keep me hanging on
You just keep me hanging on
Just a perfect day
Problems all left alone
Weekenders on our own
It's such fun,
Just a perfect day
You made me forget myself
I thought I was someone else
Someone good
Oh it's such a perfect day
I'm glad I spent it with you
Oh such a perfect day
You just keep me hanging on
You just keep me hanging on
You're going to reap just what you sow
You're going to reap just what you sow
You're going to reap just what you sow
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giovedì 28 gennaio 2016
A campovolo prima che fosse Campovolo (Gli U2 a Reggio nell'Emilia)
io sono stato a campovolo prima che fosse figo andarci.
nel 1997, 20 settembre, concerto degli u2, quello con l'arco di mc donald, il carrello della spesa e mtv che si collega in diretta per dire siete tantissimiiiiiiiiiiiiiiiiiii
partiti il giorno prima, tappa a milano dal Bona, che è uno che le cose le sa organizzare.
quindi tutti a dormire da lui ed il giorno dopo via con la tradotta pronti a ballare sulle note di dischoteque.
In effetti, fino all'arrivo a campovolo all'epoca chiamato ex aeroporto militare di reggio emilia, tutto filò liscio.
Il bona aveva già pianificato la giornata, al mattino alle 6 treno da milano centrale, arrivati in stazione con 2 taxi prenotati il giorno prima, dalla stazione di reggio nell'emilia all'ex aeroporto di reggio nell'emilia altri taxi.
praticamente abbiamo speso per fare milano - reggio nell'emilia l'equivalente di 3 stipendi che tra l'altro all'epoca nessuno di noi guadagnava.
Arriviamo davanti a sta cazzo di steppa alle 8\8.30 di mattino, ci caghiamo per terra ed aspettiamo sereni.
Aprono i cancelli che saran le 11, corsa tra le dune e le balle di fieno e occupiamo una discreta posizione, che il Bona, all'epoca studente di ingegneria mi calcola con un algoritmo la distanza dalle casse e impone lo stop
Teniamo conto che quello fu all'epoca il concerto con più spettatori mai tenutosi in europa, 120.000 CENTOVENTIMILA.
Primo problema, i cessi.
Chimici ovviamente che non si pretende certo la ceramica ed il bidè.
Ma pochi, drammaticamente pochi.
Tipo 30.
Per CENTOVENTIMILA persone
Tempo stimato per una pisciata 90/120 minuti.
Vaaaaaaaaaaaaaaaaaaabbè.
Concerto.
A me il concerto piacque davvero, certo non erano gli u2 epici del joshua tree, nè gli innovatori di pelle vestuti della zoo station e di zooropa, però a me piacque.
Molto kitsch, molta ironia sul kitsch, il lemmmon, le robe pop e truzze, però anche i classiconi e la voce di bono che era ancora La Voce di Bono, se capite le maiuscole.
Finisce il concerto e CENTOVENTIMILA persone hanno tutte la stessa idea: andare a casa.
originaloni.
bon, mettiti in fila, cammina su 3 strati di spazzatura, tanto c'è l'adrenalina post concerto e poi nessuno ha fretta
passin passino arriviamo alla stazione di reggio nell'emilia.
non tutti i CENTOVENTIMILA ma una buona metà
problema: sessantamila persone alla stazione di reggio nell'emilia le avran viste in 5 anni
caos e disorganizzazione totali, nessuna indicazione, tutti nel piazzalone.
ma chiamami il Bona ad organizzare l'esodo per dio!!!!
no, niente Bona, anzi.
ci accucciamo timidi ed aspettiamo lo scorrere degli eventi fumando il fumabile, compreso qualche aiuola e pezzi d'asfalto.
ad un certo punto accuso la stanchezza e crollo praticamente sotto una macchina, svegliandomi di soprassalto alla partenza della stessa, che solo per sta scena d-max ci farebbe 4 programmi diversi.
siam lì che iniziamo a chiederci cosa sarà di noi, quando ecco la risposta seria ed organizzata che attendevamo.
finalmente qualcosa si muove, finalmente qualcuno che arriva a dare indicazioni.
il cazzo.
arrivano 30\40 carabinieri in assetto da guerra, caschi, elmetti, baionette, uzi, bombe a mano, foto di putin nel taschino ed f-35 parcheggiati dietro i binari
ma porca la vostra puttana, ma che cazzo fate? a cosa cazzo servite?
la situazione fino a quel momento era di paciosa stanchezza, gente che dormiva, che parlava, mangiava, si accoppiava nelle aiuole di cui sopra, parti cesarei, operazioni alle tonsille.
poi arrivano gli eroi di hogan e va ovviamente tutto in merda.
che son tipo la signora in giallo zio bastardo, che quando arriva si toccano tutti i coglioni
sale la tensione, tutti si avvicinano per capire e vien fuori una babilonia
in tutto questo l'armata brancaleone sbarra le entrate della stazione e inizia a frazionare gli ingressi.
vuoi la stanchezza, l'adrenalina che scende, la voglia di un letto e di una doccia, la gente che spinge ed urla, com'è, come non è, mi sale su il giramento di coglioni
per rinfrancarmi lo spirito la mia amica lara decide che è il momento perfetto per una crisi di nervi ed inizia ad urlare e piangere, piangere ed urlare.
Non sbatte i piedini solo perchè non c'è un catafottuto centimetro libero dove sbattere i suoi cazzo di piedini.
la estraggono viva per puro miracolo mentre io invoco hannibal lecter e già stavo decidendo come mangiare il cuore che le avrei estratto a mani nude dal petto.
si calma all'istante.
ma il punto di non ritorno lo raggiungiamo poco dopo, quando dal potentissimo impianto audio della stazione di reggio nell'emilia emerge limpida la voce stentorea dello speaker che richiama all'ordine l'esercito:
"Attenzione attenzione il maresciallo caputo è pregato di recarsi nell'ufficio del capotreno"
"Attenzione attenzione il maresciallo caputo è pregato di recarsi nell'ufficio del capotreno"
"Attenzione attenzione il maresciallo caputo è pregato di recarsi nell'ufficio del capotreno"
alla quarta volta che parte l'annunzio, decido che la misura è colma e contestualmente metto a repentaglio la mia carriera universitaria, la mia fedina penale, la mia verginità anale e tutta una serie di cose che sarebbero potute accadere, robe che a cucchi gli han fatto un massaggio thai a 4 mani con ingoio.
perchè quando lo speaker dice
"Attenzione attenzione il maresciallo caputo..."
io esco la mia voce da tarzan ed urlo fortissimo
E' UN FIGLIO DI PUTTANA!!!!!!!
boato che nemmeno bono in tutto il tour, applausi, lacrime, abbracci, gente che mi regala dell'oro, madri che vogliono farmi baciare i loro figli, ragazze che mi tirano la biancheria.
è probabilmente il segnale che in molti aspettavano, e del resto la storia della mia vita è costellata di momenti in cui serviva uno stronzo e taaaaac ero pronto ad offrirmi volontario, perchè da lì in poi è carnevale vero
cori, urla, insulti e tante prese per il culo
ad un certo punto un ignoto che per sempre sarà nel mio cuore squarcia la tonsilla ed urla
GIU' LE MANI DALLE PENSIONI DANNAZIONE!!!!!!!
dall'entusiasmo vengono offerti olocausti, il bue grasso è condiviso tra tutti e la nuova legge viene incisa sull'asfalto della stazione di reggio nell'emilia
alla fine arriva un treno per milano e forse non per caso il cordone degli Arditi della Folgore si richiude proprio davanti a me (dopo che tutti i miei amici erano già corsi via)
a quel punto ho davanti due scelte:
fingere vigliaccamente di essere un altro e non il sobillatore di folle che ha regalato ai parà 3 ore di insulti
affrontare la mia sorte a testa alta e gridare in faccia al balilla che con italica fermezza mi blocca la via verso il binario con un manganello che in confronto quelli usati alla diaz erano dei dildo di gomma:
ti faccio vedere come muore un fan degli u2 ITALIANO!!!!!
tipregotipregotipregotipregotipregotipregotiprego fammi passaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaare!!!!!!
sono arrivato a casa a mezzogiorno
zio cane, campovolo, che posto di merda.
28 gennaio - La prima del giorno - Fuck me pumps (Amy Winehouse)
quando entri al bar
vestita come una star
sfoggiando le tue scarpe modello ‘fottimi’
e gli uomini ti notano
con le tue amiche e le borse Gucci,
non si può dire chi stanno guardando
perche siete tutte uguali,
tutti sanno il tuo nome,
ed e il tuo unico motivo di fama.
non manchi una sera,
perche il sogno della tua vita
e di diventare la moglie di un calciatore
non ti piacciono i calciatori,
tu dici cosi,
ma non ti dispiacerebbe un milionario
non ti piacciono i calciatori,
non ti vanno a genio,
ma adoreresti un uomo ricco alto un metro e novanta o piu
tu sei piu di una tifosa
stai cercando un uomo
ma finisci in storie da una sera sola
lui potrebbe essere tutta la tua vita
se riuscissi a passare la prima notte
ma questo non succede mai
al mattino sei sconcertata,
lui e gia alla prossima,
e tu non lo hai neanche assaporato
non essere troppo arrabbiata
se ti chiamano schifosa
perche vieni stampata ogni giorno come le notizie
non ti piacciono i calciatori,
tu dici cosi,
ma non ti dispiacerebbe un milionario
oppure i grandi calciatori,
non ti vanno a genio,
ma adoreresti un uomo ricco alto un metro e novanta o piu
non riesci neanche a sederti dritta
perche hai i jeans troppo stretti
e sei fortunata che le donne entrano gratis
con il tuo grande portafogli vuoto
ogni settimana sempre peggio
ma almeno il tuo seno costa di piu del suo
cosi sei stata a Miami
perche ci sei andata gratis
ma in qualche modo hai perso l’aereo
hai preso troppa ecstasy
incontrato qualcuno
e passato la notte a prendere il bastone
senza ragazze come te
non ci sarebbe divertimento
andremmo al club e non incontreremmo nessuno
senza ragazze come te
non c’e vita notturna
andrebbero tutti a casa dalla moglie
non arrabbiarti con me
perche sei sui trenta
ed i tuoi vecchi trucchi non funzionano piu
avresti dovuto sapere dal lavoro
che ti mollano sempre
cosi spolverati le scarpe modello ‘fottimi’
mercoledì 27 gennaio 2016
27 gennaio - La prima del giorno - Auschwitz
Son morto con altri cento
son morto ch'ero bambino
passato per il camino
e adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz c'era la neve
il fumo saliva lento
nel freddo giorno d'inverno
e adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz tante persone
ma un solo grande silenzio
è strano non riesco ancora
a sorridere qui nel vento.
Io chiedo come può l'uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento.
Ancora tuona il cannone
ancora non è contento
di sangue la belva umana
e ancora ci porta il vento.
Io chiedo quando sarà
che l'uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento si poserà.
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martedì 26 gennaio 2016
26 gennaio - la prima del giorno - Guilty (Randy Newman)
Yes, baby, I've been drinkin'
And I shouldn't come, know
But I found myself in trouble, darling
And I had nowhere else to go
Got some whisky from the barman
Got some cocaine from a friend
I just had to keep on movin'
'Til I was back in your arms again
I'm guilty, baby I'm guilty
And I'll be guilty all the rest of my life
How come I never do what I'm supposed to do
How come nothin' that I try to do ever turns out right?
You know, you know how it is with me, baby
You know, you know I just can't stand myself
It takes a whole lot of medicine
For me to pretend that I'm somebody else
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lunedì 25 gennaio 2016
25 gennaio - La prima del giorno - Cyrano (Francesco Guccini)
Venite pure avanti, voi con il naso corto,
signori imbellettati, io più non vi sopporto,
infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
perchè con questa spada vi uccido quando voglio.
Venite pure avanti poeti sgangherati,
inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza
avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finchè dura,
che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse
col ghigno e l' ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna,
però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco!
Io non perdono, non perdono e tocco!
Facciamola finita, venite tutti avanti
nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte,
coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
in questo benedetto, assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato,
spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco!
Io non perdono, non perdono e tocco!
Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz' ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d' essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste
perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco:
le parlerò coi versi,
le parlerò coi versi...
Venite gente vuota, facciamola finita,
voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito,
guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso,
che Dio è morto e l' uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali,
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti,
per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!
Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,
ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo,
per sempre tuo,
per sempre tuo,
per sempre tuo Cirano
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venerdì 22 gennaio 2016
La prima del giorno
Mentre aspetta, guarda l'orologio, sono le quattro in punto, questo deve finire
Deve dirglielo, non ne può più, lei prova il suo discorso
Mentre lui apre la porta, lei si gira dall'altra parte
Fa finta di dormire mentre lui si ferma a guardarla
Lei mente dicendo di amarlo, non riesce a trovare un uomo migliore
Lei sogna a colori, sogna in rosso, non riesce a trovare un uomo migliore
Non riesce a trovare un uomo migliore
Parlando da sola, non serve che nessun altro lo sappia
Lo dice a se stessa, oh
I ricordi tornano a quando era coraggiosa e forte
E aspettava che il mondo la accompagnasse
Lei giura che lo sapeva, ora maledice che lui se ne sia andato
Lei mente dicendo di amarlo, non riesce a trovare un uomo migliore
Lei sogna a colori, sogna in rosso, non riesce a trovare un uomo migliore
Lei mente dicendo di amarlo ancora, non riesce a trovare un uomo migliore
Lei sogna a colori, sogna in rosso, non riesce a trovare un uomo migliore
Non riesce a trovare un uomo migliore
Lei lo amava
Non vuole andarsene in questo modo
Lei lo nutre
Ecco perché lei ritornerà di nuovo
Non riesce a trovare un uomo migliore
Non riesce a trovare un uomo… migliore…
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giovedì 21 gennaio 2016
La prima del giorno
Guarda i muscoli del capitano,
tutti di plastica e di metano.
Guardalo nella notte che viene,
quanto sangue ha nelle vene.
Il capitano non tiene mai paura,
dritto sul cassero,
fuma la pipa, in questa alba fresca e scura
che rassomiglia un po' alla vita.
E poi il capitano, se vuole,
si leva l'ancora dai pantaloni
e la getta nelle onde
e chiama forte quando vuole qualcosa,
c'è sempre uno che gli risponde.
Ma capitano non te lo volevo dire,
ma c'è in mezzo al mare una donna bianca,
così enorme, alla luce delle stelle,
che di guardarla uno non si stanca.
Questa nave fa duemila nodi,
in mezzo ai ghiacci tropicali,
ed ha un motore di un milione di cavalli
che al posto degli zoccoli hanno le ali.
La nave è fulmine,
torpedine, miccia,
scintillante bellezza,
fosforo e fantasia,
molecole d'acciaio,
pistone, rabbia,
guerra lampo e poesia.
In questa notte elettrica e veloce,
in questa croce di Novecento,
il futuro è una palla di cannone accesa
e noi la stiamo quasi raggiungendo.
E il capitano disse al mozzo di bordo
"Giovanotto, io non vedo niente.
C'è solo un po' di nebbia
che annuncia il sole.
Andiamo avanti tranquillamente".
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mercoledì 20 gennaio 2016
La prima del giorno
Ho bussato alla porta della sala del trono
ho cercato la mappa che mi indicasse la strada di casa
ho inciampato su cuori tramutati in pietra
la strada dei buoni propositi è diventata arida
Ci prendiamo cura dei Nostri
Ovunque questa bandiera sia spiegata
Ci prendiamo cura dei Nostri
Da Chicago a New Orleans
dai muscoli alle ossa
Dalla baracca al super dome
non c'è nessun aiuto
la Cavalleria è rimasta a casa
Non c'è nessuno ad ascoltare gli squilli di tromba
ci prendiamo cura dei Nostri
Ovunque questa bandiera sia spiegata
Ci prendiamo cura dei Nostri
Dove sono gli occhi, gli occhi con la volontà di vedere?
dove sono i cuori traboccanti di compassione?
Dov'è l'amore che non abbandona?
Dov'è il lavoro che renderà libere le mie mani, che libererà la mia anima?
Dov'è lo spirito che regnerà sovrano su di me
Dov'è la promessa (che viaggia) da una costa all'altra?
Ovunque questa bandiera sia spiegata
Ovunque questa bandiera sia spiegata
Ovunque questa bandiera sia spiegata
Ci prendiamo cura dei Nostri
martedì 19 gennaio 2016
La prima del giorno
You know good and well it's true.
They never do what you want 'em too.
Cuz people ain't no good.
They're no good on weekends.
When they come out to play.
They're no good for bookends.
Cuz you can't make 'em stay...hey!
People ain't no good.
People ain't no good.
They never do what I think they should.
So people ain't no good.
Yeah people are just a waste.
They're all over the place.
Ya see 'em everywhere ya go.
And I don't like their face.
And people don't like me.
Why I sure don't know.
But even a jerk like you could see.
It's obviously so...so...
They always get some smile.
They always stand like this.
They always tell ya who is what.
Well what I say is this.
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lunedì 18 gennaio 2016
Come Don Chisciotte 2.4
Ecco lo streaming della puntata andata in onda giovedì 14 gennaio
Questi i brani trasmessi:
- david bowie – space oddity
- dictators – motor race rock
- siranda – il tuo veleno
- xavier rudd – rainbow serpent
- la sindrome di kessler – in attesa
- joe louis walker – black and blue
- sharazad – il male che fa
- pokey lafarge – wanna be your man
- earthset – rEvolution of the species
- james bay – when we were on fire
- terence trent d’arby — wishing well’
(per chi volesse scaricare la puntata in mp3 ed ascoltarla offline, cliccate su "ascolta con il tuo player" poi cliccate col tasto destro del mouse sul tasto Play e "salva audio/video come")
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Il Blues dell'Assistente Sociale
In un periodo della mia vita dove la passione per il mio lavoro è probabilmente ai minimi storici, arriva come un elisir questo pezzo del collega e soprattutto amico paolo.
Il blues dell'assistente sociale è proprio perfetto per definire lo stato d'animo che spesso mi attanaglia e che mi porta a lunghi esami di coscienza da cui esco spesso sconfitto e frustrato.
Un pezzo che profuma di texas e steve earle, un accostamento gratificante e che mi riempe di orgoglio come appassionato di musica, come professionista ed ovviamente come amico dell'autore.
Mancano a mio avviso almeno un paio di strofe dedicate a chi il blues ce lo crea e non parlo certo degli utenti, bensì di chi trae vantaggio nel metterci in difficoltà e chi specula e si approfitta del nostro tener fede al segreto professionale.
Lo smantellamento dello stato sociale a cui partecipano con entusiasmo le forze politiche, "culturali" ed economiche di questo paese ricorda scenari desolati e da grande depressione proprio come questo pezzo può essere accostato alle dolenti ballate di woody guthrie, che raccontavano quei tempi miseri.
Il brano si concentra sulla sensazione di fatica e sofferenza che ci portiamo dietro a forza di respirarla dai nostri utenti, con in più la rabbia di vedere il nostro ruolo strumentalizzato e soprattutto non capito dagli stessi.
"Provo a leggere con i tuoi occhi, ma a volte preferirei essere cieco", strofa durissima e meravigliosa che racchiude la grande verità del nostro provare sempre a calarci nella realtà di chi ingoiando bocconi amari si rivolge a noi e provando a volte il desiderio di non vedere quello che realmente sono il mondo e la realtà dove sono inserite queste persone.
Arriveranno ad odiarci, molti già lo fanno, altri si lasceranno convincere a farlo; in un gioco delle parti cinico e bastardo, ahimè, la nostra professione spesso ha interpretato ed interpreterà la parte del parafulmine, del punchball, dello spaventapasseri abbandonato alla mercè dei corvi.
Mi piacerebbe fare mia la frase sul continuare a lavorare duramente ma ho un rigurgito di onestà e so che potrei e dovrei fare molto di più.
So anche, ahimè, che non posso sempre nascondermi dietro al "non essere un santo", perchè non ne ho il diritto, però ogni giorno il senso del mio lavoro è meno a fuoco e questo non va affatto bene.
Comprate sto disco, chi lo ha composto ha un punto di osservazione del mondo interessante con cui confrontarsi.
Per info: pagina facebook
Ho azzardato una traduzione del brano, approvata dal suo autore, che vi giro qui
beh, ogni giorno sono in trincea
tu mi porti la sofferenza e credi alle bugie
continuo a dirti cosa è vero
e che ciò a cui credi sono chiacchiere e notiziari
sopravvivo
con il blues dell'assistente sociale
vuoi giustizia e cibo per tuo figlio
ma sei spaventata da ciò che sono
continuo a lavorare al buio
sapendo che sono tempi duri
sopravvivo
con il blues dell'assistente sociale
il blues dell'assistente sociale
non sono un diavolo nè un santo
devo affrontare lacrime e dolore
provo a leggere con i tuoi occhi,
ma a volte preferirei essere cieco
sopravvivo, sopravvivo, sopravvivo
con il blues dell'assistente sociale
questi tempi duri continueranno
e tu arriverai ad odiarmi
continueremo a lavorare duramente
ma questa professione
è abbastanza tosta per sopravvivere
con il blues dell'assistente sociale
La prima del giorno
On a dark desert highway, cool wind in my hair
Warm smell of colitas, rising up through the air
Up ahead in the distance, I saw a shimmering light
My head grew heavy and my sight grew dim
I had to stop for the night
There she stood in the doorway;
I heard the mission bell
And I was thinking to myself,
"This could be Heaven or this could be Hell"
Then she lit up a candle and she showed me the way
There were voices down the corridor,
I thought I heard them say...
Welcome to the Hotel California
Such a lovely place (Such a lovely place)
Such a lovely face
Plenty of room at the Hotel California
Any time of year (Any time of year)
You can find it here
Her mind is Tiffany-twisted, she got the Mercedes bends
She got a lot of pretty, pretty boys she calls friends
How they dance in the courtyard, sweet summer sweat.
Some dance to remember, some dance to forget
So I called up the Captain,
"Please bring me my wine"
He said, "We haven't had that spirit here since nineteen sixty nine"
And still those voices are calling from far away,
Wake you up in the middle of the night
Just to hear them say...
Welcome to the Hotel California
Such a lovely place (Such a lovely place)
Such a lovely face
They livin' it up at the Hotel California
What a nice surprise (what a nice surprise)
Bring your alibis
Mirrors on the ceiling,
The pink champagne on ice
And she said "We are all just prisoners here, of our own device"
And in the master's chambers,
They gathered for the feast
They stab it with their steely knives,
But they just can't kill the beast
Last thing I remember, I was
Running for the door
I had to find the passage back
To the place I was before
"Relax, " said the night man,
"We are programmed to receive.
You can check-out any time you like,
But you can never leave! "
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domenica 17 gennaio 2016
CLAP YOUR HANDS FOR MIMMO CATRAME!!!!
Guccini lo diceva da anni, che gli americani ci fregano con la lingua e no, non si riferiva a monica lewinski o a catherine zeta jones.
A margine di quella che sta diventando una bella scena di rock and roll, è divertente notare come questa profezia contenuta nell'album concerto con i nomadi, sia ancora totalmente vera.
La domanda, che nasce come da tradizione, spontanea è: perchè? anzi WHY???
Perchè ci sono un sacco di musicisti italiani davvero validi eh, sia chiaro, che giustamente abbracciano la musica rock e a scrivono in inglese che poi sembra che perdano l'uso di quella italiana?
Il rock è inglese\americano, non si scappa, quelle sonorità chiamano la lingua di elvis, di mick, robert, bob, bruce, eddie, tutti questi qui insomma.
Però.
Perchè se sei italiano e suoni in italia davanti ad un pubblico italiano tra un brano e l'altro parli in inglese, pig the your? (porco il tuo?)
Perchè ti cali così tanto nella parte?
thank youuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!
ondeghitaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaar!!!!!!!!!!!!!!!!!!
welcome!!!!
ANYWAY!!!!!!
YEP!!!!!
Cosa spinge un cantante italiano al cientopecciento a parlare in inglese a degli italiani????
Cosa passa in his head????
davvero crede di perdere credibilità se presenta tano, turi e santo dicendo che suonano chitarra basso e batteria?
E quindi, all together now:
MAKE SOME NOISE FOR MIMMO CATRAME!!!!!!!!!!!!!!
WAVE YOUR HANDS FOR CICCIO LATRINA!!!!!!!!
cercatevi almeno dei musicisti con dei nomi stranieri cazzo
Tipo MAICOL, SHARON o PHILIP
o ALEX
ai dont toc enimor chillov iellovmeeen
La prima del giorno
Her point of view was radical
More than just a change of plan
She sold me her proposal
Which I did not understand
She said the secret is in the road
I tried to decode the signs
And followed her for seven years
All eyes and ears
Our destinies entwined
Our destinies entwined
The new land lay like Eden
Underneath my hungry feet
Its trees were talk
its people all so noble in defeat
Men were digging
Men were building
Men were killing time
I took a spade and volunteered
A pioneer
Our destinies entwined
Our destinies entwined
I made a stand on principle
but I had not grasped the facts
One folly breeds another
I made all the wrong contacts
I fell in with strange company
for their armour it did shine
I took the only path I knew
they took it too
Our destinies entwined
Our destinies entwined
While all men shouted black is white
And swore that good is ill
I saw three crosses pierce the sky
Above a distant hill
The sky burned red as I turned my head
And I left that scene behind
I took another god to be my guide
The one inside
Our destinies entwined
Our destinies entwined
I lay in bed and as stumbled
from the vale of sleep
across the theatre of my mind
A passing thought did creep
That love is all and all is love
Love infinitely kind
I woke and glimpsed through prison bars
A billion stars
Our destinies entwined
Our destinies entwined
Our destinies entwined
Our destinies entwined
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sabato 16 gennaio 2016
Dagma Sogna - Prendo tempo (ormai è tardi)
Qualcuno dovrebbe dirglielo che non si fa.
Non è bello scrivere certi pezzi e spaccarti il cuore in due al punto da sentire le lacrime che prepotentemente ti salgono in viso.
Fanno tanto quelli brutti, sporchi e cattivi i Dagma sogna e poi ti ammazzano il pomeriggio con un brano del genere.
Adoro il loro EP Elefanti di nuvole, 4 pezzi che ho ascoltato a ripetizione e che parlano di rapporti tra le persone, di leggerezza cercata e desiderata, di dolore che si prova a perdere qualcuno, anche se magari nostro non lo è mai stato del tutto.
Questa è sempre stata la mia preferita, paracula il giusto, suonata con gusto, fottutamente radiofonica, con un testo che riassume le tematiche delle altre 3.
La voce di Alessandro che sale e scende come a sottolineare le emozioni del protagonista e la band dietro che con una linea melodica apparentemente semplice dimostra di poterne stratificare il suono grazie a tanta bravura.
Quel brutto ceffo di Davide poi, non ne parliamo, sempre con sti occhiali da ricercato ed il bicipite arrogante, che tocca i tasti e crea quel tappeto adatto agli struggimenti, mentre la chitarra di Daniele ad un certo punto se ne esce con un solo che è un bel vaffanculo al male e a chi ce ne fa.
Il video, che da sempre ho pensato fosse necessario per un pezzo simile, vede la telecamera girare intorno alla band ed ai protagonisti di una non-storia. Un movimento quasi da estraneo, che con discrezione racconta un addio, sofferto e difficile da accettare, reso ancora più duro dalla necessità di tenerlo nascosto, come nascosta era la relazione tra i due, mentre tutto intorno impazza la movidahahahaha no scusate lo hanno girato a Savona, mentre tutto intorno la gente ignara prosegue la sua vita.
In attesa di una recensione fatta finalmente bene alla loro musica, leggetevi l'intervista che Vera ha fatto a sti disgraziati nel numero 5 di Bibbia d'Asfalto - Poesia Urbana e Autostradale.
E diteglielo che non si fanno certe cose, che qui c'è gente sensibile.
Pensi che non sappia che domani te ne andrai
Non voltarti ormai
È troppo tardi
Per i rimpianti
Torna da lui così
Pensi che non sappia che poi dimenticherai
Me e tutti i miei guai
O i baci caldi
E i sogni infranti
Torna da lui così
Prendo tempo parlo lento sento che ci sei ma domani i miei vorrei, chiederanno dove sei.
Muovi lento il volto e le tue mani su di me
Ma domani non sarai
Che uno spazio perso ormai
Dentro me sarai una pioggia ormai è tardi
Pensi che non sappia che domani fingerai
Non sia stato mai
Con gli occhi stanchi
Guardando avanti
Di fianco a lui...
Così...
Un urlo silenzioso
Che arriverà da te
E che tu ascolterai
Parole che raccontano di noi
Di quello che anche se lo vuoi
Non vivremo mai...
La prima del giorno
Say your prayers, little one
Don't forget, my son
To include everyone
Tuck you in, warm within
Keep you free from sin
Till the Sandman he comes
Sleep with one eye open
Gripping your pillow tight
Exit: light
Enter: night
Take my hand
We're off to never never land
Something's wrong, shut the light
Heavy thoughts tonight
And they aren't of Snow White
Dreams of war, dreams of liars
Dreams of dragon's fire
And of things that will bite
Sleep with one eye open
Gripping your pillow tight
Exit: light
Enter: night
Take my hand
We're off to never never land
Now I lay me down to sleep
Pray the Lord my soul to keep
If I die before I wake
Pray the Lord my soul to take
Hush little baby, don't say a word
And never mind that noise you heard
It's just the beasts under your bed
In your closet, in your head
Exit: light
Enter: night
Grain of sand
Exit: light
Enter: night
Take my hand
We're off to never never land
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