venerdì 25 marzo 2011

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chiudere le curve
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Scontri al derby benefico Juve-Toro
Un ultrà in manette e sette indagati

Un giovane egiziano scambiato
per un tifoso avversario e preso
a calci e pugni. L'aggressore già sottoposto a Daspo nel 2001

Un arrestato e sette denunciati negli scontri prima, durante e dopo la partita delle vecchie glorie di Juve e Toro che ieri si sono incontrati in un derby allo stadio Olimpico di Torino per raccogliere fondi in favore dell’AriSLA, agenzia di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica. L’iniziativa benefica non ha fermato gli ultras delle due tifoserie che già prima della partita hanno cercato di venire a contatto fuori dallo stadio, ma sono stati fermati dalla polizia.

Un giovane egiziano però, che passava per caso sotto lo stadio con una kefia bianca e nera, è stato scambiato da un ultrà granata per un sostenitore della Juve che lo ha aggredito con calci e pugni. L’aggressore, un torinese di 34 anni già sottoposto a Daspo nel 2001, è stato denunciato a piede libero. Le tensioni sono continuate all’interno dello stadio: alla fine del primo tempo nella curva sud, all’interno della tifoseria juventina, è scoppiata una violenta rissa tra esponenti dei «Bravi ragazzi» e i dei «Drughi».

Gli agenti della Digos, intervenuti per sedare la rissa, hanno arrestato Davide Moscatiello, un torinese di 34 anni pluripregiudicato e con un Daspo in corso, per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e rissa. Altri tre juventini, di cui due colpiti da Daspo, sono stati denunciati a piede libero. Gli scontri sono proseguiti all’esterno al termine della partita dove i tifosi delle due squadre hanno tentato di venire. Gli agenti hanno denunciato tre ultras granata, tra cui un minorenne, mentre tentavano di venire a contatto con i tifosi juventini brandendo bastoni e aste.

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