sabato 14 maggio 2011

Downbound train

scritto nella primavera 2002


Sotto casa mia si sta celebrando il funerale di una povera ragazza uccisa per questioni di droga e di chissà che altro, all'interno della chiesa, una madre piange il dolore più grande che possa provare, all'esterno i suoi amici piangono la perdita di una persona cara... forse per coinvolgimento emotivo, ascoltando la traccia 5, mi rendo conto di come Bruce racconti di quanto il mondo esterno condizioni anche i nostri rapporti più personali. 
Il protagonista aveva "qualcosa che andava in questo mondo", un lavoro, un amore. La crisi americana (la stessa che porta il reduce del Vietnam a "bruciare per 10 anni in strada"?) lo rovina... licenziato, probabilmente si incattivisce e l'amore muore, lasciandolo solo con i suoi fallimenti. Ma non basta... è tutto un susseguirsi di errori e cadute, che coinvolgono ogni aspetto della vita; la corsa alla sicurezza economica rende l'uomo solo, egoista, meschino... il protagonista se ne rende conto, ma è altrettanto consapevole di ciò che gli sta accadendo, del fatto che è su un treno destinato al baratro.
Il fallimento della sua vita sentimentale si manifesta in sogni ed incubi, a volte il protagonista crede che la vita possa ricominciare, che il suo amore non sia mai finito che lei "lo stia aspettando a casa"... ma ancora è il
treno che lo riporta alla dura realtà...ricordandogli la sua reale situazione.
La sua discesa, nell'ultima strofa, si arresta in carcere (road gang), che lo porta a lavorare proprio su una ferrovia, simbolo della sua rovina... ed il treno che rappresenta la sua "discesa agli inferi" è più che mai
presente.
Musicalmente la canzone si abbina bene con il testo... soprattutto la voce di Bruce. Mi viene spontaneo il paragone sia con "Working on the Highway" che con "Darlington county"... in entrambe il protagonista perde ciò che ha di più caro: la giovane fidanzata in Working, l'amico fidato, che finisce "in manette legato al paraurti della Ford di un poliziotto dellastradale"... ma, mentre nei due pezzi l'atmosfera musicale è comunque
festosa, questo brano (meno male!!!) non lascia adito ad equivoci.
Bruce racconta in questo disco la vita di uno realmente "nato negli USA"... solo che, a differenza di Ronald Reagan, lui sa e dice che non c'è niente da ridere... 

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