martedì 10 aprile 2012

La Giulia, suo nonno e bruce springsteen



C'è un luogo dove posso dire di essere cresciuto, fisicamente e moralmente, che posso chiamare ancora adesso CASA pur abitandoci lontano, un luogo di cui conosco ogni benedetta piastrella: la parrocchia del Sacro Cuore di Albenga.
È un posto dove in ordine sparso: sono andato a scuola, ho giocato a calcio, ho fatto il boy scout, ho pianto, ho riso, ho cantato, ho pregato, ho mangiato, ho passato giornate intere, ho passato weekend dove era l'unico posto dove stavo oltre a casa mia ma a casa mia ci stavo meno.
E soprattutto ho conosciuto una marea di gente, ho trovato amicizie che durano ancora oggi, mi sono innamorato.
In breve sono diventato bene o male l'uomo che sono oggi.
Ed in questa parrocchia, tra le tante persone importanti c'era Giacumìn.
Giacumìn non era solo un allenatore, non era solo il gestore del bar parrocchiale, Giacumìn ERA il Sacro Cuore.
Anche per chi, come me, non ha mai giocato nella san filippo, la squadra parrocchiale; lui era quello che ti dava il pallone per giocare nel campo piccolo, era quello che interveniva se litigavi, era ovunque e sempre al momento giusto.
Giacumìn, tanto per dirne una, se durante le partite dei bambini sentiva qualche genitore alzare troppo la voce sostituiva il figlio dell'urlatore, cosa che se applicata rigorosamente oggi, salverebbe dalla rovina morale quintali di ipotetici cristianironaldi che a 7 anni si sentono già dire la qualunque dai genitori, perchè “ah si, il ragazzo ha i numeri” (si, idiota e tu li dai, i numeri).
Giacumìn che a ragione è stato visto come un padre da migliaia di ragazzini ed ha avuto due figlie femmine.
Giacumìn che, non è un segreto, non aveva tutto sto entusiasmo per la presenza in parrocchia di noi scout, ma che ho visto commosso quando la sua nipotina è diventata lupetta.
Ed io ho avuto la fortuna di essere il responsabile delle lupette l'anno in cui è entrata sua nipote giulia, e credetemi, sta cosa è stata importantissima per me, aveva un valore simbolico fortissimo, perché dopo domeniche intere passate a giocare a pallone da bambino con i miei genitori tranquilli perché si fidavano dell'ambiente (e in primis di Giacumìn), essere io responsabile di una parte della sua famiglia significava veramente “essere cresciuto”.
E io e la giulia ci siamo “voluti bene” da subito, perché lei aveva una voglia matta di fare questo “grande gioco” che erano gli scout ed io, come ho detto prima, ero super felice di essere tra i primi ad insegnarglielo.
E pure la mamma della giulia è una persona speciale; un matrimonio difficile, tante insicurezze e paure e soprattutto la totale fiducia che ha dato a me ed agli altri capi quando giulia è entrata negli scout hanno reso il nostro rapporto molto forte, come raramente mi è capitato con altri genitori.
Gli anni passano e la giulia è ormai una ragazza di 22 anni che senza paura sta cercando la sua strada nel mondo e questa ricerca l'ha portata fino in america, a new york.
Anche se ci siamo un po' persi di vista, con la giulia ci sentiamo (anche grazie al meraviglioso mondo di internet) e sappiamo di avere in comune, come con sua mamma roberta, una forte passione per gli u2, che abbiamo visto “insieme” dal vivo a torino nel 2001.
Ma non solo, musicalmente parlando.
Perché la giulia è innamorata follemente di bruce springsteen.
E qui la cosa si fa veramente spessa, perché ho detto e scritto mille volte quanto ritenga le sue canzoni importanti per me, quindi se a questo ci uniamo tutto lo spatafione di cui sopra sul sacro cuore e l'educazione e la crescita e gli scout e il giuoco del calcio, beh capite che se la giulia mi fa l'esordio ad un concerto di springsteen io sono contento esattamente come se fossi lì insieme a lei.
E la giulia l'esordio ad un concerto di springsteen l'ha fatto ieri, a new york, al meeeeeedisooooooooooooooooooooooooon squeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeer gardeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeen.
(posso dirlo una volta solo? Solo una giuro: STASTRONZA)
e visto che era un paio di mesi almeno che insomma la sentivo bella carica per l'evento, ho preteso di avere in tempi brevissimi le sue impressioni a caldo, caldissimo.
Primo perché mi fa piacere condividerle con lei, secondo perché dopo anni ed anni sono arrivato alla conclusione che le uniche cose interessanti sui concerti di springsteen le scrivono quelli che lo vedono per la prima volta; sono assolutamente certo di questo, perché l'impatto che un suo concerto può avere su un novizio è assolutamente devastante e soprattutto irripetibile.
Senza contare che noi springsteeniani abbiamo sta competitività proprio insita in noi stessi in quanto tali, per cui già dal secondo concerto diventiamo chi più chi meno dei rompicoglioni.
Ma il primo, oh gente, il primo è una cosa incredibile, tu arrivi lì e per quanto possa aver sentito e visto e letto e scaricato tutto il sentibile, vedibile, scrivibile e scaricabile, vieni devastato dal suo concerto.
A torino nel 2009 dietro di me c'era una famiglia con due figli dell'età circa della giulia ed alla fine del concerto ho passato mezza canzone a guardarli mentre spalancavano gli occhi increduli, entusiasti, felici, DEVASTATI dal loro primo concerto di springsteen.
E per quanto lei dica il contrario, e per quanto a me piaccia DA MATTI pensare il contrario, mica c'entro io con st'innamoramento per springsteen, peeeeeeeeeeeeeeerò, il primo capo scout non si scorda mai, quindi praticamente dalla metropolitana che la riportava a casa, la giulia ha iniziato a scrivermi cosa ha provato e ne è uscito fuori un qualcosa di indescrivibilmente bello, sincero, limpido.
Ve lo regalo, con l'augurio che ognuno di noi che abbiamo x (o xy) (o xyz) concerti alle spalle, che ci sentiamo navigati ed esperti, possiamo ancora per un attimo provare quello che ha provato la giulia ieri sera:

Ohhh cazzo (Posso dirlo?) (grande inizio, qui posso dire che si vede l'impronta del Cala)

Un Bruce arrabbiato, ma con un sorriso bellissimo.
Un Bruce che lancia bambini, ci canta e ci scivola per il palco.
Un Bruce che si fa una bevuta, balla sul pianoforte e si getta sul pubblico.
Un Bruce che fa tremare tutto il Madison...non scherzo!
Una Band esagerata, una spruzzata di Soul e un Big Man da brividi (non puoi non sentirlo)!

Sono un pochino confusa...ma sempre piu' innamorata!

Ho fatto il viaggio in treno paralizzata, ferma...con il magone e se devo dirla tutta ho gli occhi lucidi ancora adesso.
Alla fine del concerto avrei urlato, corso e sarei scappata su una macchina rubata per non so' dove.
Mi sono sentita a casa, in famiglia.
Gente di Torino, vecchie che si muovevano meglio di me e una sconosciuta che mi ha strinto a se' quando mi sono messa a piangere a "land of hope and dreams"...cazzo!
E' stata un'esperienza catartica, mi ha strappato qualcosa da dentro, ne ha aggiunto dei pezzi, ha lasciato dei vuoti, mi sono sentita parte di qualcosa, ma e' come se adesso dovessi camminare con le mie gambe...oh cavolo sono parole senza senso e forse non sto scrivendo nemmeno in italiano! Non farci caso...e' l'emozione! 


Sono davvero contenta di essere andata sola, perche' doveva essere cosi'.
(che poi, come ho detto, non ero sola)
E' una di quelle cosa da spuntare nella "Mia Lista"
-Vedere Bruce tra la sua gente FATTO
Non posso negare (e devo urlare ) che ad avermi mosso dalla mia realta' albenganese fino a questa "Land of Hope and Dreams" siano state le sue parole, le sue canzoni e la sua band.
"Mamma, io un giorno vedro' Bruce in America".
Quel giorno all'Acquario di Genova, quando mio papa' ha messo quella cassetta in macchina qualcosa e' cambiato.
Avevo solo 5 anni ma qualcosa stava cambiando.
"Born down in a dead man's town..."
Ciao Gente, Giulia e' partita...

Penso che sia ora di lanciare la mia palla demolitrice...non so' bene come, quando, quale, dove e perche'...ma penso che quel momento stia arrivando,
Non posso non ritrovarmi nelle sue canzoni, non posso non credere nelle sue parole.
I miei "Idoli" sono Kerouac, la Pivano e Lui....tutto cio' cavolo, comporta un peso, una responsabilita'...e' qualcosa piu' grande di te e nessuno ti ha dato un libretto con le istruzioni.
Ieri sera dopo il concerto e' stato difficile controllarsi dopo tutto quello che era successo nelle 3 ore prima.

Sta diventando sempre piu' diffiicile dopo aver letto per la millesima volta "On the Road" non partire per la "Mia Strada"....E quando le persone mi dicono..."Ma sei gia' in America cosa pretendi?"
Io rispondo "Fanculo!"
NY cari miei non e' un capolinea, secondo me tutto deve ancora iniziare.
Non sono mai stata cosi' confusa nella mia vita, e' devo ringraziare anche lui per questo.
Non sto scherzando....ho bisogno di stimoli, di qualcuno che mi dica "Giulia, Svegliati, Muoviti, Corri, Vai, non guardarti indietro!"
Pochissimi, ook forse 3 persone mi capiscono e tanti fanno finta di capirmi, ma non importa.



This Train
Carries whores and gamblers
This Train
Carries midnight ramblers
This Train
Carries broken-hearted
This Train
Carries souls departed
This Train
Dreams will not be thwarted
This Train
Faith will be rewarded
This Train
Carries fools and kings
This Train
Hear the big wheels singing
This Train
Bells of freedom ringing

Cala...sono piu' confusa di ieri...non so' bene cosa ho scritto

Cala...mi sono appena messa il mascara...ti pare che devo gia' sembrare un panda?
Mi emoziono troppo facilmente in sto periodo....Giulia torna in te!
Devo scappare...ci sentiamo dopo.
Posso solo dirti grazie per "Svegliarmi"! 

Grazie a te Giulia, grazie a te. 



Nessun commento: