settimana scorsa:
Questa sera sarò dovrò partecipare alla prima serata per i genitori
dei bambini di 4a elementare, dal titolo "Le parole non dette", che
affronta l'argomento degli abusi sui bambini (con loro ne parlano il
giorno prima a scuola). Sembra che faranno alzare ogni genitore
presente in sala, che dovrà dire il proprio nome, la professione, il
nome del proprio figlio, un proprio pregio e un proprio difetto.
Ho sentito quella mamma che è
partita in quarta (che poi perché si dice partire in quarta, che se
provo a partire in quarta con l'auto mi si inzucca subito. Comunque io
ho un'automatica. Ok, chiudo la parentesi) con "Mio figlio ha detto di essersi annoiato, ma d'altra parte lui sa già tutto. Sa anche cosa è un preservativo.".
Purtroppo non lo sapevano i suoi nonni altrimenti avrei evitato di sentire una simile minchiata.
Ho
sentito una mamma affermare che lei ascolta molto attentamente le
domande del figlio perché sa che lui è più maturo dei suoi compagni e
quindi lei si aspetta sempre domande molto pertinenti, un po' com'era
lei da bambina.
Vedi discorso dei nonni e del preservativo di quella tre sedie più un la.
Ho
sentito una che quando ha aperto bocca assomigliava in maniera
racapricciante a Marina Massironi quando fa la spettatrice nello
spettacolo "I corti" di Aldo, Giovanni e Giacomo. Anche quelli seduti
vicino a lei hanno tentato l'auto-impiccagione.
Ho
sentito parole che di solito non senti ad una serata informativa. Di
genitori. Che parlano di bambini. Dei propri bambini. Sto parlando di
termini come: figa, cazzo, pube, vulva e pompino.
Ho sentito un papà chiudere alla grande la serata (anche se figacazzopubevulvapompino sono comunque già qualcosa),
rendendola epica come poche nella vita perchè, raccontando della sua
famiglia a tavola per cena, ha detto (se state leggendo dallo smartphone
fermatevi e sedetevi su una panchina): "L'altra sera a casa eravamo a cena seduti al desk e...
[...]". Alt! Stop! Ferma! COSACOSACOSACOSA???!!!
COSA-CAZZO-HAI-DETTO??? Dove è che eravate seduti a cena???? Posso
bestemmiare? No, non voglio dire cose tipo "Oh Madonna" oppure "Gisus
Craist", voglio proprio bestemmiare pesantamente. Quelle bestemmie che
senti nei cantieri o nelle osterie.
A quel punto mi sono immaginato così e non ho più sentito un cazzo, anzi un pene.
Ovviamente, anche ieri sera, la voglia di trombare è rimasta in garage, chiusa nel baule.
PS: Anche gli altri
hanno sentito. Hanno sentito una mia battuta fulminea e improvvisa, che
ha fatto emettere un boato di risate generale, Tata Lucia e Patti Smith
comprese. Non la racconto perché adesso perderebbe il 99.9%
dell'effetto. All'uscita mi sono preso anche qualche pacca sulle spalle
da altri genitori che non avevo mai visto prima o con i quali non ci si
scambia neanche un "ciao". Ma non è un problema: da domani riprenderemo a
non salutarci.
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