10 anni.
10 anni da quel weekend, dove avevo preso il mio zaino ed ero andato verso quella che, con l'enfasi tipica del periodo, pensavamo fosse la terra promessa.
10 anni dal primo reggello.
Che poi la serata si chiamava Spirit in the night, al massimo Bruce_it Reunion, ma no, per tutti si andava a reggello.
Che poi reggello mica tanto, era un albergo a 43 metri dal casello autostradale.
10 anni dalla data che almeno per me ha segnato l'inizio di quella che chiamo l'Età dell'acquario springsteeniana, dove noi fans di springsteen, novelli figli dei fiori, ci amavamo con trasporto spirituale, con armonia celeste, con fratellanza universale.
10 anni, cazzo.
Rileggendo cosa scrivevo all'epoca, provo disagio, imbarazzo, perché 10 anni fa ero una persona diversa, che, come però faccio ancora, di fronte alle novità o a cose particolarmente coinvolgenti, avevo questo approccio totalizzante, mi buttavo a corpo morto dentro questi universi, figurarsi poi se si parla di musica, di bruce, di condivisione.
Ma provo anche tenerezza di fronte al me stesso di 10 anni fa che racconta le sue impressioni sul primo reggello; un alberto appena sistemato lavorativamente, di una ingenuità quasi nauseante, sempre polemico e rompicoglioni, ma schierato a difesa del Verbo springsteeniano manco dipendesse da me la sua conservazione.
Un alberto che ha appena iniziato a frequentare chi oggi è mia moglie e madre delle mie figlie; un alberto che ama tutti gli springsteeniani, nessuno escluso, che tutti vorrebbe conoscere, abbracciare, che a tutti racconta vagonate di cazzi suoi.
Un alberto che pian piano esce dal suo microcosmo provinciale, conosce gente, si sente al telefono con persone che vengono da lontano (tipo DA ROMA!!!!!), un alberto che suscita l'ironia dei suoi amici (ricordo perfettamente un addio al celibato dove il mio racconto di un concerto a rimini visto con gente conosciuta su internet aveva scatenato colpi di gomito e risolini soffocati a stento e male), un alberto che ritiene naturale vomitare via mail una riga di insulti alla sua ex fidanzata.
Un coglione, più o meno come ora, ma meno consapevole di esserlo.
E forse molto meno cinico e disilluso di ora, specie riguardo a certi sentimenti universali che dovrebbero nascere dalla passione comune per un cantante.
Si perché io, oggi, ad un reggello non credo che ci andrei, no non credo.
Non ci andrei perché ho altre priorità ed un weekend libero preferirei passarlo con la mia famiglia o, al massimo, qualche amico, un concerto, cose così.
Non ci andrei perché oggi, nel 2011, lo spirito di chi 10 anni fa organizzava e presenziava a reggello non c'è più.
10 anni fa c'era una smania quasi eccessiva di conoscersi, internet era relativamente una novità, stava davvero diventando strumento di massa, finalmente gente tipo me che non aveva nessuno o pochissimi con cui parlare di springsteen aveva l'universo mondo a disposizione. Si partiva e si andava, ovunque, pur di stare 2\3 ore insieme, ad un tavolo, a parlare di bruce e di noi, di noi e di bruce.
E si condivideva davvero, oggi non lo si fa più.
1 anno e mezzo fa sono andato ai glory days, festa storica, di un paio d'anni più vecchia di Spirit in the night, a rimini, organizzata dall'amico lorenzo.
Fantastica, locale sul mare, rimini, ehi voglio dire, RIMINI non l'autostrada roma – firenze, 4\5 ore di musica live, figata totale.
Ma non c'era lo spirito di 10 anni fa, c'erano tanti tantissimi ego in esibizione (fidatevi, sono competente sull'argomento, molto), c'erano persone venute li con lo scopo di farsi ammirare raccontando quanto sono fighi loro, quanto sono veri fans loro, quanto sono protagonisti loro, busta uno due o tre.
Reggello è sempre stato diverso da altre feste già esistenti.
Perché a reggello, specialmente i primi 2 anni, ci si andava per stare insieme E POI per sentire musica.
Perché se tu arrivavi a reggello alle 11 di mattina e i concerti iniziavano alle 18, non è che eri a rimini e ti facevi un bagno nell'adriatico.
Stavi li, a parlare, a conoscerti, a condividere.
Ed il tempo ovviamente non era mai abbastanza, infatti da reggello in poi era un continuo organizzare cene pranzi serate.
Ferrara, brescia, voghera, pavia, ladispoli, vercelli, aeroporto di malpensa quanti posti dove andare, per salutarci, farci una birra, parlare.
Poi ad un certo punto è scattato un qualche meccanismo.
Ad un certo punto, come è naturale e giusto che sia, abbiamo iniziato a capire che forse forse non è che solo per una passione musicale, allora PER FORZA dovevamo essere tutti amici.
Ad un certo punto non so bene quando, chi si comportava nel solito modo, col solito entusiasmo, non era più un fratello, anzi un blood brother, ma un pirla.
Ad un certo punto non si cantava più voce e chitarra, ma si reppava per dimostrare quanto siamo ottusi noi springsteeniani, meno male che c'era lui a insegnarcelo.
Ad un certo punto non c'era più condivisione, ma ostentazione.
Dove una volta c'erano mail lunghe 400 righe dove si raccontava ogni emozione provata, ora ci sono elenchi freddi di canzoni, anzi songs, ascoltate (io si tu no gnè gnè gnè), ci sono video di youtube dove al minuto 4.32 mi si vede inquadrato, ci sono libri tipo temi delle elementari, con foto e 3 righe di descrizione dei mitici posti di asbury park, una zona americana che oggi è rappresentata MOLTO meglio da programmi trash tipo jersey shore che dalle sonnnnnnngs di bruce.
Nel periodo che va tra il primo reggello e la pubblicazione di Accecati dalla luce era tutto bellissimo.
Poi morozzi ha avuto l'idea geniale, che doveva essere definitiva.
Quel libro era perfetto per simboleggiare e raccontare un popolo.
Doveva essere il primo e l'ultimo.
Invece da lì è partita la caccia allo scoop, al libro migliore, la gara al titolo di fan numero 1.
Da li, come funghi velenosi, sono apparsi nani, konti e cugini di sassofonisti, siamo in attesa di troie e ballerine.
Lo spirito di reggello non c'è più, almeno per quel che mi riguarda.
Come un setaccio per i cercatori d'oro, questi 10 anni, analizzati bene mi hanno lasciato tanta roba da scartare, ma alcune pietre preziose.
Alcuni amici, veri, reali, quotidiani.
Con loro passerei volentieri serate, pizzate, cene.
Anche non vicino all'autostrada.
Ma 10 anni fa era tutto bello, bellissimo.
Qualunque cosa.
Anche sta mail che avevo scritto all'epoca, Dio come mi era piaciuto scriverla e rileggerla.
Che tenerezza.
Che imbarazzo.
Albenga 18 maggio, si parte!!! Mi siedo sul treno ed inizia il concerto
del 1 luglio… ci poteva essere una colonna sonora migliore? Le ultime
note di blood brothers si spengono all’entrata in Pisa…
Firenze 18 maggio, passo a trovare un’amica, giro in centro, 200 chiese
viste (non me ne ricordo neanche 1), tappa obbligata alla Ricordi, una
strana sensazione: cosa sta x succedere ?, incontrerò persone che non
ho mai visto, ma di cui conosco “solo” la passione x un amico comune,
basterà x passare un bel week – end? Telefonata a Remo, appuntamento
alla mattina dopo, forse in stazione, forse in albergo… chissà cosa mi
aspetta….
Stazione di Firenze, 19 maggio, aspetto il treno x Incisa, altra
telefonata a Remo, traffico, ci si vede (finalmente!!!) in albergo…
come ci arrivo? Boh!! Ma del resto non è mica un problema… stazione di
Incisa, deserto, caldo, bar x chiamare un taxi… il taxi non
c’è… “l’accompagno io” dice la barista… beh se il buongiorno si vede
dal mattino…
Albergo “I ciliegi”, bello, casello di fronte, nessuno in vista, un
furgone bianco “sospetto” davanti ad una scala… camera…. Scendo un po’
teso… “ed ora come si fa? scendo e mi metto a cantare una canzone di
Bruce?”… gente che scarica degli strumenti… ciao! “piacere Flavio!!”
Flavio? Il mod? il santo protettore dei moderati? “piacere
Alberto!” “Alberto Cala?” eh già… “oddio ora che fa? Mi da una
bastonata x tutte le ca**ate che ho mandato in ML?” la prima stretta di
mano… un gran sorriso (beh allora non mi odiano così tanto) ed una voce
da dietro il bar che ripete “Alberto Cala?” ciao Spartaco!!! I
convenevoli finiscono in fretta, “ciao Piero!!”, poi cerco di rendermi
utile, porta la cassa, porta le aste x i microfoni, sposta i tavolini….
Poi un paio di persone nuove, una delle quali con un inconfondibile
accento romano.. Remooooooooooooo!!! Dopo tante telefonate, molte a
vuoto, finalmente un volto a ‘sto matto!!! E poi Monica, Molly, lo
sguardo dolce come le cose che scrive… arriva Sal, l’unica faccia nota…
arriva Komma (mi guarda “finto-male” ma la stretta di mano non lascia
spazio ad altri brutti pensieri)…Dana, la Jersey girl, col suo viso
dolce e la sua espressione di gioia e stupore ogni volta che qualcuno
le si presenta, i fratelli Bort… si chiacchiera, si ride… un ragazzo
con una maglietta “militante”, capelli lunghi, chitarra a tracolla,
Fabrizio… Tom Joad, uno dei pochi con cui ho chattato in Piazza Bruce,
mi conosce già, siamo felici di vederci… ”dobbiamo andare a prendere
Gandalf” così via, lasciamo i musici al soundcheck, si sale in macchina
io Remo e Monica, ci si apre un po’ di più… “ma a me non è che non
piace Ligabue, Monica è solo che…”… si parla di noi, della mia vita
sentimentale (beh con tutto quello che ho scritto era normale che se ne
ricordassero), “Gandalf, ci vediamo davanti alla stazione?” si ma come
lo riconosciamo? Colpo di genio, ragazzo solo con valigie e cuffie…
Claudio!!! Dopo le parole in ICQ, dopo gli sms, un altro volto…
Sergio!!! Incredibile, scende dalla macchina e sembra che ci conosca
tutti da anni.. dicevano che i toscani erano simpatici (a parte Cecchi
Gori), ma io credevo fosse un luogo comune x far andare la gente al
cinema ai film di Pieraccioni… 4 passi in centro, qualcosa nello
stomaco, si parla di cultura, di bambini, di noi.. si torna a Reggello,
tengo compagnia a Sergio e mi è chiara una cosa.. ascoltare Bruce fa
degli strani scherzi… nonostante si sia di età, regioni, culture, idee
diverse, ci sono dei punti che si hanno in comune, in un modo o
nell’altro abbiamo tutti una certa visione del mondo… Sergio mi
racconta di S.Siro, di sua moglie e del bambino (ma siamo sicuri che la
cassetta dei Backstreet Boys non gliel’hai regalata tu, vero?), io gli
parlo del mio lavoro… penso che sia incredibile parlare dei fatti
nostri a gente che conosciamo da un’ora scarsa…
La discoteca è piena, facce nuove… una coppia con una bambina, Claudio,
Miriam ed Enya… Claudio mi hai scritto la mail più bella che abbia mai
ricevuto… a tua figlia (MASCOTTE SICURAMENTE) non dire solo che ti sei
salvato grazie a gente che fa il mio lavoro, dille anche che c’è un
assistente sociale che grazie a te farà il suo lavoro con molta carica
in più… un video registratore acceso.. lo special HBO… una calamita…
sembra di essere in chiesa… qualcuno canticchia, qualcuno suona una
batteria immaginaria, altri hanno una fender, c’è chi balla… tenth
avenue, la “mossa di Bruce”, mi giro e vedo Monica con uno sguardo
strano negli occhi (guarda che ci ricordiamo tutti cosa
hai “sproloquiato” dopo lo ZDF… ahahahahahahah!!!)…. Do un po’ il
cambio a Remo alla cassa, non è difficile, anzi, ti permette di capire
subito chi hai davanti… poi Remo arriva con un ragazzo nuovo…
Mario!!!!! La mia guardia del corpo, il mio Blood Brother!!! Poi
il “Professor Boido”, puntuale e serio nei suoi impegni presi, mi dà la
B-Shirt…Bruce che si leva il cappello di fronte a ‘sti 400 e più matti…
Gianni Amaducci che si inchina quando capisce chi sono
(bastaaaaaaaaaaa!!! O divento megalomane e fondo un partito politico e
lo chiamo ehm.. ehm.. FORZA BRUCE) …è quasi ora di cena… si sale in
albergo?…
Davanti ad un buon piatto ed un bicchiere di vino ci si scioglie tutti
di più… brindisi… a Remo!! A Remo!!!… le mie mail OT e deliranti
sollazzano la tavolata … Gandalf e Remo le sanno quasi a memoria
(Oddio, il mio egocentrismo…), Remo ma io in camera non volevo Gandalf,
ricordi?… racconti di concerti, viaggi, notti in stazione… ma sono
meglio i boot o i cd ufficiali?… certo che i pilgrims… il fantasma di
Tom Joad… ci vorrebbe almeno una settimana di reunion per approfondire
le 1000 cose su Bruce che ci passano per la testa… “hai la pancia, hai
l’accento ligure… sei Cala…” sto x impazzire, mi faccio subito
riconoscere… Fabio Sari… e poi Redondo, amico di ICQ altri sorrisi,
parole…ma c’è della musica da sentire… chissà di chi…
Fabrizio, Tom Joad, io non so suonare la chitarra, ma solo x il fatto
di avere avuto i coglioni di salire su quel palco, nonostante fossi
emozionatissimo, meriti un applauso enorme, in più le tue versioni
acustiche mi sono piaciute un casino…
Bruce_it sgang… ci si incomincia a muovere, il poco ghiaccio rimasto si
scioglie, Fire… Catina che ammicca… Komma che ride suonando, ci manca
solo che facciamo i pignoli… Flavio, Icio, oddio non mi ricordo come si
chiama il cantante… ed il bassista?… ma chi è Lutgarda? Noooo!! È
quella matta che durante l’HBO non è stata ferma un attimo… “scusa x la
gaffe sul nome!!” zero secondi e già si ride insieme, ci dobbiamo
scambiare i cd, ma non ci importa farlo ora, abbiamo altro da fare…
Prima della x street, Flavio sale sul palco, si spoglia (ahia, e
l’autorevolezza del mod?), spiega il lavorone del cd-rom, fa salire
Remo… finalmente un po di gloria x lui… “vorrei ringraziare chi mi ha
aiutato…” fa il mio nome ed io mi chiedo “ma che ca**o ho fatto? Ho
raccolto qualche mail, le ho spedite a lui… non mi merito mica di
essere additato tra gli organizzatori di sto delirio…”
X street Band…. Ora è l’apoteosi, sotto il palco ad urlare, addirittura
a fare i cori al microfono in Badlands…Remo e Mario che mi salgono
sulle spalle, io che trovo (ma chissà da dove) la forza di saltare
con ‘sti 2 pazzi addosso… Claudio che “teme” di ascoltare Thunder
Road… “The screen door slams…” sono lì che mi impedisco di pensare a
ciò che sta canzone ha rappresentato x me, una voce alle spalle mi
dice “se provi a piangere ti picchio”, Fabio… mi accorgo che le mie
mail se le ricordano in tanti (troppi? ;)…)… grazie Fabio, me la sono
goduta!!! “It’s a town full of losers and i’m pullin’ out of here to
wiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin…” abbracciato forte a Claudio… che se ne andato
dalla città dei perdenti ed ha vinto (qualcuno dopo aver visto Enya
vuole contraddirmi?)…i pezzettini nati x correre, pugni alzati… ma
siamo sicuri che non ci sia Bruce sul palco?… “ho un armadio pieno di
vestiti nuovi, una bella rosa rossa ed una donna che posso chiamare mia
amica”… fra un po’, se continua così scriverò che sta canzone c’azzecca
un casino con la mia attuale vita sentimentale, incrociate le dita x
me… foto scattate, foto fatte, Flavio e Komma che si “sfogano” con
pugni e pinze sul mailer rompicoglioni… risate, tante risate… la torta,
voglio rendermi utile, mi improvviso cameriere, Catina taglia, io porto
i piatti, Spartaco le forchette… che squadra… meglio che al Grand Hotel
Baglioni 8 stelle…i brindisi… nessuno ha voglia di andarsene… parte una
VHS… Sergio, dopo aver visto Rosalita a S.Siro ho capito cosa dicevi
quando parlavi di Bruce al top nel 1985… commenti, sguardi persi
davanti alla TV… “non è possibile…” Big Man che guarda Bruce mentre lo
presenta agli 80000 del Meazza... ancora voglia di fare casino.. io e
Spartaco che giochiamo a calcio con una bottiglia vuota… giro x la sala
e vorrei fermarmi da ognuno, anche solo x dire 3 parole, la politica
con Tom Joad, definisce la mia storia “springsteeniana”, poi
addirittura scriverà che ha fondato l’Alberto – Cala Fan Club (oh
belìn…)… le 3.30, io e Gandalf crolliamo… si va in camera… una doccia…
la forza di dirsi appena 2 cose… poi cala il sipario su sta giornata
allucinante…
“Ricordiamoci le nostre facce ieri sera… sono meglio di oggi a
colazione…” sguardi stanchi, distrutti, ma felici… allora sta pazzia di
incontrarci non è andata così male… i saluti… iniziano in albergo… si
tirano avanti un bel po’…poca voglia di tornare a casa… viaggio x
Firenze… ancora parole … Enya che dorme in braccio a Miriam… Claudio,
chissà perché tutte le volte che penso alle tue due donne inizio a
canticchiare “My beautiful reward”…
La stazione affollata ci riporta alla realtà, biglietti, code… ma la
coincidenza a che ora è?…il tempo stringe… l’ultimo abbraccio è per
Claudio, per i suoi occhi arrossati, per la sua voglia di vivere…
Viaggio di ritorno… casa… telefonata di Remo, telefonata di Gandalf,
Monica in ICQ, Komma che mi manda la prima foto, le prime mail… “LA
COSA + BELLA È CHE ORA CI SONO TANTI POSTI DOVE ANDARE IN ITALIA
SAPENDO CHE TROVERAI DEGLI AMICI…” hai ragione Remo… hai proprio
ragione…