Amici,
E’ da tanto troppo tempo che non mi faccio sentire e
non vorrei che interpretaste questo silenzio in maniera errata…magari
pensando che piano piano io ed Elisabetta stiamo mollando la presa, che
ci stiamo rassegnando o arrendendo. A dire il vero sono certo che non
pensate queste cose, so che mia mamma, con la quale sono in contatto via
lettera tutte le settimane, vi aggiorna e vi rassicura sulle nostre
condizioni, ma penso sia giusto “battere un colpo”, farvi sapere ancora
una volta che stiamo bene, che siamo vivi e vegeti e soprattutto
combattivi, pronti , ancora una volta, ad affrontare il Processo di
Appello, che siamo sicuri metterà finalmente fine a questa triste ed
ingiusta storia che stiamo vivendo. Riceviamo ogni mese un pacco con
giornali, libri e le stampe del Gruppo di Facebook,siamo quindi
aggiornatissimi su tutte le vostre continue iniziative e proposte di
sostegno e solidarietà oltre che sulle vicende italiane ed
internazionali che direttamente od indirettamente coinvolgono tutti
noi, prima tra tutte quella dei marò, che ha aperto parecchi ed
interessanti dibattiti. Ammetto di aver provato un po’ di amarezza, non
troppa perché comunque me l’aspettavo, nel vedere la reazione decisa del
nostro Stato a difesa dei due marò, non perché abbia qualcosa di
particolare contro di loro, anzi spero con tutto il cuore che si trovi
al più presto una soluzione favorevole per tutti, come è già successo
per il rapimento di Claudio e Paolo nello Stato dell’Odisha, e che
Massimiliano e Salvatore possano tornare al più presto dalle loro
famiglie, più che altro per il fatto che se una tale reazione ci fosse
stata anche il giorno del nostro ingiusto arresto forse oggi non sarei
qua a scrivere questa lettera, dopo OTTOCENTOTRENTASETTE giorni, Calà
correggimi se sbaglio, (843 oggi tomi, 843 e mi girano i coglioni) di galera. Dico questo a prescindere dai pochi
risultati che fino ad oggi i nostri diplomatici hanno ottenuto e che
comunque ci stanno sostenendo sin dai primi giorni di questa brutta
avventura.-
Ci tenevo inoltre ad informarvi del fatto che,
sull’onda delle polemiche relative alla disparità di trattamento
ricevute da noi ed i marò, ci è stata offerta dal nuovo Direttore del
carcere la possibilità di avere del cibo non vegetariano(pollo) e delle
bottiglie di acqua minerale, offerta che io ed Elisabetta abbiamo
gentilmente declinato. Non è che siamo diventati vegetariani, anzi, chi
mi conosce sa che sarebbe una cosa quasi impossibile, ma più che altro
perché ci siamo integrati al meglio in una realtà tanto diversa dalla
nostra quanto difficile, e di questo ne siamo entrambi particolarmente
orgogliosi, ed il ricevere tali benefici ora, dopo più di ventisette
mesi, ci avrebbe creato più noie che piaceri all’interno della comunità
carceraria. Poi, sinceramente, non è del pollo che abbiamo bisogno,
bensì di un processo di Appello giusto ed in tempi brevi.-
Come
penso sappiate, da quando ci hanno ingiustamente condannato
all’ergastolo ( anche se non viviamo assolutamente con questo peso
addosso) non mi sono più tagliato la barba, così tutte le mattine quando
mi guardo allo specchio, mi rendo conto “fisicamente” del tempo che
passa lento ma inesorabile….non è ancora molto lunga, arriva giusto alla
base del collo…beh non vorrei proprio ritrovarmela un giorno che mi
tocca l’ombelico!!!
Voi nel frattempo, mentre la barba cresce,
continuate cosi!!!... Non avete idea di quanto sia fiero ed orgoglioso,
nonostante i tantissimi tempi morti e le infinite attese(vedi quei tre
mesi scandalosi per il rifiuto della libertà su cauzione) continuate
imperterriti ad “ alzare la voce” a far conoscere la nostra storia di
sofferenza ed ingiustizia con una costanza ed un entusiasmo che mi
lasciano senza parole. Ce la faremo, ne sono convinto da sempre ed oggi
più che mai che quando finalmente quel giorno arriverà….beh forse è
meglio non pensarci troppo, ma sarà un gran bel casino!
Un affettuoso, caloroso ma purtroppo ancora virtuale abbraccio a tutti…
Forza e coraggio sempre!!
Dal nuovamente torrido “District Jail” di Benares U.P. India Con la sigaretta accesa e lo sguardo perso per i fatti miei….
Tomaso
1 commento:
senza parole...
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