domenica 18 febbraio 2018

In occasione del compleanno di De Andrè



IMPORTANTISSIMO SUL FILM SU DE ANDRÈ

l'europa ce lo chiede: ma tu, Cala, lo hai visto il film su de andrè?

allora, premessa: io su de andrè sono meno tollerante che su springsteen.

Per me, con de andrè, vale il principio di presunta colpevolezza.

A meno che tu non sia cristiano de andrè, pagani, bubola, la pfm, fossati e pochissimi altri, se metti mano all'argomento de andrè, per me, tu hai torto.

E hai torto finchè non mi convinci del contrario.
E finchè non mi convinci del contrario, io ti punto addosso un mitra.

Quiiiiiiiiiiiiiindi no, una volta sfumata la possibilità di vederlo in un cinema, con schermo ed audio di buon livello per godermelo come si deve, l'idea di vederlo stuprato dalla pubblicità, tra l'altro in due sere dove c'era la champions league e un concerto che aspettavo da 2 mesi, no, grazie.

Poi, a prescindere da orari e qualità audio\video, un prodotto nato per essere trasmesso su rai 1 e pubblicizzato da fazio (con interventi musicali di alto livello tipo gabbani), ma lasciamo perdere.

tra l'altro fazio si è definitivamente sputtanato pure l'unica cosa che faceva bene ossia dedicare le puntate a de andrè, quanta differenza con lo speciale a 10 anni dalla scomparsa, con bubola, bennato, capossela, lo stesso cristiano in diretta dal porto, l'omaggio del porto, che a pensarci ho ancora la pelle d'oca.

Vabbè, fazio.

Nei 23 minuti che ho visto della prima puntata, con mia figlia che ascoltava con le cuffie la juve e la commentava ad alta voce, che ad un certo punto avrei preferito avere fazio in casa, anche con gabbani, piuttosto che sentire il partitone che stavano facendo a torino, ho notato alcune cose:

vaaaaa bene la cadenza genovese anzi no romanesca anzi no neutra, perchè il contesto non è importante (come no? genova è fondamentale per de andrè, ma vaaaaaaaaaaa bene) ok ok ok.

Poi in 30 secondi due volte dicono MUSSA ed una BAGASCE ed allora spiegatemi, la cadenza no, le espressioni gergali si?

Villaggio parla da genovese, meno di quello vero, ma parla da genovese.

Quindi? sta storia della cadenza?

Poi, tornando al contesto, non è importante però se uno non avesse saputo che era un film su de andrè, in certi momenti avrebbe pensato di trovarsi davanti ad una puntata di Sereno Variabile o Geo & Geo, inquadrature della madonna in centro storico, scorci della zona mare, boccadasse su tutte, meravigliose che ad un certo punto pensavi arrivasse mengacci coi cuochi di piatti tipici.

Quindi, sta storia del contesto?

Poi, marinelli, bravo per carità di dio, bravo si, ma per quel poco che ho visto mi ha dato l'impressione di recitare più che in funzione del telefilm, in funzione di sè stesso, di autocompiacersi in modo masturbatorio della sua stessa bravura, un po' come giorgia todrani in arte giorgia che oh con quella voce può cantare quello che vuole (ma vuole sempre cantare canzoni di merda) e quando canta sembra sempre che dica guardatemi guardate quaaaaaaaaaaaaaaaanto sono brava.

L'attrice che impersonava la signora dori ghezzi non l'ho vista perchè al pareggio del tottenham, quando mia figlia ha scagliato gli auricolari con veemenza e purtroppo anche con il (mio) telefono attaccato la serata ha preso una brutta piega ed ho spento, prima della sua di lei comparsa sullo schermo.

Ma alla fine, a quasi 20 anni dalla morte, credo che lo scopo sia stato raggiunto.

De Andrè è diventato un santino, da mettere sul comodino vicino a pruzzo e che guevara che guarda di lato.

Esattamente quello che lui, a detta della signora ghezzi, non voleva diventare, stando a quello che la signora ghezzi disse in occasione della puntata di fazio per il decennale della scomparsa.

E poi grazie all'audience, potremmo comprare una nuova raccolta.

Peccato, se tantissimi artisti, da elvis a freddie mercury, sono stati trattati malissimo dopo la morte per motivi economici, speravo che a de andrè questa fine venisse evitata.

Peccato.

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