Che cos'è un rito? chiese il piccolo principe
Anche questa è una cosa da tempo dimenticata, disse la volpe, è quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora diversa dalle altre ore.(cit.)
Un nuovo disco di bruce springsteen è qualcosa che ha bisogno dei riti, come l'amicizia tra il piccolo principe e la volpe.
Se potessi avere un disco nuovo ogni giorno, allora tutti i giorni si assomiglierebbero e nessuno sarebbe speciale.
Essere fan di bruce springsteen, per diversi anni, ha voluto dire aspettare, aspettare tanto, spesso anche 3\4 anni tra un disco e l'altro.
Poi ad un certo punto, nel nuovo millennio, bruce ha iniziato a fare un disco all'anno o quasi e l'attesa è diminuita, molto, quasi del tutto, perchè praticamente il disco usciva poco dopo la fine del tour per il disco precedente.
Stessa cosa per i concerti, dal 1985 al 1999 erano attese, speranze, voci, poi dal 2002 ogni anno il o i concerti erano una regola.
Ed è stato bellissimo ovvio, fosse per me andrei una volta al giorno a vederlo.
Ma quando poi ha chiamato un break, mentre molti si stracciavano le vesti (specie le leve più giovani che da lui sono state viziate) io ho pensato che tutto sommato sarebbe stato un bene, perchè avrebbe reso speciale il suo ritorno.
Se tutte le mattine svegliandoci trovassimo dei regali, la mattina di Natale sarebbe noiosa.
Se tutti i giorni a pranzo mia suocera facesse la parmigiana di melanzane, la domenica d'estate dove me ne fa una padellata sarebbe noiosa.
Così, visto che domani esce un nuovo disco di bruce, per me è un giorno speciale, quindi ha bisogno dei riti.
Ed i riti altro non sono che le cose, metodiche, ripetitive, tradizionali, che faccio da ormai 20 anni, quando esce un suo disco nuovo.
Inizio pian piano a riavvicinarmi alla sua musica; non sono un ascoltatore compulsivo di bruce, visto cosa mi capita quando lo ascolto, cerco di lasciarlo "mantecare" un pò ogni tanto, anche per il discorso dei regali e delle melanzane di cui sopra. Così, quando lo "ritrovo" mi capita come sabato quando ho visto il video del jimmy fallon show.
Dal 2002, quando uscì the rising, puntualmente arriva il momento in cui alcuni brani di "contrabbando" vengono caricati su internet; la prima volta fu appunto per the rising e mi ricordo che ricevetti una telefonata dal mio amico rob e gli dissi che no, non lo avrei ascoltato, non era ancora il momento.
Anche questo è un rito, il voler aspettare, il rinunciare ad una cosa che è già disponibile, per poterla godere nel momento opportuno. Questo rito è rimasto uguale nonostante lo stesso springsteen abbia via via messo a disposizione sempre più brani, arrivando per questo in uscita domani a metterli tutti, uno al giorno (mossa secondo me terribile perchè ammazza per l'appunto l'attesa ed invoglia alla pirateria).
Nulla, nonostante gli mp3, gli ipod, l'adsl, i siti di download, mi può eguagliare il piacere di scartare un nuovo album estrarlo e metterlo nello stereo per la prima volta, senza sapere cosa ne uscirà.
Nulla mi può eguagliare il piacere di avere in mano il libretto, sfogliarlo, leggere i testi e le note, capire se ha messo ancora la stessa dedica alla moglie o l'ha cambiata.
Perchè dovrei rinunciarci? perchè se ho la possibilità di mangiare la miglior torta al cioccolato del mondo devo per la fretta mangiarmi il cioccolato così, semplice? Sarà sempre buono, ovvio, ma volete mettere il godimento?
Poi a questo rito si è affiancato quello della litigata; con chi non ragiona in questo modo anzi lo trova assurdo. La mia amica cristina ad esempio, la mamma della mia figlioccia, lei ascolta tutto subito, cazzo le frega. E poi si imbestialisce quando vede che io aspetto, non lo accetta, sbuffa, mi insulta, mi aggredisce. Ma lo fa secondo un copione ben preciso, che ormai fa parte integrante dell'attesa: dichiarazione mia di NON ascolto - insulto di cristina - mia spiegazione - insulto di cristina - mio insulto - insulto di cristina, un classico, quasi come caffè - sigaretta. Mi mancherebbe davvero, se questo non accadesse.
Poi c'è il rito dell'idiota, cioè di quando piuttosto che tener fede al mio impegno, mi comporto in modi apparentemente assurdi, tipo girare di corsa la radio o spegnere direttamente se passa qualcosa che NON dovrei ascoltare.
Quando uscì the rising andai a milano alla serata speciale e quando mi resi conto che PRIMA di mettere il disco in vendita lo stavano facendo ascoltare nel negozio, uscii fuori e mi persi tutta la presentazione, perchè c'era QUEL sottofondo.
E poi c'è il momento in cui ok, capisco che sono pronto. Quando ascoltando la sua musica, mi accorgo che l'atmosfera è quella giusta.
Di solito piango in questi momenti, senza motivi apparenti, tipo sabato, quando mi sono commosso per una canzone che fa schiantar dal ridere e fa ballare.
Capisco che tutto questo possa sembrare esagerato per "un semplice disco", ma vi assicuro che ormai questo è l'unico modo in cui riesco a vivere l'attesa per un album di bruce.
1 commento:
Giuda! non ti ho mai insultato!
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