Accadutimi(ci-si-vi) durante i due concerti di bruce springsteen ma che non riguardano bruce springsteen.
In ordine sparso.
Sprezzante del pericolo, il Cala si trova nel manto verde (bianco per l'occasione) dello stadio Meazza in San Siro, Milano, ad un mese dalla conclusione del campionato di calcio, che ha visto non solo la sua squadra del cuore, la juventus, vincere lo scudetto, ma soprattutto una delle due squadre di milano arrivare seconda, in una stagione costellata di polemiche. (che figo che sono, ho scritto "stagione costellata di polemiche", lo sapevo che dovevo fare il giornalista).
Il Cala è nel manto verde (bianco per l'occasione) dello stadio Meazza in San Siro, Milano, in attesa del concerto di bruce springsteen, con amici, che cazzeggia furiosamente, cercando di ingannare l'attesa.
E mentre è li che cazzeggia furiosamente, vede la luce.
Il Necchi è posizionato alcuni metri più avanti, raggiungibile, vocalmente parlando, solo urlando, urlando forte.
Il Necchi è juventino, molto juventino.
Il Necchi è quello che ha trovato il biglietto al cala per la festa scudetto il 13 maggio
Il Necchi è rompicoglioni, molto rompicoglioni.
Il Necchi, quindi, mi capisce al volo. (ma è alunno ed io maestro, sia chiaro, Necchi esci il bloc notes)
NEEEEEEEEEEEEEEEECCHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII (si gira un tot di gente)
NEEEEEEEEEEEEEEEECCHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII (altro tot)
(il Necchi si sta facendo bellamente i cazzi suoi, ma questo rende il tutto ancora migliore)
NEEEEEEEEEEEEEEEECCHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
(moltitudine di tot)
il Necchi si gira, e fa: OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOHHHHHHHHH!!!!!!!!
HA SEGNATO IL CESENAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Sempre nel manto verde (bianco per l'occasione) dello stadio Meazza in San Siro, Milano, metà pomeriggio. Sono lì col birrino che chiacchiero con amici, il Cifo, Daniele Tenca, gente che non conosco, insomma ce la stiamo raccontando belli paciarotti, quando parte dalla fascia uno, giovane, capello medio lungo, sguardo acuto, mi punta e mi fa MA TU SEI IL CALA????? io ovviamente ostento umiltè, sorrido benevolo, stringo la mano e questo continua SEI UN GRANDE OH, SCRIVI DELLE COSE MERAVIGLIOSE!!!!
perdo ogni ritegno e mi metto a fare una tripla ruota carpiata tipo pavone, lì nel manto verde (bianco per l'occasione) dello stadio Meazza in San Siro, Milano.
Il piccolo fan è intento a elogiarmi quando, tutto d'un tratto....
passa una figa
lui si gira a guardarla
e se ne va, lasciandomi piantato in mezzo al manto verde (bianco per l'occasione) dello stadio Meazza in San Siro, Milano, come un coglione
(dagli torto comunque a uno che molla il Cala e va dietro ad una figa, no dico, dagli torto.)
Ma spostiamoci a firenze, culla della civiltà, là, dove dante sciacquò i panni, là dove si mangia LA bistecca, là nella terra del chianti, là dove si vince 5-0, là a firenze insomma, che non possiamo mica star qui 1 ora cazzo.
Concerto terminato, siamo bagnati, ma non bagnati, no, siamo Bagnati, se cogliete il senso della maiuscola (e se siete stati anche voi a firenze capirete facilmente).
Concerto di 3 ore e 20, pioggia durata 3 ore e 15, a salire, con finale diluviante.
Finito cotanto show, zuppo e felice come un bimbo, il cala aspetta con sua moglie la comoda navetta per tornare all'albergo e asciugarsi; c'è comprensibilmente casino, tutti fradici, tutti che cercano di scappare e mettersi addosso qualcosa di asciutto.
Tra questi, noto una coppia madre-figlia, madre sui 45, figlia sui 10-12, che palesemente sconcertate si aggirano per la strada cercando di capire che pulman prendere e soprattutto dove prenderlo e cosa più importante, nonostante stia ancora piovendo, la coppia si protegge con un solo ombrellino, di quelli che negli anni 80 ti mettevano di fianco alla banana split o al massimo davanti a cocktails zuccherosi tipo l'hollywood.
una merda di ombrellino insomma.
il Cala che fa? si esime? ennò
Il Cala non può esimersi, no. Il Cala esce l'animo boyscout e si avvicina alla signora e le spiega che nonostante il casino, la fermata del pullman è 50 metri più avanti con tutte le indicazioni.
Il Cala mentre dice ste cose già sente le campanelle e gli angioletti cantare, felici perchè facendo un'opera buona, il Cala si avvicina al Regno dei Ciueli.
La signora mi guarda stizzita e mi fa: ah, no è questa la fermata? eh? e allora perchè siete tutti qua???
Il Cala, ancora avvolto in quella nube di zucchero filato rosa causata dall'accoppiata concerto di bruce+ weekend romantico non coglie l'acidità,anzi, si ostina a spiegare alla signora che no, la fermata non è qui, bensì 50 metri avanti, così magari vede che numero prende, cara signora, che Dio la benedica.
ah, ed allora perchè siete tutti qua eh? che modi sono?? insomma, cose da non credere!!
Il Cala prende l'animo boyscout, lo ripiega con ordine come il sacco a pelo dopo un bivacco, lo sistema bene, guarda la signora e:
sentasignoracosacazzovuoledame?lehosolodettodovepuòavereleinformazioniperlasuamerdadiautobusporcatroianonmirompaicoglionivecchiaputtanaevadaacagareleiequellavelinaanoressicadelcazzodisuafiglia
e che Dio la benedica, signora
(signora che nel frattempo si è allontanata di tutta fretta, probabilmente a causa della pioggia)
da lì a poco, la nostra comoda navetta è sempre da arrivare
da lì a poco
a poco
a un pò
a parecchio
passano pullman per ogniddove
l'organizzazione appare un pò disorganizzata
alla fine capisco il barbatrucco, ogni pullman arriva senza "numero" e viene indirizzato dagli omini che aspettano in strada
manca molto per la linea 17? no adesso arriva signore, 'un si preoccupi
scusi, manca molto per la linea 17? no no guardi, pochi minuti
chiedo scusa, quanto manca per la linea 17? un attimo ed arriva
alloraporcala****mpestataluridadelbudellodivostramà**********quandostracazzorrivastammerdadilinea17
(per favore?)
non ho detto esattamente così, sono stato molto più volgare, al punto che mentre smoccolavo è passato mario cardinali, direttore del vernacoliere ed ha esclamato:
"accidenti, quanta volgarità!!!"
arriva un pullman, vuoto e senza numero.
l'omino lo ferma, fa abbassare il finestrino all'autista e dice, indicandoci:
i signori vanno all'albergo airone, li porti lì e dica loro quando scendere
gratis, meglio di un tassì
con la dolcezza si ottiene tutto
e che Dio vi benedica.