lunedì 26 settembre 2011

Una lettera dall'India



Amici
Varanasi, 13/09/2011

 
Amici,
ho appena terminato la lettura di ben 107 pagine di messaggi postati su questo Gruppo e di impulso ho preso carta e penna per descrivervi ciò che provo anche se, come sempre, non è facile.
La partecipazione e l'entusiamo che ci mettete nel supportarci contagiano anche me al punto che a penna aggiungo i miei commenti, proprio come se fossi "on-line". Tranquilli non è che sto "uscendo pazzo", so benissimo che non li leggerà mai nessuno, ma non è questa la cosa importante. La cosa importante è sentirmi partecipe o almeno credo che voi cechiate di fare proprio questo, di coinvolgerni e vi assicura che ci riuscite.
Ci tengo a farvi sapere, direttamente con le mie parole, che io ed Elisabetta stiamo bene e siamo sereni nonostante questa ingiusta e pesantissima condanna che grava sulle nostre spalle. Siamo consapevoli che la battaglia per ottenere giustizia sarà ancora lunga e piena di difficoltà, ma siamo certi che alla fine tutto si risolverà nel migliore dei modi, ossia con l'assoluzione.
Nell'attesa continuiamo a combarre e a tenere duro e il sapere che tanta gente è con noi in questa battaglia ci aiuta moltissimo.
Sarebbe normale, in un carcere a 7000  e rotti chilometri da casa, circondati da personaggi a dir poco singolari, che parlano idioni che solo col tempo ho imparato a decifrare, sentirsi soli ed abbandonati. Ma non è così  che ci sentiamo e questo grazie a tutti voi che con il vostro entusiasmo, col vostro affetto, con la vostra infinita solidarietà,vi fate sentire superando le barriere del tempo e dello spazio arrivando dritti al nostro cuore.
Come ho già detto tempo fà, so che sarete con noi fino alla fine e di conseguenza so che né io nè Elisabetta molleremo mai di un solo millimetro finché non ci sarà restituito ciò che ci spetta : la libertà.
Avrei una lista di ringraziamenti lunga più di 5000 nomi, ma vi annoierei e vi ruberei del tempo prezioso, quindi mi limito ad un generale e spirituale abbraccio con la sempre viva speranza di poterlo fare fisicamente al più presto!!
Mi mancate tutti "lingerasse"....anche chi non conosco!!

 
                                                                          dal "District jail" di Benares
                                                                          U.P. - India -
                                                                          con la sigaretta in mano e 

                                                                          l'orgoglio nel cuore
 
                                                                                       Tomaso

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