Il
gioco più bello del mondo dopo il calcio è entrato nella mia vita
di eterno adolescente (leggasi RINCOGLIONITO) nell'autunno del 1994,
campionato 1994-1995, primo anno di marcello lippi nella juventus, ed
ho detto tutto.
Alcuni
nostri amici avevano iniziato a giocarci da un paio d'anni, quindi un
pomeriggio in cui dovevo studiare SBAM decisi di fondare la nostra
fantalega.
Eravamo
in 8, io, capitan buffa, il conte geddo, pennisha (uomo timorato di
dio e splendido organizzatore di addii al celibato porno-soft), un
paio dei fratelli ballabio, mogol ed il mio testimone di nozze, detto
banana per motivi che apparivano chiarissimi non appena calciasse un
pallone (ma anche vedendolo nudo, in effetti).
Con
il senso di democrazia che mi appartiene, ribollendo di senso civico
e di una sfrenata voglia di non studiare un cazzo, mi autonominai
presidente e convocai il mercato, un sabato pomeriggio, presso i
locali della attigua parrocchia del sacro cuore di gesù, in albenga.
Eravamo
tutti mediamente stupidi all'epoca, ma io spiccavo, quindi, per far
fede al mio ruolo di democratico presidente, mi presentai al
fantamercato in giacca e cravatta, facendo capire a tutti chi era che
comandava e che qui si faceva sul serio.
Era
divertentissimo, ore ed ore davanti alla gazzetta per azzeccare la
formazione, ore ed ore a commentare, ore ed ore a menarsela per i
risultati.
La
mia squadra dell'epoca ricordo che aveva in attacco abel balbo,
l'unico calciatore con la piega di capelli bloccata dal cemento,
gigione casiraghi e soprattutto di stefano ravanelli.
Il
primo campionato fu falsato dal fatto che dopo 5\6 giornate pennisha
mollò il colpo, perché si era stufato e venne sostituito da gian il
bello, amico dei giorni più lieti e calciatore di ottima qualità,
difensore centrale di una certa eleganza, che con noi del sabato si
era riciclato punta ed in effetti faceva spesso la differenza.
La
cosa aveva comportato la rinuncia a giocarci del grano, decidendo che
si sarebbe corso per la gloria, mentre inizialmente si era paventata
la possibilità di giocarci somme importanti, tipo ventimilalire a
testa.
La
cosa bella o comunque strana del fantacalcio era che alla fine ti
ritrovavi a seguire giocatori che normalmente erano avversari
sperando che segnassero, mentre se giocavi contro chi aveva
calciatori della tua squadra del cuore gli gufavi contro.
Il
mio amico soldatino, juventino scalmanato, nella tribuna del delle
alpi esultò smodatamente per un gol di panterone ueà. Contro la
juve, ma soprattutto a favore della sua fantasquadra.
Lo
appesero per i piedi dal terzo anello, liberandolo solo, per errore,
in un quarto di finale di coppa italia, un paio di mesi dopo, quando
di stefano ravanelli urlando “la metto nel sette” svirgolò il
pallone centrandolo in pieno e facendogli saltare un paio di
incisivi.
L'unico
che restava fedele ai suoi idoli era banana, a cui da sempre del
calcio gliene fregava meno di zero, quello che nel pathos di partite
importanti viste insieme, ai commenti salaci di noi che ci credevamo
commissari tecnici rispondeva sempre “se tu fossi bravo, saresti
là”.
Per
fargli spendere tutti i soldi bastava chiamare all'asta di
fantacalcio francesco baresi detto franco.
Succedeva
così, qualcuno lo chiamava e tutti si giravano a guardarlo,
soffocando risolini.
Lui
ostentava indifferenza e sicumera, ma diventava rosso come metà
maglia del milan, gli venivano le stimmate a forma di numero 6,
alzava la mano a chiamare il fuorigioco e poi rilanciava, sempre,
fino alla fine, con noi bastardi che ci fingevamo interessati e gli
facevamo spendere l'impossibile
Baresi
francesco detto franco, 1 massimo 2 goals segnati in quei fanta-anni,
pagato più di batistuta e roberto baggio. Messi assieme.
Ovviamente
essendo noi una banda di stupidi, ma che le cose le fanno per bene,
la nostra lega aveva un nome e ogni fantasquadra aveva uno sponsor.
In
quegli anni di scoperte, di cultura, di emozioni, di avventure, di
condivisione, non potevamo non scegliere un nome che richiamasse i
valori che avevamo in comune, le comuni passioni, quel sottile filo
rosso che ci fa sentire amici anche se non ci conosciamo (cit.),
quelle parole che ti riportano alla mente splendidi ricordi, lacrime
di gioia, momenti di crescita.
La
nostra era la “Fantalega Amici della Birra”, ogni squadra si
chiamava col nome di una birra.
Com'è
come non è entriamo nella seconda metà del primo fantacampionato
che il cala, anzi no la Kilkenny FC veleggia nella parte medio alta
della classifica.
Arriviamo
alla partita con mogol e la mia fantasquadra è decimata, infortuni,
squalifiche, scelte teNNiche, fatto sta che al fischio di inizio
gioco in 8, forte del + 2 di chi è in casa, ma con la sconfitta già
segnata.
È
il 5 marzo 1995, in attacco ho gigione casiraghi, daa lazio, che
gioca in casa con la fiorentina.
Ecco
il tabellino di quella partita:
5
marzo
1995
- Campionato
di Serie
A
1994/95
- XXII
giornata
LAZIO:
Marchegiani,
Negro,
Nesta,
Di
Matteo,
Bergodi,
Cravero,
Rambaudi,
Fuser,
Boksic
(62' Di
Vaio),
Winter
(62' Venturin),
Casiraghi.
A disp. Orsi,
Bacci,
De
Sio.
All. Zeman.
FIORENTINA:
Toldo, Sottil (46' Flachi), Luppi, Cois (46' Amerini), Pioli,
Malusci, Carbone, Tedesco, Batistuta, Rui Costa, Baiano. A disp.:
Scalabrelli, Innocenti, Campolo. All. Ranieri.
Arbitro:
Treossi (Forlì).
Marcatori:
4' Casiraghi,
30' Negro,
35' Cravero
(rig), 49' Casiraghi,
57' Boksic,
60' Rui Costa, 74' Batistuta (rig), 82' Casiraghi,
86' Di
Vaio,
89' Casiraghi
(rig).
Note:
ammoniti Nesta
per la Lazio, Malusci e Cois per la Fiorentina. Espulso al 76' Pioli.
Spettatori:
43.000 circa.
4
goals!!! gigione fa 4 goals!!!!!! in più mi segna gente avezza al
gol tipo paolo maldini e vinco facile facile 3-0.
la
domenica della svolta.
Ravanello
mi porta due squadre allo scudetto, la kilkenny fc e ovviamente la
juventus, che vince lo scudetto dopo 9 anni, 15 giorni dopo la fine
della fantastagione che mi vede campione, addirittura con una
giornata di anticipo, grazie al gol scudetto niente popò di meno che
di TENTONI bomber della cremonese, che è come dire doppietta di
messi in champions league.
Entusiasmo
alle stelle.
L'anno
successivo ci presentiamo al fantamercato tutti belli carichi, serata
scoppiettante, il cala ed il conte geddo sugli scudi, numeroso il
pubblico presente (un paio di fidanzate, qualche amico dell'altra
fantalega).
Attacco
io, presidente e campione in carica, dichiaro aperta la nuova
fantastagione e dico “però, ragazzi, scusate ma non trovate che
faccia troppo caldo qui?” e con gesto teatrale che tipo strelè mi
può giusto lavare la calzamaglia nera mi tolgo la camicia ed
estraggo dalla 24 ore very professional la maglietta ufficiale della
kilkenny fc, bianca e verde irlanda, CON LA SCRITTA KILKENNY bella
grande, fresca di stampa da uno dei primissimi negozi che si
occupavano di stampe su tessuto, con OVVIAMENTE lo scudetto ben
appuntato in alto a destra.
Boato
del numeroso pubblico, fantaspettacolo al sacrocuoredigesù.
Attacchiamo
il mercato, tensione palpabile, sguardi tesi, ascelle pezzate (cazzo
lo dicevo che faceva caldo), francesco baresi detto franco chiamato
per primo, banana già senza soldi.
Tenetemi
presente il contesto, siamo nel settembre del
MILLENOVECENTONOVANTACINQUE, tecnologicamente parlando, 3 ere
geologiche fa, ok?
In
questo medioevo della telefonia, ad un certo punto si sente un
trillo, driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin...
sguardi perplessi, occhiate timorose.
Il
conte geddo estrae dalla sua 24 ore (si, avevamo tutti la valigetta
tipo banchieri della city con dentro un 2\3 kg di fogli della
gazzetta) un TELEFONINO!!!
“pronto?
Oh ciao luciano, si si sta andando abbastanza bene per ora ho
preso... (e snocciola lì i giocatori comprati fino a quel momento)”
Boato
del numeroso pubblico, fantaspettacolo al sacrocuoredigesù.
(luciano
avete capito chi era no?)
ovviamente
la prima stagione della lega, quella che vinsi io, fu l'unica a non
avere premi in denaro e l'unica in cui io combinai qualcosa.
Alla
fine era più divertente tenere aggiornata la classifica che fare la
formazione, non c'era verso non si batteva chiodo.
Alla
fine al di la del divertimento del mercato iniziale, gli altri si
stufavano presto ed io dovevo sbattermi fino al mercoledì per avere
i risultati delle altre partite.
Alla
fine mandai tutti affanculo.
Però
furono 3\4 anni divertenti, ore passate a fare i conti, gazzette
comprate con l'ansia del 6 o del 6,5, l'ammonizione che ti faceva
perdere le partite, il fantamercato di riparazione, la pizzata dopo
il fantamercato di riparazione, il posticipo su tele+ o su stream
dove già facevi le prime previsioni di giornata.
Nella
meravigliosa era di internet, che noi alle soglie dei 40 rimpiangiamo
di non aver vissuto da adolescenti (o che come me ci comportiamo da
adolescenti pur essendo alle soglie dei 40), anche il fantacalcio è
on line, conti automatici, formazioni automatiche, mercato in busta
chiusa in mano ad un sito.
Da
3 anni ci gioco con amici da ogniddove, continuando imperterrito a
non battere chiodo (in 3 anni per una sola giornata sono stato solo
in testa, arrivando poi 5° su 8).
e
mentre si attende con impazienza il risultato della seconda giornata
del campionato della lega “Fantaporco”, di cui vi terrò
aggiornati e nella quale veleggio a zero punti dopo 1 partita vi
presento la mia squadra, la Belìn United: