martedì 16 luglio 2013

Una ragazzina dai capelli rossi alle Capannelle di Roma (e Bruce Springsteen)


Giuro che esistono, le fans di Bruce con i capelli rossi, ma rosse naturali eh! Mire è una di queste e giovedì scorso era a Roma, in quel tunnel spazio-temporale che è stato il concerto alle Capannelle, roma-italia-new york-bottom line-2013-1974, boh.
Ecco il  suo, bellissimo, racconto:

Troppe le emozioni di ieri sera....potenti, debordanti e sincere.
La sincerità si, perchè una delle cose che amo di quest'uomo e dei suoi concerti è l'amore incondizionato che ci dimostra e la sincerità con cui a suo modo trasmette al suo pubblico il suo pensiero. 
Si, anche se ormai i teatrini su waiting e su dancing mi sembrano un po' troppo scontati e ieri sera su dancing anche un po' trash ( proposta di matrimonio su palco con tanto di consegna d'anello e due non meglio identificate ragazze con velo da sposa (?) che suonano la chitarra con lui). A lui posso e anzi debbo perdonarglielo...perchè non è solo quello, anzi è una picolissima fetta di una torta eccellente.E comunque il bimbo che canta mi dà sempre dei brividini lungo la schiena.
Lui ha sempre dichiarato che il suo obiettivo nei concerti è dare il meglio del meglio, sempre, in modo che la gente andasse via con una piena soddisfazione e la consapevolezza che quell'uomo sudato marcio sul palco ha dato il massimo solo x loro. Per questo non capisco tutti i commenti negativi delle ultime settimane su scalette, canzoni x piuttosto che y....Take them as they come. Non è un fottuto juke boxe, a mio modesto avviso: è solo uno che dopo tanti sacrifici, regole, difficoltà è arrivato a un punto tale per cui può permettersi di fare quello che gli passa per la testa. 
E che continuasse così per tutta la vita! se penso alla bellezza sorprendente del tour di The Seeger Session Band....mi viene da ribadire: CONTINUA!
Il mio rapporto personale con Bruce è mio e solo mio, per fortuna non lo lego a nessun ricordo particolare, nè bello nè brutto: per questo ieri ho ascoltato quasi in religioso silenzio la quadrupletta di the Wild...ero felicemente meravigliata di quanto Kitty's Back mi entrasse così forte nelle vene, di quanto Incident fosse sempre una gran bell'emozione, di quanto Rosie fosse sempre una gran bella festa e riguardo a NYC Serenade...beh le parole non le trovo...posso solo dire che appena adolescente ho consumato il nastro della cassetta per quanto volte l'ho riascoltata. E ieri sera io ho apprezzato il suo regalo, considerandolo anche un po' un regalo personale per me (insieme ad altri 30.000). Non era per niente scontato, nè dovuto.
Con Candy's room invece le mie vene stavano esplodendo, così come in Roulette e She's the one. Con Summertime Blues e Shout mi sono divertita alla grande soprattutto se penso che lui scoprì e rimase abbagliato dalla musica con questi pezzi (more or less); io, sebbene in parte molto minore, ho scoperto la musica con le sue canzoni appena tredicenne..
E la E Street Band è sempre un colpo al cuore, è la gioia pura alle spalle della passione del furore, del fuoco.
Quest'anno ho avuto la fortuna di vederlo sia a San Siro che a Roma: nessun paragone, nessun raffronto: due cose semplicemente diverse perche San Siro è uno stadio che racchiude i cori, le voci, le emozioni . Capanelle a Roma mi dava l'idea che disperdesse gli animi....e credo che questo lo sapesse anche lui. 
Io a San Siro per la prima volta in assoluto mi sono commossa...ma di brutto...sarà stata la coreografia, sarà stato vedere lui talmente emozionato da non riuscire a muoversi nè a parlare. E ieri sera è stata una cosa ancora diversa....emozioni altrettanto pure....ma diverse.
Non ci sono neanche classifiche da fare: sembrerà una banalità ai più...ma ogni concerto che ho visto ha avuto una storia a sè e una bellezza e completezza tutta sua, ognuno ha un posto diverso, ma altrettando diverso, nella mia personale classifica.
Troppe le emozioni di ieri, le devo ancora elaborare tutte....e preferisco farle un po' alla volta, così mi restano ancora un po' dentro e poi mi sembreranno ancora più vive.
concludo solo dicendo: Grazie Bruce, per quello che sei, per quello che sei stato ......e per quello che sarai

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