mercoledì 15 maggio 2013

C'è anche chi non ci piace più Bruce Springsteen (dal nostro inviato a Turku)



Il mio amico Manu ha scritto queste cose di ritorno da turku, le metto qui come spunto di discussione e confronto:

Dato che giaccio malaticcio a casa, invece di essere al mare, butto giù due pensieri sparsi su Turku e i concerti.
Premetto, e lo ribadirò, che probabilmente è solo colpa mia, probabilmente sono semplicemente io che sono cambiato, probabilmente mille motivi non mi permettono più di emozionarmi e farmi trasportare dalla musica come un tempo.
Premetto anche che ciò che segue è destinato a persone libere di pensare. Se siete tra i tanti per cui criticare Bruce è come bestemmiare (per chi ci crede), risparmiatevi la lettura e i vaffanculo, tanto io non sono permaloso, e potete occupare meglio il vostro tempo, anche perchè ho visto che il racconto si è prolungato non poco.

Turku. Scelta di viaggio un pò così. Mi interessava vedere un pò di Finlandia, è anche una delle poche nazioni in cui non ho visto Bruce, ma la città offre davvero poco. La cosa migliore è senz'altro costituita dall'arcipelago di migliaia di isolotti che la incorniciano, ma purtroppo non ho fatto un giro in barca.
Però è bello passare un paio di giorni in un posto così diverso dalle nostre città, in cui il traffico non esiste, perchè tutti vanno in bici, e i mezzi pubblici funzionano. Piste ciclabili anche nelle strade extraurbane, e rispetto estremo per i ciclisti, che hanno la precedenza sempre e comunque. Mica poco, a mio parere.
Piuttosto cara però, come tutto il nord, una via di mezzo tra Danimarca e Norvegia, la più cara. La Svezia secondo me invece ha prezzi simili ai nostri.

HK Arena, gestione code e fans. Secondo me il posto ideale in cui vedere un concerto, teatri a parte. Quasi 12.000 mila posti, di cui peraltro non pochi vuoti, circolare. Dell'acustica mi hanno detto bene, forse la mia posizione in prima fila era penalizzante, io non sentivo per niente bene. Palco piccolo, nessuna transenna a separare il pubblico dallo stesso.
Pochi italiani, sette, per il resto pochi degli abitué delle prime file, solo l'olandese che va al concerto vestito come per prendere un aperitivo al Frank con la ragazza, dimagrita e peggiorata. L'olandese minuscola coi capelli rossi e l'amica spagnola, la preferita di Bruce,
conosciute per il loro versarsi alla grande ai membri della troupe, tanto da non essersi mai viste alle code per poi vederle spuntare miracolosamente in prima fila davanti a Bruce una volta che si entrava nell'arena.
Molti locali, tutti con la maglia del This hard land, il fanclub finlandese, e molti svedesi. Tante belle figliole, niente da dire. In generale un pubblico giovanissimo. Tante famigliole al completo e, ahimè, bambini a profusione.
La splendida gestione della coda per il pit, con appelli non troppo frequenti e a orari umani, mi ha convinto a rifare lo sbattone dopo l'abbandono dello scorso anno, quindi due belle transenne di fronte a Nils.

I concerti. Parto dalla fine, e confermo quanto detto in precedenza: a me questo BS & E-Street non piacciono più. Colpa mia forse, ma è così. Non sto a ripetere tutto quanto detto lo scorso anno, anche perchè poco è cambiato, anche se ammetto che l'intensità e la qualità sono state maggiori degli ultimi concerti visti. Ma forse solo per via della posizione e del posto più raccolto.
Ripeto che non è una questione di scaletta, anche perchè ogni fan ha le sue preferenze, e accontentare tutti sarebbe impossibile. Se questo fosse il punto, in particolare relativamente alla seconda sera, non potrei proprio avere niente da ridire. Però quando vengono suonate Blinded e Does this bus una dietro l'altra, beh il confronto con la produzione più recente diventa impietoso.
Non mi piace l'approccio di Bruce che, carente di coccole, ha bisogno di passare metà del tempo a toccare e a farsi toccare dai fans. Che deve cantare tenendo la mano di qualcuno. Che a 63 anni scopre il crowd surfing. Che per tutto il concerto flirta con ragazzine che hanno dalla metà a un quarto dei suoi anni. Che gira in lungo e in largo il palazzo per donarsi fisicamente a più persone possibile. All'olandese e alla spagnola di cui sopra, insieme all'altra olandese fidanzata con l'elegantone, che erano a fianco a me, ha dedicato il 90% degli sguardi e degli ammiccamenti per tutto il concerto, arrivando ad un certo punto, tra una canzone e l'altra, a venire giù, inginocchiarsi per parlare all'orecchio della spagnola e chiederle che canzone volesse che le dedicasse. The river, sei un genio. Prima di partire però Bruce ha aspettato che lei sistemasse l'iphone per riprenderlo, perchè non andava. Ah, la fidanzata del bamboccio è stata prelevata per Dancing in the dark, e anche lì Bruce si è messo in posa per farsi filmare e fotografare dal ragazzo. Vabbè, ma è solo colpa mia.
I cartelli, l'ho già detto. Bruce è un juke box umano, metti 20Kr e senti quello che vuoi. Ma è anche un open mic, per cui ci si prepara al meglio per il pubblico di una grande arena. I bambini lobotomizzati semiautistici issati nelle pedane laterali per essere tirati su a cantare la solita canzonaccia sono sorpassati. Ora c'è l'open mic, quindi tanto vale prepararsi qualcosa di proprio, magari capitasse l'occasione, come ha fatto il bambino che si è rifiutato di cantare la canzone in corso, ha tirato fuori un foglio, ha chiesto a Max il ritmo e a Bruce di tenergli detto foglio, e si è esibito nel suo personale rap. Cioè, non so se rendo l'idea, uno, bambino che sia, può andare ad un concerto di Bruce Springsteen - Bruce Springsteen eh, non Marco Carta - con l'idea che potrebbe capitargli di salire sul palco e cantare una sua canzone, tanto vale meglio prepararsela! 
Vabbè, ma è solo colpa mia.
Non solo open mic, ma anche open dance. Gli inviti di spettatori sul palco sono ormai la norma. La prima sera una decina vengono selezionati per seguire la band nel trenino sul palco e per tutto il palazzo. La seconda una ragazza viene perfino dotata di chitarra Takamine per fare meglio la scenetta con Bruce. Vabbè, ma è solo colpa mia.
La band. Steve non suona, fa quasi sempre finta e fa solo facce di merda, e nel suo urlare al pubblico per incitarlo è più falso dei capelli di Berlusconi, di cui, notatelo, sembra una caricatura. Nils non si sente, amplificatori a -2, suona troppo bene e qui non c'è bisogno di gente che suoni bene, ma che faccia rumore. La sua faccia dice tutto. Max, se ci fosse un altro qualsiasi non ci accorgeremmo della differenza. Garry, vabbè Garry suona, non gli abbiamo mai chiesto di più. Roy, vedi Nils. Tra l'altro mi dicono di un clima teso nella band dovuto al malcontento dei membri storici, che hanno visto snaturare al punto la stessa da non tollerare che venga ancora chiamata E-Street Band.
I nuovi. Bravi i fiati, peccato che spesso contribuiscano solo al frastuono generale. Inutili ormai, visto il mutare della scaletta, le coriste. Simpatico il percussionista, ma non ne sentiremmo la mancanza.
E vengo al nocciolo della questione, per quanto non credo secondarie tutte le valutazioni che precedono: il suono della band, ciò che mi piace meno di tutto.
17 persone sul palco, 18 le rare volte che c'è Patti. Sarei curioso di sapere se qualcuno prima ha mai tentato di fare rock in 17. Frastuono, non suono. Un coacervo, una matassa di suoni che si sommano e si annullano. Rumore, per la maggior parte suoni inutili. Nils, come
detto, non si sente, Roy neanche. Anche l'assolo di piano e organo su Racing si perde nella confusione di questa melassa di note.

Credo davvero che la BS & The E-Street band sia un progetto morto e sepolto e che non ha più niente da dire, ma rischi solo di farci dimenticare che fenomeno musicale sia stato. Credo che Bruce abbia ancora dentro una passione (oltre che per i soldi), che possa permettergli di fare buona musica, ma spero che capisca che la strada deve essere un'altra. Rinunci a farsi adorare dalle folle e riprenda a fare musica. Torni a fare il professionista, con quel minimo di distacco dal suo pubblico a mio parere fondamentale per lavorare bene. Ritrovi la sua indipendenza, lasciando perdere Landau e i fans. Torni
ad essere un artista.

Ok, è la mia opinione. Ok, è solo colpa mia. Quando avevo meno responsabilità a lavoro e ritmi più umani, non avevo da seguire i lavori di costruzione di una casa, insomma avevo meno cazzi per la testa, magari riuscivo a lasciarmi trasportare di più e ad emozionarmi. Ora mi viene più difficile, anzi non mi riesce proprio. Non per questo tipo di concerto. Non so se coloro che dopo decine o centinaia di concerti continuano a saltare invasati e a cantare a squarciagola Badlands o Born to run siano sinceri o lo facciano solo per far felice Bruce. Nel primo caso li invidio sinceramente, a me non riesce proprio più. Anzi a tal proposito, se qualcuno avesse modo, lo pregherei di portare a Bruce e alla band le mie più sentite scuse per quel palo col musone in transenna per due sere. Sul serio, chissà cosa avranno pensato. Ma che malumore che mi prende.

Avevo scritto che il rock era una cosa seria. Magari lo è ancora,
semplicemente questo non è rock.

3 commenti:

lanini66 ha detto...

Ahimè, credo che sia proprio colpa tua... Per la precisione: il crowd surfing bruce lo faceva almeno dal 1975... Che in scandinavia l'età media sia così bassa dovrebbe dirti qualcosa. Forse che è ancora r'n'r...

stefaudio ha detto...

Interessante disquisizione. L'ho visto a Trieste l'anno scorso e mi accingo a ripetere l'esperienza a fine mese a Padova: le impressioni che lo scrittore dell'articolo sono in parte condivisibili, prima fra tutte lo Steve VZ che sembra una macchietta, non un musicista, un Soprano fuori dal set. Per il resto va detto che Springsteen in realtà pare proprio divertirsi, e chi non strizzerebbe l'occhiolino, potendolo fare, a ragazze che hanno anche un terzo dei tuoi anni? :-)
Comunque bravo, bell'articolo e ottimi pensieri.

Nimi ha detto...

Ho letto questa recensione che mi è stata linkata su facebook, per cui faccio copia incolla dei commenti
*IO "Non mi piace l'approccio di Bruce che, carente di coccole, ha bisogno di passare metà del tempo a toccare e a farsi toccare dai fans. Che deve cantare tenendo la mano di qualcuno. Che a 63 anni scopre il crowd surfing. Che per tutto il concerto flirta con ragazzine che hanno dalla metà a un quarto dei suoi anni. Che gira in lungo e in largo il palazzo per donarsi fisicamente a più persone possibile" --> è quello che ha sempre fatto e che lo ha reso grande. Si è sempre riconosciuto il suo "donarsi al pubblico" come un merito, ora diventa una cosa patetica?
Per il resto (il bambino che canta il rap, il trenino col pubblico, ecc) sono cose abbastanza "così così", ma le fa solo nelle arene e solo in posti tipo usa/nord europa. In uno stadio italiano spero non ci arrivi mai a farle. Del resto io (e con me *****) sto sinceramente aspettando che torni a fare un tour acustico, o al massimo con la seeger band, e che (perchè no?) prepari un bel lavoro magari su johnny cash

*AMICO sì da noi diciamo che punta sulla forza,anche per intimorire il pubblico..soprattutto a sto giro... :-)))..comunque progetto giovanni cassa nel cuore..

*IO ***** leggiti la recensione che mi ha linkato alessandro. A me dà l'impressione di essere scritta da chi ha davvero visto troppi concerti, come se fosse "nauseato" da springsteen e dalla e-street band. A un certo punto parla di "rumore, matassa di suoni", quando secondo me l'impatto, IL MURO di suoni è la vera forza di questa tournè (del resto i tour come quello del 1978 è un po' dura pretenderli). Anche quando dice che persino l'assolo di racing si perde in quella matassa di suoni: STICAZZI, se persino racing ti ha fatto schifo allora statti a casa

*AMICO solo per il fatto che la gestione del macello è umana ti deve far venire il priscio

*IO Sono comunque d'accordo quando dice che forse dovrebbe fare un po' meno il piacione e tornare ad avere un certo distacco: del resto io faccio parte di quei pochi che non sono mai andati a pedinarlo nei ristoranti o sotto gli alberghi... Boh, vediamo, secondo me entro un paio d'anni se ne esce con qualche capolavoro acustico o folkù

*AMICO sì e comunque mi sembra un tour bello questo..è bella la sezione fiati..anzi dovrebbe impiegarla di più..poi dei malumori nella band..ma chi lo dice?

*IO Questo non lo so, è la prima che sento. Rimango dell'idea che quella che lui definisce matassa di suoni, io la chiamo muro sonoro, e ha un impatto eccezionale (dai porca troia, l'hai sentita THIS DEPRESSION dal vivo? e sul disco la skippo sempre). Poi vabbè la premessa era "ero in una posizione dove si sentiva malissimo" e poi imposti la recensione sulla qualità del suono ma vaffamokk, torno a fare pan di spagna e meringhe