Dal nostro inviato Piero a Stoccolma:
in un mondo
che ci e' ostile, rovinato dalla droga (cit.) l’uomo del Giappone mi ha portato
in dono l'ideonza, “perché’ non vai a Stoccolma a sentire Brus ad inizio maggio?
Ci sarà una data doppia con pure la presenza di weekend lungo ?”
Le difficoltà
erano tante, si doveva battere lo scazzo, si doveva affrontare una lingua in
cui le vocali sono un optional a pagamento, e soprattutto trovare due piccoli
biglietti soli soletti da adottare sapendo che la l’arena degli amici era
esaurita da prima di subito.
Si guarda un
po’ qui, un po’ li, poi with a little help from my friends (ovviamente nella versione
di joe cocker) appare una svedese che vendeva dei biglietti per il 3 e 4
maggio, dopo un attenta e posata riflessione, durata circa 2 millisecondi,
decido di contattarla, qualche ora dopo divento il felice proprietario di due
pdf, si lo so, il biglietto dei bei tempi passati, stampato da una tipografia,
era tutta un’altra cosa, ma sicuramente questo, per quanto brutto e triste, è sicuramente
più pratico.
Avendo i
biglietti, comincia il solito tran, tran, trovare l’aereo, l’albergo, questa
volta appare dall'rube fausto,e poi rimane solamente l’attesa della
partenza.
Per fortuna si può usare il fast forward e arrivare al momento del decollo da Malpensa,
o addirittura all'atterraggio in Svezia con l’aereo che zompettava a destra e
manca come un canguro sotto acido in un attimo.
Angolo tripadvisor:
Stoccolma è una città strana, si passa dall’usare la carta di credito come
biglietto sull’Arlanda express, ad una stazione centrale, in cui i cartelli
indicatori sono piccoli, sporadici, e pure posizionati in posti nascosti ed il
rischio di sbagliare uscita e ritrovarsi in una selva oscura, che la retta via
era smarrita (cit.), e’ esageratamente elevato.
Le monete
svedesi sono un altro colpo di genio, la moneta di valore maggiore, 10 corone,
e’ ovviamente quella piu’ piccola, si si, gli svedesi sono dei fanatici dei
gialli con trame o noise o scontate (cfr,stieg larsson) e hanno un elevato spirito di
osservazione.uggia’
Arrivo nel
tardo pomeriggio, e perdo la prova letto, quando rinvengo rinvio tutte le attivita’ al giorno
successivo.
Al venerdi avevo, purtroppo o per fortuna
un biglietto seduto, quindi potevo,
cercare lo stadio con calma, fare il
turista e recuperare fausto che arrivava nel tardo pomeriggio.
Come da
progetto, vado verso la T-bana, e parto in esplorazione, la friends arena, e’ a
Solna, qui, sulla linea blu c’e’ una stazione che si chiama Solna Centrum, lo
stadio sarà da quelle parti, siamo in un paese civile, vuoi che non siano
organizzati con i mezzi pubblici vicino allo stadio….
Sbuco dalla
metro e…
Niente,
nessun cartello indicatore, nessun lapillo di sprigsteniani autoctoni da
seguire verso lo stadio, chiedo a due poliziotti dove lo e’ ubicato lo stadio, la risposta e':
lo stadio non e’ facilmente raggiungibile da questo punto di solna, saranno 45 minuti a
piedi tra i lavori stradali e le dimensioni dei blocchi , ziopedibus, poco male, risolvo
brillantemente il problema nella vicina area taxi. Finalmente arrivo allo
stadio..
Lo stadio è
finito, agibile ma, la metro sarà attivata nel 2014, sono in costruzione pure
un albergo e un centro commerciale, quindi, per arrivare alle entrate si passa attraverso un simpatico cantiere.
Appero’
Ok, la
perlustrazione e’ stata fatta, adesso so come arrivarci, mode turista on, giro
a gamla stam, con passaggio al museo nobel, e al palazzo reale, alla fine, per carenza di informazioni,
manco solamente il pranzo al mercato coperto, recupero
fausto al terminal dell’arlanda express, veloce passaggio in albergo, per
lasciare la valigia e poi di nuovo verso l’Arena.
Dopo che il biglietto
e’ stato verificato, finalmente mi rilasso, smetto di farmi la domanda
esistenziale ”ma i pdf sono solo miei o sono stati riciclati?”. Dovrebbero
essere svedesi ma un dubbio rimane sempre
Entro
all’arena e inizio a salire, poi salgo e alla fine salgo ancora.
Vi ho detto
che ho fatto un fottio di scale?
Il mio
sedile era posto praticamente ad altezza soffitto, e pure in fondo allo stadio
Non sempre
si pesca il jolly.
Mi prendo
una birra, e attendo l’inizio cazzeggiando su internet, visto che all’interno
dell’arena c’e’ il wifi gratuito. Il concerto inizia, con il solito ritardo di
mezzora, la partenza lascia basiti, sembra un concerto di inizio tour, we take
care, out in the streets e via con la scaletta standard fino a spirit in the
night…
Il primo
pensiero è: “ho sbagliato stato, questa e’ una roba per cabronici” e poi arriva
un annunzio e le cose cambiano.
Tutto born
to run, dall’inizio alla fine…
appero’
appero’…
mi gioco una
premonizione, a san siro ci beccheremo Born in the USA
il concerto
decolla, arriva pure un tentativo di sad eyes in backstreets, anche se qualcuno
dovrebbe passare a brus un bootleg del roxy 78 o di boston 77 perche’ si
sgrarruppi la vera sad eyes.
Il terzo
anello e’ un posto infame, ma zioculopesante, come si fa a restare seduti
durante born to run? O andare a prendere la birra e i popcorn, durante meeting?
Che il dio
dell’ influenza intestinale li punisca tutti
Però su
sunny day tutti in piedi, ma porca
sidella.
si, si inizio una novena per un influenza insteniale fulminante.
Alla fine
appare una versione acustica di mountain of lovee dei bis
leggermente meno standard, visto che due canzoni sono state anticipate nel set,
c’e’ pure elliott murphy a fingere di suonare in glory days
Perche’ non
ha fatto come nel 93, in cui ha concesso il microfono ad elliott per la sua
meravigliosa rock ballad?
dopo aver
visto stiv che si impegnava a suonare ad oslo, stavo pensando di
sospendere la raccolta fondi per un killer che lo eliminasse, dopo
questa sera, ricomincio a pensare che forse forse e' meglio che si inizi
la questua su kickstarter. la pagella, in puro gazza-style,recita:
Ininfluente ai fini del risultato.
All’uscita
inizia la caccia al tesoro su dove segnarsi per la coda del giorno successivo,
dopo un certo girovagare decido che il numero lo avrei preso la mattina dopo.
L’ultima coda del venerdì o la prima
del sabato la si fa, con fausto, angela luca, manuela e omar
all’ingresso della stazione di Solna per prendere un treno che ci
riporta verso
il centro di Stoccolma per assaltare un burger king
e raggiungere l'albergo.
Il secondo
giorno e’ piu’ lineare, sveglia presto, metro, treno e scarpinata verso lo
stadio, numero sulla manina, e attesa dell’appello delle 9.
Quindi
cazzeggio, successivo appello, pranzo, appello, coda, braccialetto…
La dura vita
del fan.
Finalmente
si entra, e si conquista un posto centrale.
Un paio di
file dietro omar, luca e manuela
Almeno fino
a quando, qualche collione decide che deve far partire la compressione, con
tutta la gente seduta che rischia di essere calpestata.
Si poteva
rimanere seriamente offesi (cit.)
Alla fine la
compressione serve a qualcosa, scavalco le file e raggiungo gli altri, l’unica
fregatura e’ che la possibilità di raggiungere un bar e’ zero.
Si rimane così
tutti insieme amabilmente compressi per un paio d'ore fino all’inizio del concerto.
Inizio
moscio come la sera prima?
No, my love,
il recupero di leap of faith e better days dal periodo con gli zozzoni,
inframezzati dalla chiamata di aiemarocca…
E poi
ricomincia a parlare…
E
E
Questa sera,
purtroppo ci tocca tutto darkness e lo suonano con un intensità paurosa,
sono un rullo compressore, soli tirati
all’inverosimile, bruce si prende quello di Adam, Nils quello di prove it, nel
mezzo la solita stupenda racin’
questa sera Brus non si fa prigionieri, anche sunny day non e’ scaramellata come al solito e
in 90 secondi tutti culi di pietra svedesi hanno abbandonato il sedile.
Senza parole
Alla fine un
esercito di zombies, si strascina verso il treno, un hamburger e poche ore di
sonno , ma veramente poche, visto che il mio volo decolla alle 9 di mattina.
Le partenze
di arlanda, penso siano le uniche al mondo con il pavimento in parquet.
Arrivo a
Frankfurt, e ricevo un sms dal signor Lufthansa, che mi comunica il gate di
partenza. A40, 20 minuti di buon passo e finalmente arrivi al gate, senti
parlare italiano e pensi…
fucco due non sono piu’ abituato ai coatti.
Next stop,
Padua…
Che vuoi che
siano 15 giorni?
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