Quando uscirono le date italiane di Springsteen, pensai che se avessi avuto la possibilità di scegliermi un concerto, a prescindere da ferie, distanze e viaggi, avrei scelto napoli.
Primo perchè nonostante il mio cognome io da quelle parti non ci sono mai stato, ahimè, mea culpa, figlio di immigrato, non mi sono mai deciso a tornare alle mie radici, pur avendone da sempre il desiderio
Secondo perchè se esiste un posto dove un concerto rock può trasformarsi in una festa, sicuramente questo posto si trova al sud, probabilmente a Napoli.
Terzo perchè quest'ala di fans colorati, casinari e terroni che si vestono di rosa, beh prima o poi li devo conoscere di persona, non fosse altro per il fatto che potrei dir loro il mio cognome senza sentirmi dare a mia volta del terone.
Ma la vita è quella cosa che ci capita mentre siamo impegnati a fare progetti, diceva John, quindi ecco la data di giovedì, in un periodaccio e la conseguente, inevitabile rinuncia.
Peccato, perchè quello di giovedì sono sicuro che SENZA PARLARE DI SCALETTE sarà un concerto memorabile per chi avrà la fortuna di essere in piazza plebiscito.
Da anni vedo ad ogni concerto di Bruce lo striscione che ricorda la Thunder Road che Bruce stesso dedicò ai fans napoletani stipati fuori dal teatro augusteo dopo il suo show acustico, una costanza ammirevole che riceverà la sua ricompensa in una delle piazze più belle del mondo.
Pochi biglietti venduti, parecchi pregiudizi, molti che preferiscono il freddo nord alla loro nazione.
Credo che niente di tutto questo debba rovinare la festa di raffaele, mauro, luigi, raffaele n'ata vota, tutta quella banda di buzzurroni che finalmente coronano il loro sogno e già dall'altroieri vivono la splendida realtà di avere se non bruce, almeno la banda a pochi passi da casa.
Posso solo immaginare la loro emozione, la loro impazienza, lo stupore e l'ansia nel vedere nella LORO piazza l'allestimento di QUEL palco, dove prendono vita e suono gran parte dei loro e dei miei sogni.
Vedere Bruce a napoli per me sarebbe stato davvero il coronamento di anni di passione musicale abbinata al ritrovare le mie origini, parte di quel sangue che caratterialmente esce fuori in modo prorompente (ossia "alla napoletana") in certi momenti.
Non sarà stavolta, magari succederà più in là, ma di certo anche solo il sognare di esserci mi ha risvegliato il desiderio di andare in quei posti, vedere le strade e i paesi che hanno visto crescere mio papà, portarci le mie figlie, mangiare a'pizz, imparare o'dialett', insomma tornare, per certi versi a casa.
Ai miei amici napoletani, nel senso geografico e calcistico, auguro di passare la serata migliore della loro vita, migliore ancora dello scudetto e'mmaradona, migliore della coppetta vinta da mazzarri in 4 anni, migliore del miglior concerto che abbiano mai visto, prima di giovedì sera.
Che sia la serata in cui tutti voi vi sentiate orgogliosi di essere quello che siete e soprattutto di vivere in quella città meravigliosa dove vivete.
E ricordatevi le sacre regole:
e chilli che stann' a poppa vann' a prora:
chilli che stann' a dritta vann' a sinistra
e chilli che stanno a sinistra vann' a dritta:
tutti chilli che stanno abbascio vann' ncoppa
e chilli che stanno ncoppa vann' abbascio
passann' tutti p'o stesso pertuso:
chi nun tene nient' a ffà, s' aremeni a 'cca e a 'll à
FACITE AMMUINA!!!
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